Frasi su show

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema show, talk-show, essere, prima.

Frasi su show

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“Non voglio sentirmi intelligente guardando dei cretini, voglio sentirmi cretino guardando persone intelligenti.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

Parlando del reality show L'Isola dei famosi

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“Le gare son cose diverse dagli show: nelle prime si deve pattinare in pace con se stessi per non sbagliare, nei secondi ci si può e ci si deve soprattutto divertire.”

Carolina Kostner (1987) pattinatrice artistica su ghiaccio italiana

Origine: Citato in Lucia Galli, La fatina tutta forcine e glitter è cresciuta e insegue il suo quarto titolo continentale http://www.ilgiornale.it/sport/la_fatina_tutta_forcine_e_glitter_e_cresciuta_e_insegue_suo_quarto_titolo_continentale/27-01-2012/articolo-id=569068, il Giornale, 27 gennaio 2012.

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“John Cena, mentre te ne stai sdraiato lì, e spero che tu sia scomodo come non mai, voglio che tu mi ascolti. Voglio che tu assimili bene il mio discorso, perché prima che me ne vada, tra 3 settimane, con il tuo titolo WWE, ho parecchi sassolini che voglio togliermi dalle scarpe. Io non ti odio, John e nemmeno ti disprezzo. In realtà io ti apprezzo, ti apprezzo nettamente di più di quanto non apprezzi gran parte dei nostri colleghi. Io odio l'idea che tu sia il migliore. Perché non lo sei! Io sono il migliore. Io sono il migliore del mondo! C'è solo una cosa in cui tu sei migliore di me, ed è leccare il culo a Vince McMahon. Sei bravo a leccare il culo a Vince McMahon tanto quanto lo era Hulk Hogan. Non so se sei bravo quanto Dwayne, però. Lui è un leccaculo coi fiocchi. Lo è sempre stato e lo è ancora. Oops… sto uscendo dal personaggio! [cita la rottura della quarta parete] Io sono il miglior WRESTLER del mondo. Sono sempre stato il migliore, fin dal primo giorno. Quando sono approdato in questa federazione e sono stato svilito e odiato fin da allora, perché Paul Heyman vide qualcosa in me che nessun altro voleva ammettere. Esatto, io sono un pupillo di Paul Heyman. E sapete chi altri era un pupillo di Paul Heyman? Brock Lesnar! E lui ha salutato la compagnia, proprio come sto per fare io. Ma la più grande differenza tra me e Brock è che io me ne andrò con il titolo WWE. Ho conquistato così tanti degli immaginari allori di Vincent K. McMahon, che finalmente mi è chiaro: è proprio questo il punto, sono totalmente immaginari! L'unica cosa reale sono io, e il fatto che giorno dopo giorno, da quasi 6 anni, dimostro a tutto il mondo che io sono il migliore al microfono, sul ring e persino al commento! Nessuno sfiora il mio livello! Eppure, non importa quante volte lo dimostri. Non sono su quelle splendide tazze da collezione, non sono sulla copertina del programma, a malapena mi pubblicizzano, non mi fanno partecipare ai film, ovviamente non andrò mai su quei programmi merdosi sulle tv americane. Non sono sul poster di WrestleMania, non sono sulla sigla che viene prodotta a inizio show. Non vado da Conan O'Brien, non vado da Jimmy Fallon, ma la verità dei fatti è che non me ne frega niente. E fidati, non è la storia della volpe e l'uva. Ma il fatto che Dwayne sia nel main event di WrestleMania dell'anno prossimo e io no, mi fa schifo! Ah, ehi! Lasciatemi mettere in chiaro una cosa: voi che mi state acclamando adesso, voi siete il motivo principale per cui me ne vado! Perché siete voi quelli che bevono da quelle tazze da collezione, siete voi quelli che comprano le riviste sulla cui copertina non c'è il mio volto, e poi alle 5 del mattino in aeroporto cercate di sbattermele in faccia per farvele autografare e poi provare a rivenderle su E-bay, perché siete troppo pigri per trovarvi un vero lavoro! Io me ne andrò con il titolo WWE il 17 luglio e chissà, forse andrò a difenderlo alla New Japan Pro Wrestling, forse tornerò alla Ring Of Honor! Ehi, Colt Cabana! Come stai? Il motivo per cui me ne vado siete voi, perché dopo che me ne sarò andato voi continuerete a buttare soldi in questa azienda. Io sono soltanto un granello nell'ingranaggio. L'ingranaggio continuerà a girare e questo lo capisco. Ma Vince McMahon continuerà a fare soldi nonostante i suoi errori. È un milionario che dovrebbe essere un miliardario. E sapete perché non è un miliardario? Perché si circonda di sottomessi, insulsi e rincoglioniti yes-man, come John Laurinaitis, che gli dicono tutto quello che vuole sentirsi dire. E vorrei poter pensare che dopo la morte di Vince McMahon questa azienda andrà meglio, ma la realtà è che le redini saranno prese da quell'idiota di sua figlia [Stephanie McMahon] e da quel minchione del suo genero [Triple H] e dal resto della sua stupida famiglia! Lasciate che vi racconti un aneddoto privato su Vince McMahon. Noi facciamo tutta questa campagna contro il bullismo…”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

gli spengono il microfono

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“Lo pseudo-moralismo funziona molto bene nei talk-show per i deboli. Ma le tue opinioni selettive e tutti i tuoi distintivi da buono non significano niente per me.”

Marilyn Manson (1969) cantautore, attore e pittore statunitense

da Get your gunn
Portrait of an American Family

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“Nei miei show annuncio: "La gente dice che Lady Gaga sia una falsità, ha ragione. Sono una falsità. Ed ogni giorno uccido per renderla vera.”

Lady Gaga (1986) cantautrice e attivista statunitense

da Lady Gaga: How the world went crazy for the new queen of pop, The Independent, 16 maggio 2009)

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“Siamo tutte star adesso, nello show delle droghe.”

Marilyn Manson (1969) cantautore, attore e pittore statunitense

da The dope show, citando Andy Warhol
Mechanical Animals, Voce narrante dell'alieno nelle vesti della rockstar Omēga

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“La vita, in ogni caso, vale la pena di essere vissuta.”

Barbara d'Urso (1957) conduttrice televisiva e attrice italiana

da Lo Show dei Record, 3 aprile 2008
Citazioni di Barbara d'Urso

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“SB: no che non ci arrivi ad esser figo così! Abbiamo pantaloni larghi, rime da stancarvi, show sempre avanti, siamo dei bastardi!”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da 1-2-3
Background

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“Allora, tutte le persone qui, nonostante l'evidenza del contrario, ancora scelgono di sostenere un uomo che con tutte le buone intenzioni e tutti i buoni propositi non può sostenersi neanche da solo? OK, OK, così siete dei fan di Jeff Hardy, che portano una maglietta di Jeff Hardy, e che portano quei suoi piccoli "copri maniche" diabolici, che Dio impedisce; se vi siete dipinti la vostra faccia, voglio vedervi alzarvi in piedi adesso. Voglio sentirvi fare del rumore! Andate avanti, se amate e sostenete Jeff Hardy, lasciate che il mondo lo sappia! [il pubblico lo acclama e si alza in piedi] Cameraman, cameraman, fai una bella inquadratura, fai un'inquadratura reale a tutte queste persone. La verità è, signori e signore, che io non vi incolpo. Io non incolpo nessuno qui per sostenere Jeff Hardy. Le persone che incolpo, sono i loro genitori. Siamo realistici, ho detto genitori, ma avrei dovuto dire genitore. Perché è ovvio che avete una situazione con un genitore solo, come nel mondo in cui Jeff Hardy è cresciuto. Vedete, voi siete così preoccupati del rapporto con vostro figlio che fallite, come avete fatto con il vostro matrimonio, soddisfando ogni loro capriccio e ogni loro desiderio. Odio dirvelo, ma questo non vi rende un buon genitore, Philadelphia, questo vi rende un riabilitatore/riabilitatrice. [il pubblico lo fischia ed inizia ad urlare il nome di Hardy] Ed il problema è che lasciate i vostri bambini ammirare un ragazzo come Jeff Hardy, dimostrando solo che non vi preoccupate di quello che accadrà loro iniziando a farlo. È una situazione triste. Quindi io non incolpo nessuno del pubblico o seduto a casa a guardare lo show, se sostengono Jeff Hardy e se hanno meno di 17 anni, perché loro sono giovani e loro sono, diciamo, loro sono impressionabili. Il vero problema sono i genitori, sono i genitori che non fanno il consapevole sforzo di sedersi con i propri figli per insegnargli il modo corretto di vivere! [Fischi dal pubblico] Vedete, comincia tutto con una maglietta di Jeff Hardy, poi la prossima cosa è iniziare a fumare un pacchetto di sigarette, dopo ciò iniziano a bere una bottiglia di birra. Proprio dopo questo, passano a un po' di Jack Daniels, che è la droga iniziale verso l'uso di marijuana… [il pubblico si infervora al nome della marijuana] Ed il fatto che voi siate seduti qui e vi lamentiate di ciò va a dimostrare che io stia dicendo la verità! Volete altro riguardo a quelle vecchie droghe di strada che vanno di moda? E prima che voi lo sappiate, loro stanno già rovistando dentro la borsa della mamma, perché ne sono assuefatti, sono assuefatti da medicine prescritte. [il pubblico fischia, Punk non al microfono urla ai fans: "Questo non è divertente!"] Tutto questo può essere fermato prima che sia troppo tardi! Genitori, tutto quello che dovete fare è parlare ai vostri figli. Sedetevi con loro e mostrategli la giusta via, pronunciate loro le parole che possono salvare le loro vite, mostrate loro che a volte è quello che non fai a renderti ciò che sei. Per settimane, per settimane ho detto alle persone come voi di dire "no". Ma oggi penso che dobbiate dire solo "si". "Si" al futuro di un'America Straight Edge libera da droghe! Dite solo "si" al vincitore del match di stasera, dite "si" al World Heavyweight Champion [CM Punk stesso]! Grazie.”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

Night of Champions 2009

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“Siamo tutti il prodotto di ciò che abbiamo visto nella vita.”

Clint Eastwood (1930) attore, regista, compositore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Dall'intervista al Charlie Rose Show per il film Mystic River.

“Travaglio è il capolavoro di Santoro, televisivamente inventato da lui come Sgarbi fu inventato da Maurizio Costanzo, come Lorella Cuccarini da Pippo Baudo. E ha funzionato benissimo finché Santoro lo ha diretto nel ruolo di attor giovane, gli ha permesso di leggere la sua pungente letterina senza contraddittorio, senza esporlo mai, senza risposte da dare e senza domande da fare, e infatti non ne fece neppure a Berlusconi quando finalmente se lo trovò davanti. Chiuso e dunque protetto nel recinto del monologo sprezzante, Travaglio era il momento militare, l'esibizione per sadici in panciolle del campione di batteria, un grande spettacolo di ferocia "il cui core business", gli disse Berlusconi, "sono io", non corrida ma rodeo, il combattimento del Selvaggio West ma sotto il tendone da circo. Ogni tanto il padre padrone Santoro gli muoveva qualche dolce rimprovero paterno, "buono, stai buono", che era anche il segnale del viatico dal padrino al figlioccio, dal professore all'allievo, dal vecchio al giovane, dall'uomo al cucciolo. Come sappiamo, quella narrazione e quell'epica sono finite. E senza più il nemico – dicono gli esperti – sta morendo il talk show come spettacolo.”

Francesco Merlo (1951) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Travaglio in fuga dalla piazza tv http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/10/18/travaglio-in-fuga-dalla-piazza-tv37.html, la Repubblica, 18 ottobre 2014.

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“Ho cominciato a dubitare del comunismo quando ho visto che i giapponesi non lo fotografavano.”

Ivan Della Mea (1940–2009) cantautore, scrittore e giornalista italiano

citato in Mario Precario, Mortadella Show, Aliberti

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“Il rap, dicono tutti, è morto nel '97 | però ancora lo segui, ti ci fai grandi pugnette.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da A questo show n. 4
Pensieri scomodi

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“In questo immenso show ci siamo dentro tutti ormai, guarda che lo so, ci si trucca un po, in questo immenso show…”

Eros Ramazzotti (1963) cantautore italiano

da Questo immenso show
Dove c'è musica

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“Pure io c'ho la moglie abruzzese, ma mica mi vengo a sfogà con te!”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Pippo Chennedy Show
Personaggi originali, Gianni Livore

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“Onorevole Bozzi, je vojo raccontà 'na fiabba: un giorno la volpe disse ar corvo: Ma che me stai a cagà 'n testa?”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

dal Pippo Chennedy Show
Imitazioni, Gianfranco Funari

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“[…] ci sono già stati altri film che trattavano questa crescente indistinzione fra reale e virtuale. Truman Show, Minority Report o anche Mulholland Drive, il capolavoro di David Lynch. Matrix vale soprattutto come sintesi parossistica di tutto questo. Ma il dispositivo qui è più rozzo e non suscita veramente il turbamento. O i personaggi sono nella Matrice, cioè nella digitalizzazione delle cose. O sono radicalmente al di fuori, cioè a Zion, la città di coloro che resistono. In effetti, sarebbe interessante mostrare ciò che accade sul punto di giuntura dei due mondi. Ma quello che è soprattutto imbarazzante in questo film, è che il nuovo problema posto dalla simulazione qui è confuso con quello, molto classico, dell'illusione, che si trovava già in Platone. Il vero equivoco è qui. Il mondo visto come illusione radicale è un problema che si è posto a tutte le grandi culture e che da esse è stato risolto con l'arte e la simbolizzazione. Quello che noialtri abbiamo inventato per sopportare questa sofferenza, è un reale simulato, un universo virtuale da dove è espurgato tutto ciò che c'è di pericoloso, di negativo, e che soppianta ormai il reale, fino a diventarne la soluzione finale. Ora, Matrix è assolutamente all'interno di questo meccanismo! Tutto quanto appartiene all'ordine del sogno, dell'utopia, della fantasia, qui è dato vedere, "realizzato."”

Jean Baudrillard (1929–2007) filosofo e sociologo francese

Siamo nella trasparenza integrale. Matrix, è un po' il film sulla Matrice che avrebbe potuto fabbricare la Matrice.

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“Al Costanzo Show mi scambiavano per un chirurgo e mi telefonavano per chiedermi come rifarsi il seno e il naso. Rispondevo che io curo la bellezza dell'anima.”

Stefano Zecchi (1945) scrittore, giornalista e docente italiano

Origine: Citato in Giorgio Dell'Arti e Massimo Parrini. Catalogo dei viventi 2009, Marsilio, Venezia, 2009.

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“Sono veramente geloso di chi ha il suo show alla televisione.”

Andy Warhol (1928–1987) pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e…

La cosa più bella di Firenze è McDonald's

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“Ho creato questo personaggio, questo ribelle, questo antieroe, per cui tutti amate fare il tifo. Perché sapevo che voi adorate fare il tifo per i supereroi. Perché questa è la verità su Las Vegas, questa è la verità sulla WWE. Non importa se sei il miglior lottatore, non importa se sei il miglior parlatore, non importa se sei il più completo, non importa se ho fatto scambiare due pagliacci che stavano seduti accanto a me sul tavolo di commento come due dilettanti. C'è una barriera invisibile che nessuno è autorizzato a infrangere. Questa è la semplice storia di questo popolo: più popolare diventi, più soldi guadagni; più riesci a farti tifare dalla gente come voi, più opportunità ti concedono. Secondo voi perché uno come John Cena, che come lui stesso ha ammesso ha vissuto il peggior anno della sua carriera, ottiene un match per il titolo una dopo l'altra? O perché un letale lottatore tecnico, un serio specialista della sottomissione come Daniel Bryan si mette a sorridere e si ingabbia da solo e si sminuisce con degli stupidi slogan? O perché un mostro di 180 chili come Brodus Clay si inzozza le mani con i vostri luridi e orribili bambini per portarli sul ring e mettersi a ballare e sculettando per voi? O perché un bambino invisibile come Little Jimmy ha un ruolo più importante nello show principale della WWE di uno stacanovista del ring come Tyson Kidd?”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

Raw del 7 Gennaio 2013

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“[Dopo aver abbandonato la conduzione degli Oscar] Capisco e appoggio completamente entrambe le parti sulla decisione di un cambio di produttori per la cerimonia. Ero felice di far parte dello show che stavamo preparando, ma sono sicuro che la nuova squadra e il nuovo presentatore faranno un lavoro altrettanto buono.”

Eddie Murphy (1961) attore, comico e doppiatore statunitense

Origine: Citato in Oscar, Eddie Murphy lascia la conduzione http://www.vanityfair.it/show/cinema/2011/11/10/oscar-eddie-murphy-lascia-brett-ratner-produttore-polemica-omofobia, VanityFair.it, 10 novembre 2011.

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“Io odio Federico Zeri e desidero la sua morte.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da Maurizio Costanzo Show; citato da Blob, 20 gennaio 2006
Da programmi televisivi

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“Una delle cose che amo di più di questo show [Dr. House] è il poter fare dei cambi radicali, concentrandoci non tanto sulla medicina quanto sui personaggi. E in futuro porremo l'attenzione molto più sulle vicende personali, anche se la serie non cambierà.”

David Shore (1959) sceneggiatore e produttore televisivo canadese

citato in Telesimo.com http://www.telesimo.it/dr.-house/news-2009/i-rimanenti-episodi-inediti-della-quinta-stagione-di-dr.-house-su-canala-5.html

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“Per nuotare devi ingoiare.”

Marilyn Manson (1969) cantautore, attore e pittore statunitense

da The Dope Show
Mechanical Animals, Voce narrante dell'alieno nelle vesti della rockstar Omēga

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“[Riferito allo special The Star Wars Holiday Special] Se avessi tempo e un martello, rintraccerei ogni copia dello show e la distruggerei”

George Lucas (1944) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

citato in The Star Wars Holiday Special http://www.tvparty.com/70starwars.html, TVParty!.com, maggio 2005

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“Io sono il Whole F*ckin' Show!”

Robert Szatkowski (1970) wrestler statunitense

Soprannome a lui affibiato

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“Terrò anche questa. Guarda, gira!”

Robert Szatkowski (1970) wrestler statunitense

Rob Van Dam, facendo ruotare il logo della WWE sulla cintura di campione alla domanda se voler rendere vacante il titolo WWE stesso, personalizzato da John Cena, durante la prima puntata di sempre dello show ECW on Sci-Fi, il 13 giugno 2006

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“Non sei solo tu a scegliere la strada da percorrere, è anche il mondo che decide per te. Però meglio evitare gli eccessi della ribalta. Penso a Leonard Cohen: per tanto tempo si è negato allo show-business. Ora, a 75 anni, splende più di prima.”

Suzanne Vega (1959) cantautrice statunitense

Origine: Corriere della sera, 25 giugno 2009 https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/giugno/25/Suzanne_Vega_antidiva_conta_arte_co_9_090625047.shtml Suzanne Vega, l'antidiva: conta l'arte (ma senza urli)

“[Oriana Fallaci] Amava un'Italia scomparsa fatta di Risorgimento e Resistenza, di impegno e di passione civile. Ed era poco italiana, ora che essere buoni italiani vuol dire essere conformisti, recitare la correttezza politica e vivere le passioni dei premi letterari e dei talk show politici, ed essere per forza di destra o di sinistra, o di centro. Non fatevi ingannare quando cercano di separare le sue parole dopo l'11 settembre da quello che era stata prima. Era la stessa di sempre, quella che aveva giudicato la guerra del Vietnam inutile e stupida, quella del bambino mai nato, quella che si era tolta il velo davanti a Khomeini. La stessa ribellione e l'ipocrisia quando aveva preso a scrivere contro il fondamentalismo islamico, e ancora di più contro il relativismo, il multiculturalismo, l'antisemitismo, tutti gli -ismi di un'Europa avviata a diventare Eurabia. Se n'è andata in solitudine, ma siamo noi ad essere un po' più soli.”

Toni Capuozzo (1948) giornalista italiano

Variante: Amava un'Italia scomparsa fatta di Risorgimento e Resistenza, di impegno e di passione civile. Ed era poco italiana, ora che essere buoni italiani vuol dire essere conformisti, recitare la correttezza politica e vivere le passioni dei premi letterari e dei talk show politici, ed essere per forza di destra o di sinistra, o di centro. Non fatevi ingannare quando cercano di separare le sue parole dopo l'11 settembre da quello che era stata prima. Era la stessa di sempre, quella che aveva giudicato la guerra del Vietnam inutile e stupida, quella del bambino mai nato, quella che si era tolta il velo davanti a Khomeini. La stessa ribellione e l'ipocrisia quando aveva preso a scrivere contro il fondamentalismo islamico, e ancora di più contro il relativismo, il multiculturalismo, l'antisemitismo, tutti gli -ismi di un'Europa avviata a diventare Eurabia. Se n'è andata in solitudine, ma siamo noi ad essere un po' più soli.
Origine: Da un servizio per il TG5; visibile su YouTube http://www.youtube.com/watch?v=B7AM80dPB0E.

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“Ciao Casini. Beh, te l'hanno messa in quel posto, eh?”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

citato in Bossi show, battute «pepate» a Casini e invito a cena per D'Alema http://www.corriere.it/politica/08_aprile_30/bossi_battute_show_b87e3822-16a6-11dd-8b67-00144f02aabc.shtml, Corriere della sera, 30 aprile 2008

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“Io, povero, non bel­lo e non ricco, ho fatto il culo al mon­do e sono la Lorella Cuccarini del go­verno Berlusconi.”

Renato Brunetta (1950) economista e politico italiano

citato in Gian Antonio Stella, L'ultimo show del ministro troppo rapido nei proclami, Corriere della sera, 20 settembre 2009

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“Non so quanto la tv australiana avesse investito sul mondiale 2006, né come abbia reagito a un'eliminazione all'ultimo secondo dell'ottavo di finale, per un calcio regalato da un arbitro spagnolo a un terzino italiano colto da svenimento. Ma scommetterei in maniera più elegante, e più sportiva, di quella che la Rai scelse di cavalcare nell'infausto 2002 coreano. […] Durò un paio di giorni, per la verità, anche lo scarico di responsabilità da parte della squadra, sotto forma di tiro al bersaglio dell'arbitro Moreno. Ma poi, salvo qualche eccezione, il comune senso del pudore, prima ancora del fair play, riprese il sopravvento e si cominciò a riconoscere che se gli arbitraggi rassicuranti, oltre che davvero imparziali, sono oggettivamente diversi, ancor più diverse sono le congiure. Quando una squadra deve perdere, secondo quanto cercarono di farci credere [I giornalisti RAI], non arriva a giocarsi due match-ball come quelli di Vieri e Gattuso a pochi minuti dalla fine. La fermano prima, alla maniera di Aston in Cile. La Rai invece, impavida, andò avanti per settimane. E più passavano i giorni, più grosse le sparava. Sino a quella, davvero memorabile, dell'azione per danni alla Fifa. Il presupposto era, ovviamente, che Byron Moreno fosse il braccio armato di Blatter, investito della missione di far andare avanti, a qualunque costo, la squadra di casa. In buona sostanza, tuonò con supremo sprezo del ridicolo un avvocato dell'ufficio legale della Rai, chiederemo a Zurigo il rimborso totale di quanto è stato pagato per i diritti, cioè settanta milioni di euro, il rimborso delle spese di produzione per la trasferta in Corea e Giappone, e i danni derivati dalla caduta negativa della pubblicità. Mancavano giusto un paio di divisioni da ammassare al confine di Chiasso. I programmi sportivi dedicati al mondiale, che ovviamente continuava, amplificarono i toni, e più di un quotidiano cadde in tentazione. Si arrivò a leggere che la causa avrebbe fatto giurisprudenza a livello mondiale, al pari della sentenza Bosman: quando l'unico rimando possibile era, con tutta evidenza, a capitan Fracassa. […] La sera del 9 gennaio 2003, Raidue portò nei propri studi in esclusiva mondiale nientemeno che il famigerato Byron Moreno. E a chi affidare la faccia? A Enzo Biagi no, perché era già in vigore l'editto di Sofia, a Minoli nemmeno, Tosatti forse aveva un impegno. Sicché prese in prestito da Sky, senza alcun diritto di riscatto, l'intramontabile José Altafini. Civile la conversazione. Ma inserita nell'ambito di uno show dal titolo Stupido Hotel, mai come in quel caso un nome una garanzia. Così l'arbitro ecuadoregno entrò in scena dalla porta girevole con una valigetta piena di soldi, rispose punto per punto alle domande non proprio asfissianti dell'intervistatore, concluse argomentando sottilmente che quella sera a Daejon era stata l'Italia, non lui, a sbagliare la partita, e fu congedato da un simpatico gavettone sulle note del coro del Nabucco: che per una rete in quota Lega rappresentava, con tutta evidenza, l'inno nazionale. Una serie di interpellanze parlamentari non riuscirono a chiarire né la ragione di quella straordinaria partecipazione, né l'entità del compenso ricevuto da Moreno, dall'ordine comunque di alcune decine di migliaia di dollari. Fatto sta che, grazie alla sportività della Rai, l'ex nemico pubblico numero uno ebbe l'opportunità di dimostrare che i buffoni, semmai, erano altrove. E il cerchio finalmente si chiuse.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

cap. La cultura della sconfitta

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“Mi sa che mi hanno fatto per salire su un palco, infatti prendo uno stupendio in uno show soltanto.”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Stupitude
Vivo e vero EP

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“Guarda attorno: tu mi puoi trovare qui.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Il mio show
Vivo da re

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“In ogni posto migliore del mondo | sappiamo trovare soltanto gli alberghi del centro.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Rock Show
Rock Show

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“Facevo lo show per me stesso, era il mio modo di concepire il tennis e di caricarmi.”

Ilie Năstase (1946) tennista rumeno

Origine: Citato in Gaia Piccardi, Nastase: «I giovani non sono leader. Mancano i personaggi di una volta» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/28/Nastase_giovani_non_sono_leader_co_0_000428399.shtml, Corriere della sera, 28 aprile 2000

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“Pe' qquesto, qquesto e qquest'artro motivo!”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Pippo Chennedy Show
Personaggi originali, Gianni Livore

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“Water? Onorevole Water Veltroni?”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

dal Pippo Chennedy Show
Imitazioni, Gianfranco Funari

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“Metteme a foco! Zummolo! De più! De meno! De più! Levete, damm' 'a due! Inquadramo! Strignomo!”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

dal Pippo Chennedy Show, episodio 1
Imitazioni, Gianfranco Funari

Corrado Guzzanti photo
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“A gente s'è stufata, gna 'a fa più.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

dal Pippo Chennedy Show, episodio 1
Imitazioni, Gianfranco Funari

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