Frasi su strategia

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema stratega, strategia, politico, essere.

Frasi su strategia

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“Se il 2012 era l'anno della fine aspetto | l'alba sopra i grattacieli, guardo come va a finire.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Strategia del Terrore
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“Il potere politico nasce dalla canna del fucile.”

Mao Tsé-Tung (1893–1976) Presidente del Partito Comunista Cinese

da Problemi della guerra e della strategia, 6 novembre 1938
Variante: Ogni comunista deve afferrare la verità: il potere politico nasce dalla canna di un fucile.

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“La nostra generazione è troppo superficiale per il matrimonio. Ci si sposa come si va al McDonald's. Poi si fa zapping. Come vorreste che si restasse tutta la vita con la stessa persona nella società dello zapping generalizzato? In tempi in cui le star, gli uomini politici, le arti, i sessi, le religioni sono più intercambiabili che mai, perché il sentimento amoroso dovrebbe fare eccezione alla schizofrenia generale? E poi, prima di tutto, da dove ci viene questa strana ossessione d'ingegnarci a ogni costo per essere felici con una sola persona? Su 558 tipi di società umane, solo il 24 per cento è monogama. La maggior parte delle specie animale è poligamo. Il matrimonio è caviale a ogni pasto: un'indigestione di ciò che adorate, fino alla nausea. "Su prendetene ancora un po'… Come? Non ne potete più? Ma se lo trovavate delizioso poco fa, che vi succede, si può sapere?"
La potenza dell'amore, il suo incredibile potere, doveva terrorizzare la società occidentale a tal punto da farle creare questo sistema mirato a disgustarvi di ciò che amate.
Un ricercatore americano ha recentemente dimostrato che l'infedeltà è biologica.
L'infedeltà, secondo questo celebre scienziato è una "strategia genetica atta a favorire la sopravvivenza della specie". Immaginatevi la scena: "Amore, non ti ho tradita per mio piacere personale: l'ho fatto per la sopravvivenza della specie! Tu puoi anche fregartene, ma qualcuno deve pur farsi carico della sopravvivenza della specie! Se credi che io mi diverta!…”

Frédéric Beigbeder (1965) scrittore e critico letterario francese
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“E il meccanismo della sorpresa, inteso come improvviso manifestarsi di una realtà alternativa a quella presupposta, che in ogni tipo di narrativa è una semplice opzione nell'ambito della tecnica del racconto, nel romanzo apuleiano si rivela perciò – sia a livello della trama principale che dei racconti secondari – una vera e propria strategia compositiva e uno dei fili conduttori della storia, e di conseguenza un modello di percezione del mondo. Nel mondo delle Metamorfosi niente può considerarsi sicuro – e l'esempio perfetto di questo mondo delle apparenze, in cui ogni cosa appare precaria e ingannevole, è lo stesso protagonista imprigionato nella forma dell'asino e naturalmente ignorato per tutto il tempo dagli altri uomini. […] non ci sono certezze, tutto dev'essere verificato, toccato con mano. L'unica possibilità di sapere è l'esperienza, e la disposizione d'animo più giusta sembra appunto questa credulitas, quest'ansia di mirum che fin dall'inizio caratterizza il protagonista; non si tratta di ingenuità, ma di apertura mentale, un atteggiamento più volte lodato da Lucio stesso: mentre lo scetticismo dell'anonimo compagno di Aristomene – che è presumibilmente quello del lettore – si preclude molte possibilità, l'atteggiamento di chi «vuol sapere tutto, o almeno il più possibile» sembra il più consigliabile.”

Lara Nicolini, introduzione, 2005, p. 31
Le metamorfosi, Citazioni sull'opera

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“E non è solo il successo che insegna – il successo è il maestro degli stolti – ma anche la strategia razionale.”

Quinto Fabio Massimo Verrucoso politico e generale romano

citato in Tito Livio, XXII, 39; 1997
Nec eventus modo hoc docet – stultorum iste magister est – sed eadem ratio.
Citazioni di Quinto Fabio Massimo, Attribuite

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“La strategia è la creazione del guerriero.”

Miyamoto Musashi (1584–1645) militare e scrittore giapponese
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“Strategia del quieto vivere, coltivare rapporti coi cannibali.”

Sergio Caputo (1954) cantautore e musicista italiano

C'aggia fa' with you baby, n. 4
Italiani mambo

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“Non vi è giuoco, per quanto spontaneo, che non possieda una sua tattica e una sua strategia.”

Louis-Victor Pierre Raymond de Broglie (1892–1987) matematico e fisico francese

Sui sentieri della Scienza

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“Accadde che organi collocati ai vertici, e comunque all'interno degli apparati di sicurezza dello Stato, cominciano, ad un certo punto, a lavorare non a favore delle indagini, ma contro di esse, non per collaborare con i giudici, ma per intralciare e depistare il loro lavoro. Mi limiterò a ricordare, tra i molti, tre episodi. Il primo riguarda Marco Pozzan, uomo di fiducia di Franco Freda, colpito da mandato di cattura nel giugno 1972 per concorso nella strage di piazza Fontana. Il Pozzan aveva dato segni di cedimento in un precedente interrogatorio e rivelato dati di notevole rilievo sulla strategia della tensione e sulla sua matrice di Destra. Sarebbe stato perciò molto importante avere la disponibilità fisica del Pozzan. È risultato, invece, che verso la fine di quell'anno uomini del Sid avevano intercettato durante la sua latitanza il Pozzan, lo avevano condotto in via Sicilia, ove il Sid aveva gli uffici di copertura, lo avevano sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio per saggiarne la tenuta e le conoscenze, e infine l'avevano fatto espatriare in Spagna con un passaporto falso.
Il secondo episodio riguarda Giovanni Ventura, anch'egli colpito da mandato di cattura per complicità nella strage. Anche il Ventura, nei primi mesi del '72, dava segni di inquietudine e mostrava di voler fare delle rivelazioni sulla strategia della tensione. Ebbene, il Sid anche questa volta interviene, ma non già per collaborare; infatti propone, attraverso un proprio emissario, al Ventura un piano di fuga e a tal fine mette nella sua disponibilità una chiave idonea ad aprire le celle del Carcere di Monza, dove il Ventura era allora detenuto, e due bombolette contenenti sostanze narcotizzanti per stordire gli agenti di custodia durante la programmata operazione di fuga.
II terzo episodio riguarda Guido Giannettini, uomo di Destra, legato al Sid da un rapporto di collaborazione organico e a tal fine retribuito. Anche il Giannettini, verso la metà del '72, dopo aver subito una perquisizione, viene sospettato di complicità nella strage, e contro di lui in realtà viene emesso mandato di cattura verso la fine di quell’anno. Il Sid interviene ancora una volta, non per collaborare, ma per indurre il Giannettini a sottrarsi alle investigazioni dell'autorità inquirente. Viene infatti fatto espatriare in Francia dove sarà tenuto sotto il controllo del Servizio che, anziché troncare ogni rapporto di collaborazione, continuerà addirittura a stipendiarlo.”

Pietro Calogero (1939) magistrato italiano

Origine: Dal programma televisivo La notte della Repubblica, Rai 2, 12 dicembre 1989.

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“La principale strategia di qualsiasi lotta per il potere consiste nello strutturare la posizione della controparte e “destrutturare”

Zygmunt Bauman (1925–2017) sociologo e filosofo polacco

libro Danni collaterali: Diseguaglianze sociali nell'età globale

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“Agire da primitivo e prevedere da stratega.”

René Char (1907–1988) poeta francese

Fogli d'Ipnos. 1943-1944

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“Forse ai nostri giorni l'obiettivo non è quello di scoprire che cosa siamo, ma di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire quello che potremmo essere.”

Michel Foucault (1926–1984) sociologo, filosofo e psicologo francese

da Perché studiare il potere: la questione del soggetto, traduzione di Roberto Cagliero, revisione di Marcella Pogatschnig, in Poteri e strategie, a cura di P. Dalla Vigna, Mimesis Edizioni, 1994

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“La strategia è l'arte di far buon uso del tempo e della distanza… la distanza può essere recuperata, il tempo mai.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

Origine: Citato in D. Chandler, Le campagne di Napoleone, vol. I, p. 217.

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“[Saddam Hussein] Un disastro. Uno stratega eccentrico. E crudele verso il suo popolo.”

Fidel Castro (1926–2016) rivoluzionario e politico cubano

Origine: Autobiografia a due voci, p. 521

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“E non è solo il successo che insegna – il successo è il maestro degli stolti – ma anche la strategia razionale.”

Quinto Fabio Massimo: XXII, 39; 1997
Nec eventus modo hoc docet – stultorum iste magister est – sed eadem ratio.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

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“Pirro, irripetibile stratega, fu più bravo a vincere una battaglia che la guerra.”

Tito Lívio (-59–17 a.C.) storico romano

libro XII; 1997
Commento all'Eneide di Virgilio

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“Negli anni '60 i gruppi radicali si sono fatti la reputazione di essere faziosi: le organizzazioni si dividevano per disaccordi sui dettagli della strategia da utilizzare e poi si odiavano reciprocamente. O per lo meno questa è l'immagine che si ha di essi, vera o falsa che sia.
La relazione tra il movimento del Software Libero e quello Open Source è semplicemente l'opposto di questa situazione. Siamo in disaccordo sui principi di base, ma siamo più o meno d'accordo sugli aspetti pratici. Perciò possiamo lavorare ed in effetti lavoriamo assieme su molti progetti specifici. Non vediamo il movimento Open Source come un nemico. Il nemico è il software proprietario.
Noi non siamo contro il movimento Open Source, ma non vogliamo essere confusi con loro. Riconosciamo che hanno contribuito alla nostra comunità, ma noi abbiamo creato questa comunità e vogliamo che si sappia. Vogliamo che quello che abbiamo realizzato sia associato con i nostri valori e la nostra filosofia, non con i loro. Vogliamo che ci sentano, non vogliamo sparire dietro ad un gruppo con punti di vista diversi. Per evitare che si pensi che facciamo parte del movimento Open Source, ci preoccupiamo di evitare di utilizzare il termine "open" per descrivere il software libero, o il suo contrario, "closed", per parlare di software non libero.”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

Perché "Software Libero" è meglio di "Open Source"

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“Le cosce scoperte fanno parte delle nuove strategie di risanamento aziendale. (Da Al Posto Tuo – Rai 2 – del 13 novembre 2002).”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Al posto tuo – Rai 2 –

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“[Su Andrea Pirlo] Si pensava che potesse essere un po' troppo vecchio per poter ancora dare molto alla squadra italiana, ma è un eccellente giocatore di calcio, un geniale stratega, uno che tocca molti palloni e che li sa distribuire pericolosamente. Un grandissimo giocatore.”

Joachim Löw (1960) allenatore di calcio e calciatore tedesco

Origine: Citato in Loew: "Il passato non conta, Pirlo geniale, ma niente marcatura" http://www.gazzetta.it/Europei/2012/26-06-2012/loew-nessuna-rivincita-ma-pirlo-impressionante-911647259540.shtml, Gazzetta.it, 26 giugno 2012.

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“Il tennis è complicato, imprevedibile, magari piove e ti rimandano il match. Non è solo correre e colpire. È strategia, testa. E non c'è droga per migliorare l'intelligenza.”

Boris Becker (1967) tennista tedesco

Origine: Citato in Gaia Piccardi, Io, Becker, sono nato a Wimbledon https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/20/Becker_sono_nato_Wimbledon_co_9_050620007.shtml, Corriere della sera, 20 giugno 2005.

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“Appartiene alla strategia di Dio ottenere effetti grandiosi con piccoli mezzi.”

Joachim Meisner (1933–2017) cardinale e arcivescovo cattolico tedesco

Tragedia per la Chiesa: il sacramento della confessione dimenticato

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“Io sono un uomo di sinistra ragionevole che cerca di impegnarsi per il bene del Paese.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

Origine: Dall'intervista di Marco Cianca, «Il premier fermi la strategia della tensione» http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/Notizie/Politiche2006/articoli/04_Aprile/14/cianca.shtml, Corriere.it, 15 aprile 2006.

“[Riferito a Romanzo criminale] La ricostruzione d'ambiente cattura l'attenzione, intuendo la mole di lavoro (rendere gli esterni urbani degli anni Settanta è come rendere quelli del Medioevo), agli attori giovani ci si abitua subito e poi la storia va, col notevole intreccio di partenza tra tensioni e strategie d'epoca, criminali, politiche, servizievoli – nel senso dei Servizi.”

Antonio Dipollina (1960) giornalista, critico televisivo e scrittore italiano

Origine: Da Che bel Romanzo criminale, un'altra fiction è possibile http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/12/che-bel-romanzo-criminale-un-altra-fiction.html, Repubblica.it, 12 novembre 2008.

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“Nel costruzionista osserviamo […] una strategia […] che esalta la funzione del professore nella costruzione della realtà: il suo testo fondamentale è Le parole e le cose di Foucault, dove si legge che l'uomo è costruito dalle scienze umane, e che potrebbe scomparire con loro.”

Maurizio Ferraris (1956) filosofo e accademico italiano

Origine: In nota Ferraris richiama un brano di Michel Foucault: «L'uomo è un'invenzione di cui l'archeologia del nostro pensiero mostra agevolmente la data recente. E forse la fine prossima.» Michel Foucault, Le parole e le cose, Rizzoli, Milano, 1967 (1966), p. , ma in realtà 414.
Origine: Manifesto del nuovo realismo, pp. 43-44

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“Nico Perrone, docente alla Facoltà di Scienze Politiche di Bari, è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo cattolico moderato. Il Foglio l'ha definito "talmente rosso, che più rosso non si può". Chi desidera averne la prova, sfogli le prime pagine del libro. Elencano tutte le accuse che per mezzo secolo la sinistra politica ha scagliato contro l'allora partito di maggioranza relativa. Ecco dunque rispuntare capi d'imputazione come bigottismo clericale, anticomunismo, strategia della tensione, subordinazione agli USA, collusioni mafiose, corruzione, e via così. Nei numerosi libri dedicati all'argomento, Perrone s'era guadagnato la reputazione di critico implacabile, "senza essermene pentito" precisa oggi. Ma adesso – ecco la novità – si domanda "se questa lettura, sostanzialmente vera, contenga effettivamente tutti gli aspetti della politica di governo della DC, o se invece non abbia trascurato di tenerne in luce qualcuno non secondario". Il libro è una rilettura seria di quegli anni. L'esito, una sorprendente riabilitazione post mortem. Qualche esempio qua e là. La Democrazia cristiana, afferma Perrone, "ha dato all'Italia il più lungo periodo di pace della sua storia unitaria e ha realizzato una riduzione degli squilibri, compreso quello storico fra Nord e Sud". In politica estera, l'ingresso nel G-7 costituì "un'affermazione delle specificità italiane che la DC ha saputo cogliere, valorizzare, sviluppare e difendere, con un'azione di governo che ha tenuto insieme identità nazionale e prospettive europee, iniziative autonome di politica estera in difesa di interessi nazionali e lealtà occidentale, modernizzazione e capacità di gestire sacche interne di arretratezza». Nell'economia il plauso è senza riserve: "La DC si è mostrata generalmente rispettosa della sovranità popolare, cui non ha contrapposto un eccessivo potere dell'esecutivo. Nel suo lungo governo essa ha evitato d'imporre troppe regole al dispiegarsi della vita civile, e tuttavia non ha mai perseguito modelli di liberismo. Attraverso una politica di capital spending e una miriade di riforme, è riuscita a esprimere una capacità di riforma, con una sua egemonia forte, duratura, e tuttavia fondata su di un genuino, esteso consenso". […] Cosa ne pensano i democristiani tutti d'un pezzo, quelli che non hanno cambiato casacca? Marco Follini, leader dell'UDC, ha letto il libro e, naturalmente, lo apprezza. "La cosa curiosa", osserva, "è quest'ammirazione postuma da parte della sinistra. C'è un grande amore per la DC perché non c'è più".”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

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“Acquistare cartoon per adulti, mondarli e trasmetterli nei pomeriggi per ragazzi non pare, onestamente, una strategia particolarmente geniale.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Cartoni giapponesi e censura http://forum.corriere.it/televisioni/19-06-2000/cartoni_giapponesi_e_censura-750.html, Corriere.it, 19 giugno 2000.

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