Frasi su stupido
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“[Sulla cannabis] Alla fine, l'uso più stupido che se ne può fare, è fumarla.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

dallo spettacolo Cervello, Genova, 1997
Da spettacoli comici

“Non so quanto la tv australiana avesse investito sul mondiale 2006, né come abbia reagito a un'eliminazione all'ultimo secondo dell'ottavo di finale, per un calcio regalato da un arbitro spagnolo a un terzino italiano colto da svenimento. Ma scommetterei in maniera più elegante, e più sportiva, di quella che la Rai scelse di cavalcare nell'infausto 2002 coreano. […] Durò un paio di giorni, per la verità, anche lo scarico di responsabilità da parte della squadra, sotto forma di tiro al bersaglio dell'arbitro Moreno. Ma poi, salvo qualche eccezione, il comune senso del pudore, prima ancora del fair play, riprese il sopravvento e si cominciò a riconoscere che se gli arbitraggi rassicuranti, oltre che davvero imparziali, sono oggettivamente diversi, ancor più diverse sono le congiure. Quando una squadra deve perdere, secondo quanto cercarono di farci credere [I giornalisti RAI], non arriva a giocarsi due match-ball come quelli di Vieri e Gattuso a pochi minuti dalla fine. La fermano prima, alla maniera di Aston in Cile. La Rai invece, impavida, andò avanti per settimane. E più passavano i giorni, più grosse le sparava. Sino a quella, davvero memorabile, dell'azione per danni alla Fifa. Il presupposto era, ovviamente, che Byron Moreno fosse il braccio armato di Blatter, investito della missione di far andare avanti, a qualunque costo, la squadra di casa. In buona sostanza, tuonò con supremo sprezo del ridicolo un avvocato dell'ufficio legale della Rai, chiederemo a Zurigo il rimborso totale di quanto è stato pagato per i diritti, cioè settanta milioni di euro, il rimborso delle spese di produzione per la trasferta in Corea e Giappone, e i danni derivati dalla caduta negativa della pubblicità. Mancavano giusto un paio di divisioni da ammassare al confine di Chiasso. I programmi sportivi dedicati al mondiale, che ovviamente continuava, amplificarono i toni, e più di un quotidiano cadde in tentazione. Si arrivò a leggere che la causa avrebbe fatto giurisprudenza a livello mondiale, al pari della sentenza Bosman: quando l'unico rimando possibile era, con tutta evidenza, a capitan Fracassa. […] La sera del 9 gennaio 2003, Raidue portò nei propri studi in esclusiva mondiale nientemeno che il famigerato Byron Moreno. E a chi affidare la faccia? A Enzo Biagi no, perché era già in vigore l'editto di Sofia, a Minoli nemmeno, Tosatti forse aveva un impegno. Sicché prese in prestito da Sky, senza alcun diritto di riscatto, l'intramontabile José Altafini. Civile la conversazione. Ma inserita nell'ambito di uno show dal titolo Stupido Hotel, mai come in quel caso un nome una garanzia. Così l'arbitro ecuadoregno entrò in scena dalla porta girevole con una valigetta piena di soldi, rispose punto per punto alle domande non proprio asfissianti dell'intervistatore, concluse argomentando sottilmente che quella sera a Daejon era stata l'Italia, non lui, a sbagliare la partita, e fu congedato da un simpatico gavettone sulle note del coro del Nabucco: che per una rete in quota Lega rappresentava, con tutta evidenza, l'inno nazionale. Una serie di interpellanze parlamentari non riuscirono a chiarire né la ragione di quella straordinaria partecipazione, né l'entità del compenso ricevuto da Moreno, dall'ordine comunque di alcune decine di migliaia di dollari. Fatto sta che, grazie alla sportività della Rai, l'ex nemico pubblico numero uno ebbe l'opportunità di dimostrare che i buffoni, semmai, erano altrove. E il cerchio finalmente si chiuse.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

cap. La cultura della sconfitta

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“Fanfare, bandiere, parate. Uno stupido è uno stupido. Due stupidi sono due stupidi. Diecimila stupidi sono una forza storica.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

15 dicembre 1938
Parliamo dell'elefante

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“Solo gli stupidi e gli innocenti non hanno un alibi.”

Origine: Appunti di un venditore di donne, p. 141

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“Il loro maestro va in cerca di stupidi.”

III, 74
Il discorso vero

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“Ma la colpa almeno mi sia rivelata, | nulla colpa commettesti in loco, | ma ricordo che giorni orsono c'è stata. | Orsù e perché allora non fui punito? | Ovvia, non fare stupide quesizioni, | ti dirò che oggi la mia mano ha del prurito.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

cap. I, p. 138
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Terzo quaderno

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“Sono un catorcio. Mi faccio male per un nonnulla. Non ho affatto una pelle dura: e sono insicura – non è da stupidi lavorare come attrice, allora?”

Rosanna Arquette (1959) attrice, regista e produttrice cinematografica statunitense

Mid Life Crisis at 30

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“"Entrapment" è stupido, malcongegnato, divertente: e resta incantevole il personaggio che Sean Connery s'è inventato per la vecchiaia, calmo e onnisciente, protettivo e provvido, seducente e capace di tutto.”

Lietta Tornabuoni (1931–2011) critica cinematografica italiana

Origine: Da «Entrapment»: ladri in fuga tra stupidità e divertimento http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,30/articleid,0489_01_1999_0131_0030_6466697/, La Stampa, 15 maggio 1999, p. 30.

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“Il sesso va bene, il rock pure, ma le droghe sono stupide. Il mio motto è sex, frogs e rock and roll! (sesso, rane e rock and roll)”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da un intervista alla Bild, settembre 2010

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“Allora dico che Palermo avrebbe voglia di dichiararsi capitale del Mediterraneo, ma ha paura di farlo. Servirebbe un gigantesco Piano Marshall di restauro dei beni storici e artistici del centro storico. Dovrebbero intervenire i privati, ma a Palermo i capitali privati puliti sono difficili da reperire. Palermo dovrebbe focalizzarsi sulle sue ricchezze nobiliari, se non ci fosse stata una stupida sperequazione immobiliare, via Libertà sarebbe potuta essere la più bella strada di una città del Mediterraneo.”

Philippe Daverio (1949) critico d'arte, giornalista e conduttore televisivo francese

Origine: Citato in Simonetta Trovato Giardini, ricchezza da custodire. Daverio: «È lì che si respirano i fasti del passato» http://gds.it/2015/06/26/giardini-ricchezza-da-custodire-daverio-e-li-che-si-respirano-i-fasti-del-passato_375535/, Giornale di Sicilia.it, 26 giugno 2015.

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“Stupido come il cervello cerchi spesso di distrarsi da solo.”

Origine: Chaos, p. 287

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“Chiaroveggente (s. m. o f.). Persona, di solito donna, dotata della facoltà di vedere ciò che il suo cliente non vede, cioè anzitutto che è uno stupido.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 47
Dizionario del diavolo

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“La professione del prete è questa: godere e far credere alle moltitudini stupide ch'egli soffre di privazioni e di disagi.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

cap. XLIX; p. 113
Clelia: il governo dei preti

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“Il lavoro continuo è stupido come il riposo continuo.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

16 agosto 1906; Vergani, p. 241
Diario 1887-1910

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“Dove l'orso spiccava le api dai tronchi, e l'orsa mugolando allattava gli stupidi orsacchiotti: dove l'alce spaventata fuggiva il dilaniare dei lupi, e i lupi insegnavano ai lupicini a urlare e a sbranare; dove l'astore e i suoi piccini divorarono assai cuciattoli, e i corvi a stormi ci rubavano le oche; ecco, vedete, fuggita è di là ogni gioia, e solo le cornacchie ora cantano lo squallore autunnale. Gli uccellini, con i loro canti, stretti l'uno all'altro si rannicchiano, e, senza affanni, finché dura il freddo, dormono e sognano.”

Kristijonas Donelaitis (1714–1780) scrittore lituano

Origine: Da Le stagioni, Ricchezze d'autunno, in Giuseppe Morici, Il poeta nazionale della Lituania, Cristiano Donalitius, Studi Baltici, 3, 1933, pp. 41-61, traduzione di Giuseppe Morici; citato in Kristijonas Donelaitis, Le Stagioni, traduzione, introduzione e note di Adriano Cerri, prefazione di Pietro U. Dini, Edizioni Joker, Novi Ligure, 2014, appendice testuale, p. 281. ISBN 978-88-7536-353-6

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“Purtroppo è un'idea sbagliata quella che i sentimenti siano noiosi. In America pensano che il pubblico voglia solo azione, sia stupido. Ma in realtà i sentimenti e l'immaginazione creano empatia e sono un modo di riflettere. Il che fa paura, perché si potrebbe iniziare a pensare diversamente, e questo è uno dei motivi. Non si favorisce l'immaginazione e si mantiene il controllo.”

Susan Sarandon (1946) attrice e produttrice cinematografica statunitense

Origine: Citato in Paola Nicita, Susan Sarandon a Taormina: "Hillary Clinton non mi rappresenta" http://palermo.repubblica.it/societa/2016/06/12/news/susan_sarandon_a_taormina_hillary_clinton_non_mi_rappresenta_-141859341/, Repubblica.it, 12 giugno 2016.

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“La soglia era bloccata dalla mole massiccia di uno Skeksis, che li guardava. Sulla faccia del Ciambellano era dipinta un'espressione cordiale, intesa a ingraziarsi i Ghelfling.
Fizzgig saltò su un davanzale, e stando lassù in bilico si voltò verso Kira per indurla a seguirlo. Lei stava per farlo, ma poi si accorse che Jen non si era mosso.
Il Ciambellano alzò la mano, senza sfoderare gli artigli, nello stesso gesto della notte precedente. – Fermatevi – sibilò. – Sono amico. Amico di Kelffinks. Ieri notte io salvato voi da Garthim. Io nemico? No, io amico. State, per favore.
Jen guardò il mostro che avrebbe potuto afferrarlo e ridurlo in brandelli. – Mi hanno detto che gli Skeksis uccidono i Ghelfling – ribatté.
Il Ciambellano sbuffò. – Puah! È per stupida profezia che dice Kelffinks mettere fine potere di Skeksis. Stupido – e scrollò la testa.
Jen stava calcolando che lo Skeksis non avrebbe potuto varcare la soglia a meno che non abbattesse le pareti che sovrastava di tutta la testa. Ma quello non era il modo di agire degli Skeksis, che, nelle aggressioni, ricorrevano sempre ai Garthim. No, e poi, con un po' di fortuna, lui e Kira avrebbero potuto scappare dalla finestra. Per sicurezza arretrò di qualche passo per tenersi alla larga da quegli artigli. Prima di scappare, voleva sapere tutto quello che lo Skeksis aveva da dirgli.
– Stupida profezia – diceva il mostro.”

Ma Skeksis spaventati. Paura di Kelffinks, sì. Piccoli Kelffinks. Errore, grande errore. State, per favore. Io amico.
Dark Crystal

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“A un certo punto, quando avevo 40 anni e tutto andava bene, di colpo ho realizzato che sarei morto stupido: non sapevo niente della teoria della relatività. Mi sono avvicinato agli astrofisici, mi sono messo a studiare, ho imparato e ho scritto dei libri.”

Jean-Claude Carrière (1931) sceneggiatore cinematografico e televisivo francese

Citazioni di Jean-Claude Carrère
Origine: Da un'intervista rilasciata a Stefano Montefiori, Sono già morto una volta. Adesso scrivo, La Lettura, supplemento del Corriere della Sera, 26 febbraio 2017.

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“Ah, be', la gente a volte è un po' stupida quando ci parli dei suoi animali”

Hagrid: p. 233
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

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“Nelle prime fasi della rivoluzione industriale, gli animali venivano usati come macchine. E altrettanto si faceva con i bambini. Più tardi, nelle cosiddette società post-industriali, gli animali vengono trattati come materia prima. I capi di bestiame destinati all'alimentazione vengono lavorati alla stregua di prodotti industriali. […] Questa riduzione dell'animale […] fa parte dello stesso processo che ha ridotto gli uomini a isolate unità di produzione e consumo. In effetti, durante questo periodo l'atteggiamento nei confronti degli animali spesso prefigurava quello nei confronti dell'uomo. La visione meccanica della capacità lavorativa animale fu in seguito applicata a quella degli uomini. F. W. Taylor, che sviluppò il "taylorismo" studiando il rapporto tempo-moto e la gestione "scientifica" del lavoro industriale, sosteneva che il lavoro dovesse essere «così stupido» e così flemmatico da rendere [il lavoratore] «più simile, per struttura mentale, al bue che a qualsiasi altra specie». Pressoché tutte le moderne tecniche di condizionamento sociale si basano su esperimenti condotti sugli animali. E lo stesso vale per i cosiddetti test attitudinali. Oggi comportamentisti come Skinner rinchiudono il concetto stesso di uomo entro il perimetro di ciò che ricavano dai loro esperimenti di laboratorio sugli animali.”

John Berger (1926–2017) critico d'arte, scrittore e pittore inglese

Perché guardare gli animali?, pp. 12-13
Sul guardare

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“Noterai che nessun animale tiene in poco conto il suo corpo o si disinteressa di esso. Anche quelli più stupidi e sciocchi, per quanto siano tardi in tutto il resto, sono ben svegli quando si tratta della loro vita.”

Lucio Anneo Seneca (-4–65 a.C.) filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano

121, 24
Lettere a Lucilio
Origine: Citato in Gino Ditadi, I filosofi e gli animali, vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 329-330. ISBN 88-85944-12-4

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“È assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano. È invece sbagliato pensare che chi è dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Oggi la politica ha anche una dimensione pubblica. Ci si presenta anche fisicamente agli elettori. Dire il contrario è stupido moralismo.”

Giorgio Clelio Stracquadanio (1959–2014) politico e giornalista italiano

Origine: Citato in Stracquadanio: "Legittimo usare corpo se si vuole fare carriera in politica" http://www.repubblica.it/politica/2010/09/13/news/stracquadanio_legittimo_prostituirsi_se_si_vuole_fare_carriera-7033057/?rss, la Repubblica, 13 settembre 2010.

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“Ci si fida tanto della posterità. Ma perché gli uomini di domani dovrebbero essere meno stupidi di quelli di oggi?”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

24 gennaio 1906; Vergani, p. 233
Diario 1887-1910

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“Quanto male è nato dal pregiudizio che il biasimo sia intelligente e l'elogio stupido.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Settembre, p. 104

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“Soltanto gli stupidi sono coerenti, per cui domani sono ancora qua.”

Linus (deejay) (1957) conduttore radiofonico italiano

Citazioni di Linus
Origine: Da Arrivederci http://linus.blog.deejay.it/2016/10/11/arrivederci/, Linus.blog.deejay.it, 11 ottobre 2016.

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“[Zurwan al Servitore delle Ossa] C'è un solo e unico scopo nella vita: testimoniare e comprendere per quanto possibile la complessità del mondo, la sua bellezza, i suoi misteri, i suoi interrogativi. Più si cerca di capire, più s'indaga, e più si apprezza la vita e ci si sente in pace col mondo. È questa la sostanza della vita. Tutto il resto si riduce a vacui passatempi. Se un'attività non si basa sull'amore o sulla conoscenza, non ha alcun valore. Sempre, se puoi scegliere, sii caritatevole. Ricordati dei poveri, degli affamati e dei miseri. Ricordati sempre di chi soffre e di chi è bisognoso. La più grande forza creativa di cui disponiamo sulla Terra, sia che siamo angeli, spiriti, uomini, donne o bambini, è quella di aiutare gli altri… I poveri, gli affamati, gli oppressi. Il potere più bello è quello di alleviare il dolore e dare gioia. Essere caritatevoli: questo è il miracolo umano, si potrebbe dire. È il tratto distintivo dell'umanità, e dei migliori angeli e spiriti: essere caritatevoli. Ci si può chiedere perché bisogna amare e imparare o perché sarebbe questo lo scopo della vita: voglio dire, come mai è stato deciso fare solo queste cose e con la massima dedizione? Una domanda stupida, non importa perché sia così. È così: lo scopo della vita è amare ed imparare. Proviamo a rispon­dere a questa domanda per gli altri… Perché è tanto importante amare ed imparare? Ad un uomo crudele e sciocco bisognerebbe rispondere: "È il modo meno rischioso di vivere la vita". Ad un uomo di valore bisognereb­be dire: "È il modo più appagante ed illuminante di vivere la vita". A chi è preda di un cieco egoismo, potrei dire: "Se ti ricorderai dei poveri, degli affamati, degli oppressi, se ti ricorderai degli altri, se amerai, se imparerai alla fine troverai una pace immensa."”

Per gli oppressi, la risposta è: "Allevierà la tua pena, la tua pena terribile"
Lo schiavo del tempo

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“Quando mi finirà questo tormento di vita | questo stupido vaneggiare | preparativi di un'età felice…”

Pietro Nigro (1939) poeta italiano

da E un pianto di gioia si leverà anche dai rovi, vv. 1-3
Il deserto e il cactus

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