Frasi sull'arte
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“Il valore di un'opera d'arte si misura dalla quantità di lavoro fornita dall'artista.”

Guillaume Apollinaire (1880–1918) poeta, scrittore e critico d'arte francese

da I pittori cubisti

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“L'arte avrà, sempre più, una patria.”

Guillaume Apollinaire (1880–1918) poeta, scrittore e critico d'arte francese

da Lo spirito nuovo e i poeti

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“Dire quella parola e poi morire: cosa v'è di più grande? Poiché voler morire è morire e non fu colpa di quell'uomo se, mitragliato, sopravvisse.
Colui che ha vinto la battaglia di Waterloo non è Napoleone messo in rotta, non è Wellington, che alle quattro ripiega e alle cinque è disperato, non è Blücher che non ha affatto combattuto; colui che ha vinto la battaglia di Waterloo è Cambronne. Poiché fulminare con una parola simile il nemico che v'uccide, significa vincere.
Dar questa risposta alla catastrofe, dire siffatta cosa al destino, dare codesta base al futuro leone, gettar codesta ultima battuta in faccia alla pioggia della notte, al muro traditore d'Hougomont, alla strada incassata d'Ohain, al ritardo di Grouchy e all'arrivo di Blücher; esser l'ironia nel sepolcro, fare in modo di restar ritto dopo che si sarà caduti, annegare in due sillabe la coalizione europea, offrire ai re le già note latrine dei cesari, fare dell'ultima delle parole la prima, mescolandovi lo splendore della Francia, chiudere insolentemente Waterloo col martedì grasso, completare Leonida con Rabelais, riassumer questa vittoria in una parola impossibile a pronunciare, perder terreno e conquistare la storia, aver dalla sua, dopo quel macello, la maggioranza, è una cosa che raggiunge la grandezza eschilea.
La parola di Cambronne fa l'effetto d'una frattura: la frattura d'un petto per lo sdegno, il soverchio dell'agonia che esplode.”

II, I, XV; 1981
I miserabili

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“[Napoleone Bonaparte] Un uomo che sfidò Dio.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese

Origine: Citato in Emil Ludwig, Napoleone, quarta di copertina.

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“Il conte Mola: L'arte, come eterna, non dovrebbe avere età.
Salò: Ma il guaio è che poi, come donna, ama la moda.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

da Trovarsi, Mondadori
Citazioni di Jacopo marino

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“La descrizione della vita, una grande parte della quale, quella di cui tutti sanno e non parlano, è eliminata, si fa tanto più intensa della vita stessa.”

Italo Svevo (1861–1928) poeta, scrittore

da Racconti, saggi e pagine sparse
Racconti, saggi e pagine sparse

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“Lionello: Affé mia, avete perduto la ferula, perché lo «spettegolatoio» pubblico è già occupato!
Barrildo: Come vi è andata a Salamanca?
Lionello: Storia lunga da raccontare.
Barrildo: Sarete diventato un Bartolo!
Lionello: Nemmeno un barbiere! Come vi dicevo, è cosa ben nota in questa facoltà quello che vi riferisco.
Barrildo: Mi sembra che abbiate tratto molto profitto dagli studi.
Lionello: Ho cercato di imparare quello che più importa.
Barrildo: Da quando escono tanti libri per le stampe, non c'è nessuno che non presuma di saper tutto.
Lionello: È appunto per questo, a mio parere, si sa ancor meno, poiché l'eccesso di nozioni genera confusione e risolve in vana schiuma i tentativi di sapere, sicché persino chi è più avvezzo a leggere si sente confondere a vedere tante pagine stampate. Io certamente non nego che l'arte della stampa abbia permesso a mille ingegni di distinguersi dalla massa dei ciarloni, e che custodisce quasi in luogo sacro le sue opere, poesie al riparo dalle offese del tempo, il quale poi le distribuisce e le classifica. Questa invenzione si deve a Gutemberg, um famoso tedesco di Magonza, la cui fama supera ogni altro valore. Tuttavia molti che ebbero idee degne di considerazione, le persero proprio per aver dato alle stampe le loro opere, senza contare che molti stamparono sciocchezze dandosi arie di sapienti, mentre altri, vittime di bassa invidia, scrissero indegne insulsaggini e le mandarono in giro per il mondo, stampate, sotto il nome di coloro che essi odiavano.
Barrildo: Non sono di codesta opinione.
Lionello: È fatale che l'ignorante si vendichi del letterato.
Barrildo: La stampa è una cosa molto importante, Lionello!
Lionello: Il mondo è rimasto per molti secoli privo di essa! Né vediamo nel secolo presente personalità eccelse come quelle di un san Gerolamo o di un sant'Agostino…
Barrildo: Lasciamo codesto discorso, e accomodatevi, ché mi parete stanco.”

Atto II, scena II, p. 30-31.
Fuenteovejuna

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“García: Che cosa significa amare, Lucindo, se non ostinarsi pervicacemente?
Lucindo: Codesta è la migliore definizione dell'amore!
García: Il credere alle parole di una donna mi ha gettato in tanta confusione.
Lucindo: Chi ripone fiducia in una donna, ara nel vento e semina nel mare!
García: La fragile natura loro può scagionarle. Scrive un antico greco che un giorno si spezzò la prima corda della cetra di Apollo, e allora la corda stessa salì in cielo a lamentarsi del dio. «Chiedo giustizia a voi, giudici sommi, – disse al trono d'avorio, – giacché essendo io la più sottile sono quella che Apollo fa vibrare più spesso! Io sono debole ed egli non si stancaa di solleticarmi, mentre tocca molto meno spesso il bordone, che è ben più forte di me. Quindi Apollo non deve lagnarsi se talora mi spezzo mentre egli sta accompagnando il suo canto, giacché vengo costretta da lui a vibrare tante volte!» Con questo bel paragone lo scrittore vuol dire che quella corda così sottile e delicata che è la donna, l'uomo la carica di tanto onore, fiducia, amore, verità, piacere, cura, lealtà. verecondia, valore e patrimonio, che non è strano che talora, a furia di usarla, la perda, e spezzata in più parti gli sembra impazzita.
Lucindo: Quella corda parlò sottilmente, non per nulla era sottile e strumento nelle mani di Apollo! E da parte sua Seneca, che fra i pagani fu il più degno d'approvazione, affermò che la natura operò sapientemente negando potere e forza fisica alla donna, giacché se avesse anche quella non si potrebbe vivere!”

Lope De Vega (1562–1635) poeta, drammaturgo

Atto III, Scena Prima
San Giacomo il Verde

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“[Su Marilyn Monroe] È la donna più donna che si possa immaginare. La maggior parte degli uomini esprime al meglio la propria mascolinità accanto a lei… è una sorta di calamita che fa emergere gli istinti primordiali dell'animale maschio.”

Arthur Miller (1915–2005) drammaturgo, scrittore e pubblicista statunitense

Origine: Marilyn Monroe DVD, libretti interni dei due cofanetti DVD, 20th Century Fox Italia, 2002.

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“Per l'arte […] essere apartitica significa semplicemente essere del partito dominante.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

Origine: Da Breviario di estetica teatrale.

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“Tanto più alta è l'arte, tanto più bassa è la morale.”

Origine: Passo di danza, p. 106

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“L'assioma "Un uomo onesto non ha nulla da temere dalla polizia" è attualmente al riesame da parte della Corte d'Appello degli Assiomi.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Serie del Mondo Disco, 16. Uomini d'arme (2003)

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“Tendiamo a diventare come la parte peggiore di quelli a cui ci opponiamo.”

Bene Gesserit: Cadenza musicale: cap. 5; Ed. Nord, p. 24
La rifondazione di Dune

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“Per molta gente è difficile capire la vita familiare dell'Harem Reale, ma io cercherò di darvene una visione condensata. Mio padre, ne sono convinta, aveva un solo, vero amico: il Conte Hasimir Fenring, l'eunuco genetico, uno dei più temibili guerrieri dell'impero. Il Conte, un uomo piccolo, brutto e vivace, presentò un giorno a mio padre una nuova schiava concubina, e io fui mandata da mia madre a spiare la cerimonia. Noi tutte spiavamo mio padre, per proteggerci. Certo, una schiava concubina concessa a mio padre in base all'accordo fra il Bene Gesserit e la Gilda non poteva generare un Successore Reale, ma i loro intrighi continuavano instancabili, ossessionanti e sempre uguali. Mia madre, le mie sorelle e io ci eravamo ormai abituate a evitare i più sottili strumenti di morte. Può sembrare orribile a dirsi, ma non sicura che mio padre fosse del tutto estraneo a questi tentativi di morte. Una Famiglia Reale è diversa dalle altre. Dunque, dicevo, c'era questa nuova schiava concubina, snella, graziosa, rossa di capelli come mio padre. Aveva i muscoli di una danzatrice, e certamente la neuroseduzione faceva parte del suo addestramento. Era in piedi, davanti a mio padre, nuda, e lui la guardò a lungo, prima di dichiarare: "È troppo bella. La riserveremo per un dono". Non avete idea della costernazione che questa sua decisione creò nell'Harem Reale. L'astuzia e l'autocontrollo non erano, forse, minacce mortali per noi tutte?”

da «Nella mia casa paterna», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 245
Dune

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“Il romanzo di avventure non vuole essere una trascrizione della realtà: è un oggetto artificiale che non tollera nessuna parte ingiustificata.”

Jorge Luis Borges (1899–1986) scrittore, saggista, poeta, filosofo e traduttore argentino

Origine: Introduzione a L'invenzione di Morel, p. 18

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“La Samozašcita Bez Oružiya, o "Sambo”

Paulo Coelho (1947) scrittore brasiliano

com'è più conosciuta tra i russi –, è l'arte di uccidere rapidamente con le mani, senza che la vittima si renda conto di ciò che sta succedendo. È stata sviluppata nel corso dei secoli, quando i popoli e le tribù dovevano affrontare gli invasori senza l'ausilio delle armi. Venne ampiamente utilizzata dall'apparato sovietico per eliminare gli oppositori senza lasciare traccia. Tentarono di introdurla come disciplina alle olimpiadi del 1980 a Mosca, ma fu scartata perché troppo pericolosa – malgrado gli sforzi dei comunisti per far ammettere nei giochi uno sport che praticavano soltanto loro.
Perfetto. Proprio per questo, solo poche persone conoscono le sue mosse.

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“La natura è tutta un'arte a te sconosciuta.”

Alexander Pope (1688–1744) poeta inglese

citato in Focus, n. 70, pag. 130

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