Frasi su cattiveria

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema cattiveria, uomini, essere, vita.

Frasi su cattiveria

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“Non sono affatto interessato ai tuoi commenti e sai perché? | di cattiverie ne ho pensate anche fin troppe su di me.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Momenti no, n. 6
Mr Simpatia

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“Mi tornano nel teschio cattiverie sussurrate, fette biscottate spalmate di merda e cazzate.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Sanatoria
Non dormire

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“E po' se faccio 'e corna, nun è pe cattiveria, è che ce l'aggio a morte cu chi sfrutta 'a miseria.”

Pino Daniele (1955–2015) cantautore e musicista italiano

Origine: Dall'interno della copertina dell'album Sciò, 1984.

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“Il filosofo non tiene affatto conto di tutto ciò che vale poco o niente e guida il suo volo dappertutto, come dice Pindaro: «Sondando gli abissi della terra, e misurandone le superfici, seguendo il cammino degli astri nelle profondità del cieli e, di ciascuna realtà, scrutando la natura nel suo dettaglio e nel suo insieme senza mai lasciarsi irretire da ciò che è immediatamente vicino»
«Che vuoi dire con questo, Socrate?»
«Voglio dir questo. Un giorno Talete osservava gli astri, Teodoro, e con lo sguardo rivolto al cielo finì per cadere in un pozzo; una sua giovane serva della Tracia, intelligente e graziosa, lo prese in giro dicendogli che con tutta la sua scienza su quel che accade nei cieli, non sapeva neppure vedere quel che aveva davanti ai piedi. La morale di questa storia può valere per tutti coloro che passano la vita a filosofare, ed effettivamente un uomo simile non conosce né vicini né lontani, non sa cosa fanno gli altri uomini o altri esseri viventi. Ma che cosa sia un uomo, in che cosa per sua natura deve distinguersi dagli altri esseri nella attività o nella passività che gli è propria, ecco, di questo il filosofo si occupa a questa ricerca consacra le sue pene. Immagino che tu mi segua, Teodoro, o mi sbaglio?»
«Ti seguo e quel che dici è la verità»
«È questo dunque, mio buon amico, nei rapporti privati il nostro filosofo; ed è così anche nella vita pubblica, come ti dicevo all'inizio. Quando nei tribunali o altrove bisogna che, contro la sua volontà, tratti di cose che sono davanti a lui, sotto i suoi occhi, finisce non soltanto per far ridere la donne di Tracia, ma cade effettivamente nei pozzi, non esce dalle difficoltà della vita per mancanza di esperienza e la sua terribile goffaggine gli fa fare la figura dello stupido. Infatti, se è costretto a subire le cattiverie della gente, non sa lanciare a nessuno degli insulti perché non sa nulla dei mali di ciascuno: non se ne è mai occupato. Messo così in difficoltà, appare ridicolo. Di fronte agli elogi, all'arroganza di cui altri si gloriano, non fa affatto finta di ridere, ma ride davvero, e in modo così aperto da essere scambiato per uno stupido.»”

Teeteto

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“Dove c'è amore per la musica, spesso c'è solo bontà e non c'è cattiveria. La musica unisce. La musica è quella magia che colora tutto ciò che riesce ad avvolgere con i suoi tentacoli di note e che riesce a farti amare di più la vita anche nei brutti momenti nei quali vorresti morire. La musica ti salva la vita.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: Dove c'é amore per la musica, spesso c'é solo bontà e non c'é cattiveria. La musica unisce. La musica é quella magia che colora tutto ciò che riesce ad avvolgere con i suoi tentacoli di note e che riesce a farti amare di più la vita anche nei brutti momenti nei quali vorresti morire. La musica ti salva la vita.
Origine: Da Chuck Berry, un uomo inquieto liberato dal Rock and Roll http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/05/13/40077-chuck-berry-un-uomo-inquieto-liberato-dal-rock-and-roll, Il Popolo Veneto.it, 13 maggio 2017.

“[Sul Palio di Siena] Mi picchiarono, mi salvai scappando da una finestra; piangevo e dicevo: "Non correrò mai più", ma mi convinsero che la cattiveria era l'unica e grande regola del gioco.”

Andrea Degortes (1943) fantino italiano

Origine: Citato in Emanuela Audisio, L'Onda travolge il sogno di record del grande Aceto http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/08/17/onda-travolge-il-sogno-di-record.html, la Repubblica, 17 agosto 1985, p. 32.

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“Ormai tutto il resto ci stanca: sovratutto ci stanca ogni parola ed ogni gesto di cattiveria e di prepotenza.”

Giorgio La Pira (1904–1977) politico italiano

Citato in LaPira.org http://www.lapira.org/index2.php?file=news&form_id_cat_notizia=72

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“Vinci l'ira con la delicatezza, la cattiveria con la bontà, l'avarizia con la generosità, la menzogna con la verità.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

223
Dhammapada
Origine: Citato in dhammapada http://www.saibaba.it/dhammapada/223.html, saibaba.it.

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“Preoccupiamoci di fare le cose che noi conosciamo, di farle nel migliore dei modi, con l'intensità giusta, con la cattiveria giusta, con l'umiltà giusta e con la voglia di fare fatica, questa è la cosa più importante.”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Conte integrale: "Piedi per terra: i tifosi sono stati illusi troppo in questi anni. Col Bologna sarà facile? Facile un cavolo! Vidal? Non possiamo giocare in 12. Perché non parlate di Pazienza e Marrone?" http://m.tuttomercatoweb.com/juventus/?action=read&idnet=dHV0dG9qdXZlLmNvbS02MzYxMg, Tuttomercatoweb.com, 20 settembre 2011.

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“La grande riputazione acquistatasi da Alaimo non potea non destar sospetti nell' animo dell' infante don Giacomo, precoce mirabilmente nella cattiveria, ed al quale bene appropriava il Muntaner il proverbio catalano: «Spina non punge se non nasce acuta (2)». Certamente contribuiva a renderlo sgradito all' infante e alla corte la superbia della moglie Macalda, la quale pare che molto potesse sull' oramai vecchio marito. Ella niegava di dare a Costanza il nome di regina; chiamavala «la madre di don Giacomo». In corte non andava quasi mai, o se qualche volta mostravasi era per fare sfoggio de' suoi vestiti di porpora e de' suoi ricchi adornamenti (3). Essendo incinta, come maggiore ad ogni legge, volle far soggiorno nel convento de Frati minori, che piacevale per l'amenità del luogo, e quivi partorì. Costanza andò a visitarla e fa sgarbatamenie ricevuta: si profferì col figlio a tenere al fonte battesimale il fanciullo: rispose la madre che temea il freddo dell' acqua gli nuocesse così piccino; e tre dì dopo lo fece battezzare dandolo a tenere ad uomini del popolo. Un' altra volta fu notato, che essendosi la regina, perché inferma, fatta portare su di una barella da Palermo al santuario di Morreale, l'indomani Macalda, ne inferma ne per cagione di divozione, si fece portare per le vie di Palermo in barella coperta di scarlatto, e di poi viaggiò in quella guisa da quella città fino a Nicosia, il che parve strana e superba cosa in quei tempi. Spiacque anco molto in corte, che viaggiando per l'isola 1 infante don Giacomo con iscorta di trenta cavalli, ella, che volle accompagnarlo, ne menasse seco trecento, e si arrogasse l'autorità di maestro giustiziere, ufficio stato conceduto al marito. Ne le parole raffrenava, e sappiamo che un dì disse al Loria, uomo alla corte devotissimo, e dell'autorità e fama di Alaimo invido e nemico: «Bel compenso ci rende il vostro re don Pietro! Noi lo chiamammo compagno e non re, ed egli, assumendo il dominio del regno, noi che siamo compagni tratta come servi (d)». Aggiungono gli storici a questi fatti palesi e certi altri oscuri e forse finti, cioè che Macalda facesse giurare il marito non darebbe consigli contro i Francesi, procurerebbe il loro ritorno in Sicilia (2). Queste femminili vanità ed intemperanze, se non cagionarono, sollecitarono la rovina di Alaimo, il quale avendo molto contribuito ad assicurare la corona di Sicilia a' reali di Aragona, dovea da costoro essere odiato, perché somiglianti beneficj si pagan sempre colla ingratitudine. Giacomo raduna segretamente in Trapani tutti i suoi fedeli e tutti i Catalani eh' erano ne' dintorni. Quivi egli chiama a sé Alaimo, gli espone i pericoli del regno se il padre non mandi solleciti aiuti : egli solo potrebbe ottener tutto: vada in Catalogna; le galere sono nel porto apparecchiate: salvi alla patria la libertà e al re la corona. Allora tutti i cortigiani circondano Alaimo, e lo priegano con grave istanza e lo sollecitano a partirsi. È li fissa in viso, comprende il suo stato, non vede scampo, risponde che andrà, e nel medesimo dì monta in nave e naviga verso Barcellona, ove Pietro lo accoglie onorevolmente, loda, promette e lo ritiene seco con segni di affetto non sì bene simulati che Alaimo dell' infingimento non s'accorgesse (4).”

Giuseppe La Farina (1815–1863) patriota e scrittore italiano

Vol VI: 1250-1314, Cap. LV Della rovina di Alaimo di Lentini e di sua moglie Macalda, pp. 303-304
Storia d'Italia narrata al popolo italiano

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“Villaggio. Certi quartieri sono infetti di odio, di orgoglio, di invidia, di cattiveria. Solamente la morte può risanarli.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

8 maggio 1909; Vergani, p. 270
Diario 1887-1910

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“La nostra bontà non è che la nostra cattiveria che dorme.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

2 giugno 1900; Vergani, p. 169
Diario 1887-1910

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“La cattiveria dei buoni è pericolosissima. Gli altri la distribuiscono in dosi giornaliere, mentre chi la concentra ne fa strumenti esplosivi.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

libro Il potere logora... ma è meglio non perderlo

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“È molto più facile credere alle cattiverie, ci hai mai fatto caso?”

Julia Roberts (1967) attrice statunitense

Film Pretty Woman

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“È una cosa lunga, Avdot'ja Romànovna. Si tratta… come posso spiegarvelo?… Si tratta di una specie di teoria, secondo la quale io ritengo, per esempio, che un delitto sia lecito, se lo scopo essenziale è buono. Una sola cattiveria e cento buone azioni! Naturalmente, per un giovane con molti meriti e con un amor proprio smisurato è anche spiacevole sapere che, per esempio, se avesse solo tremila rubli, tutta la sua carriera, tutto il suo avvenire e lo scopo della sua vita assumerebbero un aspetto diverso; e intanto quei tremila rubli non ci sono. Ag­giungete, poi, l'esasperazione provocata dalla fame, da un'abi­tazione angusta, dagli stracci, dalla chiara consapevolezza della sua bella posizione sociale e anche di quella della sorella e della madre. Ma soprattutto la vanità, l'orgoglio e la vanità, accompagnati magari, lo sa Iddio, da inclinazioni buone…. Io non lo accuso, non pensatelo nemmeno, vi prego; e poi, non è affar mio. C'entrava anche una sua teoria personale, una teoria così e così, secondo la quale gli uomini si dividono in mate­riale grezzo e individui speciali, cioè individui per i quali, data la loro posizione elevata, la legge non vale; anzi, sono loro che fanno le leggi per gli altri uomini, per il materiale, per la spazzatura. Non c'è male, una teoria così e così: une thèorie comme une autre. Napoleone lo ha terribilmente affascinato; cioè, con più precisione, lo ha affascinato l'idea che moltissimi uomini geniali non abbiano badato a una cattiveria singola e siano passati oltre, senza stare a pensarci. A quanto sembra, si è immaginato di essere anche lui un uomo geniale, ossia ne è stato convinto per un certo tempo. Ha sofferto molto e soffre ancora, pensando che ha saputo formulare la teoria, ma che non è riuscito a passare oltre senza stare a pensarci, e che, quindi, non è un uomo geniale. […] oggi tutte le cose si sono arruf­fate; del resto, non sono mai state molto in ordine. I russi, in generale, hanno una mentalità molto larga, Avdot'ja Romà­novna, larga come il loro paese, e sono molto inclini alle fantasti­cherie, al disordine; però, è un guaio avere una mentalità larga senza essere particolarmente geniali.”

Delitto e castigo

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“[Sul suicidio di "Davide", omosessuale di 15 anni che amava vestire di rosa, vittima del bullismo] C'è un'età in cui la derisione si trasforma e perde ingenuità per acquisire il carattere della violenza. È l'età in cui le sovrastrutture ideologiche cominciano a bacare i pensieri di ex bambini profumati di neutralità. È sempre avvenuto che, con l'inizio della voglia di diventare grandi, ciascuno cominciasse ad abbuffarsi di preferenze, di convinzioni, di polemica, di tentativi di confronto. Prima del difficile parto di pensieri liberi e autonomi, l'essere "a favore" o "contro" è la prima attività in cui si misura il progredire del tempo dell'uomo. Fino alla generazione scorsa tutti i ragazzi erano obbligati al coraggio e alla vergogna della posizione presa. Oggi, l'accozzaglia casuale del "gruppo", spesso virtuale e telecomandato, fa sfogare la appartenenza nell'irrealtà dei social network. Sociale? Non si cerca uno schieramento, lo si trova. Non c'è più l'incognita del rossore delle guance e l'omofobia è facile come il maoismo, il nazismo, l'horror, il terrorismo, la destra e la sinistra. La responsabilità della scelta è talmente diluita da risultare alibi. La cattiveria moltiplicata per un numero ics di cattiverie senza faccia diventa miele. Gli effetti, anche quando sono raccapriccianti, vengono sminuiti facilmente. Non so cosa fare più che maledire i bulli, le sette dell'ignoranza, i pavidi, quelli che si spacciano per uomini veri, gli amanti dell'omologazione.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2012/12/03/eravamo-piu-civili-40-anni-fa/, 3 dicembre 2012
Citazioni di Mina

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“La bontà è quasi sempre un gesto letterario; la cattiveria è un sentimento umano.”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Don Liberato si spassa, p. 17

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“[Su Eusébio] All'epoca era il più grande assieme a Pelè, poi è arrivato Maradona. Era un giocatore che non commetteva mai cattiverie in campo, era velocissimo.”

José Altafini (1938) calciatore brasiliano

Origine: Citato in Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml, Gazzetta.it, 5 gennaio 2014.

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“Alcuni raggiungono la loro massima cattiveria nel silenzio.”

Elias Canetti (1905–1994) scrittore, saggista e aforista bulgaro

1967
La provincia dell'uomo

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“Non m'interessa parlare della notte che cambiò la vita, che ha reso il mio carattere per sempre sospettoso e diffidente. Avevo visto la durezza della guerra. Il giorno prima con i miei amici, partigiani, giocavamo a calcio, il giorno dopo erano nella chiesetta, cadaveri, sfigurati in viso dagli scarponi chiodati. Ho visto la fucilazione dei gerarchi fascisti, ero a piazzale Loreto quando appesero Mussolini a testa in giù come un maiale, sapevo cos'era la cattiveria, ma ignoravo l'infamia. Ho aspettato due mesi che Compagnoni venisse a darmi una pacca sulla schiena, a dirmi che aveva fatto una fesseria, a chiedere scusa, perché può capitare di essere vigliacchi, ma deve anche capitare di ammetterlo. Invece niente, invece sono finito sul banco degli accusati, ero io la carogna, non loro che avevano mentito sull'uso delle bombole, delle maschere, sull'orario del balzo finale alla vetta. Nella relazione ufficiale di Desio che il Cai ha accettato è sbagliata la quota del mio bivacco, quella del campo di Compagnoni e Lacedelli, l'uso e la durata delle bombole di ossigeno, niente affatto esaurito prima dei duecento metri di dislivello sotto il K2, e l'ora in cui dettero l'assalto alla vetta. E tutto questo perché? Perché l'impresa oltre ad avere successo doveva essere anche eroica. Far vedere che gli italiani erano stati non solo bravi, ma anche straordinari. Ne abbiamo fatto una montagna di merda, coperta di menzogne, perfino la stampa straniera ci chiede "perché?". E tutto questo perché non riusciamo ad essere un paese pulito, dobbiamo strumentalizzare le occasioni, la verità, sporcare gli uomini. L' Italia è un paese di complici, dove non esiste solidarietà tra onesti, ma solo scambio tra diversi interessi, dove il sogno di Desio doveva restare immacolato. Dove solo io potevo essere infangato, disprezzato, accusato. Non solo, ma qualsiasi controversia non viene mai affrontata, si preferisce accantonarla, non prendere la responsabilità di una scelta. Mentre oggi agli idoli sportivi imbottiti di droga tutto viene perdonato perché sono l'immagine del paese. E se solo guardo quello che passa in tv mi viene schifo: quelle persone sull'isola, che si fanno riprendere, quella buffonata. Con quale rispetto verso i padri dell'avventura, verso chi ha cercato frontiere e parole nuove come Melville, Jack London e Stanley? Io sul K2 in una notte del '54 sono quasi morto, ma quello che mi ha ucciso è questo mezzo secolo di menzogna. Ho urlato così tanto quella notte nella mia disperazione che adesso non voglio avere più voce. La puzza del K2 la lascio a voi, io preferisco respirare […].”

Walter Bonatti (1930–2011) alpinista italiano
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“La cattiveria dei buoni è pericolosissima.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Il potere logora...

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“Nel lavarsi si nasconde la causa prima di tutte le menzogne e di tutte le cattiverie.”

Georg Groddeck (1866–1934) medico e psicoanalista tedesco

Lo scrutatore d'anime

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“Si resiste amando perché quando hai solamente lo strumento della tua semplicità e dell'amore poi alla fine vinci, la cattiveria gira, gira, gira e poi torna su se stessa.”

Barbara d'Urso (1957) conduttrice televisiva e attrice italiana

da Pomeriggio Cinque, 30 maggio 2011
Citazioni di Barbara d'Urso

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“Son radiofonico io porto l'immondizia! | Vengo a scoparti finché il cuore non mi schizza!”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Cattiverie, n. 8
Bugiardo

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“Chi ci salva dalla cattiveria? Non certamente la scienza!”

Livio Fanzaga (1940) presbitero italiano

Radio Maria, 2 luglio 2010

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“Non bisogna cercare a lungo per trovare le origini di crudeltà, cattiveria o violenza: quasi sempre è per mancanza di amore.”

Gael García Bernal (1978) attore messicano

2016
Origine: Citato in Gael Garcia Bernal tra Neruda, Biografilm e Ambulante http://outsidersweb.it/2016/07/11/gael-garcia-bernal-neruda-biografilm-ambulante/, Outsidersweb.it, 11 luglio 2016.

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“Gli elementi che rendevano Fargo un film divertente sono gli stessi della serie: un mix di pura cattiveria e di pura innocenza in continuo conflitto tra di loro.”

Bob Odenkirk (1962) attore, comico e sceneggiatore statunitense

Origine: Da Fargo - La serie: dentro la serie http://video.sky.it/skyatlantic/speciali/fargo_la_serie_dentro_la_serie/v224848.vid, Sky Atlantic, 2014.

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“La malignità è cattiveria impotente.”

Iginio Ugo Tarchetti (1839–1869) scrittore, poeta e giornalista italiano

Pensieri, Pensieri diversi