Frasi su condizione
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“Nei galatei per i bambini e le bambine, soprattutto del popolo, l'igiene personale è un compito che spetta a loro, in questo caso viene loro riconosciuta una grande autonomia e responsabilità. Sembra esplicito l'intento di formare attraverso i bambini dei cittadini nuovi, finalità non trascurata neppure dalla politica scolastica del secondo Ottocento. I bambini e le bambine devono preoccuparsi della pulizia della persona e degli abiti, indossati con grazia e sempre «convenienti», cioè adeguati alla propria condizione sociale. Nei galatei il corpo è lo specchio dell'anima, «la nettezza e l'ordine esteriore indicano mondezza e purezza dell'anima» si legge ne Il piccolo galateo del 1897. «Il corpo è l'abitazione dell'anima; questo voi già sapete da un pezzo. Ma perché l'anima possa esercitare il suo potere è necessario che il corpo sia sano. Per conservarlo sano bisogna averne cura. Si ha dunque il dovere di avere cura del corpo» si ricorda alle bambine della terza elementare ancora nel 1907. I bambini devono lavarsi con l'acqua fresca, «facendo anche uso del sapone», le mani, il viso, le orecchie, il collo, i denti e pettinarsi tutte le mattine; i piedi devono essere lavati con frequenza soprattutto d'estate, si ricorda ne Il piccolo galateo del 1897, tralasciando di parlare del bagno e delle altre parti del corpo, come avverrà solo a partire dagli inizi del Novecento.”

Origine: Le bambine nella storia dell'educazione, p. 267

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“Io non sono un musicista, ma ho molto studiato la declamazione. Mi si accorda il talento di recitare assai bene i versi, e specialmente i miei. Venticinque anni or sono, mi venne fatto di pensare che la sola musica conveniente alla poesia drammatica e, soprattutto, all'aria e al dialogo che noi chiamiamo d'azione, sia quella che maggiormente s'accosta alla declamazione naturale, animata, energica; che la declamazione non è essa stessa che una musica imperfetta; che noi potremmo notarla quale essa è, solo quando avessimo escogitato un numero di segni bastevole ad esprimere tanti toni, tante inflessioni, tanti elevamenti, abbassamenti e sfumature d'una verietà pressocché infinita, quanti sono quelli che la voce assume declamando… Io giunsi a Vienna nel 1761 tutto preso da quest'idea. L'anno seguente, Sua Eccellenza il conte Durazzo, allora direttore degli spettacoli della Corte imperiale, ed oggi suo ambasciatore a Venezia, al quale avevo letto il mio Orfeo, mi sollecitò a darlo in teatro. Io vi acconsentii, a condizione che la musica sarebbe stata scritta a mio piacimento, al quale scopo egli mi indirizzò a Gluck, che – mi disse – si presterebbe a tutto. Io gli lessi il mio Orfeo e, declamandogliene ripetutamente alcuni brani, gli indicai le sfumature che mettevo nella mia declamazione, le sospensioni, i rallentamenti, le accelerazioni, i suoni della voce talvolta forzati, tal'altra fievoli e sommessi, di cui intendevo ch'egli si valesse nella composizione. Lo pregai, al tempo stesso, do abolire i passaggi, le cadenze, i ritornelli e tutto quanto si è introdotto di gotico, di barbaro, di stravagante nella nostra musica. Gluck adottò le mie vedute.”

Ranieri de' Calzabigi (1714–1795) poeta e librettista italiano

citato in Clemente Fusero, Mozart

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“La condizione della nostra economia è come quella di un'impresa che sia nello stesso tempo pesantemente indebitata e gravemente sotto-capitalizzata.”

Tommaso Padoa-Schioppa (1940–2010) economista e politico italiano

Origine: Da una lettera pubblicata il 22 agosto 2007 da la Repubblica in cui il ministro risponde all'intervento del 21 agosto 2007 di Eugenio Scalfari sulle condizioni delle economie mondiali all'indomani della crisi di ferragosto sui mutui subprime inesigibili.

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“Duecentomila spettatori per le regate nonostante le avverse condizioni meteo, senza dimenticare il mezzo milione di persone a Pasquetta: questi sono numeri che mi rendono orgoglioso. La città ha dato una bella immagine al mondo e ha rappresentato l'Italia in maniera entusiasmante.”

Luigi de Magistris (1967) politico ed ex magistrato italiano

citato in Bruno De Santis, America's Cup, De Magistris: "Un successo per Napoli" http://www.vesuvius.it/americas-cup-de-magistris-un-successo-per-napoli-14806.html, vesuvius.it, 15 aprile 2012

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“L'approvazione della Costituzione Ue è la condizione necessaria ad assicurare la governabilità all'Europa 25. La riforma dell'ONU agirà nell'interesse comune solo se affronterà il funzionamento dell'insieme degli organi societari e con largo consenso.”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: In occasione dell'incontro con il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, 23 maggio 2005. Citato in Ciampi: è vitale il sì alla Carta Ue http://www.ilgiornale.it/news/ciampi-vitale-s-carta-ue.html, ilGiornale.it, 24 maggio 2005.

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“In altri paesi e in altre condizioni, in prigioni normali, il luogo di questo breve grido di disperazione è tenuto da una vera preghie­ra o dalla sottrazione di un giorno dalla condanna totale, perché è fin troppo comprensibile che un uomo, privato di tutto tranne che della speranza, incominci la sua giornata volgendo i pensieri alla speranza. I prigionieri sovietici sono stati privati perfino del conforto di sperare, perché nessuno di essi può mai sapere con certezza se la sua condanna avrà fine: e può ricordare centinaia di casi in cui le condanne sono state prolungate di altri dieci an­ni con un tratto di penna al Consiglio speciale della Nkvd a Mosca. Solo chi è stato in prigione può intendere tutto il crudele si­gnificato del fatto che, durante l'anno e mezzo che trascorsi nel campo, solo poche volte udii prigionieri contare ad alta voce il numero di anni, mesi, giorni e ore, che restavano ancora delle loro condanne. Questo silenzio si sarebbe detto un tacito accor­do a non tentare la Provvidenza: quanto meno parlavamo delle nostre condanne, quanto meno nutrivamo la speranza di mai riacquistare la libertà, tanto più sembrava probabile che "pro­prio questa volta" ogni cosa sarebbe andata bene. La speranza racchiude il tremendo pericolo della disillusione. Nel nostro si­lenzio, alquanto simile al tabù che proibisce agli uomini di alcune tribù primitive di pronunziare i nomi delle divinità vendicatrici, l'umiltà si univa a una segreta rassegnazione, e al presenti­mento del peggio. Il disinganno era un colpo mortale per un prigioniero privo di questa armatura contro il fato.”

Gustaw Herling-Grudziński (1919–2000) scrittore polacco

cap. III, p. 48
Un mondo a parte

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“Come potevo sapere che lo stato versasse in simili condizioni? Quando chiedevo del denaro me ne veniva dato il doppio del richiesto!”

Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena (1755–1793) regina consorte di Francia e di Navarra e moglie di Luigi XVI

Citazioni di Maria Antonietta
Origine: Citato in Joan Haslip, Maria Antonietta, p. 218.

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“Noi siamo – storicamente – quell'umanità che ha anche scoperto, se cosi è, il bosone di Higgs; ma questa scoperta è un momento della nostra storia. Non è una constatazione risolutiva, ma è con questa condizione duplice, librata tra storia e natura che dobbiamo fare i conti.”

Gianni Vattimo (1936–2023) filosofo e politico italiano

Origine: Da Ma non è nella natura che si scopre il divino http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=10296, Lastampa.it, 5 luglio 2012.

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“Questa Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale di una generazione che ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà, costretta spesso a portare i propri talenti lontano dall'Italia. Dovremo farci carico dell'umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore, ed è un impegno che fin dal primo giorno affidiamo alla responsabilità della politica e del Parlamento. Dovremo stare accanto a chi è caduto senza trovare la forza o l'aiuto per rialzarsi, ai tanti detenuti che oggi vivono in una condizione disumana e degradante, come ha autorevolmente denunziato la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire perfino l'ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato, ai tanti imprenditori che costituiscono una risorsa essenziale per l'economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce ogni giorno gli effetti della scarsa cura del nostro territorio. Dovremo impegnarci per restituire fiducia a quei pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che oggi non riescono ad andare avanti. Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano, con l'intensità e lo stupore di un bambino, con la ricchezza interiore e inesplorata di un disabile.”

Laura Boldrini (1961) giornalista e politica italiana
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“Una lista d'attesa lunga migliaia di nomi è eticamente inaccettabile. Al contrario, è moralmente lecito, oltre che meritorio, il trapianto da vivente, che oggi è oltretutto pratica chirurgica semplice e innocua, come praticamente priva di rischi è la condizione di chi si trova a vivere con un solo rene.”

Umberto Veronesi (1925–2016) medico, oncologo e politico italiano

Origine: Citato in Giovanni Maria Pace, Liste d'attesa troppo lunghe trapianti di rene tra viventi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/03/15/liste-attesa-troppo-lunghe-trapianti-di-rene.html, la Repubblica, 15 marzo 2001, p. 27.

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“Io guardo a Calciopoli come ad un piano divino: tale episodio si è verificato una volta sola, e Dio ha creato quelle condizioni per cui potessi proseguire la mia crescita in tale squadra.”

Nicola Legrottaglie (1976) calciatore italiano

Origine: Citato in Tancredi Palmeri, Il blob del 2012. Tutte le frasi da ricordare https://web.archive.org/web/20130102131408/https://www.gazzetta.it/Calcio/30-12-2012/blob-2012-913634965312.shtml, Gazzetta.it, 30 dicembre 2012.

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“Forest Hills, poteva essere il mio torneo del grande slam. Perché in America ho sempre giocato alla grande. Come in Francia… strano: solo nei tornei italiani non rendevo a quel livello. E poi perché negli Usa c'era quella terra più rapida, grigio-verde, un po' il mio fondo ideale. Dunque, arrivo in crescita a New York e con queste condizioni ideali – superficie e palline, Penn se non ricordo male – vado avanti come un treno.”

Corrado Barazzutti (1953) tennista italiano

Origine: Gli US Open prima del 1978 si giocavano a Forest Hills.
Origine: Citato in Giovanni Marino, Barazzutti, moschettiere e top ten "Connors e quel furto agli Us Open" http://www.repubblica.it/2009/05/rubriche/la-storia/barazzutti-connors/barazzutti-connors.html, la Repubblica, 28 novembre 2009

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