Frasi su cosa
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“Gadda diceva di sé: "Io non sono né esibitivo né narcissico" e io posso dire la stessa cosa di me. "Low profile" è la parola d'ordine.”

Alberto Arbasino (1930) scrittore, saggista e giornalista italiano

Origine: Citato in Giulia Borgese, Arbasino, un compleanno nelle terre del risotto, Corriere della sera, 22 gennaio 2000, p. 37.

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“[Ultime parole] Dio mio cosa è successo?”

Diana Spencer (1961–1997) principessa di Galles

My God, what's happened?
Origine: Citata in Stefano Cingolani, Parigi, in tribunale le foto di Diana morente https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/giugno/06/Parigi_tribunale_foto_Diana_morente_co_0_9806069442.shtml, Corriere della Sera, 6 giugno 1998.

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“Far tacere un vecchio è cosa difficile. Far poi tacere un vecchio autore è cosa impossibile.”

Vittorio Alfieri (1749–1803) drammaturgo italiano

Origine: Dalla prefazione alle Chiacchiere.

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“La migliore cosa che si possa dire su Jimi Hendrix è che c'è stata una persona che avrebbe davvero fatto bene a non fare uso di droghe.”

Frank Zappa (1940–1993) chitarrista, compositore e arrangiatore statunitense

citato in The Frank Zappa Interview Picture Dis

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“La prima cosa da fare nel caso Ronald Reagan stia parlando in televisione: accendete e abbassate il volume, mettete vostro figlio davanti allo schermo e avvertitelo: "Se ti chiede di entrare in una macchina, ti offre una caramella, o ti chiede di andare a combattere in Nicaragua, digli di NO!"”

Frank Zappa (1940–1993) chitarrista, compositore e arrangiatore statunitense

da un'intervista in occasione della pubblicazione dell'album Does Humor Belong In Music?
Origine: Vedi Does Humor Belong In Music? http://globalia.net/donlope/fz/videos/Does_Humor_Belong_In_Music.html, in Globalia.net

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“La cosa non si dà che in aspetti e prospettive.”

Jean Wahl (1888–1974) filosofo francese

Origine: Citato in Giovan Battista Vaccaro, La ragione sobria: modelli di razionalità minore del Novecento, Mimesis Edizioni, 1998

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“Il Psoe festeggia cent'anni di vita. Dei sogni di Pablo Iglesias, tipografo, che cosa resta all'avvocato Felipe Gonzales?”

Bruno Vespa (1944) giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano

Origine: Interviste sul socialismo in Europa, p. 53

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“È una cosa lunga, Avdot'ja Romànovna. Si tratta… come posso spiegarvelo?… Si tratta di una specie di teoria, secondo la quale io ritengo, per esempio, che un delitto sia lecito, se lo scopo essenziale è buono. Una sola cattiveria e cento buone azioni! Naturalmente, per un giovane con molti meriti e con un amor proprio smisurato è anche spiacevole sapere che, per esempio, se avesse solo tremila rubli, tutta la sua carriera, tutto il suo avvenire e lo scopo della sua vita assumerebbero un aspetto diverso; e intanto quei tremila rubli non ci sono. Ag­giungete, poi, l'esasperazione provocata dalla fame, da un'abi­tazione angusta, dagli stracci, dalla chiara consapevolezza della sua bella posizione sociale e anche di quella della sorella e della madre. Ma soprattutto la vanità, l'orgoglio e la vanità, accompagnati magari, lo sa Iddio, da inclinazioni buone…. Io non lo accuso, non pensatelo nemmeno, vi prego; e poi, non è affar mio. C'entrava anche una sua teoria personale, una teoria così e così, secondo la quale gli uomini si dividono in mate­riale grezzo e individui speciali, cioè individui per i quali, data la loro posizione elevata, la legge non vale; anzi, sono loro che fanno le leggi per gli altri uomini, per il materiale, per la spazzatura. Non c'è male, una teoria così e così: une thèorie comme une autre. Napoleone lo ha terribilmente affascinato; cioè, con più precisione, lo ha affascinato l'idea che moltissimi uomini geniali non abbiano badato a una cattiveria singola e siano passati oltre, senza stare a pensarci. A quanto sembra, si è immaginato di essere anche lui un uomo geniale, ossia ne è stato convinto per un certo tempo. Ha sofferto molto e soffre ancora, pensando che ha saputo formulare la teoria, ma che non è riuscito a passare oltre senza stare a pensarci, e che, quindi, non è un uomo geniale. […] oggi tutte le cose si sono arruf­fate; del resto, non sono mai state molto in ordine. I russi, in generale, hanno una mentalità molto larga, Avdot'ja Romà­novna, larga come il loro paese, e sono molto inclini alle fantasti­cherie, al disordine; però, è un guaio avere una mentalità larga senza essere particolarmente geniali.”

Delitto e castigo

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“Non so esattamente ciò che sto cercando, qualcosa che non è stato ancora suonato. Non so che cosa è. So che lo sentirò nel momento in cui me ne impossesserò, ma anche allora continuerò a cercare.”

John Coltrane (1926–1967) sassofonista e compositore statunitense

Riportato da Frank Kofsky nelle note di copertina scritte per l'album The John Coltrane Quartet Plays

“Ogni cosa è uguale a se stessa.”

Carlo Belli (1903–1991) intellettuale italiano

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“La sola cosa che mi accora in queste battaglie fasciste, sono i palpiti della mamma…”

Italo Balbo (1896–1940) politico, generale e aviatore italiano, Ministro dell'Aereounautica

Diario; citato in Leo Longanesi, In piedi e seduti, Longanesi & C., 1968

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“Qualunque cosa faccia nella vita deve essere divertente: se non lo è vuol dire che ho fallito.”

Paul Gascoigne (1967) allenatore e calciatore inglese

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 32, ISBN 88-8598-826-2

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“Il calcio è una cosa seria e le donne non hanno nulla a che vederci.”

Jack Charlton (1935) allenatore di calcio e ex calciatore inglese

Origine: Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2112 http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2112. ISBN 8880898620

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“Io voglio il mio microfono, quello che hai tu, voglio decidere che cosa sono le cose da raccontare, le luci e le ombre.”

Michele Santoro (1951) giornalista, conduttore televisivo e autore televisivo italiano

ad Adriano Celentano, in Rockpolitik, Rai Uno, 22 ottobre 2005

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“[Sull'interpretazione di Dean Martin in "Un dollaro d'onore"] La sua interpretazione servì a provare agli scettici e ai dubbiosi che se voleva Martin era in grado, nei limiti della sua gamma d'attore, di fare qualsiasi cosa.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 324

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“Il cinema indipendente è il cinema della passione, unico motore di produzioni che non portano alti guadagni, quando ne portano. Giuseppe Lazzari, nel suo primo film ce ne ha messa di passione, portando avanti un progetto che ha realizzato interamente a sue spese. Primo lungometraggio italiano realizzato interamente in 4K, massimo grado di risoluzione digitale, "Sentirsidire" racconta le storie parallele di Ludovico e Filippo, benestante e superficiale il primo, dignitoso e umile il secondo. Due vite diverse, che si incroceranno nella città di Milano, per dare vita ad una profonda amicizia, capace di cambiare entrambi. Trattandosi di un'opera prima, non mancano momenti di debolezza narrativa, e a volte i dialoghi prendono una piega un po' retorica, se non moralistica, ma questo non deve distogliere l'attenzione dalla validità contenutistica e formale del film. Una regia per niente classica e un montaggio creativo, sono accompagnati da un suggestivo uso del sonoro, capace di comunicare perfettamente la cupezza e la drammaticità degli avvenimenti. Degna di nota è la colonna sonora, indubbiamente azzeccata, costituita dalle canzoni di tre artisti non nuovi al panorama cinematografico: Damien Rice, James Morrison e Nate James. Le vicende dei due protagonisti sono alternate seccamente, allo scopo di accentuare (anche attraverso la bella fotografia di Luca Coassin, che ben differenzia l'atmosfera di Agrigento da quella di Milano) il divario tra nord e sud Italia, tra un ambiente ricco ed uno povero, tra due ragazzi che hanno avuto dalla vita possibilità diverse, ma che provano uguale insoddisfazione. Esordio per il regista e prima esperienza sul set per i due attori protagonisti. Il ballerino Mariottini, si dimostra ben entrato nel ruolo di Ludovico e l'attore novizio Taormina, interpreta un Filippo a cui è impossibile non affezionarsi. Annunciato dal web, questo film di denuncia arriva a scuotere le coscienze dei giovani a cui piace sentire storie di giovani come loro. Il regista lo definisce "una spaccatura della parte cupa dell'Italia", e, in effetti, lo è. Si tratta di un film per niente leggero ma drammatico e di forte impatto emotivo. Un film in cui la macchina da presa si muove molto all'interno dello spazio perché vuole vederlo tutto, non vuole perderne nemmeno un frammento. Nessun dettaglio sfugge all'occhio attento di Giuseppe Lazzari, scrupoloso al massimo nel voler raccontare ai giovani (ma anche agli adulti, genitori e non) cosa succede agli altri giovani, e non c'è niente di irreale o di esagerato in questo: la storia dei due amici procede nell'assoluto rispetto di una realtà che l'Italia conosce bene da qualche anno a questa parte.”

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“Quando musica e miseria | diventan cosa sola.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Anima latina, lato B, n. 3
Anima latina

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“Ti chiedo scusa | Ma sai com'è | Vai io non vengo | Dove vai te.”

Anna Tatangelo (1987) cantautrice italiana

da Cosa ne sai, n. 6
Mai dire mai

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“I madrigali di Gesualdo, principe di Venosa, musicista assassino della sposa – cosa importa? Scocca la sua nota, dolce come rosa.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Gesualdo da Venosa

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“Il cielo a volte invece ha qualche cosa d'infernale.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Strani giorni

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“Siamo in un Paese libero, o no? E poi la cosa che mi fece più arrabbiare non furono le botte, ma gli insulti. […] Ebreo. A me. Capito?”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

citato in «Io, Borghezio, un obiettivo vivente. Aggredito due volte in un mese» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/07/Borghezio_obiettivo_vivente_Aggredito_due_co_9_060207023.shtml, Corriere della sera, 7 febbraio 2006

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“Quanto tocchi il fondo | vieni su. | Vieni fuori | oppure non ci vieni più.”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Cosa c'è, n. 1
Cosa succede in città

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“Tu si che sei speciale | ti invidio sempre un po' | sai sempre cosa fare e… | e che cosa è giusto o no…”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Ridere di te, n. 3
C'è chi dice no

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“Che cosa c'è? | Cosa ti manca? | Che cosa cerchi? | Vuoi emigrare in Africa? | Povero te…”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Dimmelo te, n. 5
Il mondo che vorrei

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“Noi abbiamo bisogno di sapere, abbiamo bisogno di conoscere, abbiamo bisogno di capire perché nel nostro Paese un presidente del consiglio possa dire nel momento in cui sono state riaperte certe indagini, della procura di Palermo, della procura di Caltanissetta, della procura di Milano, della procura di Firenze, come… perché questo presidente del consiglio possa aver detto che ci sono delle procure che stanno complottando contro di lui. Queste procure stanno semplicemente indagando sulle stragi che ci sono state in Italia, sulle stragi del '92 e del '93. Che cosa ha spinto questo presidente del consiglio a dire che queste procure stanno indagando contro di lui? Forse lui ha a che fare con queste stragi? Ci vuole dire forse che ha a che fare con queste stragi? Io non capisco come possa e perché possa avere detto una frase del genere, non capisco come abbia potuto dire, parlando delle stragi di via D'Amelio, che ci sono delle procure che stanno indagando su delle vecchie storie. Come può chiamare "vecchie storie" le stragi di via D'Amelio, le stragi di Capaci, quando il sangue ancora non si è asciugato sull'asfalto […]. Voi ci dovete aiutare a capire perché il presidente del consiglio di uno Stato che dovrebbe essere democratico possa dire queste cose. Voi ci dovete aiutare a capire, noi vogliamo sapere come… perché si presentano come delle riforme della giustizia delle leggi che sono un sovvertimento della nostra Costituzione. Noi viviamo in uno Stato in cui la Costituzione stabilisce che ci sono dei poteri indipendenti, il potere legislativo, il potere esecutivo, il potere giudiziario, ma io mi chiedo, dov'è oggi più il potere legislativo, se le leggi non vengono più fatte in Parlamento, se le leggi vengono fatte in una sala da cena in una villa di Arcore, lì vengono studiate…?”

Salvatore Borsellino (1942) attivista italiano

dal video Quinto Potere - Palermo - Conclusione di Salvatore Borsellino e Giorgio Bongiovanni - 18 luglio 2011 http://www.youtube.com/watch?v=gjlzWEKXw4E, YouTube; filmato caricato il 2 settembre 2011

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“Una cosa strana del lama è che qualunque cosa fai hai sempre la sensazione che ci sia un lama che ti osserva.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 41