Frasi su discriminazione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema discriminazione, essere, diritto, proprio.

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“Tutti insieme noi calciatori possiamo fare tanto per lottare contro razzismo e ogni forma di discriminazione.”

Kalidou Koulibaly (1991) calciatore francese naturalizzato senegalese

Origine: Citato in Maurizio Nicita, Napoli, Koulibaly: "Razzismo? In Italia siamo indietro" https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Napoli/24-01-2019/napoli-koulibaly-razzismo-320626085812.shtml, Gazzetta.it, 24 gennaio 2019.

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“Imitare la bellezza del creato, adeguarsi all'assenza di finalità, di intenzioni, di discriminazione, significa rinunciare alle nostre intenzioni, alla nostra volontà.
Essere perfettamente obbedienti significa essere perfetti come è perfetto il nostro padre celeste.”

Origine: Cfr. Gesù, Discorso della Montagna: «Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Origine: Attesa di Dio, Forme dell'amore implicito di Dio, p. 145

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“La discriminazione del pensiero (razzismo gnoseologico) è il seme di ogni altra forma di discriminazione e prevaricazione”

Frase tratta dal libro “Fact Checking – La realtà dei fatti, la forza delle idee” di Stefano Nasetti (Ed. 2021) ISBN: 9791220817066 e ISBN cartaceo: 9791220817578

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“È ovvio che rispetto a questo tema, che comprende le discriminazioni nei confronti degli omosessuali e dei transgender, il mio impegno è pieno. Il tema è quello dei diritti. I diritti sono importanti e le diversità non possono essere oggetto di discriminazioni. L'impegno contro le discriminazioni e contro ciò che le fa sorgere, persino nei bambini, deve essere massimo. Non può appartenere soltanto al ministro e al ministero, ma deve essere una questione che si diffonde nel Paese ed entra a far parte di ciò che i bambini imparano da piccoli. Deve essere appreso che la diversità è un valore e non un ostacolo. Cercherò la collaborazione del Ministro Profumo, con cui ho già avuto contatti informali, perché i semi si gettano soprattutto tra i bambini nelle scuole.”

Elsa Fornero (1948) economista e accademica italiana

Origine: Citato in Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – XVI Legislatura – Bollettino delle giunte e delle commissioni parlamentari – Commissioni Riunite (I Affari costituzionali e XI Lavoro pubblico e privato) – Martedì 31 gennaio 2012 – Audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, sulle linee programmatiche del suo dicastero in materia di pari opportunità http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stencomm/0111/audiz2/2012/0131/pdfel.htm (Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione), Camera dei Deputati della Repubblica Italiana, 31 gennaio 2012.

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“Sappiamo che esiste un animalismo classico, potremmo dire animalista, che sostiene i diritti di tutti gli esseri senzienti e combatte la discriminazione sottolineando la continuità biologica e psicologica tra l'uomo e gli altri animali. C'è poi un animalismo che potremmo definire ambientalista. In questo caso si insiste sul danno arrecato all'ambiente dagli allevamenti intensivi, sullo spreco di risorse come acqua e cereali dovuto all'alimentazione carnivora e così via. Io sostengo anche la causa di un animalismo che definisco umanista. Da un lato, a chi mi fa notare che nessun animale ha raggiunto risultati paragonabili a quelli umani in termini di intelligenza e creatività, rispondo che è indiscutibilmente vero, ma che proprio questa superiorità accresce i doveri umani. Noblesse oblige dicono i francesi, non oblesse exempte. La nobiltà, il rango, comportano più obblighi, non più privilegi. E quindi aggiungo un altro elemento al mio animalismo umanista, la pietà per il boia. […] E il mio pensiero va a quegli operai che lavorano nei mattatoi, spesso persone senza tutele, ricattabili, magari immigrati messicani negli Stati Uniti senza permesso di soggiorno. A loro viene delegato il compito di uccidere, passando giornate intere immersi nella merda e nel sangue. È da questo pensiero che nasce la mia proposta, che nessun parlamento vorrà mai esaminare, di istituire un "servizio carnefice" obbligatorio per i carnivori: almeno una settimana all'anno da passare lavorando in un mattatoio. Io credo che dobbiamo liberare la nostra umanità dalle sue barbarie. Anche questa è una possibile finalità per la lotta animalista.”

Luigi Lombardi Vallauri (1936) filosofo italiano
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“I miei genitori mi hanno insegnato il rispetto. Ognuno di noi deve fare qualcosa per migliorare la società, non solo per combattere l'omofobia ma anche per sconfiggere il razzismo e tutte le altre discriminazioni.”

Daniele Dessena (1987) calciatore italiano

Origine: Citato in Nicola Pinna, Dessena “Io, bersagliato sul web per i miei lacci colorati contro l’omofobia” http://www.lastampa.it/2014/02/27/italia/cronache/dessena-io-bersagliato-sul-web-per-i-miei-lacci-colorati-contro-lomofobia-tSkw2HcjRfZjWFZl3H5pBM/pagina.html, La Stampa.it, 27 febbraio 2014.

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“In quanto cristiani esprimiamo il nostro pieno rispetto agli omosessuali. La Chiesa cattolica si oppone alla legalizzazione dei matrimoni gay, ma insegna che gli omosessuali hanno la stessa dignità di ogni essere umano e condanna ogni forma di ingiusta discriminazione, persecuzione o abuso.”

Oswald Gracias (1944) cardinale e arcivescovo cattolico indiano

Origine: Dichiarazione resa nel dicembre 2013, dopo che la Corte Suprema dell'India, con una sentenza ha dichiarato legitto l'art. 337 del codice penale indiano che prevede la condanna sino a dieci anni di reclusione per la violazione del divieto di praticare rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso.
Origine: Citato in Gracias: "No alla criminalizzazione dell'omosessualità" http://www.lastampa.it/2013/12/11/esteri/vatican-insider/it/card-gracias-no-alla-discriminazione-dellomosessualit-YNQV2kGcffk2NFQRAxclvL/pagina.html?exp=1, La Stampa.it, 11 dicembre 2013.

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“[Sul matrimonio tra persone dello stesso sesso] La Finlandia dovrebbe sforzarsi di diventare una società dove la discriminazione non esiste, i diritti umani sono rispettati e due adulti possono sposarsi senza tener conto del loro orientamento sessuale.”

Alexander Stubb (1968) politico finlandese

Origine: Citato in Finlandia, legalizzati i matrimoni gay http://archivio.internazionale.it/news/tmnews/2014/11/28/finlandia-legalizzati-i-matrimoni-gay, Internazionale.it, 28 novembre 2014.

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“Se mia figlia fosse gay, non mi preoccuperei del fatto che possa avere una vita difficile. Ma mi preoccuperei delle persone che si aspettano che lei abbia una vita difficile - contribuendo a perpetuare discriminazioni che altrimenti potrebbero svanire più rapidamente. Voglio che mia figlia sappia che essere gay è altrettanto auspicabile che essere eterosessuali. Il problema non è l'idea che l'omosessualità sia una scelta, ma l'idea che l'eterosessualità dovrebbe essere obbligatoria.”

Sally Kohn (1977)

If my daughter is gay, I don't worry about her having a hard life. But I do worry about people expecting her to have a hard life — helping to perpetuate discrimination that might otherwise fade more quickly. I want my daughter to know that being gay is equally desirable to being straight. The problem is not the idea that homosexuality could be a choice but the idea that heterosexuality should be compulsory.

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“Accoglieremo i nostri fratelli in fuga dalla Siria o da qualsiasi altro luogo, senza alcuna discriminazione etnica o confessionale.”

Ahmet Davutoğlu (1959) docente e politico turco

Origine: Citato in La Turchia apre la frontiera con la Siria http://www.internazionale.it/news/turchia/2014/09/19/la-turchia-apre-la-frontiera-con-la-siria/, Internazionale.it, 19 settembre 2014.

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“[Sulle stragi nazifasciste] Abbiamo il dovere di non dimenticare che tra il '43 e il '45 furono oltre 400 gli episodi di uccisioni collettive in Italia, e oltre 15mila le vittime civili. Furono bambini, furono anziani e madri, donne e uomini rastrellati, trucidati, vittime della furia nazista che ritirandosi risaliva il nostro Paese, seminando ovunque terrore e morte. Furono crimini in violazione delle leggi e delle convenzioni internazionali. Crimini contro l'umanità. […] Una barbarie che la coscienza degli uomini e la storia hanno condannato e giudicato, con un verdetto inappellabile. Conoscere e ricordare è però necessario. Ed è necessario distinguere, sapere che insieme alle SS, a compiere stragi come queste, c'erano anche degli italiani, schierati con la Repubblica di Salò a fianco di Hitler e del Terzo Reich. Ogni tentativo di confondere le ragioni e i torti, il bene e il male, è inaccettabile. Le posizioni e le scelte di allora non furono e non possono essere considerate equivalenti. Una sola era la parte giusta, ed era quella che ebbe la forza di contrapporsi a ideologie e sistemi antidemocratici, quella che aveva come obiettivo l'affermazione della libertà e della democrazia, quella di chi combatté e si oppose a un regime e a una politica che anche nel nostro Paese produsse la vergogna delle leggi razziali, la discriminazione e la persecuzione degli ebrei, la loro deportazione nei campi di sterminio. E quegli eccidi terribili, disumani, che colpirono la popolazione civile […].”

Federica Mogherini (1973) politica italiana

Origine: Dal Messaggio commemorazione strage Marzabotto http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/interventi/2014/10/20141005_mogh_marzabotto.html, Esteri.it, 5 ottobre 2014.

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“La costruzione di moschee in tutto il mondo è pretesa come un diritto inalienabile; la costruzione di chiese cristiane in molti paesi arabi è impensabile. La propaganda della fede musulmana è un dovere sacro, la missione di altre religioni un crimine. Il semplice possesso di una Bibbia viene penalmente perseguito nell'Arabia Saudita. Un califfo autonominatosi tale si scaglia contro la propria espulsione in quanto lesiva dei diritti dell'uomo. Laddove l'incitamento ad ammazzare un romanziere apostata è approvato da molti musulmani. Slogan del tipo «morte agli infedeli (agli americani, ai danesi, ai tedeschi, ecc.)» sono considerati una forma legittima di protesta, per la quale tutti devono mostrare comprensione. Con l'aria dell'innocenza bistrattata predicatori dell'odio pretendono la libertà di opinione, la cui eliminazione è il loro scopo dichiarato. La disintegrazione al tritolo delle statue di Buddha a Bamiyan è stata considerata in Afghanistan un atto di devozione; di reazioni violente in Thailandia o in Giappone non è giunta notizia. Ma non appena si prospetta la proiezione di un film che critica i costumi islamici, la plebaglia si schiera compatta e fioccano le minacce di morte. Si chiede a gran voce rispetto, ma lo si nega agli altri. Mentre le lamentele per la discriminazione dei musulmani della diaspora sono all'ordine del giorno, del tutto ovvia è la discriminazione degli «infedeli» e delle donne da parte dei musulmani stessi.”

XIII; 2007, pp. 54-56
Il perdente radicale

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“Questa giornata [la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia] offre l'occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni. La piena realizzazione di questa libertà, che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale delle persone, è essenziale per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di uguaglianza sancito dall'articolo tre della Costituzione. Sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza si misura la maturità della nostra società. L'intolleranza affonda infatti le sue radici nel pregiudizio e deve essere contrastata attraverso l'informazione, la conoscenza, il dialogo, il rispetto.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2016
Origine: Citato in Mattarella: la Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia «occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni» http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=36219, Quirinale.it, 17 maggio 2016; ripreso da Giornata mondiale contro l'omofobia, Mattarella: "Stop a discriminazioni" http://www.repubblica.it/cronaca/2016/05/17/news/giornata_mondiale_omofobia_mattarella-139967288/, Repubblca.it, 17 maggio 2016.

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“Non sto dicendo che Gesù fosse omosessuale o transessuale ma che dall'adolescenza fino alla fine della vita ha subito la medesima discriminazione degli omosessuali.”

Mauro Leonardi (1959) giornalista italiano

Origine: Da «Giornata contro la transfobia: Gesù ha patito le stesse discriminazioni di omosessuali e transessuali» http://www.huffingtonpost.it/mauro-leonardi/giornata-transfobia-gesu-discriminazioni-omosessuali-transessuali_b_6184230.html, Huffington Post.it, 19 novembre 2014.

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“In occasione della nona Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale delle persone. […] Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia. […] Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un'azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori. […] Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo. È il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. È compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell'intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l'inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l'omofobia e la transfobia, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l'intera comunità.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2015
Origine: Citato in Mattarella: «Gay, discriminazioni e violenze offendono libertà di tutti» http://www.corriere.it/politica/15_maggio_17/mattarella-gay-discriminazioni-violenze-offendono-liberta-tutti-cb145de4-fc73-11e4-9e3e-6f5f0dae9d63.shtml, Corriere.it, 17 maggio 2015.

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“Sì a un premier gay, se eletto dagli italiani. Sono contrario a qualsiasi forma di discriminazione e se un premier omosessuale venisse eletto dal popolo ha tutto il diritto di governare il paese.”

Italo Bocchino (1967) politico, giornalista e editore italiano

Origine: Dall'intervista di Klaus Davi nel corso del talk show KlausCondicio; citato in Bocchino: «Sì a un premier gay se eletto dagli italiani. No a un leghista di parte» http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=97960&sez=ITALIA&ctc=0, Il Mattino.it, 14 aprile 2010.

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“Visti i livelli crescenti di discriminazione, i politici devono intraprendere azioni chiare a tutela dei gruppi più vulnerabili della nostra società. Ecco perché lancio questa campagnaper i diritti Lgbt.”

Věra Jourová (1964) Politica ceca

Origine: La lista di azioni della commissione europea per l'avanzamento dell'uguaglianza delle persone LGBTI (List of actions by the Commission to advance LGBTI equality) del triennio 2016-2019.

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“Quei buddhisti che si esercitano nella dottrina dell'assoluta buddhità, dovrebbero rendere la loro mente simile a un pezzo di roccia, essere oscuramente ignoranti, rimanere inconsapevoli (di tutte le cose), non aver discriminazione, mostrare disinteresse per tutte le cose, rassomigliare a un idiota. E perché? Perché il Dharma non ha consapevolezza né intelligenza; perché non dà intrepidità; esso è l'ultimo rifugio ove riposare. È come un uomo che ha commesso un delitto capitale ma che, graziato dal re, viene liberato dalla paura della morte. Così è per tutti gli esseri. Essi commettono i dieci atti malvagi e le cinque offese gravi che li porteranno sicuramente all'inferno. Ma il Dharma, come un re, ha il potere supremo di perdonare tutti i peccati, in modo da liberare i colpevoli dalla punizione. Vi è un uomo che è in amicizia col re. Egli viene a trovarsi in un luogo lontano dalla terra ove è nato, e uccide uomini e donne. Catturato, sta per essere punito dei suoi misfatti. Non sa cosa fare, non ha alcun aiuto, quando inaspettatamente vede il suo re e viene così liberato. Anche quando un uomo viola i precetti, commettendo omicidio, adulterio, furto, ed è terrorizzato all'idea di sprofondare nell'inferno, egli è risvegliato alla purezza del suo Dharma-re interiore e così compie la propria emancipazione.”

Bodhidharma (483–540) monaco buddhista indiano

Origine: Citato in Daisetz T. Suzuki, La dottrina Zen del Vuoto Mentale, Ubaldini Editore, 1968, pp. 95-96.

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“Bokassa aveva un particolare riguardo nei confronti dell'altro sesso. Le pattuglie militari facevano chiudere locali sospetti di dare copertura alla prostituzione. Una volta, ad esempio, decise che il miglior modo per onorare la Festa della Mamma era quello di liberare tutte le detenute. E lo fece. Ma non basta. Gruppi femministi di pressione, che avevano un certo peso nella Repubblica Centrafricana, lo esortarono a porre termine alla discriminazione nei confronti delle donne. Poco dopo Bokassa firmò un decreto che minava alle basi il maschilismo nazionale: si vietava la poligamia. […] Sfortunatamente non si può affermare che Bokassa fosse del tutto coerente con lo spirito delle leggi che lui stesso aveva promulgato: ebbe più di settanta mogli.”

Albert Sánchez Piñol (1965) scrittore e antropologo spagnolo

Variante: Bokassa aveva un particolare riguardo nei confronti dell'altro sesso. Le pattuglie militari facevano chiudere locali sospetti di dare copertura alla prostituzione. Una volta, ad esempio, decise che il miglior modo per onorare la Festa della Mamma era quello di liberare tutte le detenute. E lo fece. Ma non basta. Gruppi femministi di pressione, che avevano un certo peso nella Repubblica Centrafricana, lo esortarono a porre termine alla discriminazione nei confronti delle donne. Poco dopo Bokassa firmò un decreto che minava alle basi il maschilismo nazionale: si vietava la poligamia. [... ] Sfortunatamente non su può affermare che Bokassa fosse del tutto coerente con lo spirito delle leggi che lui stesso aveva promulgato: ebbe più di settanta mogli. (p. 40)
Origine: Pagliacci e mostri, p. 40

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“La UEFA respinge ogni forma di discriminazione sulla base del proprio orientamento sessuale… Non tolleriamo nessun tipo di comportamento omofobo, razzista o sessista, e anzi sosteniamo sempre valori come diversità, uguaglianza di genere e inclusione sociale.”

Aleksander Čeferin (1967) dirigente sportivo e avvocato sloveno

Origine: Citato in [“Un gay non dovrebbe avere alcun problema a giocare a calcio" https://it.uefa.com/insideuefa/about-uefa/news/newsid=2527688.html#/], UEFA.com, 18 aprile 2017.

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“La discriminazione è una bestia che tormenta i neri in ogni singolo momento della vita per ricordare loro che la menzogna della loro inferiorità è accettata come una verità.”

Martin Luther King (1929–1968) pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader dei diritti civili

Citazioni di Martin Luther King
Origine: Citato in AA.VV. 2018, p. 320.

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“Non ho tolleranza per la discriminazione, le molestie, gli abusi, e la diseguaglianza. Ho chiuso.”

Alyssa Milano (1972) attrice statunitense

Origine: In AA.VV., Il libro del femminismo, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2019. ISBN 9788858022900

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