Frasi su forse
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“Negli ultimi anni mi sono dedicata (anche) alla regia teatrale e mi piace moltissimo. È per questo che forse al momento il ruolo che mi piace di più svolgere nel doppiaggio è quello di direttrice… in qualche modo il direttore del doppiaggio è un "regista", no?”

Georgia Lepore (1965) doppiatrice, attrice e cantante italiana

Origine: Da La voce dell’arte. Georgia Lepore https://ilovecoffeeing.wordpress.com/2014/09/22/la-voce-dellarte-georgia-lepore/, ilovecoffeeing.wordpress.com, 22 settembre 2014.

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“Lo scià era stato un despota a tratti illuminato e innovatore, a tratti incline alla repressione e ignaro della rivolta che covava tra i sudditi. Aveva regnato trentasette anni e anche lui aveva fatto la sua Rivoluzione bianca. In particolare una riforma agraria che non aveva colpito troppo i latifondisti. A restituirgli il trono travolto da un'insurrezione popolare, nel 1953, era stata la Cia. Non gli erano poi mancati gli ossequi di mezzo mondo. Ossequi di un'intensità proporzionata alla produzione petrolifera della Persia. Persia era il nome che lo scià preferiva per il suo paese. Lo voleva storicamente collegato all'epoca preislamica. La protezione della superpotenza americana gli era garantita. Migliaia di esperti militari venuti dagli Stati Uniti erano la prova concreta che per questi ultimi la Persia di Pahlevi era il migliore alleato nella regione, insieme a Israele. L'idea di poter essere scalzato dai religiosi non l' aveva forse mai sfiorato. Lui aveva seguito le orme del padre, umiliandoli in più occasioni. Reza scià, il genitore, aveva destituito la vecchia dinasta Qajar e si era proclamato imperatore nel 1925, quando era un semplice ufficiale venuto dalla gavetta. Imitando il turco Ataturk, suo grande ispiratore, entrava a cavallo nelle moschee per dimostrare in quale conto tenesse la religione e i religiosi. Cosi aveva fondato una nuova dinastia, quella dei Pahlevi, giudicati dei parvenus da chi poteva vantare un antico sangue reale.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“Hafez el-Assad è morto nel suo letto, e gli ha dato il cambio Bashar, il figlio, il quale rischia una fine molto più agitata. Quando nell'82 si scopri che il vecchio Assad aveva fatto massacrare ventimila tra uomini e donne nella città di Hama, dove i Fratelli musulmani si erano ribellati allo strapotere di Damasco, pensai, e non fui il solo, che presto o tardi qualcuno avrebbe vendicato i sunniti sepolti sotto le rovine di Hama da centinaia di bulldozer. Eppure sono passati più di trent'anni e gli Assad se la sono cavata. Almeno finora. Penso che a proteggerli sia stata anche la loro fama di rais "laici". Eh sì, laici. Una specie di licenza di uccidere veniva infatti accordata ai capi arabi considerati laici. Si pensi a Saddam Hussein che quando, negli anni Ottanta, sfidò la teocrazia iraniana di Khomeini ebbe la simpatia dell'Occidente. Il suo partito, il Baath, non era forse laico e considerato eretico da molti musulmani zelanti? E il Baath (sia pure in una versione siriana, diversa da quella irachena) era anche il partito degli Assad. Una prova di laicità guardata con un certo interesse, anche se con diffidenza, da chi temeva l'ondata islamista. Ai Fratelli musulmani, non sempre rinsaviti, non sempre moderati, gli Assad, padre e figlio, non hanno mai risparmiato la galera o nei casi estremi la sepoltura con il bulldozer. Veri laici d'Oriente. Generale d'aviazione, Hafez aveva lo sguardo celestino. Due ferritoie e due occhi fissi. Pugnali avvelenati col sorriso. Il figlio Bashar è un medico. Ha l'aria di un bravo ragazzo. Persino un po' pirla. Un simpaticone, fino al giorno in cui l'esercito ereditato dal padre ha esagerato, accelerando la dinamica omicida. In realtà sempre in servizio permanente. A cominciare le "primavere arabe" non sono stati i Fratelli musulmani. Sono stati i giovani figli del web, un tempo si sarebbe detto giovani di sinistra, adesso è più appropriato l'altrettanto generico aggettivo "modernizzati."”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

I Fratelli musulmani e i derivati integralisti, salafiti ed altri, si sono intromessi nella folla in rivolta. Avevano sulle spalle anni, decenni di galera e di torture e avevano il diritto di ribellarsi.
Origine: Da Assad e la sindrome irachena http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/07/20/olds/assad-la-sindrome-irachena.002assad.html?ref=search, la Repubblica, 20 luglio 2012.

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“I lazzaroni sono i più squallidi miserabili che si possano immaginare: in nessun altro paese d'Europa se ne vedono di somiglianti. Tra' facchini, forse, delle vetrerie londinesi si troverebbero due o tre straccioni come questi. E sono a Napoli seimila di questi lazzaroni e non uno di essi dorme mai in un letto: tutti dormono su' gradini che son davanti a' palazzi, o sulle panche della strada. Ne vedete alcuni – e ciò è davvero scandaloso – sdraiarsi sotto i muri di Palazzo reale e lì starsene per tutta la giornata a riscaldarsi al sole come tanti maiali: lo spettacolo è dei più disgustosi. Quasi tutti son presso che nudi: soffrono molto il freddo e se il clima fosse lor meno propizio morrebbero tutti certamente. Anche tra gli operai pochi portano le calze e le scarpe: i loro bambini poi non ne portano mai. Si dice che siano avvezzi a questo e alle intemperie: tuttavia l'inverno li affligge ugualmente di geloni e di piaghe alle gambe, e fanno proprio pietà. In primavera que' poveri piccini son lasciati completamente nudi, e così i lor genitori riescono pur a fare una piccola economia.
I conventi a Napoli sono ricchi e usano distribuire pane e brodo una volta al giorno a chi domanda questa carità: però i lazzaroni vivono principalmente di quella: altri, o rubando o chiedendo l'elemosina, ottengono abbastanza per soddisfare alle loro necessità e anche per mantenersi sani e robusti.”

Samuel Sharp (chirurgo) (1700–1778) chirurgo e scrittore britannico

da Lettera nona, Napoli, dicembre 1765, pp. 51-52
Lettere dall'Italia 1765-1766

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“Forse un predatore non è fatto per cacciare? Forse io non ho il diritto di sfamarmi quando ho fame?”

Davide Morosinotto (1980) scrittore italiano

Bagheera; p. 169
La Legge della Giungla. La vera storia di Bagheera

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“Fra dieci anni, forse, volerò con le mie ali.”

Alessandro Gassmann (1965) attore italiano

Citazioni di Alessandro Gasmann

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“Un pellegrinaggio nelle chiese ruandesi non manca di emozioni. Crea un profondo malessere. Se aggiungi le migliaia di croci appuntate sulle colline, e le fosse comuni, hai l'impressione di essere capitato in un cimitero sterminato, dove per i becchini, senz'altro un po' pigri, viste tutte quelle ossa ancora in mostra, c'è un lavoro di anni. Per i giudici e gli storici c'è invece un lavoro di decenni. Forse più. Ci vorrà del tempo prima di far giustizia, anche perché esiste una Norimberga africana, ma spesso i giudici non hanno neppure i soldi per pagare la bolletta del telefono, che gli viene puntualmente tagliato. La giustizia internazionale non ha fretta di conoscere la verità. Ci vorrà ancora più tempo per scrivere la vera storia di questa parte dell'Africa. Larga parte della classe dirigente è stata creata dall'educazione coloniale. Disprezza la cultura africana ed è imbevuta di quella occidentale. Quest'ultima è adeguata all'economia, alla tecnica, a tutto ciò che regola il mondo moderno, ma non alla società africana. Gran parte dell'élite africana è dunque alienata.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Un pellegrinaggio nelle chiese ruandesi non manca di emozioni. Crea un profondo malessere. Se aggiungi le migliaia di croci appuntate sulle colline, e le fosse comuni, hai l' impressione di essere capitato in un cimitero sterminato, dove per i becchini, senz' altro un po' pigri, viste tutte quelle ossa ancora in mostra, c' è un lavoro di anni. Per i giudici e gli storici c' è invece un lavoro di decenni. Forse più. Ci vorrà del tempo prima di far giustizia, anche perché esiste una Norimberga africana, ma spesso i giudici non hanno neppure i soldi per pagare la bolletta del telefono, che gli viene puntualmente tagliato. La giustizia internazionale non ha fretta di conoscere la verità. Ci vorrà ancora più tempo per scrivere la vera storia di questa parte dell' Africa. Larga parte della classe dirigente è stata creata dall'educazione coloniale. Disprezza la cultura africana ed è imbevuta di quella occidentale. Quest' ultima è adeguata all' economia, alla tecnica, a tutto ciò che regola il mondo moderno, ma non alla società africana. Gran parte dell' élite africana è dunque alienata.

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“Io mi considero un calciatore anomalo […]. Forse dipende dal fatto che all'inizio nemmeno volevo farlo, il calciatore, cercavo una vita da lavorare il meno possibile.”

Leonardo Pavoletti (1988) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a La Gazzetta dello Sport; citato in Cagliari, Pavoletti: "E pensare che nemmeno volevo farlo il calciatore... Il Napoli? Lì ero un pesce fuor d'acqua" https://gianlucadimarzio.com/it/cagliari-pavoletti-e-pensare-che-nemmeno-lo-volevo-fare-il-calciatore-il-napoli-li-ero-un-pesce-fuor-dacqua, Gianlucadimarzio.com, 28 ottobre 2017.

“Come creare o semplicemente immaginare un tribunale ideale in un mondo che non è affatto ideale e che forse non è neppure fatto per esserlo? Non è tuttavia con lo scetticismo che lo si può migliorare.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Ma il tribunale non è imparziale http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/04/04/ma-il-tribunale-non-imparziale.html?ref=search, la Repubblica, 4 aprile 1992.

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“L'amore succederà | o forse è già successo | ma tu non l'hai visto | e lo vedi solo adesso.”

Annalisa (cantante) (1985) cantautrice e fisica italiana

da Il diluvio universale, n. 11
Se avessi un cuore

“Mio padre non ha mai combattuto a Montecassino, non è mai stato un soldato del generale Anders. Ma per quell'imbuto di montagne e valli e fiumi della Ciociaria, forse, è passato qualcosa di mio: di me perduta e ritrovata in un punto geografico, un luogo che ci contiene tutti.”

Helena Janeczek (1964) scrittrice e giornalista tedesca

Le rondini di Montecassino
Variante: Mio padre non ha mai combattuto a Montecassino, non è mai stato un soldato del generale Anders. Ma per quell'imbuto di montagne e valli e fiumi della Ciociaria, forse, è passato qualcosa di mio: di me perduta e ritrovata in un punto geografico, un luogo che ci contiene tutti.

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“L'importante nel doppiaggio, come nella recitazione in genere e forse nella vita, è essere sempre entro ciò che è misurabile ed attuabile, non andare oltre né fare troppo poco. Ciò che importa è insegnare l'essenzialità delle cose. Consiglio a tutti di vivere tutto con passione. È il modo migliore per dare un senso alla vita.”

Giorgio Lopez (1947) attore, doppiatore e dialoghista italiano

Origine: Da Intervista esclusiva a Giorgio Lopez http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2006/10/272669.shtml, a cura di Daniela Sgambelluri, Supereva.it, 27 ottobre 2006.

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“Forse i poeti hanno ragione. Forse L'amore è l'unica risposta.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense
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“Ho paura di uscire (yah!) | forse perché questa giungla non è così verde, non è come i (film).”

Salmo (rapper) (1984) rapper, beatmaker e writer italiano

da Ho paura di uscire, n. 6
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“Sono partito senza salutare | e senza fare il biglietto | e in fondo cosa avrei dovuto fare, boh | forse lasciare un biglietto.”

Coez (1983) Cantautore italiano

da Faccio un casino , n. 3
Faccio un casino

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“Forse avete sentito dire che una gallina è solo il modo usato da un uovo per fare un altro uovo. Allo stesso modo, un uomo è il modo usato da un atomo per comprendere gli atomi. Un uomo, se preferite, è il modo usato da una stella per comprendere le stelle.”

George Wald (1906–1997) scienziato statunitense

Origine: Da Gas, molecole, vita. [Chi siamo, dove stiamo andando. Sei lezioni di un premio Nobel], traduzione di Paolo Falcone, add Editore, Torino, 2017, pp. 53-54 https://books.google.it/books?id=6dKCDwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=&pg=PT53#v=onepage&q&f=false. ISBN 978-88-6783-230-9

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“Forse che lo smeraldo perde del suo valore se non è lodato?”

Marco Aurelio (121–180) imperatore romano

VII, 15
A sé stesso
Origine: Citato in Martinetti, p. 66.

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“Il potere oggi si sviluppa in una dimensione globale che ha come protagonisti non solo le grandi compagnie americane ma anche le aziende cinesi. Di fronte a questo la tradizionale democrazia europea rischia di essere in ritardo. Forse dovremmo usare di più la forza del nostro diritto, ma anche la possibilità di muoverci tutti insieme. Solo nella dimensione europea, sovranazionale, si può giocare la partita che è quella di definire nuovi confini della democrazia e della libertà.”

Antonello Soro (1948) politico italiano

Citazioni di Antonello soro
Origine: Citato in Privacy, il monito del Garante: la democrazia è a rischio http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/antonello-soro-presenta-libro-democrazia-e-potere-dei-dati-61397385-5ed4-4423-a94e-2b769c3e6de3.html?refresh_ce/, 31 ottobre 2019, rainews.it. URL archiviato il 6 novembre 2019 http://archive.is/KFw8h/.

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“Fra tutte le scoperte e le opinioni, forse nessuno influenzò lo spirito umano più della dottrina di Copernico.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…

Varie
Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'astronomia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2017, p. 34. ISBN 9788858018347

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“Si dice che queste corti Mogol fossero magnifiche, ed erano forse le più ricche e splendide mai esistite.”

It is said that these Moghul Courts were magnificent, and were perhaps the richest and most splendid that have ever existed.
Origine: Glimpses of World History, p. 288

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