Frasi su immorale

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema immorale, morale, uomo, vita.

Frasi su immorale

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“Liberi però senza vie d'uscita.”

J-Ax (1972) rapper e cantautore italiano

da Immorale, n. 7
Deca Dance

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“Tutto quello che amo fare è immorale o illegale.”

J-Ax (1972) rapper e cantautore italiano

da Immorale, n. 7
Deca Dance

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“Amo l'inferno dei miei gironi | amo l'inverno coi suoi geloni.”

J-Ax (1972) rapper e cantautore italiano

da Immorale, n. 7
Deca Dance

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“Fatti di meta fatti di cheta | fragili come fatti di creta | e chi se frega.”

J-Ax (1972) rapper e cantautore italiano

da Immorale, n. 7
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“Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.”

Ernest Hemingway (1899–1961) scrittore e giornalista statunitense

Origine: Da Morte nel pomeriggio.

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“Due ragioni mi hanno sempre reso simpatica la cremazione: la prima, che adoro il caldo; la seconda, la prospettiva di fregare i vermi.”

Tom Antongini (1877) scrittore

da L'immorale testamento di mio zio Gustavo, Mondadori, 1948

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“Non vi sono libri morali o libri immorali. Vi sono libri scritti bene e libri scritti male, e nient'altro.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

Aforismi
Variante: Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto.

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“Ho notato spesso che siamo inclini a dotare i nostri amici della stabilità tipologica che nella mente del lettore acquistano i personaggi letterari. Per quante volte possiamo riaprire, non troveremo mai il buon re che fa gazzarra e picchia il boccale sul tavolo, dimentico di tutte le sue pene, durante un'allegra riunione con tutte e tre le figlie e i loro cani da compagnia. Mai Emma si riavrà, animata dai sali soccorrevoli contenuti nella tempestiva lacrima del padre di Flaubert. Qualunque sia stata l'evoluzione di questo o quel popolare personaggio fra la prima di e la quarta di copertina, il suo fato si è fissato nella nostra mente, e allo stesso modo ci aspettiamo che i nostri amici seguano questo o quello schema logico e convenzionale che noi abbiamo fissato per loro. Così X non comporrà mai la musica immortale che stonerebbe con le mediocri sinfonie alle quali ci ha abituato. Y non commetterà mai un omicidio. In nessuna circostanza Z potrà tradirci. Una volta predisposto tutto nella nostra mente, quanto più di rado vediamo una particolare persona, tanto più ci dà soddisfazione verificare con quale obbedienza essa si conformi, ogni volta che ci giungono sue notizie, all'idea che abbiamo di lei. Ogni diversione nei fatti che abbiamo stabilito ci sembrerebbe non solo anomala, ma addirittura immorale. Preferiremmo non aver mai conosciuto il nostro vicino, il venditore di hot-dog in pensione, se dovesse saltar fuori che ha appena pubblicato il più grande libro di poesia della sua epoca.”

Lolita

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“Un romanzo che non scopra un segmento di esistenza finora sconosciuto è immorale. La conoscenza è l'unica moralità del romanzo.”

Milan Kundera (1929–2023) scrittore, saggista e poeta cecoslovacco

da New York Review of Books, 19 luglio 1984

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“Ritengo pur sempre meno immorale avere un figlio extraconiugale da due uomini, che due da uno.”

Frank Wedekind (1864–1918) scrittore, drammaturgo e attore teatrale tedesco

da Franziska, atto V, quadro IX / Veit Kunz

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“Noi uomini ci uccidiamo fra noi; è certamente immorale, ma la filosofia non può farci niente.”

Anton Pavlovič Čechov (1860–1904) scrittore, drammaturgo e medico russo

Origine: Uno "choc" nervoso, p. 200

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“Ci si può domandare se è ragionevole e morale – questi due termini sono inseparabili – uccidersi.
No! Uccidersi è irragionevole, così come tagliare i polloni di una pianta che si vorrebbe estirpare. Essa non morrà, crescerà irregolarmente, ecco tutto. La vita è indistruttibile, al di là del tempo e dello spazio. La morte non può che cambiarne la forma, mettendo fine alla sua manifestazione in questo mondo. Ma rinunciando alla vita in questo mondo, io non so se la forma che essa prenderà altrove, mi sarà più gradita e in secondo luogo io mi privo della possibilità di imparare e di acquisire a profitto del mio io, tutto ciò che avrei potuto apprendere in questo mondo. D'altra parte e soprattutto, il suicidio è irrazionale perché, rinunciando alla vita a causa del disgusto che essa mi provoca, io mostro di avere un concetto errato dello scopo della mia vita, supponendo che serva al mio piacere, mentre essa ha per scopo, da un lato, il mio perfezionamento personale e dall'altro la cooperazione all'opera generale che si compie nel mondo.
Ed è per questo che il suicidio è immorale. All'uomo che si uccide, la vita era stata data con la possibilità di vivere fino alla sua morte naturale, a condizione di essere utile all'opera generale della vita e lui, dopo aver goduto della vita, finché gli è parsa gradevole, ha rinunciato a metterla al servizio dell'utilità generale, appena gli è divenuta spiacevole; mentre verosimilmente egli cominciava a divenire utile nel preciso istante in cui la sua vita si incupiva, perché ogni lavoro comincia con travaglio.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

p. 31

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“Più gli uomini sono immorali, più aumentano le loro esigenze.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

6 agosto 1890, p. 335

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“Verranno, verranno i poveri diavoli delle barricate. E sulle macerie delle case, degli uomini alzeranno l'architettura solenne della verità. Con il pessimismo ottimista, con la morale immorale.”

Pitigrilli (1893–1975) scrittore e aforista italiano

da La cintura di castità; citato in Leo Longanesi, In piedi e seduti, Longanesi & C., 1968

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“Lavoreremo finché avremo fiato. Anche a morir di fame. Anche se tutti sono contro di noi. E faremo vedere a quella gente grassa, che dice sé morale e tutti gli altri immorali, che possano i repubblicani positivisti.”

Roberto Ardigò (1828–1920) psicologo, filosofo e pedagogista italiano

Origine: Da una lettera del 20 febbraio 1879 in Lettere edite ed inedite, a cura di W. Büttemeyer, 1° vol., 1990, p. 191.

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“Considerate, ad esempio, il virus umano papilloma (HPV). Tra le malattie sessualmente trasmesse, ormai HPV è la più comune negli Stati Uniti. Questo virus infetta più della metà della popolazione americana e causa la morte di quasi 5000 donne ogni anno per cancro cervicale; i Centri Per Il Controllo Delle Malattie (CDC) stimano che ogni anno in tutto il mondo muoiono più di 200.000 persone per questo motivo. Adesso abbiamo un vaccino per l'HPV che sembra sia sicuro e funzionante. Il vaccino ha prodotto il 100% dell'immunita nelle 6000 donne che lo hanno ricevuto in un esperimento clinico. Eppure, i conservatori cristiani nel nostro governo si sono opposti al programma di vaccinazione sostenendo che HPV è utile ad impedire il sesso prematrimoniale. Queste persone pie vogliono mantenere il cancro cervicale come incentivo all'astinenza, anche se sacrifica le vite di migliaia di donne ogni anno. Uno degli effetti più perniciosi della religione è che tende ad allontanare la moralità dalla realtà della sofferenza umana ed animale. La religione induce le persone a pensare che le loro preoccupazioni siano morali quando in realtà non lo sono ― perche non hanno niente a che vedere con la sofferenza e la sua alleviazione. Anzi, la religione fa pensare le persone che le loro preoccupazioni siano morali quando in realta sono altamente immorali ― perché attuarle significa infliggere sofferenze terribili e non necessarie su esseri umani innocenti. Questo spiega perché i cristiani spendano più energia "morale" ad opporsi all'aborto piuttosto che a combattere il genocidio. Spiega perché si preoccupino più degli embrioni umani che della promessa di salvare vite che ci giunge dalle cellule staminali embrionali. E spiega perché possano predicare contro l'uso del preservativo nell'Africa subsahariana quando milioni di persone lì muoiono ogni anno di Aids. Voi Cristiani credete che le vostre preoccupazioni religiose sul sesso abbiano qualcosa a che fare con la moralità. Eppure, i vostri sforzi di porre restrizioni al comportamento sessuale di adulti consenzienti ― e persino di scoraggiare i vostri stessi figli dal fare sesso prima del matrimonio ― non sono quasi mai finalizzati ad alleviare la sofferenza umana. In verità, alleviare la sofferenza sembra essere una delle ultime cose nella vostra lista di priorità.”

Lettera a una nazione cristiana

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“Tutte le cose che mi piace fare veramente sono illegali, immorali oppure ingrassanti.”

Alexander Woollcott (1887–1943) critico, giornalista

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“Rubare a un fratello o una sorella è male. Non rubare alle istituzioni, che sono i pilastri dell'Impero del Ma(ia)le è altrettanto immorale.”

Abbie Hoffman (1936–1989) attivista e politico statunitense

dall'introduzione di Ruba questo libro
To steal from a brother or sister is evil. To not steal from the institutions that are the pillars of the Pig Empire is equally immoral.

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“Persiste la vecchia idea dell'ateo immorale, amorale, senza fede né legge etica.”

Michel Onfray (1959) filosofo francese

Origine: Trattato di Ateologia, p. 50

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“Viviamo in un mondo violento. Da bambino mi hanno insegnato a cacciare, da grande a mangiare hamburger. Avete idea di come vengono ammazzate le vacche? È un atto barbarico, di rara violenza. Questo è il mondo in cui viviamo e non trovo che sia immorale raccontarlo com'è.”

Brad Pitt (1963) attore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Dall'intervista di Ilaria Ravarino, «Mai un ruolo razzista meglio essere un killer», Leggo, 23 maggio 2012, p. 10.

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“Il Partito comunista è una specie di paese nel paese, una specie di paese pulito e morale in un paese sporco e profondamente immorale.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano

Origine: Citato in Francesco Cataluccio, Ripensando Pasolini http://www.ilpost.it/francescocataluccio/2015/10/30/pier-paolo-pasolini-2/, ilPost.it, 30 ottobre 2015.

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“Se non esistessero le convenzioni e i pregiudizi, l'immoralità non avrebbe motivo di sussistere. Nulla è di per sé morale o immorale.”

Carlo Maria Franzero (1892–1986) scrittore e giornalista italiano

Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 117

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“Certamente noi guardiamo con preoccupazione ad un Nord che si dimentica del Sud: come cristiano e come uomo della contemporaneità non posso accettare che si lasci andare alla deriva l'Africa, cui ci unisce una stessa civiltà. Non possiamo vivere bene quando brucia la casa del nostro vicino: è immorale e inoltre il fuoco è contagioso.»”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Dall'intervista Riccardi: Genova, città aperta, Il Secolo XIX, 28 gennaio 2001; riportata in Santegidio.org http://www.santegidio.org/news/rassegna/2001/0129_secoloXIX_IT.htm.

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“Il giornalismo che fa troppa morale è il giornalismo più immorale.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 28

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