Frasi su nuovo
pagina 12

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“Malgrado ci sia tutto di nuovo da fare davanti alla tua assenza che è senza pudore.”

Niccolò Agliardi (1974) cantautore italiano

da "Fuori" n. 6
1009 giorni

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“A volte più che di un mondo nuovo, c'è bisogno di occhi nuovi per guardare il mondo.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Senza musica. Scritti dal 1974, Bompiani

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“Tutti ci guardiamo intorno, e ci chiediamo se questo è un nuovo giorno o un giorno nuovo.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

Un nuovo giorno o un giorno nuovo
La vita è adesso

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“La coccinella ha i puntini colorati sul guscio perché vive sotto i ponteggi dove lavorano gli imbianchini, ma la sera quando torna a casa si fa un bel bagno e il guscio torna come nuovo.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 25

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“Flachi di nuovo positivo all'antidoping. «Sono a un bivio della mia carriera. O mi ritiro o divento ciclista.»”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

17 gennaio 2010 http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/gennaio/17/ROMPI_PALLONE_ga_3_100117003.shtml

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“Proteste dei lettori per il nuovo formato della Gazza. Per coprire i vetri dell'auto, quando si va in camporella con la fidanzata, ora ci vogliono 2 copie.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

30 marzo 2008 http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/marzo/30/ROMPI_PALLONE_ga_10_080330063.shtml

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“[Ad Anna La Rosa] È vero che dopo tutte le gaffe dei ministri del nuovo governo, Berlusconi ha deciso che i suoi risponderanno alle interrogazioni parlamentari in play-back?”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Sai che la Ventura dal vivo è quasi il doppio?

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“Nell'ampia fascia che gli avvolge il ventre, Nazim stiva i denari che riceve, senza contarli: appena una palpatina. I suoi polpastrelli sono sensibili come quelli di un pianista, e altrettanto esercitati. Poi nessuno lo imbroglierebbe, qui: i suoi compagni non discutono la sua scelta, e più d'uno prova una sorta di ruvida pietà per gli armeni, oggi divenuti più miserabili di loro: anche perché sono perseguitati dai Senzadio del nuovo governo. Capiscono, i mendicanti, che in un mondo senza Dio anche il loro mestiere diventa difficile, e la carità, rara. E poi, è tempo di guerra: non è meglio combattere i nemici esterni, piuttosto che crearsene di interni? La secolare saggezza di mendicanti e mercanti, in Oriente, si è sempre incontrata nell'ardua abilità del compromesso a metà strada.
Nelle Corti dei Miracoli della malavita, che fioriscono dovunque, e sono il rovescio del tessuto di ogni società organizzata, le cose hanno una loro logica, per quanto capovolta; e vi trovano spazio l'avidità, la crudeltà, l'astuzia, la fuga dalla fame: ma non il fanatismo. Perché eliminare gli armeni, che producono ricchezza e cospicue elemosine? (nell'Impero Ottomano, come in ogni società religiosa, l'elemosina garantisce la ricchezza, e la giustifica…).
«La pecora si tosa, non si ammazza» così brontolano fra loro i Fratelli mendicanti, che dal selvaggio assalto ai beni degli armeni non hanno ricevuto che briciole, mentre non ricevono più le usuali, ricche elemosine alle porte delle chiese e delle case, e durante le grandi festività cristiane.”

La masseria delle allodole

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“C'è chi mi vuole come vuole, un po' più santo, più criminale, un po' più nuovo, un po' più uguale, mi vuole come vuole.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Sulla mia strada, n. 11
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“Da noi si guarda la cooperazione con disprezzo, non comprendendo l'importanza esclusiva che ha la cooperazione, dal punto di vista del passaggio a un ordine nuovo per la via più semplice, facile a accessibile ai contadini.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Da Le cooperative sotto il socialismo, in Opere scelte, Editori riuniti, 1965.

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“Gli porse la mano e s'avviava a uscire. Ma s'arrestò di nuovo: -Ah! mi dimenticavo! Senti, Pino: c'è una cosa che tu devi considerare ora che resti solo… Non vorrei che tu ti credessi, per quel che ti dissi l'altro giorno, quando ancora stavi a letto, che il progresso non c'è e l'uomo sta immobile. Tu adesso rimani qua con questa impressione: papà è un retrogrado. Nossignore: il progresso c'è, e io ci credo. E che cristiano sarei se non ci credessi? Solo che d'una cosa sono sicuro: che il progresso non ci viene da fuori. Da dentro ha da venire. Tu non ti fare montare la testa da quelle fesserie sanguinose di Rousseau e degli Enciclopedisti, che l'uomo è buono naturalmente e che bastano le leggi a far felice un popolo. È una cosa troppo semplice e magari fosse! L'uomo è una bestia perfettibile con istinti ferini; ma con una coscienza che se lo lavora e tende a portarlo in alto. La tua coscienza però tu non la trovi sul "Giornale Ufficiale delle Due Sicilie" e nemmeno sulla "Gazzetta Piemontese" … in corpo ce l'hai e con lei ti devi mettere d'accordo se vuoi andare avanti o no. Non esistono buone leggi per un popolo corrotto e sono gli uomini che fanno le leggi, non le leggi gli uomini. Tu il progresso vuoi? Sissignore: anche io. Sii onesto, se l'onesta' ti mancava, e questo è certamente un bel progredire. E se gia' eri un galantuomo, cerca di diventare migliore. Ma a quel progresso che ti porge la politica, tu non ci credere, ch'è roba sporca.”

Origine: L'Alfiere, p. 147

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“[Gli inglesi] Dotati più di ogni altra nazione al mondo dell'abilità di versare il vino nuovo nelle bottiglie vecchie senza spaccarle.”

Clement Attlee (1883–1967) politico britannico

citato in Antonio Caprarica, Dio ci salvi dagli inglesi... o no!?, ERI RAI-Sperlig

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“Questo cambiamento [il retrocedere dell'uomo vecchio e l'inizio dell'attività dell'uomo nuovo] può prodursi progressivamente, per mezzo di molti sforzi, di fatiche e di tentativi, sostenuti con pazienza e tenacia, grazie anche a molte preghiere con lacrime, grida, violenza, dolore e tristezza. Infatti si tratta di una dolorosa duplice operazione di morte e di parto, espressa da una stessa parola nella Bibbia [1]: sono da un lato i dolori della morte dell'uomo vecchio recalcritrante che vi si oppone con tutto il suo essere e dall'altro i dolori del parto dell'uomo nuovo: essi implicano un'immensa trasformazione dell'essere che l'uomo subisce faticosamente, perché rinasce a immagine del suo Creatore nella giustizia e nella santità della verità. Le forze repulsive richieste per espellere il vecchio e el eforze di attrazione necessarie per mettere in opera il nuovo superano le capacità umane. È come se l'essere uomo dovesse ingaggiare la lotta contro se stesso e mettersi a morte. Se non fosse stato per le qualità eccezionali dell'uomo nuovo, la nuova nascita sarebbe stata impossibile. Ma Dio l'ha creato perché viva, perché domini e nulla possa impedirgli di vivere. Le forze vitali dell'uomo nuovo hanno la meglio sugli atteggiamenti recalcitranti dell'uomo vecchio, con una potenza invincibile che il soggetto percepisce con ammirazione, chiedendosi da dove gli venga questo aiuto, e perché prima fosse nascosto. Egli ha l'impressione di essere liberato da ciò che l'ostacolava e comincia a discernere come l'eco di una voce che lo chiama dall'intimo del suo essere e che lo invita alla traversata. Tuttavia questo stesso cambiamento può anche prodursi all'improvviso – come testimonia l'esperienza di molti – senza sforzo né dolore, come un risveglio dopo un profondo sonno. Sul punto di nascere, l'essere nuovo attende solo più un impulso della grazia, in un movimento di fede ardente nel cuore. Allora si sveglia, si manifesta e suscita lo stupore e l'ammirazione. Si dice allore che il tale si è "rinnovato", si è trasformato. Egli stesso percepisce bene che qualcosa è cambiato nel suo essere, nel suo fisico, nel suo stesso corpo. La sua voce, la sua intonazione, l'espressione del suo viso hanno qualcosa di nuovo. Una gioia serena inonda il suo cuore e sprizza dal suo viso e da tutto il suo essere. La calma interiore colma tutta la sua vita: altrettanti segni che una nuova nascita nello Spirito è effettivamente avvenuta. L'uomo si sente riempito di nuove energie spirituali che gli sembrano venire dall'alto ma che, in realtà, hanno la loro origine all'interno, nell'essenza stessa della sua creazione e della sua eredità celeste. [1] Il travaglio del parto (cf. Rm 8,22) e l'agonia della morte (cf. At 2,24) sono espressi in greco dallo stesso termine: odinas.”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

Il cristiano: nuova creatura

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“Daria Galateria: A uno specialista della nostra civiltà chiediamo cosa pensa del mondo attuale.
Jean Starobinski: Le civiltà non europee hanno acquisito gli stessi bagagli tecnici dell'Occidente e questo crea un orizzonte nuovo. A inizio secolo era particolarmente conscio della fragilità dell'Occidente il poeta Paul Valéry. […]
Daria Galateria: Veniamo alla sua conferenza. Quando parla del "Campidoglio Baudelaire", in che termini?
Jean Starobinski: Il Campidoglio rappresenta nella poesia romantica francese il simbolo della potenza romana. Quando il poeta Lamartine cerca nell'ode Les Révolutions l'emblema dell'Italia sceglie «l'aquila sanguinante del Campidoglio», evoca cioè la Roma conquistatrice. Quando Baudelaire riprende il tema è per sfigurarlo o per intrattenervi un'ironia funebre. Il Campidoglio compare nella La mort des artistes, che è il sonetto che concludeva la prima edizione delle Fleures du Mal. […] Il protagonista della Morte degli artisti è un'artista che fallisce nella sua opera che pone l'unica speranza nella morte. Ora, per definire la morte Baudelaire usa la parola Capitole – il Campidoglio in cui si incoronavano i poeti. […] È facile capire conoscendo le passioni di Baudelaire che questa morte assomiglia al «sole nuovo» di Edgar Allan Poe.
Daria Galateria: In una nuova edizione italiana dei Fiori del male, nella traduzione di Giorgio Caproni, il curatore Luca Pietromarchi evoca anche l'inizio del poema in prosa Il confiteor dell'artista: «Lo studio del bello è come un duello in cui l'artista lancia un grido di paura prima di cadere sconfitto».
Jean Starobinski: Così Baudelaire si pone in assoluta contraddizione con un altro Campidoglio, quello di Madame de Staël e della sua eroina del 1807 Corinne. Nel romanzo la poetessa appare trionfante al Campidoglio, a ricevere lo stesso omaggio di Petrarca nel 1341. Ci si accorge che Baudelaire ha voltato le spalle alla figura eloquente di Corinne col suo richiamo alla vita superiore del paese. Opponendosi a Napoleone, Madame de Staël diventava la sacerdotessa ispirata di una libertà capace di superare le servitù del momento presente, anche in Italia.”

Jean Starobinski (1920–2019) critico letterario svizzero
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“Scende in campo l'Italia che lavora contro quella che chiacchiera. L'Italia che produce contro quella che spreca. L'Italia che risparmia contro quella che ruba. L'Italia della gente contro quella dei vecchi partiti. Forza Italia per costruire insieme il nuovo miracolo italiano.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1994
Origine: Citato in Lorenzo Fuccaro, Berlusconi: mi batto perché è rinato il PCI http://web.archive.org/web/20130619013939/http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/29/Berlusconi_batto_perche_rinato_PCI_co_0_9401297021.shtml, Corriere della Sera, 29 gennaio 1994, p. 4.

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“Si parla del Milan di Sacchi, di Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi. Eppure sono io che da 18 anni faccio le formazioni, detto le regole e compero i giocatori […]. Sembra che io non esista.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2004
Origine: Dall'inaugurazione del nuovo padiglione dell'ospedale S. Matteo a Pavia; citato in Berlusconi si prenota al governo "Tra tre anni ancora premier" http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/politica/campagna1/prenota/prenota.html, Repubblica.it, 16 marzo 2004.

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“Montezemolo mi copia. Il nuovo c'è già e sono io. Lui ha le mie stesse idee, e per di più è senza esercito.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2007
Origine: Da Libero, 25 maggio 2007; citato in Berluskalendar, Lulu.com, 2010, p. 9 https://books.google.it/books?id=iH5GAgAAQBAJ&pg=RA1-PA9. ISBN 1445263130