Frasi su ora
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“Ora, per morire bisogna pur che viva.”

Sergio Corazzini (1886–1907) poeta italiano

dalla lettera ad Antonello Caprino, 21 agosto 1905; citato in Filippo Donini, Vita e poesia di Sergio Corazzini, F. de Silva

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“Abbiamo poi appreso che la cultura di sinistra, una parte della cultura di sinistra, che dalla nascita della repubblica è andata a senso unico tutte giuste le guerre comuniste, le rivoluzioni comuniste, sempre sbagliate le guerre dell'Occidente massime degli Stati Uniti ora non avendo più la sponda dell'Unione sovietica e del sol dell'avvenir su cui far rimbalzare la sua propaganda e trovare uno zoccolo duro alle sue parole, passa a un pacifismo totale e indiscriminato per cui, pur di contrastare una guerra votata dalle Nazioni unite, si sostiene che non esistono guerre giuste. E se quell'uomo serio, prima che un grande intellettuale, che è Norberto Bobbio si permette di ricordare che le guerre giuste esistono, che combattere il nazismo nella Resistenza fu una guerra giusta come lo sono le guerre in corso dei baltici o dei negri sudafricani o di chiunque si difenda da una ingiusta oppressione lo si attacca come un cattivo maestro. Il filosofo Vattimo, bontà sua, ci ha fatto sapere che forse la Resistenza l'avrebbe fatta anche lui, ma tutti gli altri firmatari del manifesto contro Bobbio non hanno mezzi termini, tutte le guerre per loro sono ingiuste, sono diventati tutti gandhiani, evangelici, se li schiaffeggiano su una guancia porgono l'altra. Ora se il pacifismo e il neutralismo cattolici hanno una giustificazione storica, hanno alle spalle una dottrina coerente, salvo qualche piccola eccezione come la guerra di Spagna con benedizione papale delle truppe franchiste, quelli del filone comunista o come chiamarlo, neo comunista o nostalgico comunista o comunista desiderante? Ci sembrano francamente poco decenti se ritroviamo fra i suoi esponenti degli stalinisti come il professor Gian Mario Bravo catafratto laudatore dei carri armati di Krusciov e di Breznev. Quanto allo squadrismo rosso del Manifesto meglio sorvolare, si sarebbero trovati bene anche a Salò.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano
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“Ora e per sempre addio, sante memorie!”

Arrigo Boito (1842–1918) librettista italiano

Origine: Da Otello, II, 5

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“Ora non posso permettermi di perderti nel grigiore di Milano.”

L'Aura (1984) cantautrice italiana

da Lettere d'amore, n. 13
Okumuki

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“Tempo fa speravo in una storia con te | Ed ora è solo un'assurdità Se non ci pensi tu Eclissi del cuore sarà.”

L'Aura (1984) cantautrice italiana

da Eclissi del cuore n. 2
Sei come me

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“Nel silenzio ripenso a te | Che sei la via d'uscita, la sola che c'è | Ti voglio proprio ora, ora con me.”

Maxi B (1974) rapper italiano

da Amoressia, n. 7
Tangram, Invidia

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“Finalmente sono un giornalista anch'io: ora i fatti non mi interessano più.”

Pat Buchanan (1938) politico statunitense

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“Gli porse la mano e s'avviava a uscire. Ma s'arrestò di nuovo: -Ah! mi dimenticavo! Senti, Pino: c'è una cosa che tu devi considerare ora che resti solo… Non vorrei che tu ti credessi, per quel che ti dissi l'altro giorno, quando ancora stavi a letto, che il progresso non c'è e l'uomo sta immobile. Tu adesso rimani qua con questa impressione: papà è un retrogrado. Nossignore: il progresso c'è, e io ci credo. E che cristiano sarei se non ci credessi? Solo che d'una cosa sono sicuro: che il progresso non ci viene da fuori. Da dentro ha da venire. Tu non ti fare montare la testa da quelle fesserie sanguinose di Rousseau e degli Enciclopedisti, che l'uomo è buono naturalmente e che bastano le leggi a far felice un popolo. È una cosa troppo semplice e magari fosse! L'uomo è una bestia perfettibile con istinti ferini; ma con una coscienza che se lo lavora e tende a portarlo in alto. La tua coscienza però tu non la trovi sul "Giornale Ufficiale delle Due Sicilie" e nemmeno sulla "Gazzetta Piemontese" … in corpo ce l'hai e con lei ti devi mettere d'accordo se vuoi andare avanti o no. Non esistono buone leggi per un popolo corrotto e sono gli uomini che fanno le leggi, non le leggi gli uomini. Tu il progresso vuoi? Sissignore: anche io. Sii onesto, se l'onesta' ti mancava, e questo è certamente un bel progredire. E se gia' eri un galantuomo, cerca di diventare migliore. Ma a quel progresso che ti porge la politica, tu non ci credere, ch'è roba sporca.”

Origine: L'Alfiere, p. 147

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“Novak è il nostro migliore sportivo di sempre. Sono con lui con tutto il cuore e sono sicuro che non solo vincerà Wimbledon ma che resterà a lungo ai vertici del tennis mondiale. […] È passato il tempo di Federer e Nadal, ora è cominciata l'era di Novak Djokovic.”

Dejan Stanković (1978) calciatore serbo

Origine: Citato in Stankovic esalta Djokovic: «Miglior serbo di sempre»" http://www.corrieredellosport.it/tennis/2011/07/02-181560/Stankovic+esalta+Djokovic%3A+%C2%ABMiglior+serbo+di+sempre%C2%BB, Corriere dello Sport, 2 luglio 2011.

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“[sul caso Telekom Serbia] Confesso, sono io il burattinaio, il puparo di tutta questa vicenda, mi autodenuncio per concorso in calunnia con Paoletti, Marini e Pintus. [Ho] creato difficoltà a Forza Italia e a Berlusconi. [È quindi giusto] che mi ritiri dalla vita politica. Ho sbagliato fortemente, e questa è una confessione aperta, è giusto che faccia pubblica ammenda; do atto a Repubblica di essere dotata di giornalisti di primo rango. Sto dando un annuncio serio, darò le dimissioni da deputato nei prossimi giorni. Attraverso i diversi processi indicati da Repubblica e per i miei rapporti con personaggi come D'Andria, Fracassi, Di Bari e anche Francesco Pazienza, tutti collegati dall'immaginario collettivo a servizi segreti deviati e a truffe e riciclaggio internazionali, sono riuscito a raggiungere l'obiettivo di mettere la Commissione Telekom Serbia di essere oggetto di una polpetta avvelenata. Mi assumo tutte la responsabilità di personaggi che chiamando in causa Prodi, Dini e Fassino li hanno gravemente calunniati; e mi autoaccuso per concorso in calunnia, anche se mi auguro che Repubblica faccia altrettanto, perché mentre io mi autoaccuso vorrei sapere da D'Avanzo e Bonini chi fossero i loro burattinai dell'epoca e a chi prestano ora il loro servizio. Repubblica ha ragione, non posso querelare!”

Carlo Taormina (1940) avvocato e politico italiano

da la Repubblica http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/telekomserbia3/taormina/taormina.html, 26 settembre 2003

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“Eccoti, anche ora che non sei in casa | tu sei qui, mi parla di te ogni cosa.”

Max Pezzali (1967) cantautore italiano

da Eccoti, n. 4
Il mondo insieme a te

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“Lora del crimine non suona nello stesso momento per tutti i popoli. Così si spiega il permanere della storia.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Sillogismi dell'amarezza

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“R: Da ragazzo, ho creduto nella rivoluzione come fanno i ragazzi di adesso. […] Ora non ho speranze, quindi non mi disegno nemmeno un mondo futuro.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Intervista a Pier Paolo Pasolini

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“D: Ma questo mezzo ora sta portando le sue parole nelle case. Stiamo discutendo con molta libertà…”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Intervista a Pier Paolo Pasolini

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“Ora lavoro all'Inter, difenderò sempre i colori nerazzurri, ma sono affezionato a tutti i club per i quali ho giocato: Sporting, Real, Barça.”

Luís Figo (1972) calciatore e dirigente sportivo portoghese

Origine: In un’intervista rilasciata al portale brasiliano Lancenet; citato in Figo: "Difenderò l'Inter. Julio Cesar e Maicon... " http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=76619, 'fcinternews.it. 9 aprile 2012

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“Non è dolore, non è ira o noia | ma un rancore nel fondo della testa | che ora sembra noia ora dolore.”

Franco Fortini (1917–1994) saggista, critico letterario e poeta italiano

Una volta per sempre

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“Ora, un elemento che caratterizza la condizione omosessuale è questo: mentre l'identità del nero o dell'ebreo solitamente è rafforzata dal suo nascere e maturare entro una comunità compatta (in senso spaziale e generazionale), quella dell'omosessuale, come è noto, manca di qualsiasi continuità biologica e ambientale. I gay saltano fuori in qualsiasi ceto, cultura, religione, nazione. Ci si scopre omosessuali quasi sempre da soli. E ovviamente un gay di rado è figlio di altri gay, soprattutto di gay dichiarati. […] C'è questa discontinuità, nella condizione gay, che è qualcosa di importantissimo. […] Perché rende l'omosessualità debole e forte al tempo stesso. Debole perché in principio solitaria, dispersa in centomila città e famiglie, distribuita in gradazioni diseguali e in varianti personali, facile da dissimulare, incline ai vuoti di memoria storica. ma anche forte e tenace, perché a ogni nuova generazione rigermoglia in modo imprevedibile e non immediatamente riconoscibile. […] Finora la cultura dominante ha quasi sempre sentito l'omosessualità come qualcosa di pericoloso – fino a circondarla a volte con un cordone sanitario – perché sapeva che l'omosessuale era ancora più interno a essa rispetto, poniamo, all'ebraismo assimilato del primo Novecento. Paradossalmente, il gay vive in un mondo etero che lo considera "dei suoi": o almeno lo fa finché la differenza non diventa evidente, e anche dopo continua a cercare di dimenticarsene. Del resto il gay stesso è ben cosciente di come, sotto moltissimi aspetti, egli abbia un mondo in comune con gli etero.”

Tommaso Giartosio (1963) scrittore italiano

Perché non possiamo non dirci

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“La Tebaldi, che deve aver fatto tesoro di alcuni consigli che le rivolgemmo da queste pagine, è ora una cantante eccezionale…”

Guido Pannain (1891–1977) compositore e musicologo italiano

Origine: Citato in Carla Maria Casanova, Renata Tebaldi, la voce d'angelo, Electa, Milano, 1981.

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“Ora vivo solo con sconosciuti, parlo solo con sconosciuti.”

Bruce Springsteen (1949) musicista e cantautore statunitense

Darkness on the Edge of Town

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“Per tutto il giorno hai lavorato alla catena di montaggio, ora stanotte te la spasserai per un po”

Bruce Springsteen (1949) musicista e cantautore statunitense

The River

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“A forza di insistere mia moglie mi ha convinto ad iscrivermi ad una Banca del Seme. Quello che ora mi preoccupa è sapere come pagheranno gli interessi.”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

Storia dell'universo in comode dispense settimanali

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“Il bosone di Higgs non solo ora lo abbiamo davanti agli occhi ma ha anche aperto una nuova fisica. Le sue caratteristiche sono un po' diverse da come la teoria l'aveva immaginato e presenta alcune anomalie che prospettano nuovi mondi della conoscenza da indagare. Ed è quello che faremo nei prossimi mesi.”

Guido Tonelli (1950) fisico italiano

Origine: Citato in Giovanni Caprara, «Provata l'esistenza del bosone di Higgs». È la particella all'origine dell'Universo http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_luglio_04/scoperto-bosone-annuncio-ufficiale_6539013a-c5af-11e1-9f5e-4e0a5c042ce0.shtml, Corriere.it, 4 luglio 2012.

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“Daria Galateria: A uno specialista della nostra civiltà chiediamo cosa pensa del mondo attuale.
Jean Starobinski: Le civiltà non europee hanno acquisito gli stessi bagagli tecnici dell'Occidente e questo crea un orizzonte nuovo. A inizio secolo era particolarmente conscio della fragilità dell'Occidente il poeta Paul Valéry. […]
Daria Galateria: Veniamo alla sua conferenza. Quando parla del "Campidoglio Baudelaire", in che termini?
Jean Starobinski: Il Campidoglio rappresenta nella poesia romantica francese il simbolo della potenza romana. Quando il poeta Lamartine cerca nell'ode Les Révolutions l'emblema dell'Italia sceglie «l'aquila sanguinante del Campidoglio», evoca cioè la Roma conquistatrice. Quando Baudelaire riprende il tema è per sfigurarlo o per intrattenervi un'ironia funebre. Il Campidoglio compare nella La mort des artistes, che è il sonetto che concludeva la prima edizione delle Fleures du Mal. […] Il protagonista della Morte degli artisti è un'artista che fallisce nella sua opera che pone l'unica speranza nella morte. Ora, per definire la morte Baudelaire usa la parola Capitole – il Campidoglio in cui si incoronavano i poeti. […] È facile capire conoscendo le passioni di Baudelaire che questa morte assomiglia al «sole nuovo» di Edgar Allan Poe.
Daria Galateria: In una nuova edizione italiana dei Fiori del male, nella traduzione di Giorgio Caproni, il curatore Luca Pietromarchi evoca anche l'inizio del poema in prosa Il confiteor dell'artista: «Lo studio del bello è come un duello in cui l'artista lancia un grido di paura prima di cadere sconfitto».
Jean Starobinski: Così Baudelaire si pone in assoluta contraddizione con un altro Campidoglio, quello di Madame de Staël e della sua eroina del 1807 Corinne. Nel romanzo la poetessa appare trionfante al Campidoglio, a ricevere lo stesso omaggio di Petrarca nel 1341. Ci si accorge che Baudelaire ha voltato le spalle alla figura eloquente di Corinne col suo richiamo alla vita superiore del paese. Opponendosi a Napoleone, Madame de Staël diventava la sacerdotessa ispirata di una libertà capace di superare le servitù del momento presente, anche in Italia.”

Jean Starobinski (1920–2019) critico letterario svizzero
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“Ma non è che ora pensi che il tennis è noioso. Semplicemente ho fatto questa cosa per anni, ora voglio fare altro nella vita, tutto qua.”

Marat Safin (1980) tennista e dirigente sportivo russo

Origine: Citato in Il blob della settimana http://www.gazzetta.it/Motori/Motomondiale/MotoGP/16-11-2009/vale-prende-targa-rivali-601992078776.shtml, Gazzetta dello Sport, 16 novembre 2009.

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