Frasi su pessimismo

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema pessimismo, essere, vita, ottimismo.

Frasi su pessimismo

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“Il mio nervoso non c'entra con il caffè | e il pessimismo qui germoglia insieme all'odio che già c'è.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Momenti no, n. 6
Mr Simpatia

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“Il pessimismo è pericoloso solo se induce alla resa; ma altrimenti il male lo fa l'ottimismo e il tranquillismo che inducono a non far niente.”

Giovanni Sartori (1924–2017) politologo italiano

da La democrazia rischia lo svuotamento: p. 145
Mala costituzione e altri malanni

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“Arresta il chiacchiericcio mentale negativo. – Se pensi che una cosa sia impossibile, lo diventerà. Il pessimismo spunta le armi di cui hai bisogno per vincere.”

Bruce Lee (1940–1973) attore, artista marziale e filosofo statunitense

Origine: Pensieri che colpiscono, p. 101

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“L'ottimismo deriva da Dio e il pessimismo dalla mente umana.”

Inayat Khan (1882–1927) mistico indiano

Origine: Citato in Rotondi 1981, p. 66.

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“L'essenza del mio ottimismo è il pessimismo costruttivo.”

Fausto Cercignani (1941) filologo, critico letterario e poeta italiano

p. 6

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“Carlyle: o il pessimismo come rigurgito del pranzo.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Scorribande di un inattuale, 1, 1997

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“La poesia del pessimismo è la gioia di vivere.”

Frank Wedekind (1864–1918) scrittore, drammaturgo e attore teatrale tedesco

da una lettera alla sorella Erika, 9 dicembre 1886

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“Pochi istanti dopo s'udì partire a motore imballato la giardinetta della ragazza e don Camillo uscì dal confessionale e andò a sfogare col Cristo dell'altar maggiore la tristezza del suo animo:
"Signore, se questi giovani che si prendono gioco delle cose più sacre sono la nuova generazione, che mai sarà della Vostra Chiesa?"
"Don Camillo" rispose con voce pacata il Cristo "non ti lasciare suggestionare dal cinema e dai giornali. Non è vero che Dio ha bisogno degli uomini: sono gli uomini che hanno bisogno di Dio. La luce esiste anche in un mondo di ciechi. È stato detto 'hanno gli occhi e non vedono'; la luce non si spegne se gli occhi non la vedono."
"Signore: perché quella ragazza si comporta così? Perché per ottenere una cosa che potrebbe facilmente avere soltanto se chiedesse, deve estorcerla, carpirla, rubarla, rapinarla?"
"Perché, come tanti giovani, è dominata dalla paura d'essere giudicata una ragazza onesta. È la nuova ipocrisia: un tempo i disonesti tentavano disperatamente d'essere considerati onesti. Oggi gli onesti tentano disperatamente d'essere considerati disonesti."
Don Camillo spalancò le braccia:
"Signore, cos'è questo vento di pazzia? Non è forse che il cerchio sta per chiudersi e il mondo corre verso la sua rapida autodistruzione?"
"Don Camillo, perché tanto pessimismo? Allora il mio sacrificio sarebbe stato inutile? La mia missione fra gli uomini sarebbe dunque fallita perché la malvagità degli uomini è più forte della bontà di Dio?"
"No, Signore. Io intendevo soltanto dire che oggi la gente crede soltanto in ciò che vede e tocca. Ma esistono cose essenziali che non si vedono e non si toccano: amore, bontà, pietà, onestà, pudore, speranza. E fede. Cose senza le quali non si può vivere. Questa è l'autodistruzione di cui parlavo. L'uomo, mi pare, sta distruggendo tutto il suo patrimonio spirituale. L'unica vera ricchezza che, in migliaia di secoli, aveva accumulato. Un giorno non lontano si ritroverà esattamente come il bruto delle caverne. Le caverne saranno alti grattacieli pieni di macchine meravigliose, ma lo spirito dell'uomo sarà quello del bruto delle caverne. Signore: la gente paventa le armi terrificanti che disintegrano uomini e cose. Ma io credo che soltanto esse potranno ridare all'uomo la sua ricchezza. Perché distruggeranno tutto e l'uomo, liberato dalla schiavitù dei beni terreni cercherà nuovamente Dio. E lo ritroverà e ricostruirà il patrimonio spirituale che oggi sta finendo di distruggere. Signore, se questo è ciò che accadrà, cosa possiamo fare noi?"
Il Cristo sorrise.
"Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l'asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più; ogni giorno nuove anime inaridiscono perché abbandonate dalla fede. Ogni giorno di più uomini di molte parole e di nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri. Uomini d'ogni razza, d'ogni estrazione, d'ogni cultura.”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano
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“Verranno, verranno i poveri diavoli delle barricate. E sulle macerie delle case, degli uomini alzeranno l'architettura solenne della verità. Con il pessimismo ottimista, con la morale immorale.”

Pitigrilli (1893–1975) scrittore e aforista italiano

da La cintura di castità; citato in Leo Longanesi, In piedi e seduti, Longanesi & C., 1968

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“Nulla di più comune, per esempio, che trovare un critico moderno che scriva cose di questo genere: 'Il Cristianesimo fu soprattutto un movimento ascetico, una corsa al deserto, un rifugio nel chiostro, una rinuncia alla vita e alla felicità; esso non fu che parte di una fosca e inumana reazione contro la natura stessa, un odio pel corpo, un aborrimento dell'universo materiale, una specie di suicidio universale dei sensi e anche dell'individuo. Derivava da un fanatismo orientale come quello dei fachiri, ed era basato su un pessimismo orientale che considerava l'esistenza stessa come un male'. In tutto questo la cosa straordinaria è che tutto è verissimo; vero in ogni particolare, con la sola differenza che è attribuito erroneamente a chi non ci ha niente a che vedere. Non è vero della Chiesa; è vero delle eresie condannate dalla Chiesa. È come se uno fosse obbligato a scrivere un'analisi degli errori e del malgoverno dei ministri di Giorgio III, con la piccola inesattezza che tutto il racconto si riferisse a Giorgio Washington; o come se uno facesse un elenco dei delitti dei bolscevichi con la sola variante di attribuirli allo zar. La Chiesa primitiva fu, sì, ascetica, ma in dipendenza di una filosofia totalmente diversa da quella di una guerra alla vita e alla natura; la quale realmente esistette nel mondo, e basterebbe che i critici sapessero dove andare a cercarla.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

L'Uomo Eterno

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“Forse è il mio innato pessimismo, ma ho come l'impressione che viaggiare ai nostri giorni significhi soprattutto vedere le cose quando è ancora possibile.”

Bill Bryson (1951) giornalista e scrittore statunitense

In un Paese bruciato dal sole. L'Australia

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“Il pessimismo è un segno di squilibrio mentale, come d'altronde l'ottimismo.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

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“Ciò che chiamiamo «pessimismo» non è altro che l'«arte di vivere», l'arte di assaporare l'amaro in tutto ciò che è.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

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“L'unico requisito a mio avviso intrinseco alla stesura di un romanzo è, come ho già detto, la sincerità. Questa libertà è un privilegio splendido, e la prima lezione per il giovane romanziere è imparare a esserne degno. 'Apprezzala come merita', gli direi; 'prendine possesso, esplorala fino al limite ultimo, divulgala, gioiscine. La vita intera ti appartiene, e non prestare ascolto a chi vorrebbe stringerti nei suoi angoli dicendoti che soltanto qua o là dimora l'arte, o a chi vorrebbe persuaderti che questo messaggero divino si libra al di fuori della vita, respirando un'aria rarefatta e torcendo il capo dalla verità delle cose. Non v'è impressione di vita, né modo di vederla e sentirla, cui il disegno del romanziere non sappia offrire uno spazio; considera soltanto che talenti dissimili come Alexandre Dumas e Jane Austen, Charles Dickens e Gustave Flaubert, hanno operato entro questo territorio con pari dignità. Non dare troppo peso all'ottimismo e al pessimismo; sforzati di cogliere il colore della vita stessa. […] Ricorda che il tuo primo dovere è di essere il più completo possibile – e di rendere l'opera perfetta. Sii prodigo, sii riguardoso, e ambisci al premio.”

Henry James (1843–1916) scrittore e critico letterario statunitense

Origine: Da L'arte della narrativa; citato in Lilla Maione, introduzione a Robert Louis Stevenson, L'isola del tesoro, traduzione di Lilla Maione, Universale Economica Feltrinelli, X ed., Milano, 2014, p. 31.

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“Il pessimismo non ha mai consolato né i malati nel corpo, né gli infermi nell'anima.”

Joris Karl Huysmans (1848–1907) scrittore francese

da Controcorrente, a cura di V. Finzi Ghisi, traduzione di C. Sbarbaro, Garzanti, 1975

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“No, il cammino insieme tra credenti di diverse religioni è tutt'altro che inattuale. Anzi oggi è più necessario che ieri: è vitale quando si addensano le nubi delle incomprensioni, quando si respira un diffuso pessimismo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Dalla Preghiera per la pace, Palermo, Religioni e culture tra conflitto e dialogo, 1° settembre 2002; riportato in Santegidio.org http://www.santegidio.org/uer/2002/int_177_IT.htm.

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