Frasi su tempo
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“Mi auguro siano finiti i tempi della rincorsa alle audience a tutti i costi. Sono convinto che i funzionari Rai hanno già da tempo preso atto delle televisioni commerciali come un fatto ineludibile. Da questo momento si possono prendere accordi per ridurre i costi sull'acquisto dei programmi e per il bilanciamento dei palinsesti.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1985
Origine: Citato in Fabio Barbieri, Piace a Berlusconi la legge TV http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/01/27/piace-berlusconi-la-legge-tv.html, la Repubblica, 27 gennaio 1985.

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“Il futuro è digitale; i giornali hanno fatto il loro tempo. Le vostre battaglie sembrano quelle dei costruttori di carrozze che volevano impedire la diffusione delle auto. Non potete fermare il progresso. Non so indicarvi io la soluzione, ma quando ci sono prodotti che diventano obsoleti bisogna prendere altre strade.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Frasi pronunciate il 10/12/2003 nel corso della presentazione di un libro di Bruno Vespa. Le citazioni sono state raccolte e pubblicate in Giornali e tv negli anni di Berlusconi, Marsilio, 2005, a cura di Giancarlo Bosetti e Mauro Buonocore

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“Un governo istituzionale sarebbe solo una perdita di tempo. Meglio andare subito al voto.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2007
Origine: Citato in la Repubblica, 4 giugno 2007; citato in Marco Travaglio, Il Casino delle Libertà http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/8giugno/8giugno.html, CartaCanta, Repubblica.it, 8 giugno 2007.

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“[all'indomani della morte di Enzo Biagi] Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2007
Origine: Citato in L'addio a un testimone del secolo http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/biagi-grave/biagi-reazioni/biagi-reazioni.html, Repubblica.it, 6 novembre 2007.

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“La crisi è globale e serve una risposta globale. Si parla di una nuova Bretton Woods per scrivere nuove regole e di sospendere i mercati per il tempo necessario per formulare queste nuove regole. Tra le varie ipotesi avanzate c'è anche questa, ma per ora non c'è nulla di concreto. Certamente la soluzione non può essere né nazionale né europea, ma globale. Va presa nelle istituzioni mondiali.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Citato in Crisi, Berlusconi: «Resistete al panico» Tremonti: «Impegni forti o non firmo» http://www.corriere.it/politica/08_ottobre_10/berlusconi_crisi_a156dce2-96cd-11dd-9911-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 10 ottobre 2008.

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“Il tempo dei tecnici è finito, noi durante il nostro governo siamo stati migliori di questo”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

citato in Berlusconi: "Accordo solenne con la Lega. Il nostro governo migliore di quello Monti", Repubblica. it, 9 dicembre 2012

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“Fu così che rinunciai a Micòl. […] era tempo che mettessi l'animo in pace. Veramente. Per sempre.”

Giorgio Bassani (1916–2000) scrittore e poeta italiano

1962, pp. 279, 287

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“Il tempo è come un fiocco di neve, scompare mentre cerchiamo di decidere che cosa farne.”

Romano Battaglia (1933–2012) scrittore italiano

Il fiume della vita

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“Il vero odio è un sentimento che si impara col tempo.”

The Shadow of the Wind
L'ombra del vento

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“Fin dall'inizio, più di un anno fa, c'era qualche analista di buon senso che credeva alla favola delle armi di distruzione di massa? Era evidente che la guerra in Iraq aveva altri scopi. Destituire quella personcina garbata che si chiama Saddam, spezzare i legami tra il regime di Baghdad e i palestinesi, creare nel cuore del Medio Oriente una possibile democrazia, come elemento scardinante di un pezzo di mondo dominato dall'integralismo. La questione dirimente, su cui non si possono fare analisi a tavolino, è l'esportabilità della democrazia. L'arrivo degli yankees, con il determinante corredo di aiuti economici, aveva saputo riportare libertà e civiltà in Germania, in Italia e in Giappone, le tre nazioni sconfitte nella seconda guerra mondiale. Ma un modello di cambiamento accaduto in passato non è garanzia di successo in altro tempo e altro luogo. Troppo diverse le condizioni di partenza, troppo lontane le mentalità. Certo, gli iracheni non ci hanno accolto con i fiori. Ma davvero qualcuno pensava di rivedere a Baghdad le stesse scene delle ragazze italiane che lanciavano fiori ai soldati americani nel 1944-45? E poi, quante fazioni ci sono dentro l'Iraq? Quante etnie, quante consorterie, quanti interessi? L'errore, che è tragico oltre che ridicolo, è l'illusione di riuscire a imporre, con l'azione delle armi, una logica democratica, a cui il civilissimo Occidente è arrivato dopo secoli di storia complessa. Tra un mese dieci nuovi paesi entreranno nell'UE. Ci sono arrivati non per interventi esterni, ma perché ha agito l'esigenza della libertà. Dall'interno.”

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da Vanity Fair, n. 29, 29 aprile 2004
Citazioni di Mina

“La credenza in una virtualità che funzioni come sostituto dei rapporti umani è una sciocchezza di questi tempi. Noi ci affidiamo alle tecnologie telematiche anche quando ci rendiamo conto che ci stiamo forzando a farlo. Il miracolo del vedere vicino ciò che è lontano e la possibilità di una esplorazione praticamente infinita ci attraggono. La nostra pigrizia e la pubblicità convincente rendono il processo quasi automatico. Soddisfatti al massimo due sensi su cinque, costruiamo la grande illusione. Ma la vista e l'udito sono, nella nostra era, così bistrattati da aver perduto quasi completamente la capacità di differenziare, selezionare, preferire. Sono diventati due poteri maleducati e sgangherati. Chattare fa passare un po' di tempo e ci ingombra in quei pezzi di noi che sono o che lasciamo momentaneamente un po' più liberi e sensibili. […] Mi piacerebbe essere genericamente dissacratoria nei confronti della pratica della virtualità. Economia virtuale, amore virtuale, conoscenze virtuali, cultura virtuale, comunicazione virtuale, partecipazione virtuale. Devi per forza testare quale odore, quale sapore, quale consistenza abbia la persona, prima di decidere se o che ti piace. Solo dopo comparirà il livello di smaterializzazione e idealizzazione che, comunque, tutti adottano soprattutto affrontando il cosiddetto amore. Non un computer, ma il nostro cervello farà sufficiente casino per far sembrare bello ciò che non lo è, vicino ciò che non lo è, accettabile ciò che non lo è. Ma questa è un'altra storia. È la storia della libertà intellettuale e sentimentale che caratterizza la dimensione umana. Questa storia non ha, però, giustificazione di accadere prima di, e a prescindere da, olfatto, gusto e tatto.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Vanity Fair, n. 48, 7 dicembre 2011
Citazioni di Mina

“Rimettiamo in discussione il ruolo di Sua Maestà la televisione". Lei, l'imperatrice delle nostre case sempre più vuote di pensieri e parole e sempre più inzuppate di rumori. Lei, appollaiata sul trono delle nostre serate, lei divoratrice dei nostri attimi più privati, così ingorda di scandali, di pochezze e di immagini virtuali, con i suoi flash abbaglianti e le sue sequenze accelerate che inghiottono lo spazio e soffocano il tempo. Lei che non lascia via di scampo. Dalle sue frattaglie non si può sfuggire. Lei, che vomita pattume in quantità industriale, non accetta più di essere un vago sottofondo: ti penetra nell'iride sotto forma di stupefacenti videoclip, di pianti in diretta e altre amenità. Sua Maestà la tv ha decretato che il nostro cervello debba essere soltanto una discarica. E a noi, bravi e diligenti utenti, ha riservato una sola libertà: quella dello zapping da un cassonetto per la plastica ad un contenitore per rifiuti organici. Il saltapicchio da un canale all'altro non è più motivato dalla ricerca di ciò che potrebbe sollecitare maggiormente la nostra intelligenza, il nostro interesse. Quando brandiamo un telecomando, ci trasformiamo in un animalone tecnologico, un tutt'uno con l'apparecchio televisivo. Una schifezza massmediale rassegnata e inconsapevole. E quanto più ciò che vediamo è inquietante, tanto più le nostre facoltà inferiori si sentono gratificate.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Salviamoci dal trash in tv, Liberal, 7 maggio 1998

“Il Padrone del tempo [Dio] non ha fretta.”

Magdeleine Hutin (1898–1989) fondatrice delle Piccole sirelle di Gesù

“Non perdete un minuto di tempo prezioso, tutti gli istanti sono contati.”

Magdeleine Hutin (1898–1989) fondatrice delle Piccole sirelle di Gesù

Il padrone dell'impossibile

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“Cos'hai intenzione di fare? | Il tempo corre contro di te! | Qualunque cosa tu decida di fare | comunque sia perderai…”

Mike Oldfield (1953) compositore e polistrumentista britannico

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“Mr. Nobody è tutti e nessuno al tempo stesso, un'illusione, il prodotto dei propri sogni. È amore, speranza, paura, vita e morte. Questo è senza dubbio il personaggio più complesso che abbia mai interpretato. È stato complicato mantenere tutte le sue vite concentrate in un unico personaggio senza perdere me stesso.”

Jared Leto (1971) attore, cantautore e musicista statunitense

Su Mr. Nobody
Origine: Citato in Jérôme Jouneaux, Isabelle Duvoisin e Matthieu Rey, Mr. Nobody http://medias.unifrance.org/medias/50/181/46386/presse/mr-nobody-2010-press-kit-2.pdf, Pan-Européenne, Parigi, 2009.

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“Io sono cittadino di Roma, io che un tempo fui cittadino di Rudiae.”

Quinto Ennio (-239–-169 a.C.) poeta, drammaturgo e scrittore romano

1996

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“Durante la maggior parte degli episodi dei Karamàzov il tempo è fermo, non scorre, si estende soltanto in profondità, proprio come la luce intensa a teatro sui corpi degli attori che essa plasma, cilindro di essere nel buio del non-essere. E anche quando questa luce diviene la struggente luminosità radente dei "raggi obliqui del sole al tramonto”

Igor Sibaldi (1957) traduttore, saggista e scrittore italiano

... ] non è l'ora che conta: soltanto l'effetto-luce, lo squarcio improvviso d'un paesaggio dell'anima, sempre immobile anch'esso da decenni. Nulla scorre, in quel tempo, davvero. La durata dei Karamàzov procede per blocchi d'eternità. (pp. XV-XVI)

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“Nel mio paese, il Sud Africa, […] abbiamo una mentalità molto più semplice di quella americana, ma anche più elastica. In America ci sono più regole: se una madre sculaccia il suo bambino, rischia la galera.”

Charlize Theron (1975) attrice e modella sudafricana

citato in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895

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“Nel giorno dell'Ascensione i Fiorentini invadono il parco delle Cascine, per celebrare la festa del grillo. Tale usanza, antica di parecchi secoli, deriva molto probabilmente dall'ecatombe primaverile, fatta dai contadini, che consideravano un vero flagello l'apparizione dei grilli nelle loro campagne. In seguito ci si contentò d'imprigionare i piccoli devastatori dentro gabiette di saggina. Ma i Fiorentini, per la festa del grillo, preferirono, col tempo, far merenda sui prati delle Cascine, acquistando dai rivenditori le gabbie col «grillo canterino», che di sera attaccavano fuori dalla finestra, per ascoltare, durante la notte, il tremulo e malinconico verso.
In questi ultimi anni la caccia al grillo è sembrata troppo crudele, e dolorosa è apparsa la cattività dell'insetto. C'è stato qualcuno che ha proposto l'abolizione della festa tradizionale, o per lo meno la sparizione delle gabbie col grillo prigioniero. Ma la festa del grillo senza più grillo non avrebbe più significato. Ora però l'usanza fiorentina è meno crudele: i grilli sono ancora venduti dentro le graziose gabbiette, ma i compratori, specie i bambini, li liberano dalla prigionia e il divertimento consiste nel vedere i grilli sparire rapidamente nell'erba. A casa vien riportata la gabbietta vuota a testimonianza di un rito che il tempo ha ingentilito.”

Piero Bargellini (1897–1980) scrittore e politico italiano

da La festa del grillo a Firenze; citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1962

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“Fra tutte le cose materiali che ossessivamente cerchiamo di possedere, c'è solo una cosa che non sarà mai nostra: il tempo.”

Nicole Kidman (1967) attrice australiana

intervista a Good morning America 12-11-2007

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