Frasi su volumi
pagina 2

John Maynard Keynes photo
John Stuart Mill photo

“Piú penso al progetto di un volume sulla Libertà, piú mi convinco che sarà letto e farà sensazione.”

citato in F. A. Hayek, J.S. Mill and H. Taylor. Their friendship and subsequent marriage, Routlédge and Kegan Paul, London, 1951, p1981, p. 222-3; ripreso in 1981, p. 7
Saggio sulla libertà, Citazioni sul libro

William Somerset Maugham photo
David Lloyd photo
Charles M. Schulz photo
Laurence Olivier photo

“Mentre scendevamo mi disse: "Oh, deve stare attento, l'entrata è un po' scomoda". "Lo so, grazie," risposi. Questa storia cominciava ad annoiarmi. […] Diedi un colpo alla porta di pesante tela e mi lanciai attraverso con decisione. Naturalmente inciampai sul gradino, volai per aria e, prima di rendermi conto di cosa fosse successo, mi ritrovai con i denti ben conficcati tra una lampadina rossa e una blu in mezzo alle luci della ribalta. Stavo recitando in un teatro molto capiente, il che significa che qualunque sia la reazione degli spettatori arriva con la forza di un tuono a chi sta davanti a loro sul palcoscenico. Il volume di quella reazione specifica mi rintronò per un secondo o due. Mi rimisi in piedi in qualche modo, spolverandomi un po' i vestiti e stetti fermo per un attimo a scrutare il pubblico; poi mi girai e gettai uno sguardo a Ruby Miller che era sufficientemente professionista da non muovere un capello. Tornai a guardare il pubblico con aria supplichevole, ma non sembrava intenzionato a rinunciare così facilmente alla più grande risata del secolo. Nei molti anni trascorsi da allora a oggi ho recitato con gioia in numerose commedie […] Mi sono illuso di poter generalmente conquistare il livello di risate che io o la situazione comica meritavamo, ma ho sospirato invano; mai, proprio mai, nella mia vita ho sentito un suono così esplosivo e alto come il gioioso clamore sollevato da quel pubblico. Tutte le volte che ho pensato di avere motivo per essere soddisfatto di me stesso, il ricordo della mia prima entrata su un palcoscenico professionale ha immediatamente ristabilito il mio senso di equilibrio. Avanzai con aria miserevole sul palcoscenico verso Ruby e sedetti al suo fianco sul divano, lasciando che lei, con il suo fantastico senso della sincronizzazione, da grande esperta, facesse smettere quelle risate. […] Finalmente la mia parte sulla scena si concluse, mi alzai, mi chinai a baciare la mano a Ruby e uscii, questa volta evitando il gradino, piacevolmente accompagnato da un breve, allegro scoppiettio di applausi da parte di quel generosissimo pubblico. Al che mi montai la testa, in un allarmante risorgere di presunzione.”

Laurence Olivier (1907–1989) attore e regista britannico

Origine: Confessioni di un peccatore, pp. 36-37

Elias Canetti photo

“Nella lista dei libri caduti figurava sotto il numero trentanove un grosso volume antico dal titolo: Armamento e tattica dei lanzichenecchi. Esso era appena rotolato con gran fracasso giù dalla scaletta, che i portinai tubicini s'erano già trasformati in lanzichenecchi. Un immenso entusiasmo s'impadroni di Kien: il portiere era un lanzichenecco, che altro poteva mai essere? La figura tarchiata, la voce tonante, la fedeltà comprata a peso d'oro, la temerarietà che non rretrava davanti a nulla, nemmeno davanti alle donne, la millanteria e il continuo inconcludente sbraitare: un perfetto lanzichenecco. Da quel momento il pugno non gli fece più paura. Gli sedeva davanti un ben noto personaggio storico, e lui sapeva che cosa esso avrebbe fatto e che cosa non avrebbe fatto. Beninteso, la sua stupidità era tale da far rizzare i capelli: si comportava appunto come si addice a un lanzichenecco. Quel poveraccio, nato in ritardo, era venuto al mondo come un lanzichenecco soltanto nel ventesimo secolo e se ne stava rintanato tutto il giorno in quel suo buco oscuro, senza un libro, solo come un cane, esiliato dal secolo che era il suo e sbalestrato in un altro per il quale sarebbe sempre rimasto un estraneo. Collocato nell'innocua lontananza del XVI secolo il portiere si riduceva a niente, facesse pure il gradasso quanto voleva. Per dominare un uomo basta inquadrarlo storicamente. […] Quando s'accomiatava Kien lo trovava ridicolo. Il costume gli stava a pennello, ma ormai i tempi erano cambiati. Gli rincresceva che non sempre fosse possibile applicare il suo metodo storico. A Therese non c'era verso di trovare un posto adatto in tutta la storia dei popoli civili e incivili da lui conosciuti.”

1981, pp. 124-125
Auto da fé

Alexandre Dumas (padre) photo
Papa Giovanni Paolo I photo

“[Rivolto ad Andreas Hofer] Vorrei che il vostro eroismo, gentile e cristiano insieme, ispirasse qualcuno. […] La Vostra Fede cristiana, tutta d'un pezzo, la compatezza di popolo, che, con Haspinger, avete saputo realizzare nell'ora del pericolo, queste sì le desidererei con tutto il cuore.”

Papa Giovanni Paolo I (1912–1978) 263° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

citato in Paolo Gulisano, Andreas Hofer. Il Tirolese che sfidò Napoleone, Ancora, p. 138, raccolta nel volume Illustrissimi, Messaggero, Padova 2000

Ferdinando Russo photo
Ferdinando Russo photo

“Napoli ride int'a 'na luce 'e sole | chiena 'e feneste aperte e d'uocchie nire.”

Ferdinando Russo (1866–1927) poeta italiano

citato in Francisco Protonotari, Nuova antologia, Volumi 473-474, Roma, 1958

Paracelso photo
Paracelso photo

“Non sono né il diavolo né il medico a guarire, ma solo Dio attraverso la medicina.”

Paracelso (1493–1541) medico, alchimista e astrologo svizzero

Origine: Da La grande chirurgia, volume IX, pag. 333.

Richard de Bury photo

“Il metodo compositivo di Terragni si svolgeva secondo le regole del più stretto razionalismo. Da elementi funzionali sistemati con rigore all'interno, si costituivano volumi che riflettevano questi elementi all'esterno, creando il linguaggio assoluto delle forme.”

Alberto Sartoris (1901–1998) architetto italiano

Origine: Da Giuseppe Terragni dal vero, in Giuseppe Terragni. Opera completa, a cura di Giorgio Ciucci, Milano, 1996, p. 16.

Giuseppe Rensi photo
Antonin Artaud photo
Giuseppe Moscati photo
Giuseppe Moscati photo
Giuseppe Moscati photo

“Sono un cristiano e ricordo la massima della carità.”

Giuseppe Moscati (1880–1927) medico italiano

volume 2, p. 45
Marranzini, Volume 2

Giuseppe Moscati photo
Giuseppe Moscati photo

“Sentirete, nella vita, non l'abbandono, ma l'assistenza arcana dell'essere amato scomparso!”

Giuseppe Moscati (1880–1927) medico italiano

volume 2, p. 64
Marranzini, Volume 2

Giuseppe Moscati photo
Giuseppe Moscati photo
Federico Chabod photo
Alberto Manguel photo
Alberto Manguel photo
Alberto Manguel photo

“Prendendo le mosse da un classico quesito di Mario Pagano, celebre pensatore e giurista napoletano di fine Settecento ("un reo, che chiama il complice, per quante ragioni può ciò fare?"), l'agile volumetto [Il truglio] dovuto alla penna fluida dello storico Nico Perrone si sviluppa su due piani diversi, spesso tra loro intersecati […]. Da un canto vi è il piano della vicenda storica, sullo sfondo dei fermenti giacobini alla vigilia della Repubblica partenopea, soprattutto incentrata sul famoso processo istruito nel 1794 contro Emmanuele De Deo, accusato di lesa maestà per avere cospirato contro la corona borbonica e, perciò, condannato a morte al termine di un giudizio celebrato in forma sommaria, senza reali garanzie e sulla base di prove di scarsa consistenza. […] D' altro canto, e proprio in rapporto alla realtà processuale del tempo, vi è il piano della analisi dedicata a un singolare istituto (il "truglio", per l' appunto, da cui trae titolo il volume) consistente in una sorta di transazione tra accusato e accusatore sulla entità della pena da infliggere al primo, al di fuori di un normale processo, anche sulla base delle dichiarazioni rese dal medesimo a carico di sé o di altri […]. È facile immaginare a quali oscure manovre potesse dar luogo un istituto del genere, soprattutto nel contesto di un sistema sostanzialmente antigarantistico come quello borbonico.”

Vittorio Grevi (1942–2010) giurista e editorialista italiano

da Corriere della sera, 24 novembre 2000

“Da questa severa ricerca della verità deriva la forza incomparabile della scultura greca.”

Werner Fuchs (1927–2016) archeologo tedesco

citato in Giulio Bora, Gianfranco Fiaccadori, Antonello Negri, Alessandro Nova, I luoghi dell'arte, volume 1, Electa-Bruno Mondadori, Milano 2003

Johannes Trithemius photo
Victor Cousin photo

“La morale è l'intera scienza del soggettivo e dell'obbiettivo morale. – La conoscenza del dovere per ciò che è dovere senza alcun riguardo a qualsiasi conseguenza.”

Victor Cousin (1792–1867) filosofo francese

citato in Baldassarre Poli, Saggio d'un corso di filosofia, p. 8, Volume 4, Parte 1, 1832

Pietro Verri photo
Rocco Tanica photo

“Claudio Bisio è un attore che definire calvo è riduttivo.”

Rocco Tanica (1964) tastierista italiano

Origine: Citato in Gino & Michele, Matteo Molinari, Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, volume quarto (a gratis), Editore Zelig, Milano, 1994. ISBN 88-864-7102-5

Fëdor Dostoevskij photo
Carlo De Cesare photo

“Canaletto (acquafortista) non cerca i neri intensi; è il maestro dei grigi argentati, entro i quali si spande a larghi fiotti la luce. Dappertutto appare la carta. Incurvati come piccole onde, i segni sembrano ritmare; si muovono, ricevono e riflettono il sole, danno la sensazione dell'atmosfera che ondeggia attorno alle forme e che ci permette di concepirle, non come figure secche delimitate da campiture, ma come volumi calati in una dimensione mutevole. […] Manette rimprovera a Canaletto "il tocco troppo uniforme e troppo poco delicato"; ed è ingiusto.”

Henri Focillon (1881–1943) storico dell'arte, storico e poeta francese

da Piranesi, 1918
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

Quentin Tarantino photo
Pierre Gassendi photo

“La morale non è altro che l'arte attiva e pratica di viver bene.”

Pierre Gassendi (1592–1655) presbitero, filosofo e teologo francese

citato in Baldassarre Poli, Saggio d'un corso di filosofia, p. 7, Volume 4, Parte 1, 1832

Tommaso Landolfi photo
Achille Campanile photo

“Silenzio, comincia la trasmissione. Appare sul teleschermo un signore giovialotto, cordialotto, il Luigi Silori di cui sopra. Presso di lui c'è la simpatica attrice Carla Bizzarri, pronta a dare la mano. Silori, con voce baritonale: "Cominciamo col libro della settimana. Questa volta è un libro di viaggi. Va a ruba. Ha un successo di vendita strepitoso. Eccolo qua." Prende dalla scrivania un volume, lo esamina, lo mostra ai telespettatori. Con voce baritonale: "S'intitola Orario generale delle Ferrovie dello Stato". È un'operetta preziosa, che non dovrebbe mancare nella biblioteca di qualsiasi persona colta; si raccomanda per la sua veste e il suo contenuto, e non soltanto ai bibliofili, ai cultori del libro come oggetto d'arte. Ma del resto, adesso parleremo con l'editore che abbiamo voluto ospite nostro questa sera perché ci parli di questa sua creatura."
Entra il signor Pozzo (o il signor Grippaudo). Silori, con voce baritonale: "Caro Pozzo (o: caro Grippaudo), noi vorremmo sapere da lei quali sono gli intendimenti artistici perseguiti da questa fortunata opera letteraria." "Le dirò, riguarda lo sviluppo della cultura differenziata da caso a caso.”

Achille Campanile (1899–1977) scrittore italiano

... ] "E mi dica, i ritardi?" "I ritardi no, non sono indicati. C'è comunque un'edizione integrale e ci sono delle edizioni ridotte." "Direi quasi regionali. A carattere etnografico?" "Direi di sì. Direi di sì." "Ed è un libro che va molto?". "Direi che è una delle opere più vendute." "Un best seller, insomma.". (da La televisione spiegata al popolo, 1989, Bompiani)

Antoine Louis Claude Destutt de Tracy photo

“La morale è la cognizione de' nostri veri e solidi interessi.”

Antoine Louis Claude Destutt de Tracy (1754–1836) filosofo francese

citato in Baldassarre Poli, Saggio d'un corso di filosofia, p. 8, Volume 4, Parte 1, 1832

“[Atanasio di Alessandria] Il più grande uomo del suo secolo, anzi, considerato sotto tutti gli aspetti, il più grande di quanti n'abbia avuti la Chiesa.”

Jean-Philippe-René de La Bléterie (1696–1772) storico francese

citato in Cesare Cantù, Sant'Atanasio, p. 511, Biografie per corredo alla storia universale, Volume I

Mahátma Gándhí photo
Francesco Saverio Nitti photo
Francesco Saverio Nitti photo

“[Su Ferdinando II delle Due Sicilie] Pochi principi italiani fecero tra il '30 e il '48 il bene che egli fece. Mandò via dalla corte una turba infinita di parassiti e di intriganti: richiamò i generali migliori, anche di parte liberale, e licenziò gli inetti; ordinò le leve militari; fece costruire, primo in Italia, una strada ferrata, istituì il telegrafo, fece sorgere molte industrie, soprattutto quelle di rifornimento dell'esercito, che era numerosissimo; ridusse notevolmente la lista civile; mitigò le imposte più gravi. Giovane, forte, scaltro, voleva fare da sé, ed era di una attività meravigliosa. Educato da preti e cattolicissimo egli stesso, osò, con grande ammirazione degli intelletti più liberi, resistere alle pretese del papato e abolire antichi usi, umilianti per la monarchia napoletana. È passato alla storia come "Re bomba" e non si ricordano di lui che il tradimento della Costituzione, le persecuzioni dei liberali, le repressioni di Sicilia, e le terribili lettere di Gladstone. Abbiamo troppo presto dimenticato che, durante quasi due terzi del suo regno, i liberali stessi lo chiamarono Tito e lo lodarono e lo esaltarono per le sue virtù e per il desiderio suo di riforme. Abbiamo troppo presto dimenticato il sollievo che le sue riforme finanziarie produssero nel popolo, e l'ardimento che egli dimostrò nel sopprimere vecchi abusi.”

Francesco Saverio Nitti (1868–1953) economista, politico e saggista italiano

da Scritti sulla questione meridionale: Volume 1, Laterza, Bari, 1958, p. 41

Antonio Fogazzaro photo
Carlo Luigi Morichini photo

“Che i romani non temano di produr troppo, e rammentino ciò che inculcava il nostro Genovesi: che un popolo abbondante in grano, vigne ed olivi è da natura costituito creditore degli altri.”

Carlo Luigi Morichini (1805–1879) cardinale e vescovo cattolico italiano

citato in Giornale arcadico di scienze, lettere, ed arti, Volume 52, p. 246, Roma 1831

Auguste-Arthur de La Rive photo

“Mi ricordo che nel 1840, essendo a Presinge, egli si faceva svegliare ogni mattina, alle cinque, dal suo cameriere, e a qualunque ora avanzata della notte si fosse coricato, scuoteva il sonno, e, avendo sorbito una tazza di caffè, con un bicchiere d'acqua, si metteva all'opera. Quest'opera consisteva nella lettura della Storia d'Inghilterra di lord Mahon, autore esatto e scrupoloso, ma scialbo e senza interesse. Ricordo quale repulsione invincibile m'ispirava il solo aspetto di questi volumi. Ma Camillo di Cavour aveva risoluto d'imparare l'inglese, e, al fine di questo studio avesse nello stesso tempo per risultato di fargli conoscere la storia d'Inghilterra, consacrava senza stancarsi le sue mattinate a tradurre un libro noioso, scritto in una lingua ch'egli ignorava. Più tardi trovandomi con lui nella terra di Leri, partivo allo spuntar del giorno per la caccia. Non m'è accaduto una sola volta di partire senza che Cavour mi salutasse con uno di quegli auguri che fanno la disperazione del cacciatore, e benché non avesse alcuna intenzione di andare a tirare le beccaccine, era sempre in piedi dall'alba, esaminando i conti, visitando le stalle, fissando i particolari di qualche miglioramento, sorvegliando lo sballaggio di qualche nuova macchina e occupando i momenti perduti per qualsiasi altro con la lettura di un libro sostanzioso italiano, francese e inglese, di agricoltura, d'economia politica e di storia.”

Auguste-Arthur de La Rive (1801–1873) fisico svizzero

citato in Cavour, l'uomo e l'opera

Lorenzo Mascheroni photo
Sean Penn photo

“[la rabbia] È il combustibile della mia creatività: quando la stupidità raggiunge un volume troppo alto, mi monta dentro.”

Sean Penn (1960) regista e attore statunitense

Origine: Citato in Festa di Roma, l'applauso più lungo è per Sean Penn http://www.adnkronos.com/IGN/Spettacolo/?id=1.0.1467958949, IGN, 24 ottobre 2007.

Luciano Ligabue photo

“Il rock deve essere suonato al volume che serve.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

durante l'Elle sette stadi 2008, luglio 2008; citato in Corriere della sera http://www.corriere.it/spettacoli/08_luglio_05/ligabue_concerto_de0b133c-4a66-11dd-9da4-00144f02aabc.shtml, 5 luglio 2008.

Luciano Ligabue photo
Angelo De Gubernatis photo

“Ogni verso di Isabella di Morra è un grido veemente d'un'anima straziata, e talora ci par quasi sentirne l'ululato che dai remoti burroni del Sinni si leva fino a noi, per gridare, benché tardi, vendetta.”

Angelo De Gubernatis (1840–1913) scrittore, linguista e orientalista italiano

citato in Maria Ferrari Bandini Buti, Poetesse e scrittrici, Volumi 1-2, E.B.B.I., Istituto editoriale italiano B.C. Tosi, s.a., p. 53

Nico Perrone photo

“Prendendo le mosse da un classico quesito di Mario Pagano, celebre pensatore e giurista napoletano di fine Settecento ("un reo, che chiama il complice, per quante ragioni può ciò fare?"), l'agile volumetto dovuto alla penna fluida dello storico Nico Perrone si sviluppa su due piani diversi, spesso tra loro intersecati […]. Da un canto vi è il piano della vicenda storica, sullo sfondo dei fermenti giacobini alla vigilia della Repubblica partenopea, soprattutto incentrata sul famoso processo istruito nel 1794 contro Emmanuele De Deo, accusato di lesa maestà per avere cospirato contro la corona borbonica e, perciò, condannato a morte al termine di un giudizio celebrato in forma sommaria, senza reali garanzie e sulla base di prove di scarsa consistenza. […] D' altro canto, e proprio in rapporto alla realtà processuale del tempo, vi è il piano della analisi dedicata a un singolare istituto (il "truglio", per l' appunto, da cui trae titolo il volume) consistente in una sorta di transazione tra accusato e accusatore sulla entità della pena da infliggere al primo, al di fuori di un normale processo, anche sulla base delle dichiarazioni rese dal medesimo a carico di sé o di altri […]. È facile immaginare a quali oscure manovre potesse dar luogo un istituto del genere, soprattutto nel contesto di un sistema sostanzialmente antigarantistico come quello borbonico.”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

Vittorio Grevi

Nico Perrone photo
Enzo Biagi photo
Piero Angela photo
Atanasio di Alessandria photo

“Gl'incomodi della fuga sono più difficili a sopportare che non i dolori della morte; e il principale merito di chi sostiene persecuzioni, consiste nel perseverare senza noia né impazienza.”

Atanasio di Alessandria (295–373) santo cattolico

Origine: Citato in Cesare Cantù, Sant'Atanasio, p. 505, Biografie per corredo alla storia universale, volume I.

“Caro Dottor Narciso, perché l'acqua a 100° aumenta di volume?”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

"Perché suda".
L'adorabile posta del Dottor Narciso
Variante: "Caro Dottor Narciso, perché l'acqua a 100° aumenta di volume?". "Perché suda".

Andrea Poltronieri photo

“[Rivolta alla musica ad alto volume] Mo smorza stal cancar, stal bagai chi, c'at ién'al colera, boia d'na miseria.”

Andrea Poltronieri (1965) comico, polistrumentista e cantante italiano

Mah spegni questo cancro, questo affare qui, che ti venga il colera, boia miseria.
La Nives, Citazioni famose della Nives

Gottlob Frege photo
Gottlob Frege photo
René Magritte photo

“[Su Carmine Crocco] Lo Zapata italiano, quello che diverrà il generalissimo dei contadini meridionali.”

Renzo Del Carria (1924–2010) storico italiano

da Proletari senza rivoluzione: Volume 1, Edizioni Oriente, 1966, p. 75

Barbet Schroeder photo
Maria Chiara Pievatolo photo
Paolo Segneri photo
Alfonso Bertoldi photo
Dorothea Lieven photo

“In che modo grande vi amo, e in che modo piccino! Posso scrivervi due volumi. Posso ripetervi cento volte in ogni pagina che vi amo…”

Dorothea Lieven (1785–1857) nobildonna tedesca

Origine: Citato in Arthur Herman, Metternich, traduzione di Giorgio Liebman, dall'Oglio Editore, Milano, 1958, p. 130.

Carmelo Bene photo
Ugo Foscolo photo
Melissa Panarello photo
Stefano I di Polonia photo

“O polacchi! Non l'ordine legale, poiché non l'avete. Non il governo, poiché lo spregiate. Il caso solo regge la vostra Repubblica.”

Stefano I di Polonia (1533–1586) re di Polonia

citato in Bernard Zaydler, Storia della Polonia: fino agli ultimi tempi. Volume II

Hārūn al-Rashīd photo

“Ahi, ahi! tu giaci nelle braccia della polvere; la gelosia consuma il mio cuore. || Datti pace, perocch'io non posso più riscaldarmi nel mondo per l'amore e il piacere.”

Hārūn al-Rashīd (766–809) califfo arabo

citato in Cesare Cantù, Aron al-Rascid, p. 700, Biografie per corredo alla storia universale, Volume I

Hārūn al-Rashīd photo
Benedetto Croce photo
Benedetto Croce photo
Benedetto Croce photo
Girolamo Tiraboschi photo
Girolamo Tiraboschi photo