Frasi su altro
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“Gli argentini sono al 30 per cento socialisti, al 20 per cento conservatori, un altro 30 per cento è di radicali. [Alla domanda del giornalista: "E i peronisti?"] No, no, peronisti sono tutti quanti.”

Juan Domingo Perón (1895–1974) politico e militare argentino

Origine: Citato in Antonello Sacchetti, L'uomo politico latinoamericano più importante (e contraddittorio) del XX secolo. A sessant'anni dalla sua prima elezione a presidente dell'Argentina http://www.ilcassetto.it/notizia.php?tid=52, ilcassetto.it, 18 ottobre 2006.

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“Ho fatto bene più di chiunque altro in tutti i settori in cui mi sono cimentato.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1994
Origine: Citato in Maria Teresa Meli, «L'Italia non è mai andata così bene» http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0750_01_1994_0220_0003_15455997/anews,true/, La Stampa, 13 agosto 1994.

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“Gli altri leader europei sanno che io vengo da un altro mondo, vengo considerato un tycoon, sono in una situazione di forza e di prestigio indiscutibile.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2001
Origine: Da una conferenza stampa, Roma, 21 dicembre 2001; citato in Sebastiano Messina, La grandeur del Cavaliere. Gli altri premier mi invidiano http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/22/la-grandeur-del-cavaliere-gli-altri-premier.html, la Repubblica, 22 dicembre 2001.

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“Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: "Meno male che ci sono io". Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Roma, presentazione del libro La grande muraglia di Bruno Vespa, Adnkronos, 3 dicembre 2002

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“Non dico che sono contro la democrazia, ci mancherebbe altro. Mi accusano naturalmente di questo: quando ho detto come provocazione, evidentemente paradossale, che dovrebbero votare solo i capigruppo.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

citato in Parlamento: Berlusconi, voto a capigruppo era una provocazione paradossale, Adnkronos, 15 marzo 2009

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“Monti non ha fatto altro che continuare il mio lavoro.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2012
Origine: Citato in Berlusconi: "Monti ha proseguito mio lavoro. Ppe preoccupato da sinistra" http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/13/monti-ha-proseguito-mio-lavoro-ppe-preoccupato-da-ritorno-sinistra/445503/, ilFattoQuotidiano.it, 13 dicembre 2012.

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“Chi va alla festa e ballar non sa, ingombra il loco e altro non fa.”

Le sottilissime astuzie di Bertoldo, Detti sentenziosi di Bertoldo innanzi la sua morte

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“Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.”

The Shadow of the Wind
L'ombra del vento
Variante: Nulla alimenta l'oblio più di una guerra, Daniel.
Le guerre negano la memoria, dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome ed un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.

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“Maturare non è altro che il processo attraverso il quale si scopre che tutto ciò in cui credevi da giovane è falso mentre tutto quello a cui ti rifiutavi di credere in gioventù risulta vero.”

The Midnight Palace
Il Palazzo della Mezzanotte
Variante: Maturare non è altro che il processo attraverso il quale si scopre che tutto ciò a cui credevi da giovane è falso mentre tutto quello a cui ti rifiutavi di credere in gioventù risulta vero.

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“Fin dall'inizio, più di un anno fa, c'era qualche analista di buon senso che credeva alla favola delle armi di distruzione di massa? Era evidente che la guerra in Iraq aveva altri scopi. Destituire quella personcina garbata che si chiama Saddam, spezzare i legami tra il regime di Baghdad e i palestinesi, creare nel cuore del Medio Oriente una possibile democrazia, come elemento scardinante di un pezzo di mondo dominato dall'integralismo. La questione dirimente, su cui non si possono fare analisi a tavolino, è l'esportabilità della democrazia. L'arrivo degli yankees, con il determinante corredo di aiuti economici, aveva saputo riportare libertà e civiltà in Germania, in Italia e in Giappone, le tre nazioni sconfitte nella seconda guerra mondiale. Ma un modello di cambiamento accaduto in passato non è garanzia di successo in altro tempo e altro luogo. Troppo diverse le condizioni di partenza, troppo lontane le mentalità. Certo, gli iracheni non ci hanno accolto con i fiori. Ma davvero qualcuno pensava di rivedere a Baghdad le stesse scene delle ragazze italiane che lanciavano fiori ai soldati americani nel 1944-45? E poi, quante fazioni ci sono dentro l'Iraq? Quante etnie, quante consorterie, quanti interessi? L'errore, che è tragico oltre che ridicolo, è l'illusione di riuscire a imporre, con l'azione delle armi, una logica democratica, a cui il civilissimo Occidente è arrivato dopo secoli di storia complessa. Tra un mese dieci nuovi paesi entreranno nell'UE. Ci sono arrivati non per interventi esterni, ma perché ha agito l'esigenza della libertà. Dall'interno.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Vanity Fair, n. 29, 29 aprile 2004
Citazioni di Mina

“Rimettiamo in discussione il ruolo di Sua Maestà la televisione". Lei, l'imperatrice delle nostre case sempre più vuote di pensieri e parole e sempre più inzuppate di rumori. Lei, appollaiata sul trono delle nostre serate, lei divoratrice dei nostri attimi più privati, così ingorda di scandali, di pochezze e di immagini virtuali, con i suoi flash abbaglianti e le sue sequenze accelerate che inghiottono lo spazio e soffocano il tempo. Lei che non lascia via di scampo. Dalle sue frattaglie non si può sfuggire. Lei, che vomita pattume in quantità industriale, non accetta più di essere un vago sottofondo: ti penetra nell'iride sotto forma di stupefacenti videoclip, di pianti in diretta e altre amenità. Sua Maestà la tv ha decretato che il nostro cervello debba essere soltanto una discarica. E a noi, bravi e diligenti utenti, ha riservato una sola libertà: quella dello zapping da un cassonetto per la plastica ad un contenitore per rifiuti organici. Il saltapicchio da un canale all'altro non è più motivato dalla ricerca di ciò che potrebbe sollecitare maggiormente la nostra intelligenza, il nostro interesse. Quando brandiamo un telecomando, ci trasformiamo in un animalone tecnologico, un tutt'uno con l'apparecchio televisivo. Una schifezza massmediale rassegnata e inconsapevole. E quanto più ciò che vediamo è inquietante, tanto più le nostre facoltà inferiori si sentono gratificate.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Salviamoci dal trash in tv, Liberal, 7 maggio 1998

“Se ne vanno, vogliono andarsene. Un'altra tragedia, un'altra assurdità, un'altra assenza, un altro mistero. Non voglio sapere perché Whitney Houston è morta. Non ho voglia di legare, un'altra volta, un grande talento musicale a storie di droga. L'equazione "maledetta" che associa successo a fragilità, arte a depressione, applausi a farmaci continua a perseguitare un mondo che, solamente in apparenza, contiene solo privilegi. Non fatemelo sapere, per favore, se fosse veramente così. Me la voglio tenere nella memoria come la vedo io: lunga, bellissima, brava oltre ogni misura. So poco della sua vita. E tutto della sua musica. Un angelo che canta in quel modo avrebbe meritato quello che ormai sembrerebbe un "premio" irraggiungibile: una esistenza consapevole, una vita felice. Lei ha veramente inventato un modo di cantare, per niente facile, che tutti hanno tentato di imitare. È diventata il termine di paragone. La cartina di tornasole. Il modello. L'inarrivabilità. E, come mi capita in casi come questo, non posso fare a meno di pensare a dove va a finire il talento di una persona quando questa persona smette di essere nella forma che conosciamo. Ma non è questo che conta. Se ne è andata. Non so, aveva figli? Speriamo di no. Dieci anni fa circa si era sparsa la voce della sua morte. Non era vero. Whitney Houston aveva ancora da vivere per sé e per noi. Se questa volta non ci saranno smentite, avrà smesso la sua vita e la sua sofferenza, e noi ci terremo caro ciò che ci ha lasciato.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Vanity Fair del 27 dicembre 2003
Citazioni di Mina

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“Certamente, nelle mani di un altro Barks, Topolino diventerebbe un personaggio meraviglioso. Guardate le cose che [Barks] ha fatto con Paperino… tutto quello che ha ricevuto da Disney era un irascibile buffone che tirava le noci a Cip e Ciop. Quello che la Dell e Barks hanno fatto con quel personaggio è un miracolo.”

Don Rosa (1951) fumettista statunitense

Sure, in the hands of another Barks, Mickey would become a wonderful character. Look what he did with Donald... all he got from Disney was a slapstick hothead who threw walnuts at Chip n' Dale. What Dell/Barks did with the character is a miracle.

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“[Nel 2001] Ho sempre giocato per qualcun altro. Prima per mia sorella che stava male e aveva bisogno di denaro per curarsi. Poi c'era la guerra e ho giocato per il mio paese. Dopo 12 anni mi sono trovato senza motivazioni e allora ho deciso di giocare per me. In Australia quest'anno ho detto: o ci provo o smetto.”

Goran Ivanišević (1971) tennista croato

Origine: Citato in Roberto Lombardi, I miracoli di Ivanisevic non finiscono mai: è in semifinale a Wimbledon https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/05/miracoli_Ivanisevic_non_finiscono_mai_co_0_0107052428.shtml, Corriere della Sera, 5 luglio 2001.

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“Sedici anni dopo Nantes, da un Meneghin all'altro, la vittoria dell'Italia, la grande emozione!!!”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

istanti finali di Italia-Spagna, finale dell'Europeo di Basket 1999
Citazioni tratte da telecronache, Italbasket

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“Per un motivo o per l'altro | non possiamo mai stare più vicini | per un periodo che duri… è adesso quel momento?”

Mike Oldfield (1953) compositore e polistrumentista britannico

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“Wikipedia fonda il suo sogno su un altro sogno: il senso di responsabilità di una comunità scientifica. E ai sogni, ogni tanto, bisogna crederci.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Wikipedia, un sogno a cui bisogna credere http://www.corriere.it/spettacoli/10_aprile_25/wikipedia-un-sogno-a-cui-bisogna-credere-aldo-grasso_e211e69a-5040-11df-a78b-00144f02aabe.shtml, Corriere.it, 25 aprile 2010.

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“Padri" e "figli" sono due eserciti in armi, separati l'uno dall'altro, nei Karamàzov, da una diversità insanabile e di nuovo naturalissima: i padri, gli adulti, sono come sono, son l'esistente massiccio, sono degli "io" arroccati in sé e pronti a difendersi per l'eternità nel mondo che era il loro dominio. I giovani al contrario bramano tutti, qui, di liberarsi del proprio "io”

Igor Sibaldi (1957) traduttore, saggista e scrittore italiano

del proprio grado di partecipazione a quell'esistente, del ruolo che in esso è toccato loro, del loro compromesso con il mondo dei padri – e soffocano in esso, sono infelici e ansiosi. (pp. XXIV-XXV)
Introduzione a I fratelli Karamàzov

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“La mia Inter aveva qualcosa che nessun altro aveva: eravamo forti, tecnici e solidi. Una delle più forti squadre della storia.”

Sandro Mazzola (1942) calciatore italiano

citato nel Corriere dello Sport, 1° dicembre 2010

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“[Gaffe] La palla è controllata da un altro controllore del pallone.”

Enrico Ameri (1926–2004) giornalista italiano

Origine: Citato in Palla lunga e pedalare, p. 31.

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“Altro che il cappuccino frettolosamente consumato che immiserisce gli spiriti!”

Daniele Panebarco (1946) fumettista italiano

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