Frasi su cap.
pagina 26

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“I vanitosi sentono solo le lodi.”

cap. XI, p. 57
Il piccolo principe

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“La radio e il cinema sono tra quei grandi automi che sempre più si occupano di dilettare le masse.”

Friedrich Georg Jünger (1898–1977) scrittore tedesco

cap. XLI, p. 192
La perfezione della tecnica

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“L'uso senza cura è rapina.”

Friedrich Georg Jünger (1898–1977) scrittore tedesco

cap. VII, p. 49
La perfezione della tecnica

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“I fatti storici sono lo stile della parola di Dio e questa parola non può essere condizionale.”

Léon Bloy (1846–1917) scrittore, saggista e poeta francese

da Introduzione, cap. XI, p. 54
L'anima di Napoleone

“Grazie, non ho tempo,» rispose Zebio; «dite a quelli che mi vogliono rovinare che ci riusciranno: a salvarmi non ci tengo.”

Guido Cavani (1897–1967) scrittore italiano

cap. XV, p. 128
Zebio Còtal, Citazioni dal libro

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“La maggior parte delle guerre, e le più sanguinose, furono, e sono fomentate dai preti.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

cap. LII; p. 122
Clelia: il governo dei preti

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“La maggior parte degli uomini, o il loro maggior numero si lascia guidare in fatto di religione da una direzion comune.”

James Harrington (1611–1677) filosofo e scrittore britannico

cap. ultimo, 38; p. 135
Aforismi politici

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“La moltiplicità delle leggi non essendo, che una moltiplicità d'insidie tese al popolo, è perciò causa della corruzione del governo.”

James Harrington (1611–1677) filosofo e scrittore britannico

cap. IX, 1; p. 104
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“In una repubblica ben regolata, il popolo generalmente è contento. (cap. ultimo, 16; p. 129)”

James Harrington (1611–1677) filosofo e scrittore britannico

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“Non è per questo che io giudichi che non si abbia adoperare l'armi e le forze; ma si debbono riservare in ultimo luogo dove e quando gli altri modi non bastino.”

libro II, cap. 21
Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Origine: La mente di un uomo di Stato, cap. II, III: «Le armi si debbono riservare in ultimo luogo, dove, e quando gli altri modi non bastino.»

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“Egli riteneva essenziale, così pareva, conoscere l'uomo prima di tentare di fargli del bene. Quando esistono cuore e intelletto, le malattie dell'organismo fisico sono colorate dai caratteri di quelli. In Arthur Dimmesdale il pensiero e l'immaginazione erano così attivi, e la sensibilità così intensa, che l'infermità corporea doveva trovarvi un terreno d'operazione. Così Roger Chillingworth, uomo abile, medico amorevole e amico, procurava di affondare nel petto del paziente, frugando fra i princìpi di lui, nonché nei ricordi, saggiando tutto con tocco cauto, come un cercatore di tesori in una buia caverna. Pochi segreti possono eludere un indagatore che abbia opportunità e licenza di intraprendere una simile ricerca, nonché l'abilità di seguirla. Un uomo oppresso da un segreto dovrebbe schivare l'intimità del suo medico. Se questi possiede sagacia e un ineffabile elemento in più, chiamiamolo intuito, se egli non mostra un egoismo indiscreto, né caratteri personali spiccatamente sgradevoli, se ha la forza, che gli deve essere innata, di trovare delle affinità con il paziente al punto che questi si trovi ad aver detto ciò che si immagina di avere soltanto pensato; se tali rivelazioni vengono ricevute senza tumulti e riconosciute non tanto da una simpatia dichiarata quanto da un silenzio, da un afflato inarticolato, con una parola gettata qua e là a dimostrare che tutto viene compreso, se a questi requisiti di un confidente si aggiungono i vantaggi forniti dal carattere sociale del medico, allora, ad un istante inevitabile, l'anima del sofferente si scioglierà e sgorgherà in un fiotto oscuro ma trasparente, recando tutto il mistero alla luce del giorno.”

cap. IX
La lettera scarlatta
Origine: Citato in Elémire Zolla, La cura psicanalitica http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/ritagliostampa/bncr_zolla_a10/001, s. t., 2 novembre 1960.

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“Oggi non è cosa alcuna che faccia vergogna appresso agli uomini usati e sperimentati nel mondo, salvo che il vergognarsi; né di cosa alcuna questi sì fatti uomini si vergognano, fuorché di questa, se a caso qualche volta v'incorrono. (Detti memorabili di Filippo Ottonieri, cap. V)”

Operette morali
Variante: Oggi non è cosa alcuna che faccia vergogna appresso agli uomini usati e sperimentati nel mondo, salvo che il vergognarsi; né di cosa alcuna questi sì fatti uomini si vergognano, fuorché di questa, se a caso qualche volta v’incorrono. (Detti memorabili di Filippo Ottonieri, cap. V)

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“L'Uomo, come creatura fisica, e sensuale, è mosso naturalmente a sostenere, e difendere la sua conservazione contro gl'attentati della violenza.”

James Harrington (1611–1677) filosofo e scrittore britannico

cap. IV, 8; p. 44
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