Frasi su fai-da-te
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“«Perché io non vedo la bontà e la bellezza ovunque?»
—«Perché non puoi vedere fuori di te ciò che non vedi dentro di te.»”

Anthony de Mello (1931–1987) gesuita e scrittore indiano

Un minuto di saggezza nelle grandi religioni

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“Quando io penso a te | giurerei che il Nilo | nasce dal mio cuore.”

Riccardo Mannerini (1927–1980) poeta e paroliere italiano

Quando penso a te...; p. 139
Il sogno e l'avventura

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“Se non riesci ad amare Te Stesso, non puoi amare un altro. Molte persone commettono l'errore di cercare l'amore per Sé attraverso l'amore per un Altro. Certo, non si rendono conto di comportarsi così. Non si tratta di uno sforzo consapevole. È quanto accade nella mente. Nel profondo della mente, in quello che chiamate inconscio, pensate: Se soltanto riesco ad amare gli altri, gli altri ameranno me. Diventerò quindi simpatico e potrò volermi bene. In realtà un gran numero di persone si detesta perché ha l'impressione di non essere amato da nessuno. Questa è una malattia che si verifica quando gli individui sono davvero «consumati d'amore» perché in verità gli altri li amano, ma questo non ha importanza. Non ha nessuna importanza quante siano le persone a dichiarare il proprio amore nei loro confronti, non è sufficiente. Innanzitutto loro non ci credono. Pensano di essere manipolati, pensano che si cerchi di ottenere qualcosa. (Come è possibile essere amati per quello che si è veramente? No. Deve esserci un errore. Gli altri vogliono qualcosa in cambio! Ma che cosa?) Stanno lì a cercare di capire in quale modo si potrebbe davvero amarli. Perciò non credono a quanto viene loro detto e danno inizio a una campagna per indurre gli altri a provare il proprio amore. Per far questo possono pretendere da chi li ama che cominci con il cambiare comportamento.”

Neale Donald Walsch (1943) scrittore

Conversazioni con Dio

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“Caro Claudio, tu, nel mio quartiere di Milano sarai sempre il benvenuto. Io alla Garbatella sono stato invitato e ci andrò. Sono gli ignoranti come te con un ricco conto in banca i veri razzisti. È facile pontificare quando non si ha un problema di casa popolare, di mutuo, di disoccupazione, di mezzi pubblici insicuri.”

Matteo Salvini (1973) politico italiano

Origine: Da un'intervista a Il Tempo; citato in Mario Valenza, Botta e risposta tra Claudio Amendola e Matteo Salvini http://m.ilgiornale.it/news/2015/05/10/botta-e-risposta-tra-claudio-amendola-e-matteo-salvini/1126611, Ilgiornale.it, 10 maggio 2015.

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“Te voglio bene assaje | ma tanto, tanto bene sai, | è una catena ormai | che scioglie il sangue dint'e vene sai.”

Lucio Dalla (1943–2012) musicista, cantautore e attore italiano

da Caruso, n. 1
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“Una cosa è certa sul tifo: non è un piacere parassita, anche se tutto farebbe pensare il contrario, e chi dice che preferirebbe fare piuttosto che guardare non capisce il concetto fondamentale. Il calcio è un contesto in cui guardare diventa fare – non in senso aerobico, perché guardare una partita con il fumo che esce dalle orecchie, e poi bere e mangiare patatine per tutta la strada del ritorno è assai improbabile che ti faccia del gran bene, nel senso in cui te ne fa la ginnastica di Jane Fonda o lo sbuffare su e giù per il campo. Ma nel momento del trionfo il piacere non si irradia dai giocatori verso l'esterno fino ad arrivare ormai smorzato e fiacco a quelli come noi in cima alle gradinate; il nostro divertimento non è una versione annacquata del divertimento della squadra, anche se sono loro che segnano i gol e che salgono i gradini per incontrare la principessa Diana. La gioia che proviamo in queste occasioni non nasce dalla celebrazione delle fortune altrui, ma dalla celebrazione delle nostre; e quando veniamo disastrosamente sconfitti il dolore che ci inabissa, in realtà, è autocommiserazione, e chiunque desideri capire come si consuma il calcio deve rendersi conto prima di tutto di questo. I giocatori sono semplicemente i nostri rappresentanti, e certe volte, se guardi bene, riesci a vedere anche le barre metalliche su cui sono fissati, e le manopole alle estremità delle barre che ti permettono di muoverli. Io sono parte del club, come il club è parte di me; e dico questo perfettamente consapevole del fatto che il club mi sfrutta, non tiene in considerazione le mie opinioni, e talvolta mi tratta male, quindi la mia sensazione di unione organica non si basa su un fraintendimento confuso e romantico di come funziona il calcio professionistico.”

Nick Hornby (1957) scrittore inglese

Origine: Febbre a 90, pp. 184-185

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“Il tizzo acceso fin che arde fuma; | simile, o mesto amico, al nostro cuore | che in pianto si consuma | fin che arde l'amore. || Lascia dunque che s'alzi e che s'esali | questa nube di duol cotanto intenso; | essa abbraccia i tuoi mali | come grani d'incenso. || Sii in te stesso al par d'un vaso sacro | d'olocausto, di fede e di speranza; | vedi, il fumo pare acro, | ma il turibolo danza. || Non ispegner per tema o per ristoro | quell'incendio divin che ti fa egro, | non far che il carbon d'oro | si muti in carbon negro. || Anzi affronta gli spasmi ed il martiro, | cerca nell'ansia del tormento occulto | dopo il duol del sospiro | l'estasi del singulto; || troverai qualche vero. È la tempesta | esultazione a chi non sa temerla, | e sulla duna resta | dopo l'onda la perla. || Piangi, medita e vivi; un dì lontano | quando sarai del tuo futuro in vetta | questo fiero uragano | ti parrà nuvoletta. || *** || Oggi volli per te cantar la vita, | ma la dolce canzon sul metro mio | torna fioca e smarrita | per troppo lungo oblio. || Torva è la Musa. Per l'Italia nostra | corre levando impetuösi gridi | una pallida giostra | di poeti suicidi. || Alzan le pugna e mostrano a trofèo | dell'Arte loro un verme ed un aborto | e giuocano al palèo | colle teste di morto. || Io pur fra i primi di cotesta razza | urlo il canto anatemico e macabro, | poi, con rivolta pazza, | atteggio a fischi il. || Praga cerca nel buio una bestemmia | sublime e strana! e intanto muor sui rami | la sua ricca vendemmia | di sogni e di ricami. || Dio ci aiuti, o Giovanni, egli ci diede | stretto orizzonte e sconfinate l'ali; | ci diè povera fede | ed immensi ideali. || E il mondo ancor più sterile, o fratello, | ci fa quel vol di pöesia stupendo, | e non trovando il Bello | ci abbranchiamo all'Orrendo. || Dio ci aiuti! Su te sparga l'ulivo, | sparga la pace e le benedizioni, | sii sulla terra un vivo | felice in mezzo i buoni. || A me calma più piena e più profonda; | quella che splende nell'orbita d'una | pupilla moribonda, | mite alba di luna.”

Arrigo Boito (1842–1918) librettista italiano

A Giovanni Camerana., pp. 796-798
Origine: Citato in G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti e G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo , [Letteratura italiana con pagine di scrittori stranieri, Analisi dei testi e critica, vol III, tomo secondo, Dal Decadentismo ai giorni nostri, Storia del teatro e dello spettacolo a cura di Gigi Livio], Paravia, Torino, 1993. ISBN 88 395 0453 2

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“Padre, se anche tu non fossi il mio | padre, se anche fossi a me un estraneo | per te stesso egualmente t'amerei.”

Pianissimo
Origine: Da «Padre, se anche tu non fossi il mio»; citato in Luisi, p. 21.

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“Solo con te il presente io vivo | che i futuri non sapranno | eterno.”

Pietro Nigro (1939) poeta italiano

da Boulevard Saint-Michel, vv. 4-6
Astronavi dell'anima

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“Qui sopra al mar Tirren fra rotti sassi, | che mostran che già fur superbe mura, | giunto son con Amor, ch'ogni sua cura | posta ha in seguirne a ciò ch'io non te lassi…”

Antonio Tebaldeo (1463–1537) poeta italiano

da Qui sopra al mar Tirren..; citato in I capolavori della poesia italiana, a cura di Guido Davico Bonino, CDE, 1972

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“Disegnerò un nuovo giorno per noi, come un bimbo io mi pasticcerò, solo casetta cielo e prato farò per riscoprire ogni cosa con te.”

Gigi D'Agostino (1967) disc jockey e produttore discografico italiano

da A Volte Io Mi Perdo n° 8 cd 1
Suono Libero

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“Ma tu lo sai che cosa deve fare un giornalista? Tu hai idea di che cosa è un giornalista? Secondo te il giornalista è uno che lecca il culo ai politici? È uno che dice che va tutto bene quando invece va tutto male?”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

ad Announo del 5 giugno 2014; visibile su serviziopubblico.it http://www.serviziopubblico.it/2014/06/elisa-la-fiducia-a-renzi/?cat_id=6818

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“'Carmine Schiavone': Gli dissi: "Non vi permettete, nel modo più assoluto." Venne mio genero di corsa dalla Calcestruzzi e mi disse: "Tu non sai niente, ho fatto scavare e sono usciti tre fusti di materiale tossico. Sì, si spartiscono 600 milioni di lire al mese ciascuno."'Sandro Ruotolo': Per i rifiuti?.'Carmine Schiavone': Sì. "Stanno facendo il tossico e l'atomica." Corro subito a Casale, chiamo gli altri: "Oh… che cazzo è successo? Ma insomma… adesso state facendo questo, ma che volete uccidere a tutti quanti?", risposero: "Ma che te ne importa, tanto anche te, bevi l'acqua minerale." In quel momento ho detto: "amici cari, qua si chiude questa situazione." Dissero: "Ma tu sei ancora un vecchio uomo d'onore, si fa per soldi. Perché se no come facciamo i soldi?" Io, ti giuro, in quell'attimo portavo solo la pistola addosso se avessi avuto la mitraglietta avrei ucciso anche mio cugino. Gli mettevo la testa nel piatto che stavano mangiando a tavola. Per togliermi dalle palle mettono le armi là, chiamano i carabinieri e mi fanno arrestare. Un giorno mandai mia figlia Rosaria a casa di mio cugino Walterino "Se esce papà vi uccide tutti, stavolta. Per quello che state facendo.", le disse: "Tu sei mia nipote e sei femmina se no ti tiravo il collo. Di' a tuo padre che ora il boss è tuo fratello Mattia!" Si erano inventati mio figlio Mattia, uno scemo immatricolato che non sapeva un cavolo della vita. "Se esce, se esce, con il bastone e senza neanche una lira."'Sandro Ruotolo': Però se lei era contrario, come ha fatto a dire ai magistrati, 20 anni fa, che qui c'erano le scorie radioattive, qui c'erano i fanghi industriali. Se lei era contrario come ha fatto?'Carmine Schiavone': Non è che non lo sapevo, perché poi mi sono informato quando sono stato solo là.'Sandro Ruotolo': Senta, lei ha avuto rapporti con i servizi segreti, quando faceva il mafioso?'Carmine Schiavone': Tutti quanti tenevano i rapporti con i servizi.'Sandro Ruotolo': Perché ci sono tracce recenti, lei era già pentito, di rapporti tra Michele Zagaria, quando era latitante, e i servizi segreti, ma parliamo degli anni 2000.'Carmine Schiavone': Non ti posso dire più niente. Lo saprai al momento opportuno.”

Carmine Schiavone (1943–2015) criminale italiano
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“Michele Zagaria: Sentite, io sono Michele Zagaria.
Carlo Pascarella: Ah.
Michele Zagaria: Eh. Allora sentimi bene. Io le sto telefonando perchè, perchè le voglio dire, no, che lei non è un giornalista serio.
Carlo Pascarella: Sì ma scusi un attimo ma lei è Michele Zagaria chi?
Michele Zagaria: E lo sai bene, chi scrivi sul giornale no? Che sta in guerra con Antonio Iovine.
Carlo Pascarella: Ma è… ma scusi ma è uno scherzo questo?
Michele Zagaria: No, no. Non è uno scherzo, sono io, personalmente. Io così le faccio le cose perchè io sono una persona seria e lei no. Aspetta un attimo, ti passo pure Antonio Iovine. Va bene? E così ti togli questo pensiero di scrivere sempre stronzate, stronzate… Secondo me un professionista serio. no? Tutte queste stronzate non le scrive. È chiaro? Adesso te lo passo.
Antonio Iovine: Pronto, sono Antonio Iovine. Senta noi non stiamo scherzando perchè ci siamo stufati di fare tutte queste cretinate, no? Noi siamo delle famiglie che… ci rispettiamo da tanti anni. Allora se lei deve scrivere le notizie le scriva serie e scriva le verità. Allora voi fate il vostro mestiere… e noi vi rispettiamo per quello che fate. Purtroppo noi facciamo un altro mestiere e ce lo siamo scelto noi, no? È vero?
Carlo Pascarella: Sì.
Antonio Iovine: Allora, il mestiere che fate voi è quello di scrivere le notizie e siamo d'accordo, però scrivetele come si devono scrivere le notizie, no?
Michele Zagaria: Stai facendo una confusione, no? Che la gente ha paura di salutare sia mio fratello che il fratello di Antonio. Allora qua non stiamo facendo nessuna minaccia e niente. Io sto parlando da persona seria come sta parlando Antonio. Per un professionista serio, secondo me non sei serio scrivendo tutte queste cose che non sono vere.
Carlo Pascarella: Posso sapere una cosa?
Michele Zagaria: Sì.
Carlo Pascarella: Da dove state chiamando?
Michele Zagaria: Noi? Dall'America.
Carlo Pascarella: Eh, hai voglia…
Michele Zagaria: È importante? È importante questo?
Carlo Pascarella: È fondamentale.
Michele Zagaria: Eh… ma per quale motivo?
Carlo Pascarella: Mi occorre una prova per sapere che siete voi!
Michele Zagaria: Sentimi bene, allora io domani ti mando mio fratello con il documento e il fratello di Antonio con il documento e vedi che vanno assieme e tutto questo problema si è chiarito. È chiaro o no? Mo io ti prego un altra cosa: domani mattina, domani mattina, ti raccomando di non scrivere quello che stiamo dicendo. Mi sono spiegato? Allora io ti ho telefonato solo per farti rendere conto che chi ti viene a dire queste stronzate sono stronzate sul vero senso della parola. Basta. Questo, non stiamo minacciando, non… niente. È chiaro questo? Va bene?
Carlo Pascarella: Va bene.
Michele Zagaria: Vuoi la conferma che ti mando mio fratello? O può bastare così?
Carlo Pascarella: Per me basta anche così.
Michele Zagaria: Ti ringrazio assai, assai.
Carlo Pascarella: Ok.
Michele Zagaria: Va bene? Da domani mattina non scrivere più queste stronzate. Io non dico che tu a me e Antonio non devi mettere sul giornale, però devi scrivere le serietà. È chiaro?
Carlo Pascarella: Voi adesso siete liberi?
Michele Zagaria: Perchè tu non lo sai che io sono latitante?”

Michele Zagaria (1958) criminale italiano

Origine: Dall'intercettazione telefonica del novembre 1998; visibile in "Pronto? Sono Michele Zagaria" http://www.serviziopubblico.it/2015/05/pronto-sono-michele-zagaria/, Serviziopubblico.it, 5 maggio 2015.

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“Il coraggio di saper vivere bene momenti per te ti rende più forte nei momenti che vivi per gli altri.”

Gioacchino Alfano (1963) politico italiano

http://www.gioacchinoalfano.com/mie-massime/

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“Certo, perché non mi sono mai affidato a te.”

231 A
Citazioni di Pausania

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“Adoro essere incinta. Come donna, sapere che hai la capacità di far crescere un altro essere umano dentro di te è davvero una sensazione unica. Mi sento del tutto in sintonia con il mio corpo e voglio trattarlo nel miglior modo possibile per dare a mia figlia tutta la salute per crescere.”

Doutzen Kroes (1985) supermodella olandese

Origine: Da un'intervista citata in Doutzen Kroes: "Adoro essere incinta" http://www.tio.ch/News/People/794911/Doutzen-Kroes-Adoro-essere-incinta/, Ticinonline, giugno 2014.

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“Tu ancora ignori chi sei, tutta la vita hai sonnecchiato sopra te stessa, | le tue palpebre è come se fossero rimaste quasi sempre chiuse, | ciò che hai fatto ti viene ricompensato con derisioni, | (i tuoi risparmi, sapere, preghiere, se non ti vengono ricompensati con derisioni, in che modo ti vengono ricompensati?) || Le derisioni non sono te, | sotto quelle, entro quelle, confusamente io t'intravedo | […].”

A te, p. 303
Foglie d'erba, Uccelli di passo
Origine: Questi versi vengono recitati nel film Fratelli in erba (2009) da Janet (interpretata da Keri Russell). «Ciò che sei non l'hai mai saputo, sei stato come assopito durante tutta la vita, | le tue palpebre sono rimaste socchiuse tutto il tempo, | ciò che hai fatto già torna in guisa di sberleffi, | gli sberleffi non sono te, | sotto di loro e dentro di loro, ti scorgo in agguato.» Da notare che il titolo originale del film Leaves of Grass è lo stesso della famosa raccolta di poesie di Whitman.

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“Me ne infischio, un altro fiasco e mi addormenterò tranquillo | e al mio risveglio so che non vedrò ciò che ho veduto essendo brillo, | per te.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Stango e Sbronzo, n. 4
Verità supposte

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“Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte.”

Pietro apostolo (-1–67 a.C.) apostolo di Gesù e primo papa della chiesa cattolica

Vangelo secondo Luca

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“Si nutre l'anima d'amore | come il flauto di vento; | vive di suono il flauto, | vive d'amore il cuore: | un amore di te, che non lo placa | un rimedio di terra. | Mi guardi, ed è una spada | che ferisce, e m'intaglia: | sono il pettine tuo, ma nella notte | della tua chioma bella | solo morte conduce.”

Bâkî (1526–1600)

da Prigione d'amore
Origine: In Poesia d'amore turca e persiana, scelta e traduzione di Angelo Michele Piemontese e Gianroberto Scarcia; ([G. Scarcia ha curato – oltre ai primi due paragrafi della «Guida alla lettura» – le versioni poetiche contenute nell'antologia e le prosastiche dal turco; tutto il resto è stato curato da A. M. Piemontese. Poesia d'amore turca e persiana, p. 9.]), EDIPEM, Novara, 1973, p. 235.

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“Cara vita che mi sei andata perduta | con te avrei fatto faville se solo tu | non fosti andata perduta<”

Amelia Rosselli (1930–1996) poetessa italiana

da Documento, 1967
Origine: Citato in Amelia Rosselli nel nome dei padri, di Walter Siti, La Repubblica, 23 novembre 2014, p. 56

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“Margherita una grande speranza | per l'Italia comincia da te.”

Giovanni Prati (1814–1884) poeta e politico italiano

Origine: Chiusa del Carme nuziale scritto nel 1868 per le nozze del principe Umberto con la cugina Margherita di Savoia.

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“Non puoi andare ad Haiti senza avere con te un pollo di gomma con la carrucola…”

Davide La Rosa (1980) fumettista, scrittore e sceneggiatore italiano

Suor Gegia
Suore Ninja, 3 – Citofonare ore pasti

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“C'era un cane un po' barbone | che legato alla catena | mi ruggiva come un leone ma faceva pena. | Penso a lui e guardo me | che minaccio chissà ché, | mascherato da leone ma ho paura di te.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Il leone e la gallina, lato B, n. 2
Umanamente uomo: il sogno

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“La Juventus è qualcosa di diverso da tutto il resto. Quando sei fuori da quel mondo, senti sempre parlare della loro mentalità. Ti sembra un discorso finto, poi ci entri e capisci cosa vuol dire: è la storia che si tramanda. Devi vincere perché quelli prima di te lo hanno fatto e quelli dopo lo faranno.”

Simone Pepe (1983) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a La Gazzetta dello Sport; citato in Il tempo di Pepe: "La Juventus è una storia che si tramanda. Il Pescara a volte penso sia il Barcellona" http://gianlucadimarzio.com/it/il-tempo-di-pepe-la-juventus-e-una-storia-che-si-tramanda-il-pescara-a-volte-penso-sia-il-barcellona, Gianlucadimarzio.com, 18 novembre 2016.

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“Una strada c'è nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici "oh, guarda, c'è un filo". Quando vivi non lo vedi il filo, eppure c'è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, si crede, dal libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che è innanzitutto il tuo istinto, e poi da qualcosa che gli indiani chiamano il karma accumulato fino ad allora.”

La fine è il mio inizio
La fine è il mio inizio
Variante: Una strada c'è nella vita, e la cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici «Oh, ma guarda, c'è un filo!». Quando vivi, non lo vedi, il filo, eppure c'è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, tu credi, dal tuo libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che innanzitutto è il tuo istinto.

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“Ama il prossimo tuo come te stesso. — Il primo prossimo è sé medesimo.
Benissimo. Cominciamo dunque con l'amar noi stessi.”

Ardengo Soffici (1879–1964) scrittore italiano

13 gennaio, p. 13
Giornale di bordo
Origine: Il riferimento è alle parole di Gesù nel Vangelo secondo Matteo, 19, 19: "Ama il prossimo tuo come te stesso".