Frasi sulla gioia
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“[Dopo la vittoria della Champions League nel 1996] La gioia dello scudetto l'avevo sentita solo mia, perché gli juventini ne avevano già vinti 22 e io neanche uno. Invece questa Coppa la sento comune, di tutti i tifosi che la aspettavano da tempo. Era importante anche l'altra, non fraintendetemi, ma penso che i tifosi godano di più per questa, anche perché è stata generata da una grande partita.”

Marcello Lippi (1948) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Citato in "Questa squadra ha vinto tutto" https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/23/Questa_squadra_vinto_tutto__co_8_960523719.shtml, Corriere della sera, 23 maggio 1996.

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“Io voglio solo portare un po' di gioia nelle scuole. Questo è il mio modo di essere in un mondo dove la violenza e la prepotenza si mescolano da sempre con la religione.”

Ilona Staller (1951) attrice pornografica, cantante e politica ungherese naturalizzata italiana

Origine: Dall intervento alla Camera dei Deputati http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0029/sed0029.pdf, 9 ottobre 1987.

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“Il Natale è una verità: la verità di Dio che sorprendentemente ci ama ed è venuto a farsi uno di noi. Dio ormai non ci lascia più; per questo oggi esplode la gioia, che dalla capanna di Betlemme raggiunge gli estremi confini dell'universo. Non siamo più soli: i compagni, gli amici, i parenti ci possono abbandonare. Ma il Dio che ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio, unito personalmente per sempre alla nostra natura di creature fragili e dolenti, non ci abbandonerà mai alle nostre tristezze, alla nostra inquietudine, al nostro peccato. Non è una fiaba, è una notizia, cioè l'informazione su un fatto avvenuto; non è un bel sogno, è una realtà ancora più bella di ciò che desidereremmo sognare. Nessun uomo ormai può sfuggire al suo Creatore, che lo insegue, lo vuol raggiungere e legare a sé. Non possiamo sfuggirgli, perché il suo amore corre più veloce di noi. Ti inganni, se credi di poter schivare sino alla fine il Signore che è venuto a cercarti. Egli non ti darà pace; ti tormenterà, per portarti a essere sul serio felice; forse disporrà sulla tua via le sconfitte e le delusioni, per farti partecipe della sua definitiva vittoria. Questa è la verità del Natale. Capirlo, inebriarcene, lasciarci trovare da colui che è venuto a cercarci sino a farsi uomo: è l'augurio natalizio più genuino e più bello.”

Giacomo Biffi (1928–2015) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Origine: Da La meraviglia dell'evento cristiano, pp. 269-270; citato in Il settimanale di Padre Pio, anno V, n. 51, p. 19.

“Quella di Maria è dunque una gloria che ha le sue radici nell'umiliazione, è una gioia che nasce dal pianto.”

Giacomo Biffi (1928–2015) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

La donna ideale

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“Fischi? Non ne ho sentiti. Solo contestazioni di gioia.”

Giuseppe Ciarrapico (1934–2019) imprenditore, politico e editore italiano

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 41, ISBN 88-8598-826-2

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“Partorire è vivere – è vivere – è la gioia della vita…”

Claudia Gerini (1971) attrice e cantante italiana

da Marchette doppio brodo estate, 17 agosto 2006

“La gioia è infinita, in tutta la sua varietà, ma la sofferenza è sempre uguale.”

Charles Coleman Finlay (1964) scrittore statunitense

Origine: Prigioniero politico, p. 80

“14. Ci sono insetti che si bruciano per troppa gioia di luce. È la nostra età dell'oro. Così prossimi alla fine da non vederla.”

Sebastiano Addamo (1925–2000) scrittore e poeta italiano

da La metafora dietro a noi, Spirali Edizioni, Milano, 1980

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“Illuso anch'io di sole, | nell'animo mi sento | la gioia d'ignorare | il tempo che cammina.”

Michele Marzulli (1908–1991) poeta, pittore e scrittore italiano

da Gerani, vv. 9-12, p. 51
Futuro antico

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“[Su Cary Grant] Ed era un fascino che non si può descrivere con le parole: come descrivere la scintilla di gioia malandrina e pericolosa che traluceva da tutto il suo atteggiamento? Le sue movenze da gatto? I suoi occhi umidi d'allegria?”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 147

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“[Su Cary Grant] C'era un che di fresco, di scoperto, di spudorato, nel piacere e nella gioia che si rivelavano in quella risata.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 148

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“La gioia cristiana suppone un uomo capace di gioie naturali.”

Papa Paolo VI (1897–1978) 262° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Gaudete in Domino

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“Ogni gioia […] anche la più rapinosa – questa è la triste legge della terra – può recare con sé dolore, o paura di soffrire.”

Thomas De Quincey (1785–1859) scrittore, giornalista e saggista inglese

Origine: Il postale inglese, p. 42

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“La gioia verace | Per farsi palese | D'un labbro loquace | Bisogno non ha.”

Pietro Metastasio (1698–1782) poeta italiano

da Giuseppe Riconosciuto, parte II, ediz. di Parigi, 1780, to. VII, p. 297

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“Perché non rilassarsi un po'? Magari una passeggiata in macchina fino al Golden Gate Park, con lo zoo e i pesci? Fare una visita dove le cose che non possono pensare provano comunque gioia.”

Variante: Perché non rilassarsi un po'? Magari una passeggiata in macchina fino al Golden Gate Park, con lo zoo e i pesci? Fare una visita dove le cose che non possono pensare provano comunque gioia.
Origine: La svastica sul sole, p. 254

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“Pace e gioia il ciel vi dia.”

Cesare Sterbini (1784–1831) librettista italiano

II, 2
Il barbiere di Siviglia

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“[Su LeBron James] Conosce bene questo sport e sa cosa deve fare per essere un campione. È uno dei giocatori più motivati che abbia mai visto; anche se, ovviamente, ogni tanto ha bisogno anche di stimoli esterni. Per la nostra franchigia è davvero una gioia poter avere l'opportunità di lavorare con lui.”

Erik Spoelstra (1970) cestista e allenatore di pallacanestro statunitense

Origine: Citato in LeBron punta al massimo: "Sarò il migliore di sempre" http://www.gazzetta.it/Nba/27-10-2012/lebron-pronto-ripetersi-voglio-essere-migliore-sempre-913033021724.shtml, Gazzetta.it, 27 ottobre 2012.

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“La nuova scuola sarà il luogo del libero lavoro, della libera comunità fra i bambini e di quelli che vorranno aiutare i bambini nella realizzazione dei loro problemi, del loro desiderio di conoscenza e di creazione. Nella nostra scuola non vi sarà posto per nessuna costrizione, per nessuna violenza sull'anima infantile, qual si sia il motivo per cui volesse introdursi. A base di tutto sarà posto l'amore, e un rispetto per la personalità del ragazzo, così profondo come si ha per qualsiasi uomo adulto. I maestri saranno non i superiori, ma i compagni anziani degli alunni… Essi apprezzeranno più di tutto la libera manifestazione dello spirito del ragazzo, il lavoro autonomo della sua mente… Il loro lavoro principale sarà quello di porre un'unità spirituale, una reciproca fiducia, una radicale uguaglianza fra loro e i loro scolari-compagni, senza di che non vi può essere alcun reciproco aiuto nel lavoro di educazione e di formazione. I genitori degli scolari di questa nuova scuola entreranno essi stessi nella vita della scuola, come partecipanti, collaboratori e compagni anziani dei bambini… In questa scuola ci si sforzerà di diroccare i muri che dividono la scuola dalla vita, per fare della scuola, non solo il giardino preparatorio alla vita, ma un luogo di gioia, pieno di interesse e di significato per il ragazzo, una parte viva della sua vita vera… La base sarà il lavoro dell'uomo, quello fisico; il lavoro manuale produttivo non sarà impedito o disprezzato e nemmeno trattato come un giuoco pedagogico; al contrario, sarà fatto tutto il possibile perché i bambini possano soddisfare l'esigenza che ogni uomo ha per questo o quel tipo di operosità più congeniale, mirando ad un lavoro che a mano a mano conduce al lavoro fisico proprio degli uomini, e che prende tutta la vita dell'uomo.”

Origine: Citato in Sergei Hessen, La pedagogia russa del XX secolo, a cura di Luigi Volpicelli, Editrice AVIO, Armando Editore, Roma, 1956, pp. 75-76.

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“C'è un dio al principio, se non alla fine, di ogni gioia.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

L'inconveniente di essere nati

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“La gioia è sempre insidiata dagli sbarramenti: chi non si attrezza non dà consistenza alla propria gioia.”

Andrea Gasparino (1923–2010) presbitero e scrittore italiano

Il segreto della gioia

“Non confondiamo il piacere con la gioia. Il piacere non ci migliora, la gioia ci migliora sempre.”

Andrea Gasparino (1923–2010) presbitero e scrittore italiano

Il segreto della gioia

“Vestire di gioia un dovere non costa; un dovere vestito di gioia non pesa più.”

Andrea Gasparino (1923–2010) presbitero e scrittore italiano

Il segreto della gioia

“Di tanto in tanto mi esercito a dare a Dio qualche gioia?”

Andrea Gasparino (1923–2010) presbitero e scrittore italiano

Richiami del deserto

“La più bella scuola di gioia è aprire gli occhi sui doni che Dio ci fa.”

Andrea Gasparino (1923–2010) presbitero e scrittore italiano

Richiami del deserto

“Se imparo a comandare alle mie emozioni, imparo a maneggiare una leva importante per la mia formazione alla gioia.”

Andrea Gasparino (1923–2010) presbitero e scrittore italiano

Richiami del deserto

“Oh, se soltanto i peccatori sapessero di essere l'opera di Dio e la gioia del suo cuore! "Siamo opera delle sue mani”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

Ef 2,10). Se il peccatore fosse sicuro che la sua condizione agli occhi di Dio è sempre stata tra le preoccupazioni dell'Onnipotente ed è stata presa in considerazione fin dall'eternità, e che la mente di Dio di è data pensiero nel corso dei secoli del uso ritorno, e che i cieli e quanto contengono restano in attesa della sua conversione, allora non si vergognerebbe mai di se stesso, non disprezzerebbe la propria possibilità di conversione, non rimanderebbe il suo ritorno.

“Questo cambiamento [il retrocedere dell'uomo vecchio e l'inizio dell'attività dell'uomo nuovo] può prodursi progressivamente, per mezzo di molti sforzi, di fatiche e di tentativi, sostenuti con pazienza e tenacia, grazie anche a molte preghiere con lacrime, grida, violenza, dolore e tristezza. Infatti si tratta di una dolorosa duplice operazione di morte e di parto, espressa da una stessa parola nella Bibbia [1]: sono da un lato i dolori della morte dell'uomo vecchio recalcritrante che vi si oppone con tutto il suo essere e dall'altro i dolori del parto dell'uomo nuovo: essi implicano un'immensa trasformazione dell'essere che l'uomo subisce faticosamente, perché rinasce a immagine del suo Creatore nella giustizia e nella santità della verità. Le forze repulsive richieste per espellere il vecchio e el eforze di attrazione necessarie per mettere in opera il nuovo superano le capacità umane. È come se l'essere uomo dovesse ingaggiare la lotta contro se stesso e mettersi a morte. Se non fosse stato per le qualità eccezionali dell'uomo nuovo, la nuova nascita sarebbe stata impossibile. Ma Dio l'ha creato perché viva, perché domini e nulla possa impedirgli di vivere. Le forze vitali dell'uomo nuovo hanno la meglio sugli atteggiamenti recalcitranti dell'uomo vecchio, con una potenza invincibile che il soggetto percepisce con ammirazione, chiedendosi da dove gli venga questo aiuto, e perché prima fosse nascosto. Egli ha l'impressione di essere liberato da ciò che l'ostacolava e comincia a discernere come l'eco di una voce che lo chiama dall'intimo del suo essere e che lo invita alla traversata. Tuttavia questo stesso cambiamento può anche prodursi all'improvviso – come testimonia l'esperienza di molti – senza sforzo né dolore, come un risveglio dopo un profondo sonno. Sul punto di nascere, l'essere nuovo attende solo più un impulso della grazia, in un movimento di fede ardente nel cuore. Allora si sveglia, si manifesta e suscita lo stupore e l'ammirazione. Si dice allore che il tale si è "rinnovato", si è trasformato. Egli stesso percepisce bene che qualcosa è cambiato nel suo essere, nel suo fisico, nel suo stesso corpo. La sua voce, la sua intonazione, l'espressione del suo viso hanno qualcosa di nuovo. Una gioia serena inonda il suo cuore e sprizza dal suo viso e da tutto il suo essere. La calma interiore colma tutta la sua vita: altrettanti segni che una nuova nascita nello Spirito è effettivamente avvenuta. L'uomo si sente riempito di nuove energie spirituali che gli sembrano venire dall'alto ma che, in realtà, hanno la loro origine all'interno, nell'essenza stessa della sua creazione e della sua eredità celeste. [1] Il travaglio del parto (cf. Rm 8,22) e l'agonia della morte (cf. At 2,24) sono espressi in greco dallo stesso termine: odinas.”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

Il cristiano: nuova creatura

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“L'emozione Juventus è sempre rivolta al domani, la gioia più bella è quella che deve venire.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Agnelli: La storia della Juve è la storia della mia famiglia http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/05/16-188262/Agnelli%3A+La+storia+della+Juve+%C3%A8+la+storia+della+mia+famiglia, Tuttosport, 16 maggio 2012.

“Nella mia gioia, | nel mio dolore, | come ti odio | ma poi ti amo…”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Semplicemente tua
Sì, buana

“Sono sempre in una gioia profonda, ma questo può coesistere con il dolore.”

Magdeleine Hutin (1898–1989) fondatrice delle Piccole sirelle di Gesù

Il padrone dell'impossibile