Frasi su lingua
pagina 7

Parmenide photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Piero Chiambretti photo
Silvia Ballestra photo
Silvia Ballestra photo
Ayaan Hirsi Ali photo
Amal al-Juburi photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Alessandro di Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst photo

“Niuno farà acquisto d'uno stile maschio e oratorio, senza aver letto i poeti classici nella materna sua lingua.”

Alessandro di Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst (1794–1849) vescovo cattolico e abate tedesco

citato in Guglielmo Audisio, Lezioni di eloquenza sacra, Giacinto Marietti, Torino 1870, p. 54

Pippo Pollina photo
Raoul de Navery photo
Fabrice Hadjadj photo
Giorgio Faletti photo
Lucas Rodrigues Moura da Silva photo

“Quella proposta che ti ricondusse,
io quella dissi al cospetto di tutti,
e poi codesto fatto feci scrivere.
Sigillo di mia lingua in questo giace.”

Crizia (-460–-403 a.C.) politico, scrittore e filosofo ateniese, membro dei Trenta tiranni

Frammenti di alcune opere, Elegie

Emma Bonino photo
Arundhati Roy photo

“Sentimenti gentili e affettuosi sono qui espressi in lingua schietta e di un pretto stampo italiano, con semplicità e verità di stile, con melodia soave.”

Rinaldo d'Aquino (1227–1281) poeta italiano

Francesco De Sanctis
Lamento dell'amante del crociato, Citazioni sul Lamento dell'amante del crociato

Rino Gaetano photo
Giuliano Scabia photo
Agostino Casaroli photo
Octavio Paz photo

“Un popolo comincia a corrompersi quando si corrompe la sua grammatica e la sua lingua.”

Octavio Paz (1914–1998) diplomatico, poeta e scrittore messicano

Origine: Citato in Gianfranco Ravasi, Qohelet e le sette malattie dell'esistenza, Edizioni Qiqajon, Magnano, 2005, p. 16. ISBN 88-8227-172-2

Tucidide photo

“Tradurre è anzitutto comprendere, ma non è poi semplicemente riprodurre quanto si è compreso.”

Benvenuto Aronne Terracini (1886–1968) linguista, glottologo e critico letterario italiano

da Conflitti di lingue e di cultura, Einaudi, 1996<sup>6</sup>

Tiziano Sclavi photo
Corrado Alvaro photo
Scipione Maffei photo

“E al peggio andar, chi ha lingua | In bocca va fino a Roma.”

Scipione Maffei (1675–1755) storico e drammaturgo italiano

Orazio, Atto I, p. 100
Le Cerimonie

“Come il cranio e il sangue, la lingua di un popolo non può essere cambiata secondo il volere di qualcuno e nemmeno «cammuffata.»”

Simion Mehedinţi (1868–1962) geografo rumeno

Origine: Che cos'è la Transilvania?, p. 47

Diablo Cody photo
Ferruccio Mazzola photo
Ion Ţiriac photo

“[Su Ilie Năstase] Dovrebbe fare l'ambasciatore, non il sindaco. Parla sei lingue e bacia benissimo la mano alle signore.”

Ion Ţiriac (1939) ex tennista, ex hockeista su ghiaccio e imprenditore rumeno

Origine: Citato in Paolo Garimberti, L'ultima partita di Ilie il cattivo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/06/02/ultima-partita-di-ilie-il-cattivo.html, la Repubblica, 2 giugno 1996.

Nasos Vaghenàs photo
Ali Akbar Hashemi Rafsanjani photo

“Se un giorno il mondo islamico si doterà anch'esso di armamento quale quello che oggi possiede Israele, allora la strategia degli imperialisti entrerà in stallo perché l'impiego di anche un solo ordigno nucleare su Israele distruggerà ogni cosa. Sebbene il mondo islamico non abbia alcuna intenzione di nuocere non è irrazionale prendere in considerazione ogni eventualità.”

Ali Akbar Hashemi Rafsanjani (1934–2017) politico iraniano

dal "Discorso di Rafsanjāni per il Qods Day (Giornata di Gerusalemme)", Voce della Repubblica Islamic dell'Iran, Tehran, in lingua farsi, tradotto dal BBC Worldwide Monitoring, trasmissione originale del 4 dicembre 2001

Domenico Losurdo photo

“Resta fermo che il termine «liberale» nasce da un'auto-designazione orgogliosa, che ha al tempo stesso una connotazione politica, sociale e perfino etnica. Siamo in presenza di un movimento e di un partito che intendono chiamare a raccolta le persone fornite di un'«educazione liberale» e autenticamente libere, ovvero il popolo che ha il privilegio di essere libero, la «razza eletta» – per dirla con Burke –, la «nazione nelle cui vene circola il sangue della libertà». Tutto ciò non è stupefacente. Come è stato chiarito da eminenti studiosi delle lingue indoeuropee, «liberi» è una «nozione collettiva», è un segno di distinzione che compete ai «ben nati» e solo a loro. Proprio per questo, al di fuori della comunità dei liberi e dei ben nati, la servitù o la schiavitù non solo non è esclusa ma è perfino presupposta. Agli occhi di Cicerone, alla testa dei liberi populi è Roma, che pure procede alla schiavizzazione in massa dei popoli sconfitti e considerati indegni della libertà. In modo analogo, nell'Inghilterra liberale del XVIII secolo, una canzone divenuta assai popolare (Rule Britannia) così inneggia all'impero che ha da poco strappato alla Spagna l'asiento, il monopolio della tratta dei neri: «Questo fu il suo privilegio divino, / che gli angeli cantarono in coro: / Oh Britannia, comanda alle onde, / Mai gli inglesi saranno schiavi».”

Domenico Losurdo (1941–2018) filosofo italiano

cap. VIII, 1, p. 242

Vigdís Finnbogadóttir photo

“I vichinghi nostri antenati sono arrivati in America prima di Cristoforo Colombo, ma se ne sono andati subito. Per fortuna di tutti: sennò oggi il mondo intero parlerebbe islandese, che è una lingua molto complicata e molto difficile.”

Vigdís Finnbogadóttir (1930) politica islandese

da un discorso pronunciato a New York, 1992
Origine: Come riportato nel libro "Il Citanazioni – Giro del mondo in 365 battute", di Furio Lettich e Massimo Morello, edizioni A. Vallardi, 1993

Gaio Valerio Catullo photo

“Quanto suol dirsi a un grullo maldicente, | dir si può contro a te, Vezio fetente: | con una lingua tal puoi dei villani | ripulire le scarpe e i deretani. | O Vezio, vuoi finirmi in un momento? | Apri la bocca, ed otterrai l'intento.”
In te, si in quemquam, dici pote, putide Victi, | id quod uerbosis dicitur et fatuis: | ista cum lingua, si usus veniat tibi, possis | culos et crepidas lingere carpatinas. | Si nos omnino uis omnes perdere, Victi, | Hiscas: omnino quod cupis efficies.

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

XCVIII
Quando fu detto mai di parolai e stronzi | si può dire di te, vezzoso Vezzio, | che questa lingua tua se ti conviene | lecca culi e scarpacce rusticane. | Se tu ci vuoi distruggere in un colpo | schiudi la bocca, Vezzio, è irresistibile. (2007)
Variante: *Quanto suol dirsi a un grullo maldicente, | dir si può contro a te, Vezio fetente: | con una lingua tal puoi dei villani | ripulire le scarpe e i deretani. | O Vezio, vuoi finirmi in un momento? | Apri la bocca, ed otterrai l'intento.
Origine: Carmi, XCVIII

Richard Bach photo
Fosco Maraini photo
Washington Irving photo

“Una lingua tagliente è l'unico strumento acuminato che migliora con l'uso.”

Washington Irving (1783–1859) scrittore statunitense

Origine: Da Rip Van Winkle, contenuto ne Libri degli schizzi di Geoffrey Crayon.

Séamus Heaney photo
Andrea Zanzotto photo

“Rigoni Stern fa risentire quell'eco misteriosa di una lingua che era in noi e che noi abbiamo perduta.”

Andrea Zanzotto (1921–2011) poeta italiano

Origine: Dalla quarta di copertina di Mario Rigoni Stern, Uomini, boschi e api, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1980.

Andrea Riccardi photo
Carmelo Bene photo
Ferenc Herczeg photo
António Vieira photo
Pietrangelo Buttafuoco photo

“[Su Paolo Isotta] È napoletano del Reame e continuatore della lingua poetica del "dolce stil novo" ottocentesco e adopera perciò parole giammai sconciate dall'inabilità dello spirito ma sempre vive di timbro e prodigio.”

Pietrangelo Buttafuoco (1963) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da un articolo de il Foglio; citato in Spassosa intervista a Paolo Isotta: "Nisciuno me può cchiammà 'Gay'. Io so' ricchione" http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/spassosa-intervista-paolo-isotta-nisciuno-me-puo-cchiamma-58738.htm, Dagospia.com, 2 luglio 2013.

Nicole Krauss photo
Morgan photo

“Le leggi siano scritte in lingua patria, nel proprio Stato e con termini i più naturali, i più chiari ed i più brevi che si possa.”

Carlo Antonio Broggia (1698–1767) economista italiano

Origine: Biblioteca Comunale di Palermo, ms. 2 Qq. D. 115, f. 62.
Origine: Citato in Raffaele Ajello, Arcana Juris, Diritto e politica nel Settecento italiano, p. 382

Diego Vitrioli photo

“Il vento con le sue lingue | lambisce le piante moribonde; | ne le soprastanti gronde | un piano sorbire si distingue.”

Corrado Govoni (1884–1965) poeta italiano

Musica per camera
Armonia in grigio et in silenzio

Léon Bloy photo
Luigi Settembrini photo
Paolo Bernini photo

“La pratica di creare finti attacchi nemici per raggirare la costituzione e poter liberamente dichiarare guerra ai fantomatici aggressori ha un nome ben preciso nella lingua degli yankees: si chiama false flag. Tutte le più recenti guerre che hanno coinvolto gli Stati Uniti d’America ne hanno una. Non a caso tutte le guerre moderne dell’America nascono da una menzogna!”

Paolo Bernini (1987) politico italiano

Origine: Citato in Bernini, il grillino complottista: «C'è chi crea finti attacchi nemici» http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2015/9-gennaio-2015/bernini-grillino-complottista-c-chi-crea-finti-attacchi-nemici-230825678516.shtml, Corriere.it, 9 gennaio 2015.

Stendhal photo
Dario Fo photo

“[Ai siciliani] Avete un po' la vocazione a piangervi addosso, ma Rosa fresca aulentissima, la prima espressione poetica della lingua italiana, è vostra, siete imbattibili per la cultura, la letteratura, la cucina. Per la corruzione purtroppo non avete nessun primato, l'Italia intera soffre di corruzione e i corrotti quando si incontrano si riconoscono subito.”

Dario Fo (1926–2016) drammaturgo, attore, scrittore, paroliere e scenografo italiano

Origine: Citato in Dario Fo: "Cari giovani della Sicilia prendete esempio dal santogiullare" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/09/05/news/dario_fo_cari_giovani_della_sicilia_prendete_esempio_dal_santogiullare-95097128/, Palermo.repubblica.it, 5 settembre 2014.

Jurij Chatuevič Temirkanov photo
Emil Cioran photo

“Non si abita un paese, si abita una lingua. Una patria è questo, e niente altro.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Confessioni e anatemi
Origine: Traduzione di Mario Andrea Rigoni; citato in Quaderni dell'Atlante lessicale toscano, volumi 5-8, Leo S. Olschki Editore, 1987, p. 205.

A. C. H. Smith photo
Stefano Turr photo

“Io propugno la Pace, ma non la pace ad ogni costo. Chiedo il disarmo parziale, ma a condizione che un Tribunale d'arbitrato salvaguardi, con l'autorità dovuta, il diritto dei Popoli contro l'arbitrio dei Potenti. […] I popoli devono conservare almeno la libertà di poter pregare il loro Dio, di cantare e giurare nella loro lingua materna.”

Stefano Turr (1825–1908) militare e politico ungherese

Origine: Da La paix et le droit. Choses polonaises, L'Écho de la Méditerranée, 16 febbraio 1902; citato in Pasquale Fornaro, István Türr: una biografia politica, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2004, [//books.google.it/books?id=rI975L2mAuQC&pg=PA5 p. 5]. ISBN 88-498-1028-8

Claude Lévi-Strauss photo
Franco Fochi photo
Licia Troisi photo
Alberto Airola photo

“[…] i diritti di cui stiamo parlando […] sono quelli sanciti dagli articoli 2 e 3 della Costituzione: ossia, siamo uguali davanti alla legge e con pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, razza, religione, lingua, opinione politica e di condizioni personali e sociali. Il sesso viene per primo e c'è una ragione ben specifica. Tutto ciò che si doveva dire in quest'Aula doveva partire proprio da questi principi di uguaglianza e pari dignità sociale. Invece no: si è andati esattamente in senso opposto, costruendo una cittadinanza di serie B, perché gli omosessuali non possono sposarsi, non possono essere troppo congiunti, ma neanche essere troppo disgiunti. Si può esistere, ma solo in uno spazio legislativo ridotto e ipocrita: uno spazio in cui si è costretti a riconoscere gli stessi diritti, ma a chiamarli con un nome diverso. […] possiamo anche accettare l'umiliazione di definirla una «formazione sociale specifica», tanto per chiamare in modo diverso le stesse cose, che affrontano due persone che vivono una vita quotidiana identica a quelle di tutte le altre famiglie, tra mutuo, lavoro, figli, scuola e spesa. Una vita identica e problemi identici, per cittadini uguali davanti alla legge, ma senza gli stessi diritti. Magari potete scrivere una Costituzione a parte per loro, con diritti più contenuti, striminziti, calati dall'alto.”

Alberto Airola (1970) politico italiano

da un intervento al Senato durante la discussione del ddl Cirinnà, 9 febbraio 2016
Origine: Visibile al minuto 00:30 di Unioni civili, l'intervento di Alberto Airola (M5S) https://www.youtube.com/watch?v=5eXv6XARnHo, YouTube.com, 9 febbraio 2016; citato in 17ª Legislatura - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 574 del 09/02/2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00964507&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl2081ecddcdfeduc:1-intervento_airolam5s&parse=no, Senato.it, 9 febbraio 2016.

Mikha'il Nu'ayma photo
Boualem Sansal photo
Emilio Isgrò photo

“Il teatro non è per me una novità dal tempo dell'Orestea di Gibellina negli anni Ottanta, quando lavorai parecchie stagioni nella Valle del Belice per la reinvenzione della tragedia greca in lingua siciliana. D'altra parte non è un caso che anche il mio Malaparte-Ulisse parli in siciliano.”

Emilio Isgrò (1937) artista, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Citato in Emilio Isgrò: Maledetti toscani, benedetti italiani http://www.giornalesentire.it/article/emilio-isgro-maledetti-toscani-benedetti-italiani-curzio-malaparte.html, GiornaleSentire.it, 18 maggio 2014.

Joseph-François Angelloz photo
Friedrich Engels photo

“Come a comprar in piazza li poponi, | Ne tagliarete cento e fra cotanti | A pena due ne troverete buoni, | Così hoggidì, fra lingue tante e tante | Che fanno bel veder di fuora via | Due per cento rispondeno al sembiante.”

Pietro Nelli (1672–1740) pittore italiano morto nel 1740

II, IX, A Benedetto Barbarigo
Satire
Variante: Come a comprar in piazza il poponi,
Ne tagliarete cento e fra cotanti
A pena due ne treverete bueni,
Così hoggidì, fra lingue tante e tante
Che fanno bel veder di fuora via
Due per cento rispendene al sembiante.
Origine: Citato in Harbottle, p. 277.

Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff photo
Juliette Binoche photo