Frasi su patria
pagina 5

Carlo Azeglio Ciampi photo

“Più volte mi sono riletto il testo dell'impegno preso in Parlamento il 18 maggio 1999, il giorno del mio giuramento. Quell'impegno si ispirava alle iscrizioni scolpite sui frontoni del Vittoriano, l'Altare della Patria: "per la libertà dei cittadini, per l'unità della Patria."”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Non è retorica, è l'essenza stessa del nostro convivere civile.
Origine: Dal messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi agli italiani, 31 dicembre 2005. Riportato in Quirinale.it http://presidenti.quirinale.it/Ciampi/dinamico/continuaciampi.aspx?tipo=discorso&key=28351.

Luis de Góngora photo
Servio Mario Onorato photo
Aldo Busi photo
Aldo Busi photo
Ugo Foscolo photo

“A chi non ha patria non istà bene l'essere sacerdote, né padre.”

Ugo Foscolo (1778–1827) poeta italiano

Origine: Dalla Notizia intorno a Didimo Chierico, XII.

Rafael Hernández Marín photo

“Che cosa ne sarà di Borinquen mio caro Dio? Cosa accadrà ai miei figli e alla mia patria?”

Rafael Hernández Marín (1891–1965) Compositore e attore portoricano

da Lamento Borincano http://www.musicofpuertorico.com/lyrics/lamento_borincano.html, 1937

Padre Pio da Pietrelcina photo
Godfried Danneels photo
Nicolae Bălcescu photo

“L'ultima mia parola sarà ancora un inno a te, patria mia dolce.”

Nicolae Bălcescu (1819–1852) rivoluzionario rumeno

citato in Petru Iroaie, Documenti palermitani intorno a Nicola Balcescu

Anna Stepanovna Politkovskaja photo
Filippo Turati photo

“Voi avete detto, onorevole Orlando: "Grappa è la nostra patria!" Orbene, ciò è per tutti noi, per tutta l'Assemblea!”

Filippo Turati (1857–1932) politico e giornalista italiano

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 640

Hilarion Capucci photo
Bianca Balti photo

“Amo la mia patria, anche se l'ho scoperta tardi perché da adolescente ero una ribelle. Ma quando ho avuto la bambina, e mio marito ha voluto che ci trasferissimo a New York, mi sono resa conto di quanto mi mancasse il mio Paese.”

Bianca Balti (1984) supermodella italiana

Origine: Citato in Sara Faillaci, Bianca Balti: «Belén? Le invidio il lato B» http://www.vanityfair.it/people/italia/2011/03/15/bianca-balti-intervista-vanity-fair, VanityFair.it, 16 marzo 2011.

Magdi Allam photo
Magdi Allam photo

“L'Italia è la patria dei tuttologi: tutti pretendono di dire la loro su tutto, anche se non hanno una competenza specifica sull'argomento.”

Magdi Allam (1952) giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano

Origine: Io amo l'Italia, p. 91

“Esponiamo alla malignità, le più belle ricerche, a misura, che le crediamo opportune, per il felice sviluppo delle grandezze della nostra Patria.”

in introduzione, p. 12
Calvi antica e moderna o sia memorie istoriche dell'antichissima città di Calvi

Benedetto Croce photo
Benedetto Croce photo

“Non possiamo distaccarci dal bene e dal male della nostra Patria, né dalle sue vittorie né dalle sue sconfitte.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Da Scritti e discorsi politici (1943-1947), Laterza.

Rita Levi-Montalcini photo
Beato Angelico photo
Manlio Sgalambro photo
Silvio Berlusconi photo
Giacinto de' Sivo photo
Beppe Grillo photo
Ayaan Hirsi Ali photo
Enrico Canfari photo

“Orgoglio infinito, la Juventus è la mia patria.”

Enrico Canfari (1877–1915) calciatore e dirigente sportivo italiano

citato in Storiche citazioni di juventini veri, Tuttosport, edizione impresa, 2 dicembre 2009

Fabrice Hadjadj photo
Gerolamo Rovetta photo
Celso (filosofo) photo
Carmine Crocco photo

“Il pretesto è bello, la Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri e vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, né esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti.”

Carmine Crocco (1830–1905) brigante italiano

Come divenni brigante
Variante: La Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri, vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, nè esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti.

“Dio stesso è la patria della tua identità.”

Ermes Ronchi (1947) presbitero e teologo italiano

Il canto del pane

Leiji Matsumoto photo
Ettore Lo Gatto photo
Paco Ignacio Taibo II photo

“Così il 10 giugno, quando si decise che era venuto il momento di riprendersi le piazze, ci si aspettava il solito schieramento di granatieri, la familiare, compatta macchia azzurra fitta di sguardi corrucciati, più le sei nuove unità antisommossa inaugurate un paio di mesi prima e alle quali la mitologia studentesca giù attribuiva poteri straordinari e molteplici, fra cui quello di sputare lacrimogeni, getti d'acqua, vernice, pallottole blindate, pallottole comuni, scoregge e inni nazionali, quello di far suonare sirene assordanti, di vederci al buio grazie ai raggi infrarossi, di investire con le camionette i più distratti e di essere completamente invulnerabili alle molotov. E infatti eccole là, schierate in cerchio tutt'attorno al Casco de Santo Tomàs, le sei squadre antisommossa nuove di zecca, grigioazzurre e verde oliva. C'erano anche un paio di battaglioni di granatieri, rinnovati nel corso degli ultimi tre anni con un nuovo afflusso di giovani contadini senza terra di Puebla, di Tlaxcala, di Oaxaca, venuti a riempire i buchi lasciati dai disertori del '68, ormai svezzati dall'inevitabile abbrutimento iniziale e che già cominciavano ad assaporare il piccolo potere, la piccola impunità dell'uniforme; vaccinati con le prime iniezioni della grossolana ideologia secondo cui gli studenti sono contro la Vergine di Guadalupe, il comunismo vuole rovinare il Messico e cancellare il ricordo dei Piccoli martiri, e noi siamo l'ultimo baluardo della patria; eccoli là, a cercar di nascondere la loro paura sotto la nostra paura.”

Paco Ignacio Taibo II (1949) scrittore spagnolo

cap. 8, p. 92
Niente lieto fine

Rino Gaetano photo
Edoardo Porro photo

“Si aggiunga che egli comprendeva l'urgenza di porre riparo ai mali più grandi che affliggevano l'organismo statale e la necessità di attrarre verso il trono gli elementi più responsabili del regno, da tempo sfiduciati e in disparte. Sia pure con dieci anni di ritardo, si tentava così quell'opera di riconciliazione, per la ricostruzione del paese, che sarebbe stato necessario affrontare dopo la restaurazione del '21. Ma quali forme assunse quel tentativo? Parve che in un primo momento esso riuscisse pienamente. Si determinò negli anni dopo il '30 un'atmosfera di idilliaca fiducia intorno al giovane sovrano, che reprime scandali, sradica abusi, richiama in patria gran numero di esuli, fa sentire in tutti i rami dell'amministrazione il peso della sua fattiva volontà di progresso civile, rivolge le sue cure maggiori alla ricostruzione dell'esercito, cura il benessere economico del paese, diminuisce le imposte, promuove le industrie — in modo che la Napoli industriale di allora è stata giudicata, sia pure con qualche amplificazione, dall'Arias o dal Barbagallo per nulla inferiore alle città del settentrione — dà incremento alla marina mercantile, traccia ed apre nuove vie di comunicazione, intraprende opere di bonifica, agevola con un protezionismo moderato e perfino con principi liberistici il commercio, tanto da meritare in pieno parlamento britannico le lodi di Robert Peel. Insomma una linea politica che apparve all'inizio in netto contrasto con quella dei suoi immediati predecessori. Intorno al re una classe di governo che appare sensibile alla necessità di riforme in tutti i campi dell'amministrazione e un notevole fervore di studi che ripropone il problema della revisione degli indirizzi economici dello stato napoletano e rimette sul tappeto, ravvivandoli, molti dei vecchi temi del riformismo settecentesco.”

Ruggero Moscati (1908–1981) storico italiano

cap. 7, p. 121
I Borboni d'Italia
Origine: Ferdinando II re delle Due Sicilie.

Adelaide Cairoli photo

“Prima ancora dunque che alla causa femminile io mi ero votata a quella della mia patria e il mio amore per la prima nacque dal mio amore per la seconda.”

Adelaide Cairoli (1806–1871) patriota italiana

citato in Giulia Cavallari Cantalamessa, Alcune lettere di Adelaide Bono Cairoli, in Miscellanea di studi storici in onore di Antonio Manno, Torino, 1912

Corrado Alvaro photo
Guglielmo Pepe photo
Guglielmo Pepe photo

“Silvio Berlusconi […] nell'estate del 1986 concede un'intervista a Canale 5, di cui è proprietario.
Intervistatrice: «Lei è anche un grande studioso dei classici».
Il Cavaliere: «Ma no, non dica così».
Lei: «Sì, invece, non faccia il modesto. Lei, dottore, ha appena pubblicato un'edizione pregiata dellUtopia di Tommaso Moro, con una bellissima prefazione e una perfetta traduzione dal latino…».
Cavaliere: «Be', in effetti il latino non lo conosciamo tutti, bisogna tradurlo…».
Luigi Firpo, 71 anni, studioso della storia rinascimentale, monumento di erudizione, cattedra di Storia delle dottrine politiche all'Università di Torino, è in vacanza e sta facendo zapping. Quando l'intervistatrice legge alcune righe della prefazione di Berlusconi, l'anziano professore la riconosce immediatamente come sua, appena data alle stampe per l'editore Guida di Napoli.
Riesce ad avere una copia edita dalla Silvio Berlusconi Communication e osserva che Berlusconi ha copiato interi brani della prefazione e della traduzione in latino. Scrive a Berlusconi intimandogli di ritirare tutte le copie. Berlusconi telefona scusandosi e accusando una segretaria disattenta.
Il vecchio professore minaccia di portarlo in tribunale. Berlusconi cerca di blandirlo, gli telefona un giorno sì e uno no, per sei mesi, raccontandogli barzellette. Lo invita a Canale 5 per parlare del papa. Berlusconi è dietro le quinte con una busta di denaro «per il suo disturbo e per l'onore che ci fa», che il professore sdegnosamente rifiuta. Berlusconi continua: per Natale gli regala una valigetta ventiquattrore in pelle di coccodrillo con le cifre LF in oro, un enorme mazzo di orchidee ed un biglietto: «Per carità, non mi rovini». Firpo manda tutto indietro con un biglietto: «Preferisco la mia vecchia borsa sdrucita. Quanto ai fiori, per me e mia moglie, i fiori tagliati sono organi sessuali recisi.»”

Enrico Deaglio (1947) giornalista e scrittore italiano

da Patria 1978-2010, il Saggiatore, Milano, 2010, p. 222 http://books.google.it/books?id=vGXggW7UtEMC&pg=PA222

Nazareno Strampelli photo
Tascio Cecilio Cipriano photo
Gaetano Filangieri photo

“La sposa [Carolina Frendel] che scelgo è il modello delle mogli, che potrebbe compararsi alla Giulia di Rousseau.”

Gaetano Filangieri (1753–1788) giurista e filosofo italiano

citato in Elena Croce, La patria napoletana

Gaetano Filangieri photo
Luigi Tansillo photo

“Quanto io ami Venosa; e quanto mentono coloro, che hanno detto talvolta, ch'io neghi lei patria mia, ed altre cose più maligne, e massimamente ora di fresco, per rubare e diminuire il premio e la lode, che merito ed attendo di questo servizio.”

Luigi Tansillo (1510–1568) poeta italiano

Origine: Da una lettera al Magistrato di Venosa, citato in Francesco Fiorentino, Poesie edite ed inedite di Luigi Tansillo, Editore Domenico Morano, Napoli.

Oscar Luigi Scalfaro photo
William Hazlitt photo
Papa Pio II photo
Benedetto Croce photo
Francesco Grisi photo

“L'onorevole Fini ha proposto il progetto della Destra italiana e direi che più che un progetto per la Destra è un progetto essenzialmente per l'Italia, perché un cattolico e un liberale possono aderirvi: ma non è un progetto di Destra. È un progetto così ampio. La Destra possiede l'idea di nazione, tutto il Risorgimento italiano è stato fatto sull'idea di nazione. La Destra possiede sicuramente l'idea di Stato, ma la Destra possiede anche l'idea di patria. Se nel documento questa idea non è chiarita, si può cadere nella posizione che l'idea di patria sia fuori dall'idea di Destra. L'idea di patria non è l'idea di nazione né di stato. Se non teniamo ferma l'idea di patria non ha senso Alleanza Nazionale, potremmo essere un movimento liberale o qualsiasi altro movimento di Destra. […] Fini ci ha fatto una lezione molto curiosa, da cui emerge che il sistema è tutto costruito sulla legge elettorale: questa visione della politica costruita sulle varie leggi elettorali non è una visione di Destra, può essere benissimo una visione di Sinistra; Gramsci ha certamente teorizzato l'idea delle leggi elettorali, ma la posizione di Destra non può essere determinata dal fatto che c'è una legge elettorale maggioritaria o proporzionale. […] Una volta nei nostri congressi si faceva sempre capo alla letteratura, alla cultura, e si citava per esempio Gentile, non c'era congresso del Movimento Sociale dove non vi fosse Gentile di mezzo, Céline o Ezra Pound, del quale cito: "Ama il tuo sogno e disprezza ogni amore meschino, i sogni possono veramente essere e perciò in sogno ti raggiungo e mi avvio, o Patria mia."”

Francesco Grisi (1927–1999) scrittore, critico letterario e giornalista italiano

Origine: Dall'intervento tenuto il 7 febbraio 1998 durante l'Assemblea nazionale di Alleanza Nazionale presso l'Hotel Ergife, Roma; ascoltabile su Radioradicale.it http://www.radioradicale.it/scheda/98372/98727-assemblea-nazionale-di-alleanza-nazionale-co-hotel-ergife.

Stendhal photo
Herman Melville photo
Riccardo Mannerini photo

“Le leggi siano scritte in lingua patria, nel proprio Stato e con termini i più naturali, i più chiari ed i più brevi che si possa.”

Carlo Antonio Broggia (1698–1767) economista italiano

Origine: Biblioteca Comunale di Palermo, ms. 2 Qq. D. 115, f. 62.
Origine: Citato in Raffaele Ajello, Arcana Juris, Diritto e politica nel Settecento italiano, p. 382

Ernst Jünger photo
Polibio photo
Licurgo di Atene photo
Gustav Mahler photo

“Tre volte senza patria, sono un boemo tra gli austriaci, austriaco tra i tedeschi, ed ebreo tra i popoli del mondo.”

Gustav Mahler (1860–1911) compositore e direttore d'orchestra austriaco di origine boema

Origine: Citato in Enzo Biagi, 1935 e dintorni, Mondadori, Milano, 1982, p. 182.

Lauro de Bosis photo
Edoardo Boncinelli photo
Emil Cioran photo

“Non si abita un paese, si abita una lingua. Una patria è questo, e niente altro.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Confessioni e anatemi
Origine: Traduzione di Mario Andrea Rigoni; citato in Quaderni dell'Atlante lessicale toscano, volumi 5-8, Leo S. Olschki Editore, 1987, p. 205.

Sergio Mattarella photo
Cesare De Laugier de Bellecour photo
Robert Musil photo

“Forse me la sto cavando meglio di quanto non creda, e forse un giorno il Messico mi parrà una seconda patria.”

Nancy Hartwell (1890–1974)

Origine: Intermezzo messicano, p. 134

Vladimir Vladimirovič Nabokov photo
E. A. Mario photo

“Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi | la Pace non trovò | né oppressi, né stranieri.”

E. A. Mario (1884–1961) paroliere e compositore italiano

La leggenda del Piave

Ippolito Nievo photo
Edvard Grieg photo
Leo Longanesi photo