Frasi su satiro

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema satiro, prima, fatto, arte.

Frasi su satiro

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“Io dico gatto al gatto e briccone a Rolet.”

Nicolás Boileau (1636–1711) poeta, scrittore e critico letterario francese

da Satire, I, 52, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 531

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“Satiro: Amor che mai non giunca a fine, amore | Dir non si dee, ma una continua pena”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto I, Scena II
Egle

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“La satira non offende le persone, solo i loro pregiudizi. E questo vale per tutta l'arte.”

Daniele Luttazzi (1961) attore, comico e scrittore italiano

3<sup>a</sup> puntata
Decameron (programma tv)

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“O fortunata Roma, nata sotto il mio consolato!”

Marco Tullio Cicerone (-106–-43 a.C.) avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano

da De consulatu suo; citato in Quintiliano, Institutio Oratoria, come verso particolarmente cacofonico e sgradevole; e da Giovenale, Satire, X, 122

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“La satira è l'umorismo che ha perso la pazienza.”

Giovanni Mosca (1908–1983) giornalista, disegnatore e scrittore italiano

Origine: Citato in Roberto Gervaso, Ve li racconto io, Milano, Mondadori, 2006, p. 313. ISBN 88-04-54931-9

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“La satira deve avere dei limiti perché deve superarli continuamente.”

Vauro Senesi (1955) disegnatore, editore e personaggio televisivo italiano

da un' intervista http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/versione-vauro-dovevano-morire-vignettisti-perch-si-scoprisse-92123.htm di Francesco Bonazzi, Dagospia.com, 9 gennaio 2015

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“Giordano Bruno, dedicò la sua satira contro la fede e il papa (l'asino ideale) dal titolo Cabala del cavallo Pegaseo ad un vescovo – con queste parole "prendetelo, se volete, per uccello; perché è alato e dei più gentili e gai che si possano tenere in gabbia”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

Il motto di Bruno era, "in tristitia hilaris, in hilaritate tristis" che potrebbe essere il motto dell'Umorismo – Per la lingua da lui usata diceva "chi m'insegnò a parlare fu la balia". (n, 2416)

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“Le satire che il censore capisce vengono giustamente proibite.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Pro domo et mundo

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“Negli scacchi, i matti sono quelli che stano più vicini ai re.”

Mathurin Regnier (1573–1613) poeta

da Satire, XIV, 30; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 461

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“Perdio! i chierici maggiori non sono i più astuti!”

Mathurin Regnier (1573–1613) poeta

da Satire, IIIme; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli
Pardieu! les plus grands clercs ne sont pas les plus fins!

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“Il mio desiderio più ardente e la più fervida preghiera che formulo per voi, e anche per me, nell'eventualità che la cosa non sia già fatta,——è, che i grandi doni e talenti tanto dello spirito quanto del giudizio, con tutto quanto è solito accompagnarli,———come memoria, fantasia, genio, eloquenza, prontezza d'ingegno, e così via, possano in questo prezioso momento esser versati senza limite o misura, ostacolo o impedimento, tanto caldi quanto ognuno di noi può sopportarlo,—schiuma e sedimenti e tutto; (poiché non vorrei perderne neppure una goccia) nei diversi ricettacoli, cellette, cellule, domicili, dormitori, refettori, e ripostigli del nostro cervello,—in tal guisa, che possano continuare a esservi iniettati e stivati; secondo l'autentica intenzione e significato del mio desiderio, fino a che ogni suo vasello, grande e piccolo, ne sia così colmo, saturato e riempito fino all'orlo, che neppure per salvare una vita umana vi possa entrare o uscire niente altro.
Che Dio ci benedica!—quale nobile lavoro non faremmo!—quanto lo completeremmo con successo!——e con quale entusiasmo scriverei per simili lettori!—e voi,—giusto Cielo!—con quale rapimento siedereste a leggere,—ma oh!—è troppo,——mi sento mancare,——svengo deliziosamente a pensarci!——è più di quanto la natura umana possa sopportare!——sostenetemi,—mi gira la testa,—mi si annebbia la vista,——muoio,——sono spacciato.——Aiuto! Aiuto! Aiuto!—Ma ferma,—principio a sentirmi un po' meglio, perché incomincio a prevedere, quando sarà tutto finito, che poiché continueremo tutti a essere begli spiriti,—non saremo mai d'accordo fra noi, per un giorno intero:——vi sarebbero tanta satira e sarcasmo,——beffe e motteggi, con prese in giro e risposte per le rime,——con affondi e parate in un angolo o nell'altro,——non ci sarebbe fra noi altro che malizia.—Caste stelle! che morsi e che graffi, e che schiamazzo e strepito faremmo, con tante teste rotte, e bacchettate sulle nocche, e colpi bassi,—non sarebbe più vita la nostra.
Mai poi, poiché saremmo tutti uomini di gran giudizio, rappattumeremmo le cose non appena andassero storte; e per quanto ci detestassimo, dieci volte più di altrettanti diavoli e diavolesse, saremmo non di meno, figlioli cari, tutti bontà e cortesia,——latte e miele,——sarebbe una seconda terra promessa,——un paradiso in terra, se una cosa del genere si potesse avere,—cosicché nell'insieme ce la saremmo cavata abbastanza bene.
L'unica cosa per cui mi agito e fumo, e che turba maggiormente la mia invenzione in questo momento, è come ottenere questo risultato; poiché come le vostre signorie ben sanno, di quelle celesti emanazioni di spirito e giudizio, che ho tanto generosamente invocato sulle vostre signorie quanto su di me,—non vi è che un certo quantum immagazzinato per tutti, a uso e consumo dell'intera razza umana; e ne vengono mandati in questo vasto mondo dosi così piccole, che circolano qua e là in un angolino o nell'altro,—e in rivoletti così stretti, e a intervalli così prodigiosi l'uno dall'altro, che ci si chiede come possa durare, o bastare a soddisfare i bisogni e le emergenze di tanti grandi stati, e imperi popolosi.”

vol. III, cap. XX; 1982, p. 189
Vita e opinioni di Tristram Shandy

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“La satira è una sorta di specchio dove chi guarda scopre la faccia di tutti tranne la propria.”

Jonathan Swift (1667–1745) scrittore e poeta irlandese

Origine: Da Battaglia dei libri.

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“Ogni satira è cieca verso le forze che si liberano nello sfacelo.”

Theodor W. Adorno (1903–1969) filosofo, musicologo e aforista tedesco

Minima moralia

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“Quel che aborriscon vivo, aman dipinto, | […].”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

Origine: Satire, Satira III, La pittura, p. 171

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“Domani si fa a credenza, oggi no.”

Marco Terenzio Varrone (-116–-27 a.C.) letterato, scrittore e militare romano

dalle Satire Menippee, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 476

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“Soppesare ogni parola con il bilancino dell'orafo.”

Marco Terenzio Varrone (-116–-27 a.C.) letterato, scrittore e militare romano

da Satire menippee, 419
Unum quodque verbum statera auraria pendere.

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“Non è l'attore che piace, ma la parte.”

John Wilmot, II conte di Rochester (1647–1680) scrittore, poeta e drammaturgo inglese

da Draft of a Satire on Men

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“[A Gaio Lucilio, Satire, I, 54 Marx] iura: con significato di «salse», non di «leggi.»”

Francesco Della Corte (1913–1991) filologo classico italiano

Antologia degli scrittori latini

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“Non è incredibile? Gente che lecca il culo a Berlusconi da dieci anni dà a me del fazioso! La satira non fa propaganda ad alcun partito, ma esprime un'opinione. Chi censura un autore satirico, censura le sue opinioni. Un tempo si chiamava fascismo.”

Daniele Luttazzi (1961) attore, comico e scrittore italiano

da Lepidezze Postribolari, 2007; ripreso in articolo21.info http://www.articolo21.info/notizia.php?id=5158
Origine: Rispondendo alle polemiche sulla sua satira, e in particolare a Ferrara; citato sotto.

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“La satira è il vento della libertà.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

23 marzo 2001

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“Rifulga del doloso auro la speme, | E scioglier ti parranno ascreo concento | Corvi poeti, e piche poetesse.”

Aulo Persio Flacco (34–62) poeta satirico romano

dal prologo alle Satire, p. 419
Origine: traduzione di Vincenzo Monti; citato in Vincenzo Monti, Poesie, Bernardo Virzì, Palermo 1855

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“La satira è una grande dimostrazione, la più alta espressione, di libertà e di democrazia.”

Giorgio Forattini (1931) disegnatore italiano

dalla trasmissione televisiva Matrix, 6 febbraio 2006

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“[Drive In] È la trasmissione di satira più libera che si sia vista e sentita per ora in televisione.”

Oreste del Buono (1923–2003) scrittore, giornalista e traduttore italiano

Origine: Dal Corriere della Sera, 1988; citato in La sinistra amava Drive in. Eco e le ragazze fast food http://www.ilgiornale.it/interni/le_donne_drive_in_ora_sinistra_basima_ma_leggete_cosa_dicevano/televisione-berlusconi-drive-ragazze-sinistra-eco-umberto-scollature-femminismo-italiauno-repubblica-unita/22-02-2011/articolo-id=507661, Il Giornale.it, 23 febbraio 2011.

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“Il caso di Luttazzi, uno che la satira la fa senza sconti, è illuminante: cacciato su due piedi. Colpirne uno per educarne cento.”

Dario Fo (1926–2016) drammaturgo, attore, scrittore, paroliere e scenografo italiano

da la Repubblica, 9 novembre 2002

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“È difficile trattenersi dallo scrivere satire.”

Decimo Giunio Giovenale (50) poeta e oratore romano

I, 30

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“Usanza è di Natura, ove ella manchi | In una cosa, di supplir coll'altra.”

Agnolo Firenzuola (1493–1543) poeta italiano

da Satira a S. Pandolfo Pucci
Origine: Citato in Harbottle, p. 435.

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“Per la satira rimane la possibilità di deformare e non di informare.”

Mario Landolfi (1959) politico italiano

citato in Par condicio, vince l'Ulivo: approvato il regolamento http://www.repubblica.it/online/politica/satitre/approvata/approvata.html, la Repubblica, 23 marzo 2001

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“Molti artisti contemporanei, – compreso l'autore di questo articolo – hanno subito crisi simili e confuso l'énorme con il grande, la violenza con l'energia. Ma è generalmente una follia romantica della gioventù e quella d'un tempo in cui il cuore si esalta a caso prima che il gusto abbia scelto. Il fatto strano è che essa si sia verificata in Van Lerberghe all'età di quarant'anni, come un improvviso richiamo delle forze dell'adolescenza in un'anima poco a poco rinnovata. Questo ribollire disordinato non è certo inutile ed il genio di Emile Verhaeren ha potuto trarne soprendenti capolavori. In Van Lerberghe esso si è presto contenuto e si è risolto in lirismo.
No, certo, questo nuovo stato non si è riflesso direttamente nella sua opera, ma senza dubbio è servito a darle una più viva ampiezza. Lui, Charles Van Lerberghe non somigliava più al poeta. Aveva da poco iniziato l'ammirevole Chanson d'Eve, e mi mostrò anche l'abbozzo di una commedia leggendaria in tre atti che nulla doveva allo stoicismo. Era una sorta di satira, di spirito pagano, insieme ironica e veemente. Io terminavo le ultime pagine di Clartés e lavoravo ancora ad alcune Banalités indiscrètes impertinenti e talvolta sbrigliate. Essendoci scambiati i nostri scritti, restammo stupefatti; poiché singolare era il contrasto fra il profondo accordo di tutte le nostre tendenze di artisti e la divergenza del nostro spirito. Ma la trasformazione proseguiva in Charles Van Lerberghe e a sua insaputa. A Firenze, dove vivemmo insieme per molti mesi era improvvisamente ridivenuto il sognatore di un tempo. Non lo stesso, tuttavia; era gioioso, più appassionato di ciò che la vita contiene, più lirico. E, in verità, il lirismo trionfa lungo tutti questi poemi della Chanson d'Eve, molti dei quali furono scritti in un giardino di oleandri, all'ombra della vecchia torre che corona la collina di Arcetri, mentre un immenso paesaggio mostrava in lontananza l'Arno che bagnava i palazzi fiorentini.”

Albert Mockel (1866–1945)
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“La satira è un prodotto di ideologia e cultura, procede dai libri alla strada al palcoscenico in modo circolare. Esiste una satira cruda e coprolalica, che si è espressa e si esprime, con risultati migliori o peggiori, in tutte le lingue, in molte situazioni e in molti regimi politici, antichi e moderni.”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

da Luttazzi, lettera di Giuliano Ferrara "Era satira, ma un limite ci vuole" http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/luttazzi/lettera-ferrara/lettera-ferrara.html, in repubblica.it, 10 dicembre 2007

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“Ai miei tempi potevo dirmi abbastanza alto, oggi con le nuove generazioni confesso di essere sotto la media, ma certo questo non significa essere così nano come mi dipinge la satira”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2003
Origine: Citato in Ugo Magri, Un florilegio di battute e gag alla conferenza stampa http://archivio.lastampa.it/m/articolo?id=f1ce707c4274e0142417ba434e8ee9cb32dbf3c6, La Stampa, 18 ottobre 2003, p. 3.