Frasi su tiro

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema tiro, vita, ancora, due-giorni.

Frasi su tiro

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“Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.”

Michael Jordan (1963) cestista statunitense

Origine: Citato in Stefano Valenti, Jordan, il presidente peggiore di sempre http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/04/27/jordan-il-presidente-peggiore-di-sempre.html, la Repubblica, 27 aprile 2012.

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“È difficile da descrivere. Ti senti improvvisamente pieno di fiducia in te stesso, ti senti forte sulle gambe, con una buona visione del canestro e inizi a segnare. Dopo un po' ti convinci che qualsiasi tiro sia destinato al canestro. Anche quelli che sbagli.”

Kobe Bryant (1978–2020) cestista statunitense

Origine: Riferimento ai 9 tiri da tre messi a segno di fila (12 in totale) contro i Seattle SuperSonics.
Origine: Citato in Riccardo Romani, Bryant infallibile nel tiro da tre punti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/gennaio/09/Bryant_infallibile_nel_tiro_tre_co_0_0301091735.shtml, Corriere della Sera, 9 gennaio 2003.

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“L'ho visto volare leggero come un angelo, quando aveva la faccia da putto. L'ho visto inventare un tiro che è diventato solo il suo e lanciarsi tra i grandi ancora ragazzo. L'ho visto segnare con la sua squadra soprattutto nelle partite che contavano, negli scontri diretti, nelle finali in giro per il mondo.
L'ho visto arrabbiarsi e digrignare i denti se c'era un principio da difendere e chinare la testa se il suo bene non era quello dei compagni. L'ho visto lottare contro gli egoismi, anche contro i suoi, perché crescendo ha capito cosa voglia dire il gruppo. L'ho visto parlare di valori e comportarsi di conseguenza.
L'ho visto inciampare e poi cadere. L'ho seguito mentre si rialzava a fatica. L'ho visto lottare contro allenatori e mal di pancia nervosi. L'ho visto amare la maglia azzurra e non riuscire a farlo capire. Poi l'ho visto portarci a Berlino.
L'ho visto capire che le cose cambiano, modificare il gioco, segnare 11 gol di seguito su rigore se il rigore poteva essere il massimo da dare alla squadra in quel momento. L'ho visto adattarsi dove non voleva, sacrificarsi facendolo ricordare. L'ho visto umile e l'ho visto presuntuoso. L'ho visto soffrire quando ha sbagliato. L'ho visto uscire in smoking bianco, immacolato, da una discarica.
Non l'ho visto mollare, mai. Non ho mai letto di lui sui giornali degli scandali. Ieri sera l'ho guardato mentre si sedeva in panchina, con il broncio di chi vuole giocare. L'ho visto applaudire i compagni per i gol che segnavano, esultare per la squadra. L'ho visto entrare in campo senza riscaldamento, lui che non è più un ragazzino. L'ho visto strillare al ragazzo che parlava troppo, perché ci vuole rispetto. L'ho visto segnare una punizione da artista e un rigore da ragioniere. Sono contento di aver visto Alex Del Piero fare tutte queste cose. Alex Del Piero è un bell'esempio per i miei figli.”

Fabio Caressa (1967) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Skylife, 26 novembre 2007.

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“Ho cercato. Ho cercato intensamente di identificarmi con tutte le vostre debolezze. Ho implorato ogni singolo persona tra voi a dire solo "no", e tutta la mia empatia ottenuta era per voi, che amate Jeff Hardy molto più di prima. Ma questo non mi distoglierà. Io manterrò la rotta; credo ancora di potervi insegnare la differenza tra giusto e sbagliato. [Il pubblico incita il nome di "Hardy!"] Oh, ovviamente sarà una sfida, e dalla faccia di qualcuno di voi immagino che sarà una grande sfida. Ma come altre sfide che sono entrate nella mia vita, terrò testa all'uomo che vorrà sfidarmi, come ho già fatto la scorsa settimana. Diamo un sguardo. [Viene mostrato un recap dell'assalto di Cm Punk su Hardy] Vedete, ora io so perché le persone come voi amano Jeff Hardy così tanto. È perché voi siete proprio come lui; e, di conseguenza, Jeff Hardy è come tutti voi. La realtà è che nessuno di voi ha la forza per essere straight-edge. [Il pubblico rinizia i cori di disapprovazione] Voi pendete verso Jeff perché è la più facile via d'uscita: è più facile essere debole come Jeff, perché di sicuro voi non potete essere forti come me. Oh, voi potete fischiarmi quanto volete. Io so perché voi mi fischiate, voi sapete perché mi fischiate. È perché io dico la verità. E la verità qualche volta fa male, non è vero? Per esempio, cosa c'è scitto sulla prescrizione della vostra bottiglia di pillole? "Prendetene una ogni quattro ore?" Bene, non mi veniate a dire che voi non ne ingoiate quattro, sei, otto alla volta, come fossero Pez [una marca di caramelle alla frutta]. Quello è abuso di medicine-Io non lo faccio. Io non fumo neanche, e quelli che lo fanno sono stupidi. Sarebbe stupido da parte vostra non ascoltare il ministro della salute [il "Surgeon General" americano non ha un rispettivo ruolo in Italia], specialmente quando fa stampare l'etichetta di avvertenze sul pacchetto di sigarette. Dovreste essere davvero sciocchi. E noi possiamo parlare di quanto siano divertenti quelle sigarette, e ovviamente sapete quello di cui sto parlando perché voi le esaltate, e questo è veramente triste. Questo è patetico. Io… Io non posso sempre riempire la mia testa con la vostra falsa allegria, perché quando fumate quelle sigarette divertenti, non è soltanto azzardato per la vostra salute, è anche illegale. Quindi quelli che hanno fatto un tiro di sigaretta, non solo hanno avvelenato se stessi, ma hanno anche infranto la legge, di conseguenza la maggior parte di questa arena stasera è un criminale. Io non sono un criminale-non lo sono mai stato, e non lo sarò mai. Ora parliamo di alcol. Ho lasciato il miglior veleno per ultimo, perché vedete, l'alcol è la porta d'ingresso per droghe più pesanti. Non mi venite a dire che nessuno di voi qui abbia mai detto, "Esco a prendere una birra", ed una diventano due, e due diventano tre, e si continua così, ed in un colpo, e poi la vostra testa comincia a girare nel bagno, notte dopo notte. Congratulazioni, questo è alcolismo. E nel mio pensiero, se voi prendete un drink, signifiva che voi siete degli alcolizzati. Quindi capisco perché amate così tanto Jeff Hardy, capisco perché Jeff vi ama: è perché siete tutti quanti dei deboli. Che vi piaccia o no, che vi importi o no, voi meritate di meglio. Questo mondo intero merita di meglio. Ciò che vi serve è un leader. Voi avete bisogno di un leader forte che riesca ad andare contro le avversità e dire soltanto "no". Avete bisogno di un leader forte che porti il World Heavyweight Championship con onore, orgoglio, rispetto, dignità, integrità e classe. Quello di cui la gente come voi ha bisogno è un World Heavyweight Champion straight-edge. Avete bisogno di CM Punk.”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

Smackdown del 7 agosto 2009

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“Vivere è un tiro alla fune | solo non ce la può fare | un uomo senza amore.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

da Uomo, n. 7
Uh... uh...

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“I preti ripetono continuamente che il loro regno non è di questo mondo, e si impadroniscono di tutto ciò che è a tiro.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Appendice

“Ora tirano dalla strada, dal campanile e dalle case più lontane. Gli sono addosso, non gli lasciano scampo. Di Nanni toglie di tasca l'ultima cartuccia, la innesta nel caricatore e arma il carrello. Il modo migliore di finirla sarebbe di appoggiare la canna del mitra sotto il mento, tirando il grilletto poi con il pollice. Forse a Di Nanni sembra una cosa ridicola; da ufficiale di carriera. E mentre attorno continuano a sparare, si rovescia di nuovo sul ventre, punta il mitra al campanile e attende, al riparo dei colpi. Quando viene il momento mira con cura, come fosse a una gara di tiro. L'ultimo fascista cade fulminato col colpo. Adesso non c'è più niente da fare: allora Di Nanni afferra le sbarre della ringhiera e con uno sforzo disperato si leva in piedi aspettando la raffica. Gli spari invece cessano sul tetto, nella strada, dalle finestre delle case, si vedono apparire uno alla volta fascisti e tedeschi. Guardano il gappista che li aveva decimati e messi in fuga. Incerti e sconcertati, guardano il ragazzo coperto di sangue che li ha battuti. E non sparano. È in quell'attimo che Di Nanni si appoggia in avanti, premendo il ventre alla ringhiera e saluta col pugno alzato. Poi si getta di schianto con le braccia aperte nella strada stretta, piena di silenzio.”

Giovanni Pesce (1918–2007) partigiano e politico italiano

cap. VI, Morte e Trasfigurazione, pp. 144-145
Senza tregua: La guerra dei GAP

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“[Sulla battaglia di Maida] […] il primo giugno, una squadra inglese venne a gettare l'ancora nel golfo di Eufemia per sbarcare sulla spiaggia, fra la foce del Lamato e quella dell'Angitola, un contingente di seimila soldati britannici comandati da sir John Stuart, nonché alcuni personaggi atti a capeggiare una insurrezione popolare nel paese. Era allora di stanza a Nicastro una compagnia di polacchi al comando del capitano Laskowsky. Essa si portò sulla riva insieme a un corpo di volontari a cavallo formato dai giovani della nobiltà cittadina, che, come già nel 1799, aveva abbracciato la causa dei francesi. Ma dopo un breve combattimento la piccola formazione dovette ripiegare su Maida, dove il generale Reynier stava raccogliendo in tutta fretta le forze francesi più vicine. Subito la plebe di Nicastro prese le armi e risollevò la bandiera dei Borboni, mise a sacco le case dei nobili sostenitori del re Giuseppe e sgozzò i soldati francesi malati che gremivano l'ospedale civile. «Nella città di Nicastro» scriveva qualche giorno dopo Giuseppe a Napoleone, «il comandante delle guardie d'onore è stato accecato e poi crocifisso; era un principe che mi aveva accolto in casa sua». La sera del 3 il generale Reynier, scorgendo Nicastro illuminata dal balcone della casa da lui occupata a Maida, disse agli ufficiali del suo stato maggiore: «Domani batteremo gli inglesi e dopodomani bruceremo Nicastro». […] Reynier disponeva solo di 4.000 uomini. Tutto gli imponeva di attendere gli inglesi nella posizione eccezionalmente forte di Maida, da dove difficilmente lo avrebbero potuto scacciare. Ma egli credette che anche dei britannici, come già dei napoletani, sarebbe venuto a capo con facilità. Commise perciò l'errore, enorme, di scendere in pianura per attaccare in campo loro le forze di sir John Stuart, superiori di numero, e per giunta appoggiate dall'artiglieria della flotta. Lo scontro ebbe luogo il 4 luglio; esso fu breve e terminò con la disfatta delle nostre truppe. In questa occasione, come in quasi tutte le battaglie che ebbero luogo in quello stesso periodo tra le due nazioni, il sangue freddo e la precisione di tiro degli inglesi fermarono nettamente l'impeto dei francesi e inflissero loro perdite enormi rispetto al numero degli arruolati. Era la prima volta, da lunghissimo tempo, che i francesi subivano una sconfitta per terra. Sir John Stuart ne fu tanto orgoglioso che arrivò ad insultare i vinti. «Mai» disse nel suo rapporto, «la vanità del nostro presuntuoso nemico è stata più duramente mortificata, mai la superiorità delle truppe britanniche più gloriosamente provata come negli avvenimenti di questa giornata memorabile». Sebbene da entrambe le parti pochissime fossero le truppe schierate, la battaglia ebbe conseguenze rilevanti. I francesi perdettero per qualche tempo tutta la Calabria. Il generale Reynier fu costretto a ritirarsi in disordine per la vallata del Lamato su Catanzaro, che raggiunse con molta fatica l'indomani.
Fortunatamente, per lui, gli inglesi non pensarono ad inseguirlo. Di lì a qualche giorno, pago del suo successo, sir John Stuart fece nuovamente imbarcare i suoi uomini, dopo aver calato a terra il materiale necessario ad armare una insurrezione calabrese, a capo della fu designato il maggiore Gualtieri, soprannominato Pane di Grano.”

François Lenormant (1837–1883) assiriologo e numismatico francese

citato in Viaggiatori stranieri nel Sud, a cura di Atanasio Mozzillo, Saggi di cultura contemporanea, 1982, Edizioni di Comunità, Milano, p. 288

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“Altro tiro, altro giro, altro regalo!”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

quando un giocatore mette a segno molti punti
Citazioni tratte da telecronache, Formule classiche

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“Mi sono disteso nel fango. Mi sono asciugato al vento del delitto. E alla follia ho giocato qualche brutto tiro.”

Arthur Rimbaud (1854–1891) poeta francese

da «Un tempo, se ricordo bene...», 1972

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“Per quanto riguarda il tiro in rovesciata, usato quando il giocatore è costretto a volgere le spalle alla porta, l'avvertenza principale è di cercare di imprimere al pallone una traiettoria tesa. Si tratta di una tecnica difficile, che richiede doti acrobatiche e di coraggio e che comporta il rischio di farsi male cadendo a terra. La sua efficacia consiste nell'imprevedibilità e nella rapidità di esecuzione.”

Luigi Bonizzoni (1919–2012) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Citato in Sebastiano Vernazza, 100 anni di rovesciata: dalla leggenda di Talcahuano a Rooney: un secolo di calcio capovolto http://www.gazzetta.it/Calcio/08-01-2014/rovesciata-100-anni-talcahuano-rooney-202012315673.shtml, Gazzetta.it, 8 gennaio 2014.

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“[Su Ray Allen] Commovente… il suo tiro è più pulito della Casa Bianca. Guardate cosa esce da quella mano… un sonetto!”

Federico Buffa (1959) giornalista italiano

Los Angeles Lakers vs Boston Celtics, Nba Playoffs 2011
Citazioni tratte da telecronache

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“[Sul tiro di Kobe Bryant, marcato da Grant Hill, che di fatto dà la vittoria ai Lakers] Il tredicesimo apostolo! No… Hill si ritira quest'estate…”

Federico Buffa (1959) giornalista italiano

Los Angeles Lakers vs Phoenix Suns, Nba Conference Finals 2010 - Gara #6
Citazioni tratte da telecronache

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“Gli uomini, se qualcuno gli fa un brutto tiro, lo scrivono nel marmo; ma se qualcuno gli usa un favore, lo scrivono sulla sabbia.”

Tommaso Moro (1478–1535) umanista, scrittore e politico inglese

da Storia di re Riccardo III

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“Quando allenavo il Barça, ricordo che con Koeman o con Stoichkov giocavamo a non mettere dentro la palla, troppo facile, ma a colpire la traversa o uno dei pali, proprio per aumentare la precisione del tiro.”

Johan Cruijff (1947–2016) dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore olandese

Mi piace il calcio ma non quello di oggi

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“Segna, subisce il fallo, andrà in lunetta col tiro libero… supplementare!”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

spesso utilizzata nei canestri segnati con fallo subito
Citazioni tratte da telecronache, Formule classiche

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“VOLTAIRE. «Shakespeare ha spesso due buoni versi, mai sei. Un pazzo, perdio, un buffone alla Fiera di San Bartolomeo. Mai un lavoro veramente suo, tutte vecchie storie». Scacchi: «Perderò, perdio, per tutti i santi del Paradiso. Ah, qui cavalco su un montone nero come la puttana che sono… Falstaff dagli spagnoli». BOSWELL. «Vi dirò perché noi ammiriamo Shakespeare». VOLTAIRE. «Perché non avete gusto». BOSWELL. «Ma signore…». VOLTAIRE. «Et penitus toto divisos orbe Britannos… Tutta l'Europa è contro di voi. Perciò avete torto». BOSWELL. «Ma ciò dipende dal fatto che abbiamo grande immaginazione». VOLTAIRE. «La più selvaggia… Pope guida un calesse tirato da due beipuledri eleganti, ma Dryden viaggia su un tiro a sei, coi postiglioni e tutto». Ha ripetuto con esattezza qualche passo di Dryden. BOSWELL. «Che cos'è la memoria? Dove risiedono tutte le nostre idee?». VOLTAIRE. «Come dice Thomson: dove dormono i venti quando l'aria è calma? Thomson era un grande pittore. Milton, molte bellezze e molti difetti, come non c'è nulla di perfetto in questo dannato mondo. I suoi imitatori sono incomprensibili. Ma quando lui scrive bene è chiarissimo». BOSWELL. «Che cosa pensate del nostro teatro?». VOLTAIRE. «Molto spirito, molto intreccio, e molti bordelli». BOSWELL. «Che cosa pensate di Fingal?». VOLTAIRE. «Sembra un salmo di David. Ma vi sono dei nobili passaggi. In tutt'e due. L'Omero di Scozia.»”

Origine: Visita a Rousseau e a Voltaire, p. 100-101

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“Sto ingurgitando l'esistenza, sbranando me stesso e la mia vita. Mi trovo a mio agio con l'auto-sbranamento, è una condizione che mi sono scelto io, voglio essere libero di decidere anche l'ora in cui dovrò morire. Sono credibilmente anarchico, parto dal fatto che ho dei principi etici, e quindi posso comportarmi come voglio. Non tiro i sassi alle finestre della tv, ma decido di provare a cambiare il sistema dall'interno, credendo di contribuire a renderlo migliore.”

Morgan (1972) cantautore, polistrumentista e disc jockey italiano

Origine: Dall'intervista di Matteo Cruccu, Morgan: «Mi sbrano la vita e me ne vanto» https://web.archive.org/web/20090210101226/http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/15/Morgan_sbrano_vita_vanto__co_7_081115053.shtml, Corriere della sera, 15 novembre 2008, p.17

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“[Sulla tattica del tiro decisivo di Michael Jordan nella Gara 5 dei Playoff NBA 1989 contro i Cleveland Cavaliers] Quello schema era "Date palla a Michael e tutti gli altri fuori dalle scatole."”

Doug Collins (1951) cestista e allenatore di pallacanestro statunitense

That play was "Give the ball to Michael and everyone else get the fuck out of the way."
Origine: Citato in Classic NBA Quotes: Michael Jordan http://www.nba.com/history/Classic_NBA_Quotes_Jordan.html, NBA.com.

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“Milito, Milito, Milito, Milito, Milito entra in area di rigore… il tiro… la palla è dentrooo! L'ha messa dentro Diego Milito!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Bayern Monaco-Inter, 22 maggio 2010, telecronaca dello 0-1

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“La battuta di Barthez, colpo di testa in profondità, attenzione Wiltord, tiro… e pareggio! Pareggio di Wiltord, pareggio al quarantottesimo, Wiltord, pareggio. 1 a 1. Beffa.”

Bruno Pizzul (1938) giornalista e ex calciatore italiano

Francia-Italia, 2 luglio 2000, pareggio della Francia
Citazioni tratte da telecronache

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“[Dopo Bayern Monaco-Juventus 2-0 di UEFA Champions League del 3 aprile 2013] Alaba ha tirato da 120 metri, Buffon sembrava un pensionato. Non si arrabbi, ma doveva prendere quel tiro. Forse non pensava che Alaba calciasse da lì.”

Franz Beckenbauer (1945) calciatore, allenatore, e dirigente sportivo tedesco

citato in Bayern, Beckenbauer: "Buffon sembrava pensionato". Heynckes: "Annullato Pirlo", Gazzetta. it; 3 aprile 2013

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“Manda per aria l'ultima preghiera da metà campo”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

spesso utilizzata per un tiro da metà campo allo scadere del quarto o della partita
Citazioni tratte da telecronache, Formule classiche

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“Tiro forzato anzi che no… e segnato anzi che no!”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

in riferimento a tiri particolarmente difficili andati a canestro
Citazioni tratte da telecronache, Formule classiche

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“E ancora! Pulitissimo, come il bucato appena uscito dalla lavatrice!”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

Francia vs Spagna, Olimpiade 2012, parlando della meccanica di tiro di Mickael Gelabale
Citazioni tratte da telecronache, Altre partite

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“No eh! No, no, no! Non mi mettere questo mentre ti stai sedendo anche in tribuna, non puoi fare una cosa del genere… ragazzi ce lo fate vedere 20 volte questo lavoro? Io spero che sia chiaro per tutti, anche ai meno addentro la vicenda, il grado di difficoltà dell'ultimo tiro, all'altezza di Curry, in un contesto di playoff NBA, mandato a sinistra, sarà anche che ci va meglio, ma non è proprio un mancino naturale.”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

Golden State Warriors vs San Antonio Spurs, Semifinali della Western Conference 2013, gara 2, commentando un tiro di Steph Curry in step-back dall'angolo sinistro che lo fa finire seduto in tribuna
Citazioni tratte da telecronache, NBA

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“Noi i fascisti li teniamo sotto tiro con il Winchester.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

da Il Mattino,8 aprile 2008

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