Frasi sui libri
pagina 9

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“E con la faccia pulita cammini per strada | mangiando una mela | coi libri di scuola | ti piace studiare | non te ne devi vergognare!”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Albachiara, n. 6
Non siamo mica gli americani

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“Nello smantellamento dei suoi libri Agnese impiegò parecchio tempo fra volere e disvolere. Lavorava soffrendo. Le tre mogli infelici, vittime di mariti crudeli e mai contente di narrarne scrupolosamente i misfatti, furono agevolmente convertite in isteriche maniache, calunniatrici di uomini un po' strambi, come, del resto, gran parte degli uomini. Fra loro una matura nubile pronunciava ogni tanto parole ragionavoli, umane. I fatti narrati erano se non proprio autentici, probabili, ma ripensandoli, Agnese si sentiva coinvolta in un partito preso, in un'ira soffocata che aveva conosciuto in gioventù nel comportamento delle sue coetanee: lei che dal presente aveva sempre voluto astrarsi. Dunque avevano ragione quelli che l'avevano accusata di femminismo, la parola che lei detestava. E qui, immergendosi in una intensa riflessione, si scavava a fondo, volta a volta deplorandosi o giustificandosi. No, lei non aveva reclamato altro che la parità della mente e la libertà del lavoro, ciò che tuttora, da anziana contestatrice, la tormentava. Aveva amato pochi uomini, anzi un uomo solo, ma pochissime donne, e quelle poche, riunite in una favola, sempre la stessa: il mito dell'eccezione contro la norma del conformismo. E poiché l'eccezione s'era resa inafferrabile, l'aveva inventata lei, per donarla malinconicamente a una ragazza antica senza volto, che voleva suonare la propria musica e glielo proibivano. Ecco, questa ragazza lei non aveva il coraggio di distruggerla: l'aveva mandata lontano, al di là del mare o in fondo al mare.”

Origine: Un grido lacerante, pp. 112-113

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“I libri di poesia da me pubblicati sono lo specchio umile della mia semplice anima.”

Sergio Corazzini (1886–1907) poeta italiano

dalla lettera ad Aldo Palazzeschi, Roma, 4 febbraio 1906

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“Moravia, di tutti gli scrittori che ho tradotto, è l'unico col quale ho avuto una relazione personale, non intima ma intensa, anche se lui scriveva libri molto lontani dai miei.”

René de Ceccatty (1952) scrittore e traduttore francese

Torna Moravia, scandalo a Parigi, intervista di Alain Elkann, La Stampa, 21 gennaio 2010

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“Nico Perrone, docente alla Facoltà di Scienze Politiche di Bari, è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo cattolico moderato. Il Foglio l'ha definito "talmente rosso, che più rosso non si può". Chi desidera averne la prova, sfogli le prime pagine del libro. Elencano tutte le accuse che per mezzo secolo la sinistra politica ha scagliato contro l'allora partito di maggioranza relativa. Ecco dunque rispuntare capi d'imputazione come bigottismo clericale, anticomunismo, strategia della tensione, subordinazione agli USA, collusioni mafiose, corruzione, e via così. Nei numerosi libri dedicati all'argomento, Perrone s'era guadagnato la reputazione di critico implacabile, "senza essermene pentito" precisa oggi. Ma adesso – ecco la novità – si domanda "se questa lettura, sostanzialmente vera, contenga effettivamente tutti gli aspetti della politica di governo della DC, o se invece non abbia trascurato di tenerne in luce qualcuno non secondario". Il libro è una rilettura seria di quegli anni. L'esito, una sorprendente riabilitazione post mortem. Qualche esempio qua e là. La Democrazia cristiana, afferma Perrone, "ha dato all'Italia il più lungo periodo di pace della sua storia unitaria e ha realizzato una riduzione degli squilibri, compreso quello storico fra Nord e Sud". In politica estera, l'ingresso nel G-7 costituì "un'affermazione delle specificità italiane che la DC ha saputo cogliere, valorizzare, sviluppare e difendere, con un'azione di governo che ha tenuto insieme identità nazionale e prospettive europee, iniziative autonome di politica estera in difesa di interessi nazionali e lealtà occidentale, modernizzazione e capacità di gestire sacche interne di arretratezza». Nell'economia il plauso è senza riserve: "La DC si è mostrata generalmente rispettosa della sovranità popolare, cui non ha contrapposto un eccessivo potere dell'esecutivo. Nel suo lungo governo essa ha evitato d'imporre troppe regole al dispiegarsi della vita civile, e tuttavia non ha mai perseguito modelli di liberismo. Attraverso una politica di capital spending e una miriade di riforme, è riuscita a esprimere una capacità di riforma, con una sua egemonia forte, duratura, e tuttavia fondata su di un genuino, esteso consenso". […] Cosa ne pensano i democristiani tutti d'un pezzo, quelli che non hanno cambiato casacca? Marco Follini, leader dell'UDC, ha letto il libro e, naturalmente, lo apprezza. "La cosa curiosa", osserva, "è quest'ammirazione postuma da parte della sinistra. C'è un grande amore per la DC perché non c'è più".”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

Ugo Magri

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“Non dimentichi di dire che io sono soltanto un marginale, uno che scrive per svegliare. Lo riferisca: i miei libri aspirano a svegliare.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Un apolide metafisico: conversazioni

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“Per quasi tutte le nostre scoperte siamo debitori alle nostre violenze, all'esacerbarsi del nostro squilibrio.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

La tentazione di esistere

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“Il pessimismo è un segno di squilibrio mentale, come d'altronde l'ottimismo.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

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“Per vincere, mi servono soprattutto due cose che ciascuno può procurarsi: una collezione completa di libri sul tennis, e un muro in cemento, che logoro a forza di giocarci, e devo far intonacare ogni anno.”

René Lacoste (1904–1996) tennista e stilista francese

Origine: Citato in Gianni Clerici, 500 anni di tennis, Mondadori, 2007, p. 192. ISBN 88-370-5469-4

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“Io lo dico sempre, metteteci una catasta di libri, e accecati come sono comprerebbero anche quelli.”

Origine: Proposta per sfruttare la frenesia d'acquisto caratteristica dei primi supermercati, uno dei quali apre sotto la casa del protagonista.
Origine: La vita agra, p. 172

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“[Federico Moccia] Con i suoi libri si arricchisce rincoglionendo intere generazioni.”

Andrea Rivera (1971) attore italiano

da un'intervista a La Stampa, 22 dicembre 2008, p. 35

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“Leggendo i miei libri, la gente deve soltanto incuriosirsi, poi deve andare e cercare altri libri, altre fonti per capire la storia. E questo va fatto con rigore. Io lo faccio. Però non ricostruisco la storia, la uso invece per illustrare il presente, per capire e per far capire di più il mondo.”

Arturo Pérez-Reverte (1951) scrittore e giornalista spagnolo

Origine: Citato in MessaggeroVeneto http://messaggeroveneto.repubblica.it/dettaglio/Perez-Reverte-e-secco:-%C2%ABQuest-Europa-e-al-capolinea%C2%BB/1516236?edizione=EdRegionale, 21 settembre 2008.

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“I libri sono l'umanità stampata.”

Barbara Tuchman (1912–1989) scrittrice, giornalista e storica statunitense

da The book, 1980

“La Littizzetto è un miracolino. E, anche se a prima vista può non sembrare per via delle parolacce che non lesina, è un prodigio di equilibrio. Sa dove fermarsi. Non sgomita, non è mai volgare, mai noiosa. Cosa chiedere di più?”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2013/02/26/la-littizzetto-e-un-miracolino/, 26 febbraio 2013
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“Molti scrittori scrivono libri che loro stessi non leggerebbero mai.”

Camilla Cederna (1911–1997) giornalista italiana

Origine: Da Il lato forte e il lato debole, Mondadori, 1992.

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“[…] Avvicinare Francesco all'area di rigore è come mettere la volpe vicina al pollaio: trova sempre lo spazio per creare terrore. Totti fa gol, è bravo a mandare, a non dare punti di riferimento e quando calcia trova sempre i cantucci [angoli in toscano]. Io, poi, ho sempre valutato gli equilibri di squadra: lì è libero di fare quello che vuole, senza compiti di copertura.”

Luciano Spalletti (1959) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Andrea Pugliese, Spalletti: "Totti attaccante? Una volpe nel pollaio" http://www.gazzetta.it/premium/plus/Calcio/Squadre/Roma/15-06-2012/totti-attaccante-volpe-pollaio-911540083964.shtml, Gazzetta.it, 15 giugno 2012.

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“Nella foto di un'estate c'era il vento che soffiava, | mi ricordo che bastava l'equilibrio su una gamba.”

Cristina Donà (1967) cantautrice italiana

da I duellanti, n. 4
La quinta stagione