Frasi su commedia

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema commedia, vita, essere, divino.

Frasi su commedia

Vasco Rossi photo

“La vita non è una commedia che puoi provarla prima. La devi vivere improvvisando.”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

2011, p. 13
La versione di Vasco

Dante Alighieri photo

“Io credo ch'ei credette ch'io credesse…”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

libro La Divina Commedia - Inferno

Eduardo De Filippo photo

“Voi sapete che io ho la nomina (non di senatore, per carità) che sono un orso, ho un carattere spinoso, che sfuggo… sono sfuggente. Non è vero. Se io non fossi stato sfuggente, se non fossi stato un orso, se non fossi stato uno che si mette da parte, non avrei potuto scrivere cinquantacinque commedie.”

Eduardo De Filippo (1900–1984) drammaturgo, attore e regista italiano

Origine: Dall'ultimo discorso pubblico al Teatro di Taormina; citato in Taormina Arte 1984 http://www.taormina-arte.com/2006/storia/indexanno.asp?idanno=1984.

Erasmo da Rotterdam photo
Dante Alighieri photo

“La similitudine in Dante, pur nella sua immediatezza e nel suo realismo, si carica sempre di accenti morali.”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

dalle note curate da Emilio Alessandro Panaitescu a La Divina Commedia, Fabbri, Milano, 1982

Augusto photo

“[Ultime parole] La commedia è finita. Applaudite!”

Augusto (-63–14 a.C.) primo imperatore romano antico

citato in Svetonio, Vite dei Cesari, Aug. II, 97-99
Acta est fabula. Plaudite!

Philip Roth photo

“Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d'acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l'affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima d'incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l'incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell'incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci. Eppure, come dobbiamo regolarci con questa storia, questa storia così importante, la storia degli altri, che si rivela priva del significato che secondo noi dovrebbe avere e che assume invece un significato grottesco, tanto siamo male attrezzati per discernere l'intimo lavorio e gli scopi invisibili degli altri? Devono, tutti, andarsene e chiudere la porta e vivere isolati come fanno gli scrittori solitari, in una cella insonorizzata, creando i loro personaggi con le parole e poi suggerendo che questi personaggi di parole siano più vicini alla realtà delle persone vere che ogni giorno noi mutiliamo con la nostra ignoranza? Rimane il fatto che, in ogni modo, capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite… Beh, siete fortunati.”

American Pastoral

Luigi Pirandello photo
Dante Alighieri photo

“Quel sol che pria d'amor mi scaldò 'l petto,
di bella verità m'avea scoverto,
provando e riprovando, il dolce aspetto.”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

libro La Divina Commedia - Paradiso

John Ruskin photo
Dante Alighieri photo
Arthur Rimbaud photo
Muriel Barbery photo
Dante Alighieri photo
Groucho Marx photo
Mario Monicelli photo

“La commedia all'italiana è finita, quando i registi hanno smesso di prendere l'autobus.”

Mario Monicelli (1915–2010) regista italiano

Origine: Citato in Carlo Faricciotti, Monicelli: "muoiono soltanto gli stronzi" http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2015/05/15/monicelli-muoiono-soltanto-gli-stronzi/, IlGiornaleOff.IlGiornale.it, 15 maggio 2015.

Oscar Wilde photo
Jean Paul Sartre photo
Aristofane photo

“Mai otterrai che il granchio cammini diritto…”

Aristofane (-448–-386 a.C.) commediografo greco antico

da La pace, ne Le Commedie

Sergio Leone photo
Marco Tullio Cicerone photo

“La vecchiaia è il compimento della vita, l'ultimo atto della commedia.”

Marco Tullio Cicerone (-106–-43 a.C.) avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano

Origine: De senectute, XXIII

Federico Fellini photo
Giovanni Papini photo
Mario Monicelli photo
Mario Vargas Llosa photo

“Berlusconi, per esempio, è un personaggio caricaturale, un buffone da commedia dell'arte. Io sono un liberale di destra ma non mi sento certo rappresentato da uno come lui, semmai potevo identificarmi nella destra della Thatcher.”

Mario Vargas Llosa (1936) scrittore, giornalista e politico peruviano

Origine: Citato in Io uomo di destra ma Berlusconi non mi rappresenta http://www.repubblica.it/politica/2013/08/13/news/mario_vargas_llosa_io_di_destra_ma_berlusconi_non_mi_rappresenta_solo_un_buffone_da_commedia_dell_arte-64714585/, Repubblica.it, 13 agosto 2013.

Vladimir Vladimirovič Nabokov photo
Paolo Curtaz photo
Dante Alighieri photo
Philip Roth photo
William Shakespeare photo
Eugéne Ionesco photo

“La Commedia Umana non mi assorbe abbastanza. Non appartengo interamente a questo mondo.”

Eugéne Ionesco (1909–1994) scrittore e drammaturgo francese

da Diario in frantumi

Oliver Goldsmith photo

“Recitare una commedia non puramente sentimentale, fu cosa pericolosissima.”

Oliver Goldsmith (1728–1774) scrittore e drammaturgo irlandese

Origine: Citato in Enrico Piceni, introduzione a Christopher Morley, Tuono a sinistra, Arnoldo Mondadori Editore, 1947.

Oscar Wilde photo
Charles Gounod photo
Gilbert Keith Chesterton photo

“[San Francesco] vide ogni cosa con senso drammatico, staccata dalla sua posizione, non immobile come in un quadro ma in azione come un dramma. Un uccello poteva sfiorarlo come una freccia, […] un cespuglio poteva fermarlo come un brigante; ed egli era pronto a dare il benvenuto a entrambi. In una parola, noi parliamo di un uomo che non confondeva il bosco con gli alberi, e non voleva farlo. Voleva piuttosto considerare ogni albero come un'entità separata e quasi sacra, come una creatura di Dio […] Non voleva ergersi di fronte a uno scenario usato come mero sfondo, e recante la banale iscrizione: "Scena: un bosco". In tal senso vorremmo intendere che era troppo drammatico per il dramma stesso. Lo scenario avrebbe preso vita nelle sue commedie […] Ogni cosa sarebbe stata in primo piano, e quindi alla ribalta; ogni cosa avrebbe avuto un proprio carattere. Questa è la qualità per cui, come poeta, egli fu perfettamente l'opposto d'un panteista. Non chiamò la natura sua Madre, ma chiamò Fratello un certo somaro e Sorella una certa passerotta. […] È qui che il suo misticismo è così simile al senso comune di un fanciullo. Un bambino non ha difficoltà a comprendere che Dio creò cane e gatto; sebbene sia consapevole che la formazione del gatto e del cane dal nulla è un processo misterioso al di là della sua immaginazione. Ma nessun bambino capirebbe il senso dell'unione del cane e del gatto e di ogni altra cosa in un unico mostro con una miriade di gambe chiamata natura. Egli senza dubbio si rifiuterebbe di attribuire capo o coda a un simile animale. […] Gli uccelli e gli animali francescani assomigliano davvero a uccelli e animali araldici, non perché fossero favolosi, ma nel senso che erano considerati come realtà, chiare e positive, scevre dalle illusioni dell'atmosfera e della prospettiva. In tal senso egli vide un uccello color sabbia in campo azzurro e una pecora d'argento in campo verde. Ma l'araldica dell'umiltà era più ricca dell'araldica dell'orgoglio, perché giudicava tutte le cose che Dio aveva creato come qualcosa di più prezioso e di più unico die blasoni che i principi e i nobili avevano dato soltanto a se stessi.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

cap. VI, p. 66
Francesco d'Assisi

David Mamet photo

“La verità purifica, ma fa male; tranne nel dramma, dove, commedia o tragedia che sia, la verità redime attraverso l'arte.”

David Mamet (1947) drammaturgo, sceneggiatore e regista statunitense

Origine: Bambi contro Godzilla, p. 60

Francesco Dall'Ongaro photo
Carlo Verdone photo

“Una volta Alberto Sordi mi disse che l'arte della commedia era sempre più in crisi. Secondo lui il motivo era che tra la gente era sparito il senso del ridicolo. Nessuno si stupiva più per nulla. Aveva perfettamente ragione.”

Carlo Verdone (1950) attore e regista italiano

Origine: Dall'intervista di Fabio Fazio nel corso del programma televisivo Che tempo che fa, Rai 3, maggio 2011.

Ivano Fossati photo
Mario Monicelli photo
Erri De Luca photo

“L'osteria è meglio del teatro, ogni tavolo una commedia. Tragedie no, all'osteria si fanno solo recite leggere, chi tiene guai pesanti non ci va.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Il giorno prima della felicità, p. 36

Benedetto Croce photo
Umberto Galimberti photo
Ermete Novelli photo

“Sono favorevole ai tagli nei copioni teatrali per questa ragione: tutto ciò che si taglia in una commedia non è mai fischiato.”

Ermete Novelli (1851–1919) attore teatrale italiano

Origine: citato in Aneddoti, Intrepido, n. 21, 1974, Casa Editrice Universo

Carlo Lapucci photo
Luigi Pirandello photo
William Shakespeare photo

“La più insipida, ridicola commedia che ho visto mai in vita mia.”

Samuel Pepys
Sogno di una notte di mezza estate, Citazioni sull'opera

Aldous Huxley photo
John Williams photo
Oscar Wilde photo
Luigi Pirandello photo
Haile Selassie photo
Stanley Kubrick photo
Umberto Eco photo
Paola Cortellesi photo

“Sono una spettatrice onnivora e mi nutro delle commedie americane come a film di fantascienza come Guerre stellari.”

Paola Cortellesi (1973) attrice italiana

Il mio film preferito è però Risate di gioia di Monicelli, con Totò ed Anna Magnani, dove erano mescolati il comico ed il tragico e narrava di due attori spiantati che cercavano, in qualche modo, di sbarcare il lunario. In quel film si ride delle disgrazie che possono capitare a tutti.

Jim Morrison photo
George Gordon Byron photo
Raniero Cantalamessa photo
Peter Ustinov photo

“La commedia è semplicemente un modo divertente di essere seri.”

Peter Ustinov (1921–2004) attore britannico

Senza fonte

Jean Cocteau photo
Jean Cocteau photo
Billy Wilder photo
Giordano Bruno photo
Giordano Bruno photo
Giordano Bruno photo

“Il Candelaio è una commedia scellerata ed infame.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

Scipione Maffei

Giordano Bruno photo
William Congreve photo

“La commedia è una fuga, non dalla verità ma dalla disperazione.”

Christopher Fry (1907–2005) drammaturgo britannico

da Time, New York, 20 novembre 1950

William Shakespeare photo

“I clamori avvelenati di una donna gelosa sono più micidiali dei denti di un cane idrofobo.”

Madre Badessa, atto V, scena I, in "Opere complete", traduzione di Gabriele Baldini, Rizzoli, 1963
La commedia degli errori

“Miei colleghi, per favore, non servitevene per le vostre commedie: questi aforismi li ho già tutti adoperati nelle mie.”

Jacques Deval (1890–1972) commediografo, regista e scrittore francese

Taccuino di un autore drammatico

Henry De Montherlant photo
Carlo Goldoni photo
Carlo Goldoni photo
Luigi Pirandello photo
Dante Alighieri photo
Heinrich Heine photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Niccolò Tommaseo photo

“Legger Dante è un dovere; rileggerlo è bisogno: sentirlo è presagio di grandezza.”

Niccolò Tommaseo (1802–1874) scrittore italiano

citato in Alessandro Piumati, La vita e le opere di Dante Alighieri: studio preparatorio alla lettura della Divina Commedia, p. 85 http://www.archive.org/stream/lavitaeleopered00piumgoog#page/n89/mode/2up

Thomas Bernhard photo

“La vita era una tragedia, e noi nella migliore delle ipotesi potevamo trasformarla in una commedia.”

Thomas Bernhard (1931–1989) scrittore, romanziere e drammaturgo austriaco

Un bambino

Gustave Flaubert photo
Georg Christoph Lichtenberg photo
Ralph Richardson photo

“Gli attori sono i fantini della letteratura. Altri forniscono i cavalli, le commedie, e noi li facciamo semplicemente correre.”

Ralph Richardson (1902–1983) attore inglese

Richiamata nel letto di morte, 10 ottobre 1983
da James B. Simpson, Simpson's Contemporary Quotations, Houghton Mifflin Company, 1988

Arturo Graf photo

“Le commedie di Shaw sono il prezzo che paghiamo per le sue prefazioni. (da Ego”

James Agate (1877–1947) scrittore, critico teatrale

1935), annotazione del 10 marzo 1933

Arthur Schopenhauer photo
Claudette Colbert photo
Platone photo
Friedrich Schlegel photo
Laurence Olivier photo

“Mentre scendevamo mi disse: "Oh, deve stare attento, l'entrata è un po' scomoda". "Lo so, grazie," risposi. Questa storia cominciava ad annoiarmi. […] Diedi un colpo alla porta di pesante tela e mi lanciai attraverso con decisione. Naturalmente inciampai sul gradino, volai per aria e, prima di rendermi conto di cosa fosse successo, mi ritrovai con i denti ben conficcati tra una lampadina rossa e una blu in mezzo alle luci della ribalta. Stavo recitando in un teatro molto capiente, il che significa che qualunque sia la reazione degli spettatori arriva con la forza di un tuono a chi sta davanti a loro sul palcoscenico. Il volume di quella reazione specifica mi rintronò per un secondo o due. Mi rimisi in piedi in qualche modo, spolverandomi un po' i vestiti e stetti fermo per un attimo a scrutare il pubblico; poi mi girai e gettai uno sguardo a Ruby Miller che era sufficientemente professionista da non muovere un capello. Tornai a guardare il pubblico con aria supplichevole, ma non sembrava intenzionato a rinunciare così facilmente alla più grande risata del secolo. Nei molti anni trascorsi da allora a oggi ho recitato con gioia in numerose commedie […] Mi sono illuso di poter generalmente conquistare il livello di risate che io o la situazione comica meritavamo, ma ho sospirato invano; mai, proprio mai, nella mia vita ho sentito un suono così esplosivo e alto come il gioioso clamore sollevato da quel pubblico. Tutte le volte che ho pensato di avere motivo per essere soddisfatto di me stesso, il ricordo della mia prima entrata su un palcoscenico professionale ha immediatamente ristabilito il mio senso di equilibrio. Avanzai con aria miserevole sul palcoscenico verso Ruby e sedetti al suo fianco sul divano, lasciando che lei, con il suo fantastico senso della sincronizzazione, da grande esperta, facesse smettere quelle risate. […] Finalmente la mia parte sulla scena si concluse, mi alzai, mi chinai a baciare la mano a Ruby e uscii, questa volta evitando il gradino, piacevolmente accompagnato da un breve, allegro scoppiettio di applausi da parte di quel generosissimo pubblico. Al che mi montai la testa, in un allarmante risorgere di presunzione.”

Laurence Olivier (1907–1989) attore e regista britannico

Origine: Confessioni di un peccatore, pp. 36-37