Frasi sul futuro
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“La felicità credo che sia vivere un momento del presente senza desiderare altro: né proiettati nel futuro, né nel passato.”

Nicoletta Braschi (1960) attrice italiana

Origine: Dall'intervista al programma televisivo Che tempo che fa, Rai 3, 9 settembre 2013; visibile su Rai.tv http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-07ec7dc7-d00e-440c-b02c-1322e476a634.html.

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“La comprensione tempestiva della realtà del sopraggiungente raffreddamento globale, richiede una scelta mirata di misure adeguate ed affidabili che permetteranno al genere umano, in particolare a popolazioni situate lontano dall'equatore, di adattarsi al futuro raffreddamento globale.”

Chabibullo Abdusamatov (1940) scienziato e astrofisico russo

Origine: Questo secolo sarà glaciale. Lo afferma lo scienziato russo H. Abdussamatov, 2013, giugno, 10, 25-08-2013 http://www.lsblog.it/index.php/scienza-e-tecnica/clima/307-questo-secolo-sara-glaciale-lo-afferma-lo-scioanziato-russo-h-abdussamatov,

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“Dobbiamo lasciare del lavoro per le generazioni future.”

Kurt Weitzmann (1904–1993) storico dell'arte tedesco

In risposta a chi gli segnalava il perfezionismo di altri colleghi e per giustificare la sua notevole produzione di articoli, saggi, mostre, conferenze ecc.
citato in Massimo Bernabò, Rita Tarasconi, Ricordo dei Weitzmann, in Kurt Weitzmann, L'illustrazione del libro nell'antichità, Spoleto, Fondazione Centro Italiano di studi sull'alto medioevo, 2004, p. XXIII

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“La società bianconera è strutturata in maniera importante, è bella, quadrata: ognuno è al suo posto, sanno quello che devono fare, programmano il futuro, per cui credo sia importante vedere anche come loro lavorano, non solo la squadra in campo.”

Claudio Ranieri (1951) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Dalla cerimonia della Hall of Fame della Federazione Italiana Giuco Calcio a Palazzo Vecchio, Firenze, 17 gennaio 2017; citato in Ranieri: "Juve squadra da battere ma la prenderanno. Il Leicester? Salviamoci" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/17-01-2017/ranieri-juve-squadra-battere-ma-prenderanno-leicester-salviamoci-180451571655.shtml, Gazzetta.it, 17 gennaio 2017.

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“Il mio pensiero va al ragazzo di diciott'anni di Bari che martedì scorso ha fatto il gesto estremo di lanciarsi sotto un treno perché aveva confidato agli amici che, dopo essersi dichiarato in famiglia, i genitori non lo accettavano. Lui non si rassegnava, aveva un fidanzato, ha lottato, ma non ce l'ha fatta. Era insopportabile l'idea di non essere accettato per ciò che era: un ragazzo come gli altri, un ragazzo di diciott'anni che amava un altro ragazzo. Come lui ce ne sono tanti di ragazzi che non ce l'hanno fatta a reagire. Essere respinti a quell'età per ciò che si è rappresenta un dramma che, a volte, appare insuperabile, soprattutto a quell'età. Tutti abbiamo bisogno di essere accettati dalla scuola, dalla società, dalla famiglia. Immagino cosa possa aver provato quel ragazzo, capisco bene quelle sue paure: anch'io ero terrorizzato che mia madre e mio padre non mi accettassero. Pensavo alle cose più brutte. Io sono stato fortunato, e per questo li ringrazio. […] Loro sono stati dalla mia parte da subito, altri sono stati meno fortunati; ed è anche per questo che la legge sulle unioni civili non è soltanto un istituto giuridico che dà diritti e chiede doveri, ma è una legge che fa cultura, che migliorerà la nostra società e che aiuterà anche tanti genitori a non vergognarsi più dei propri figli, accettandoli anziché rifiutarli, e che sancirà, una volta per tutte, che gli omosessuali non sono più dei fantasmi, ma cittadini a cui riconoscere il diritto alla felicità come a tutti gli altri, permettendo loro di progettare un futuro insieme. Colleghi, cosa si guadagna, del resto, nel continuare a impedire la felicità degli altri? Cosa perdiamo nell'ammettere la possibilità che una coppia di persone che si amano venga tutelata dall'assunzione reciproca di diritti e di doveri stabiliti dalla legge? La risposta è sempre la stessa: nulla.”

Alessandro Zan (1973) politico e attivista italiano

da un intervento alla Camera durante la votazione del ddl Cirinnà, 11 maggio 2016
Origine: Visibile al minuto 03:45 di Unioni Civili: Alessandro Zan annuncia il voto favorevole del Partito Democratico https://www.youtube.com/watch?v=XHJLneydSsc, YouTube.com, 11 maggio 2016; citato in Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 622 di mercoledì 11 maggio 2016 http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0622&tipo=stenografico, Camera.it, 11 maggio 2016, pp. 69-70.

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“Il rapporto tra il presente ed il futuro dipenderà dalla pietà verso i nemici e dall'amore che sapremo esprimere verso le generazioni a venire.”

Pietro Barcellona (1936–2013) docente, politico e filosofo italiano

Apocalisse e post-umano. Il crepuscolo della modernità

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“Se siamo abbastanza intelligenti e responsabili capiamo che le guerre e gli spargimenti di sangue non risolveranno i nostri problemi. Ma grazie al dialogo e a relazioni oneste, posso dire che Serbia e Albania hanno un futuro migliore se paragonato al passato che abbiamo avuto.”

Aleksandar Vučić (1970) politico serbo

2015
Origine: Citato in Albania: storica visita del premier serbo Vucic http://it.euronews.com/2015/05/27/albania-storica-visita-del-premier-serbo-vucic/, Euronews.com, 27 maggio 2015.

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“Affidare a un pool di intelligenze il progetto di un nuovo sviluppo, la mappatura dei problemi aperti, la speranza di mobilitazione delle coscienze, il compito di elaborare una prospettiva di futuro. Napoli è una città che non conosce se stessa.”

Ermanno Rea (1927–2016) scrittore e giornalista italiano

Origine: Citato in Paolo di Stefano, Ermanno Rea, utopie e sconfitte http://www.corriere.it/cultura/11_gennaio_24/Ermanno-Rea-paolo-di-stefano_a052ffcc-2782-11e0-a862-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 24 gennaio 2011.

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“L'enormità del progetto di una residenza permanente oltre l'atmosfera terrestre porta con sé l'immancabile necessità di uno sforzo economico-politico paragonabile a quello di una guerra su vasta scala, quale era la Guerra Fredda.”

Carl Sagan (1934–1996) astronomo e scrittore statunitense

dal discorso al congresso degli Stati Uniti del maggio 1993, Congressional Clearinghouse on the future

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“Sai" disse Ron, i capelli ritti a furia di passarci in mezzo le dita, preso dallo sconforto, "credo che sia ora di ricorrere alle vecchie misure d'emergenza per Divinazione"
"Cosa… dobbiamo inventare?"
"Sì" rispose Ron, spazzando via dal tavolo la gran massa di foglietti scarabocchiati, intingendo la penna nell'inchiostro e cominciando a scrivere.
"Lunedì prossimo" annunciò, "mi verrà la tosse a causa dell'infelice congiunzione di Marte e Giove". Alzò lo sguardo su Harry. "La conosci, no? Dalle un oceano di disgrazie e lei ci sguazzerà!"
"Giusto", disse Harry, appallottolando il suo primo tentativo e lanciandolo nel fuoco, al di sopra delle teste di un gruppo di allievi del secondo anno seduti a chiacchierare. "D'accordo, allora… Lunedì: rischio di… ehm, ustioni".
"Ci puoi giurare" fece Ron cupo, "Lunedì ci toccano di nuovo gli Schiopodi. Okay, martedì, io… ehm…"
"Perderai una cosa preziosa" disse Harry, che sfogliava Svelare il futuro in cerca di spunti.
"Giusto" rispose Ron, prendendo nota. "per colpa di… Mercurio. Perché invece tu non ti fai pugnalare alle spalle da qualcuno che credevi un amico?"
"Sì, dai!" approvò Harry, scrivendo "e sarà perché… Venere è nella dodicesima casa."
"E mercoledì avrò la peggio in una rissa."
"Aah, la rissa la volevo io. No, allora io perdo una scommessa…"
"E certo, perché scommetterai su di me nella rissa!”

Harry e Ron: p. 192-193
Harry Potter e il calice di fuoco

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“[Su Hotel Chevalier] Sono molto contrariata per il nudo che ho fatto. Non ho ascoltato il mio intuito. Ma d'ora in poi lo farò per le scelte future. Dirò qualche 'no' in più.”

Natalie Portman (1981) attrice, modella e regista israeliana

Origine: Citato in, [//www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo385323.shtml Pentita del mio nudo], tgcom24.mediaset.it, 29 ottobre 2007.

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“[Dopo la sentenza in primo grado nel processo penale dello Scandalo del calcio italiano del 2006 a Napoli, nel 2011] Bastava leggere le intercettazioni per ritenere giuste, anzi troppo lievi, le sanzioni sportive a Juve, Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina (la Juve evitò la Serie C solo perché si doveva salvare il Milan dalla B). E basta rileggerle oggi per ritenere sacrosanta la sentenza del Tribunale di Napoli che ha condannato gran parte degli imputati per associazione per delinquere e frode sportiva. Tre giudici, con una presidente tutt'altro che tenera con l'accusa (che tentò addirittura di ricusarla) e sempre elogiata dalle difese, hanno ritenuto provate le accuse dopo tre anni di dibattimento. E si son fatte una risata dinanzi alla linea difensiva moggian-craxiana del "così fan tutti". Sia perché l'eventuale responsabilità altri non cancella quella di un imputato colpevole; sia perché le mirabolanti intercettazioni sfoderate dalla difesa dimostrano al massimo che l'Inter tentò di entrare nel giro, non che ha commesso reati. Ora Moggi manda a dire che lui ha fatto tutto per conto della Juve: bella novità. […] Quando Umberto Agnelli lo ingaggiò, Moggi era imputato a Torino per aver fornito prostitute ad arbitri per le partite di Uefa del Torino. Quindi fu assunto proprio perché si sapeva chi era e come operava. […] Anziché lasciarsi lo scandalo alle spalle, come aveva fatto suo cugino John Elkann, Andrea Agnelli figlio di Umberto e amico di Moggi e Giraudo ha ripreso a gridare al complotto e a rivendicare gli scudetti dello scandalo, giustamente revocati. Ora, con la sentenza di Napoli e i messaggi di Moggi, ha quel che si merita. Forse, anziché vellicare gli istinti peggiori della tifoseria peggiore, farebbe bene a guardare al futuro. A farsi spiegare lo "stile Juventus" da chi ancora sa cos'è come Boniperti, Trapattoni, Zoff e Platini. E magari a costruire stadi più sicuri.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

citato in Sapevano tutti, anzi nessuno, 10 novembre 2011
Il Fatto Quotidiano

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“In futuro l'uomo della strada si riferirà alla nostra epoca chiamandola il periodo della prima guerra mondiale, ma l'uomo istruito assocerà il primo quarto del secolo con il Suo nome, così come oggi alcuni considerano la fine del Seicento l'epoca delle guerre di Luigi XIV altri l'epoca di Newton.”

Fritz Haber (1868–1934) chimico tedesco

Origine: Da una lettera ad Albert Einstein in occasione del suo cinquantesimo compleanno, marzo 1929; citato in Albert Einstein, Il lato umano: spunti per un ritratto (tit. or.: The Human Side), a cura di Helen Dukas e Banesh Hoffmann, traduzione di Annamaria Gilberti, Einaudi, Torino, 1980, p. 97.

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“Le principali glaciazioni sono esempi spettacolari del cambiamento climatico naturale, che si è verificato durante le ere geologiche. Hanno avuto luogo a intervalli regolari di 100 mila anni e hanno sempre seguito lo stesso strano modello di sviluppo: lento e costante raffreddamento, seguito da un brusco riscaldamento in condizioni simili a quelle di oggi. […] I grandi episodi di glaciazione non sono stati gli unici casi di cambiamento climatico naturale, tuttavia. Sei milioni di anni fa, il Mar Mediterraneo venne prosciugato. Novanta milioni di anni fa, alligatori e tartarughe facevano le capriole nell'Artico. Centocinquanta milioni di anni fa gli oceani avevano invaso il centro del Nord America, contribuendo a preservare le ossa di dinosauro. Trecento milioni di anni fa, l'Europa settentrionale venne trasformata in un deserto bruciato e nell'Antartide si formò il carbone. […] Nessuno sa perché questi drammatici cambiamenti climatici siano avvenuti nel passato. Le idee che comunemente emergono, comprendono: – perturbazioni dell'orbita terrestre da parte di altri pianeti, interruzioni di correnti oceaniche, l'aumento e la diminuzione di gas a effetto serra, il riflesso del calore sulla neve, la deriva dei continenti, gli impatti di comete, la Genesi, le alluvioni, i vulcani, i lenti cambiamenti nella radiazione del sole. Nessun supporto scientificamente solido è stato trovato, in nessuno di questi suggerimenti. Una cosa che sappiamo per certo è che le persone non sono state coinvolte. Non c'erano abbastanza persone in giro per poter contare, durante le glaciazioni, e non c'erano proprio persone, prima di tali episodi. La storia della geologia, come la conosciamo, ci suggerisce che il clima è una cosa molto più grande dell'energia. L'approvvigionamento energetico è una questione di ingegneria e dobbiamo tenere d'occhio i problemi che possono renderlo più difficoltoso, mano a mano che il tempo passa. Il cambiamento climatico, al contrario, è una questione di tempi geologici, qualcosa che la Terra fa abitualmente da sola, senza chiedere il permesso a nessuno e senza spiegare perché. La Terra non include gli effetti potenzialmente catastrofici della civiltà nella sua pianificazione. Lungi dall'essere responsabile di danneggiare il clima della Terra, la civiltà non potrebbe essere in grado di prevenire nessuno di questi terribili cambiamenti una volta che la Terra abbia deciso di compierli. È stata la Terra a congelare di nuovo il Canada, per esempio, è difficile immaginare di poter fare qualcosa, se non vendere la casa che eventualmente abbiamo la. Se la Terra decide di sciogliere la Groenlandia, potrebbe essere saggio vendere tutto quello che possediamo in Bangladesh. La storia geologica ci suggerisce che il clima non dovrebbe preoccuparci troppo quando stiamo pensando al futuro dell'energia, non perché sia poco importante, ma perché è oltre il nostro potere di controllo.”

Robert Laughlin (1950) fisico statunitense

Quello che la Terra sa

“[…] l'amore sboccia tra persone, non tra sessi. Perché porsi dei limiti? Siamo nel 1936; è il futuro, o quasi.”

David Leavitt (1961) scrittore statunitense

Philippa: VII; p. 117
Mentre l'Inghilterra dorme

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“Bisogna spec­chiarci in questo Paese, vederlo per quello che è in realtà. Un Paese nel qua­le le madri offrono le figlie minorenni in cambio di un'illusoria notorietà. Un Paese in cui nessuno vuole più fare sa­crifici perché tanto la fama, i soldi, la fortuna arrivano con la tv, col Grande Fratello. Che futuro si prepara per un Paese così?.”

Veronica Lario (1956) attrice italiana

citato in Maria Latella, L'ho aiutato fino all'ultimo ma ora ha superato i limiti http://www.corriere.it/politica/09_maggio_04/veronica_limiti_maria_latella_fb8da8c6-386c-11de-a257-00144f02aabc.shtml, Corriere della sera, 9 maggio 2009

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“[Sui rapporti tra Serbia e Albania] Abbiamo combattuto tante guerre, creandoci problemi a ripetizione, io penso che sia importante ora guardare insieme al futuro, alla volontà comune di divenire parte della Ue.”

Aleksandar Vučić (1970) politico serbo

2015
Origine: Citato in Serbia-Albania: Vucic, guardiamo a comune futuro in Ue http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/politica/2015/05/28/serbia-albania-vucic-guardiamo-a-comune-futuro-in-ue_3b7fa037-1dc8-49a8-a9a1-ed964e0884f6.html, Ansa.it, 28 maggio 2015.

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“«Il dubbio è voce infernale | che grida al cielo: | – Non c'è un Dio lassù | che pensi al genere umano? – || E certamente | chi dice questo | merita che da lui | ritragga le mani il buon Dio. || Perché c'è un Padre del genere umano, | un fedele, provvido Padre, | e chiunque da Lui non si scosti | può bene vederlo. || Ma non siamo impazienti! | Egli ha tanti figliuoli. | Non pretendiamo che ponga | noi, dinanzi a tutti! || Questa è la legge: «Attendi il tuo turno» | e non aspetterai invano. | Come il sole attorno alla terra, così | gira la sua bontà. || Nessuno ne resta privo. | Se Egli non viene oggi, giunge domani | e finché l'uomo non è felice | non può morire. || E la felicità non giunge mai troppo tardi, | e questa è magica cosa; | se solo una goccia ve ne cadesse dentro | addolcirebbe un mare». || A lungo ancora parlò il giovane | e il vecchio ognor più attento, ascoltava. | Così la sua anima assorbì quei discorsi | come il piccolo succhia il latte materno. || E quando quello cessò di parlare | il vecchio chiese meravigliato: | «Dove imparasti tu queste cose? | Chi sei, giovanotto, qual è il tuo nome?». || Già il giovane si era annoiato | d'aver sfoggiata tanta gravità, | e allegramente, e biricchino | diede codesta risposta: || «Dove ho imparato tali cose? | Me le disse una nottola | quando, in una notte di tempesta, | dormii con essa nel cavo di un albero. || Chi sono? Un vagabondo | senza paese e senza casa; | un qualche uccello di passo | mi fu forse antenato. || Me ne vado in giro pel mondo; | oggi qua, domani là, | e mi levo il cappello | dinanzi a chi lo desidera. || Quanto più soffro il freddo e la fame | tanto più io godo | poiché migliore sarà il futuro | se più brutto è il presente. || E come mi chiamo? Confesso | che il mio nome l'ho quasi scordato, | ma so dirti che ora nel mondo | mi chiamano Stefano il folle».”

Sándor Petöfi (1823–1849) poeta e patriota ungherese

da Stefano il folle, pp. 145-146
Poemetti e poesie scelte

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“Il tizzo acceso fin che arde fuma; | simile, o mesto amico, al nostro cuore | che in pianto si consuma | fin che arde l'amore. || Lascia dunque che s'alzi e che s'esali | questa nube di duol cotanto intenso; | essa abbraccia i tuoi mali | come grani d'incenso. || Sii in te stesso al par d'un vaso sacro | d'olocausto, di fede e di speranza; | vedi, il fumo pare acro, | ma il turibolo danza. || Non ispegner per tema o per ristoro | quell'incendio divin che ti fa egro, | non far che il carbon d'oro | si muti in carbon negro. || Anzi affronta gli spasmi ed il martiro, | cerca nell'ansia del tormento occulto | dopo il duol del sospiro | l'estasi del singulto; || troverai qualche vero. È la tempesta | esultazione a chi non sa temerla, | e sulla duna resta | dopo l'onda la perla. || Piangi, medita e vivi; un dì lontano | quando sarai del tuo futuro in vetta | questo fiero uragano | ti parrà nuvoletta. || *** || Oggi volli per te cantar la vita, | ma la dolce canzon sul metro mio | torna fioca e smarrita | per troppo lungo oblio. || Torva è la Musa. Per l'Italia nostra | corre levando impetuösi gridi | una pallida giostra | di poeti suicidi. || Alzan le pugna e mostrano a trofèo | dell'Arte loro un verme ed un aborto | e giuocano al palèo | colle teste di morto. || Io pur fra i primi di cotesta razza | urlo il canto anatemico e macabro, | poi, con rivolta pazza, | atteggio a fischi il. || Praga cerca nel buio una bestemmia | sublime e strana! e intanto muor sui rami | la sua ricca vendemmia | di sogni e di ricami. || Dio ci aiuti, o Giovanni, egli ci diede | stretto orizzonte e sconfinate l'ali; | ci diè povera fede | ed immensi ideali. || E il mondo ancor più sterile, o fratello, | ci fa quel vol di pöesia stupendo, | e non trovando il Bello | ci abbranchiamo all'Orrendo. || Dio ci aiuti! Su te sparga l'ulivo, | sparga la pace e le benedizioni, | sii sulla terra un vivo | felice in mezzo i buoni. || A me calma più piena e più profonda; | quella che splende nell'orbita d'una | pupilla moribonda, | mite alba di luna.”

Arrigo Boito (1842–1918) librettista italiano

A Giovanni Camerana., pp. 796-798
Origine: Citato in G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti e G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo , [Letteratura italiana con pagine di scrittori stranieri, Analisi dei testi e critica, vol III, tomo secondo, Dal Decadentismo ai giorni nostri, Storia del teatro e dello spettacolo a cura di Gigi Livio], Paravia, Torino, 1993. ISBN 88 395 0453 2

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“Sono stanco di questi ambientalisti moralisti, questi bianchi borghesi liberali che pensano che l'unica cosa sbagliata di questo paese sia il fatto che non ci sono abbastanza piste ciclabili. Persone che provano a rendere il mondo sicuro per le proprie Volvo. Per di più agli ambientalisti non frega niente del pianeta, non in modo idealistico. Sapete a cosa sono interessati? A un posto pulito in cui vivere. Al proprio habitat. Sono preoccupati che in futuro potranno essere disturbati. Insomma, l'egoismo non illuminato non mi impressiona. Per di più non c'è niente che non vada nel pianeta! Niente che non vada! Il pianeta sta bene. Sono le persone ad essere fottute.”

George Carlin (1937–2008) comico, attore e sceneggiatore statunitense

I'm tired of these self-righteous environmentalists, these white, bourgeois liberals who think the only thing wrong with this country is that there aren't enough bicycle paths. People trying to make the world safe for Volvos. Besides, environmentalists don't give a shit about the planet. Not in the abstract, they don't. You know what they're interested in? A clean place to live. Their own habitat. They're worried that some day in the future they might be personally inconvenienced. Narrow, unenlightened self-interest doesn't impress me. Besides, there's nothing wrong with the planet! Nothing wrong with the planet! The planet is fine. The people are fucked.
Jammin in New York

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