Frasi su gente
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“I nostri antenati sono certo brava gente, ma sono l'ultimo genere di persone che vorrei essere costretto a visitare.”

Richard Brinsley Sheridan (1751–1816) politico, commediografo e direttore teatrale irlandese

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“La base del nostro sistema politico è il diritto della gente di fare e di cambiare la costituzione del loro governo.”

George Washington (1732–1799) politico e militare statunitense; 1º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in Dizionario mondiale di Storia, Rizzoli Larousse, Milano, 2003, p. 1343. ISBN 88-525-0077-4

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“La verità è l'orgoglio dell'altra gente.”

Sacha Guitry (1885–1957) attore, regista e sceneggiatore francese
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“Colui che è veramente colpito dalla mala sorte non si deve aspettare alcuna partecipazione da parte del suo prossimo. Le disgrazie vere fanno scappare la gente. Strano, non è vero?”

Ephraim Kishon (1924–2005) regista, scrittore (satirista), sceneggiatore, drammaturgo

Origine: Paradiso come nuovo affittasi, p. 54

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“Sono circondato da gente che sembrano comparse del padrino.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense
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“C'era come un odore di Tempo, Nell'aria della notte. Tomàs sorrise all'idea, continuando a rimuginarla. Era una strana idea. E che odore aveva il Tempo, poi? Odorava di polvere, di orologi e di gente. E che suono aveva il Tempo? Faceva un rumore di acque correnti nei recessi bui d'una grotta, di voci querule, di terra che risuonava con un tonfo cavo sui coperchi delle casse, e battere di pioggia. E, per arrivare alle estreme conseguenze: che aspetto aveva il Tempo? Era come neve che cade senza rumore in una camera buia, o come un film muto in un'antica sala cinematografica, cento miliardi di facce cadenti come palloncini di capodanno, giù, sempre più giù, nel nulla. Così il tempo odorava, questo era il rumore che faceva, era così che appariva. E quella notte – Tomàs immerse una mano nel vento fuori della vettura – quella notte tu quasi lo potevi toccare, il Tempo.”

The Martian Chronicles
Cronache Marziane
Variante: C'era come un odore di Tempo, Nell'aria della notte. Tomàs sorrise all'idea, continuando a rimuginarla. Era una strana idea. E che odore aveva il Tempo, poi? Odorava di polvere, di orologi e di gente. E che suono aveva il Tempo? Faceva un rumore di acque correnti nei recessi bui d'una grotta, di voci querule, di terra che risuonava con un tonfo cavo sui coperchi delle casse, e battere di pioggia. E, per arrivare alle estreme conseguenze: che aspetto aveva il Tempo? Era come neve che cade senza rumore in una camera buia, o come un film muto in un'antica sala cinematografica, cento miliardi di facce cadenti come palloncini di capodanno, giù, sempre più giù, nel nulla. Così il tempo odorava, questo era il rumore che faceva, era così che appariva. E quella notte – Tomàs immerse una mano nel vento fuori della vettura – quella notte tu quasi lo potevi toccare, il Tempo.
(Cronache Marziane, trad. Giorgio Monicelli)

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“Non mi importa cosa la gente dice di me finché non è vero.”

Truman Capote (1924–1984) scrittore, giornalista e drammaturgo statunitense
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“Voglio andarmene in qualche posto dove nessuno mi conosce e dove non ho nessuna macchia nera addosso prima di cominciare. Ma non so se ce la faccio." "Perché?" "La gente. La gente ti trascina giù." "Chi?" chiesi io, pensando si riferisse agli insegnanti, o a mostri adulti come Miss Simons, che aveva desiderato una gonna nuova, o magari a suo fratello Eyeball che se ne andava in giro con Ace e Billy e Charlie e gli altri, o magari a suo padre e sua madre. Ma lui disse "I tuoi amici, loro ti trascinano giù, Gordie. Non lo sai?" Indicò Vern e Teddy, che si erano fermati e aspettavano che li raggiungessimo. Stavano ridendo di qualcosa; Vern, anzi, era piegato in due dalle risate. "I tuoi amici. Sono come quelli che ti annegano attaccandosi alle gambe. Non puoi salvarli. Puoi solo annegare con loro.”

da Il corpo)
Variante: «Voglio andarmene in qualche posto dove nessuno mi conosce e dove non ho nessuna macchia nera addosso prima di cominciare. Ma non so se ce la faccio».
«Perché?».
«La gente. La gente ti trascina giù».
«Chi?» chiesi io, pensando che si riferisse agli insegnanti, o a mostri adulti come Miss Simons, che aveva desiderato una gonna nuova, o magari a suo fratello Eyeball che se ne andava in giro con Ace e Billy e Charlie e gli altri, o magari a suo padre e a sua madre. Ma lui disse:
«I tuoi amici, loro ti trascinano giù, Gordie. Non lo sai?».
Indicò Vern e Teddy, che si erano fermati e aspettavano che li raggiungessimo. Stavano ridendo di qualcosa; Vern, anzi, era piegato in due dalle risate.
«I tuoi amici. Sono come quelli che ti annegano attaccandosi alle gambe. Non puoi salvarli. Puoi solo annegare con loro»

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“La gente che scrive in modo oscuro o non sa scrivere o ci vuol giocare.”

Peter Medawar (1915–1987) biologo brasiliano

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“La teoria [della relatività] è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re.”

Nikola Tesla (1856–1943) fisico, inventore e ingegnere serbo naturalizzato statunitense

dal New York Times dell'11 luglio 1935, p. 23

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“Nel tempio della scienza ci sono molte dimore… e diversi davvero sono coloro che le abitano e i motivi che ve li hanno condotti. Molti cercano nella scienza l'esaltante sensazione di superiore capacità intellettuale; la scienza è lo sport da cui trarre un'esperienza vivida e il soddisfacimento delle ambizioni; nel tempio ci saranno anche i molti che hanno immolato i prodotti del loro cervello a fini puramente utilitaristici. Se venisse un angelo del Signore a cacciare tutta la gente che appartiene a queste due categorie, il tempio si svuoterebbe di molti fedeli, ma qualcuno rimarrebbe: uomini sia dell'epoca presente sia di quella passata… Se le categorie che abbiamo appena espulso fossero le sole a popolare quel luogo, il tempio non sarebbe mai esistito, così come non può esistere un bosco fatto di soli rampicanti. Coloro che troveranno favore presso l'angelo […] sono tipi isolati, poco comunicativi, solitari, in realtà molto meno simili tra loro degli appartenenti alla schiera dei cacciati. Quel che li ha portati al tempio […] non c'è un'unica risposta per spiegarlo, […] l'evasione dalla vita quotidiana, dalla sua penosa crudezza, da una disperata monotonia, la fuga dalla schiavitù dei propri desideri. Una natura nobile desidera con tutte le sue forze di sfuggire al suo ambiente affollato e rumoroso per rifugiarsi nel silenzio delle vette più alte, dove l'occhio spazia liberamente nell'aria ancura pura e segue con sguardo amorevole i placidi contorni che paiono costruiti per l'eternità.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco
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“Ci vergogneremmo sovente delle nostre più belle imprese se la gente vedesse tutti i motivi che le producono.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

409
Massime, Riflessioni morali

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“Quanto più spirito possediamo, tanto meglio scopriamo che ci sono uomini originali. La gente comune non trova alcuna differenza tra gli uomini.”

n. 7, 1994
Pensieri
Origine: Citato in Thomas Hardy, Tess dei d'Urberville, traduzione di Giuliana Aldi Pompili, Rizzoli, 2010, p. 141, nella forma di: «Più si è acuti, più si è in grado di trovare uomini originali. Le persone oridinarie non vedono alcuna differenza tra un uomo e l'altro.»

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“La politica è l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda.”

Paul Valéry (1871–1945) scrittore, poeta e aforista francese

Tel Quel

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“Vi ha gente che è sempre del parere dell'ultimo libro che legge.”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

n. 501

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“Il salute verso chi starnuta, serve se non altro a incomincire una conversazione tra gente sconosciuta.”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

n. 3830

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“Com'è pesante la conversazione della gente leggera!”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“Per incuriosire la gente di mondo non vi sono più che le persone di servizio e gli uomini di lettere.”

Jacques Deval (1890–1972) commediografo, regista e scrittore francese

Taccuino di un autore drammatico

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“Niente è uguale al tabacco; è la passione della gente a modo e chi vive senza tabacco non è degno di vivere.”

Molière (1622–1673) commediografo e attore teatrale francese

da Don Giovanni

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“La gente sola che parla con altra gente sola può rendersi ancora più sola.”

Lillian Hellman (1905–1984) scrittore, drammaturgo

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“Agli dei non piace la gente che lavora poco. Chi non è costantemente occupato rischia di mettersi a pensare.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Serie del Mondo Disco, 14. Tartarughe Divine (1992)

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“Nella sua esperienza, niente che fosse davvero importante veniva mai scritto, perché la gente era troppo occupata a urlare.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Serie del Mondo Disco, 15. All'anima della musica (1994)

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“O mari di Caladan,
O gente del Duca Leto…
La cittadella di Leto è caduta,
Caduta per sempre…”

dai «Canti di Muad'Dib», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 174
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“Per molta gente è difficile capire la vita familiare dell'Harem Reale, ma io cercherò di darvene una visione condensata. Mio padre, ne sono convinta, aveva un solo, vero amico: il Conte Hasimir Fenring, l'eunuco genetico, uno dei più temibili guerrieri dell'impero. Il Conte, un uomo piccolo, brutto e vivace, presentò un giorno a mio padre una nuova schiava concubina, e io fui mandata da mia madre a spiare la cerimonia. Noi tutte spiavamo mio padre, per proteggerci. Certo, una schiava concubina concessa a mio padre in base all'accordo fra il Bene Gesserit e la Gilda non poteva generare un Successore Reale, ma i loro intrighi continuavano instancabili, ossessionanti e sempre uguali. Mia madre, le mie sorelle e io ci eravamo ormai abituate a evitare i più sottili strumenti di morte. Può sembrare orribile a dirsi, ma non sicura che mio padre fosse del tutto estraneo a questi tentativi di morte. Una Famiglia Reale è diversa dalle altre. Dunque, dicevo, c'era questa nuova schiava concubina, snella, graziosa, rossa di capelli come mio padre. Aveva i muscoli di una danzatrice, e certamente la neuroseduzione faceva parte del suo addestramento. Era in piedi, davanti a mio padre, nuda, e lui la guardò a lungo, prima di dichiarare: "È troppo bella. La riserveremo per un dono". Non avete idea della costernazione che questa sua decisione creò nell'Harem Reale. L'astuzia e l'autocontrollo non erano, forse, minacce mortali per noi tutte?”

da «Nella mia casa paterna», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 245
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“Se fossi sicuro di dover condividere l'immortalità con certa gente, preferirei un oblio in camere separate.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

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“Il tempo in genere è bello, quando la gente si corteggia.”

Robert Louis Stevenson (1850–1894) scrittore scozzese

2004

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