Frasi su intero
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“L'Inter è speciale, è per sempre. Giochi con la maglia nerazzurra e ti senti speciale. Per filosofia, per anima, non so neanche dire perché.”

Francesco Toldo (1971) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Inter For Ever: Toldo, "Il nerazzurro unisce" http://www.inter.it/aas/news/reader?N=58120&L=it, inter.it, 24 maggio 2012

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“[Sulla partita della lattina] La partita non s'è svolta regolarmente dopo l'uscita di Boninsegna, colpito alla testa da una lattina. Il danno poteva essere molto più grave di quanto è stato. L'Inter ne è rimasta così frastornata che ha finito per perdere 7-1. Ma in quel momento il punteggio era di 1-1. Ci sono quindi tutti gli estremi per cancellare quella gara.”

Giuseppe Prisco (1921–2001) avvocato e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Gianpiero Lotito e Filippo Grassia, Inter. La grande storia nerazzurra dal 1908 a oggi, SEP editrice, 2006; citato in 1970-1979: Una lattina per alleata http://temi.repubblica.it/sport-100-anni-di-inter/1970-1979-una-lattina-per-alleata/, Repubblica.it.

“L'errore più grande dell'Inter. Cedere Roberto Carlos e non comprare Platini: era già nostro.”

Giuseppe Prisco (1921–2001) avvocato e dirigente sportivo italiano

Pazzo per l'Inter

“I festini a luci rosse dei giocatori dell'Inter? Non ne so niente, quando escono non mi chiamano mai.”

Giuseppe Prisco (1921–2001) avvocato e dirigente sportivo italiano

Pazzo per l'Inter

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“Fa' di ogni passo una tua scelta. Crea te stesso e assumitene l'intera responsabilità.”

Osho Rajneesh (1931–1990) filosofo indiano

Con te e senza di te

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“[Sui migliori compagni di squadra avuti in carriera nell'Inter] Con Ronaldo abbiamo vissuto il suo momento migliore, Roberto Baggio perché tutti sappiamo quello che rappresenta per il calcio mondiale, ed anche Ibrahimovic perché ha delle grandi qualità da attaccante.”

Javier Zanetti (1973) calciatore argentino

Origine: Citato in Una carriera da record, Zanetti ripercorre alcune tappe: "Ronaldo, Baggio e Ibra i più forti con cui ho giocato. L'allenatore migliore? Mourinho ci ha insegnato un nuovo modo di lavorare" http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2012/09/28/3409937/una-carriera-da-record-zanetti-ripercorre-alcune-tappe, Goal.com, 28 settembre 2012.

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“L'Inter è spiritualità, è un modo di vivere, di essere. Un'avventura storica straordinaria: sconfitte, vittorie di Pirro, casualità, è sempre un sabato del villaggio. L'interista è programmato geneticamente alla sconfitta, noi la vittoria non sappiamo come gestirla.”

Roberto Vecchioni (1943) cantautore, paroliere e scrittore italiano

Origine: Da Vecchioni: «Inter, un amore nato per ripicca» http://www.corrieredellosport.it/il_personaggio/2009/08/11-77417/Vecchioni%3A+%C2%ABInter,+un+amore+nato+per+ripicca%C2%BB, Corriere dello Sport, 11 agosto 2009.

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“Nessuna meraviglia… che il mito e la magia esercitino tuttora una così schiacciante influenza sul pensiero e sull'azione politici. Gruppi ristretti si sforzano di imporre i loro desideri e le loro fantastiche idee ad intere nazioni, al fine di farne una dottrina di Stato.”

Ernst Cassirer (1874–1945) filosofo tedesco

Origine: Da The Tecnique of our Modern Political Myths; citato in Massimo Corsale, L'autunno del Leviatano, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1998.

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“Sono molto felice di essere qui, il Galatasaray è un grande club ed è un onore essere qui. Voglio diventare una leggenda qui come Gheorghe Hagi. Gli ultimi anni all'Inter sono stati difficili per i troppi cambiamenti di giocatori e allenatori. Io poi ho iniziato a giocare in ruoli diversi, e non era facile.”

Wesley Sneijder (1984) calciatore olandese

Origine: Citato in Wes: "Ultimi anni difficili all'Inter, troppi cambiamenti" http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=104343, Fcinternews.it, 22 gennaio 2013.

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“Ci credeva il mondo intero a James Stewart. Non l'hanno mai beccato a recitare.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 370

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“Pazza Inter? Può darsi, ma finché la pazzia è questa credo sia bello essere l'Inter, una squadra capace di imprese così e di partite così intense, vibranti, come piacciono a me.”

Marco Materazzi (1973) calciatore italiano

Origine: Citato in Materazzi: "Pazza Inter? Può darsi, ma..." http://www.inter.it/aas/news/reader?N=51963&L=it, Inter.it, 16 marzo 2011.

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“C'è sempre un intero spettro di grigi fra il nero ed il bianco.”

Albert Bruce Sabin (1906–1993) medico e virologo polacco

Origine: Citato in Biagi, p. 140.

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“[Sul "caso Iuliano-Ronaldo" in Juventus-Inter 1-0 del 26 aprile 1998] Non ci doveva proprio essere la partita: l'Inter doveva essere in serie B visto che aveva tesserato Córdoba come comunitario e comunitario non era.”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Citato dall'intervista Calcio, Moggi: «Pulvirenti avrebbe dovuto chiudere Rizzoli nello spogliatoio...» http://www.kisskissnapoli.it/index.php/news1/sport/2189, Radio Kiss Kiss Napoli, 29 ottobre 2012.

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“Se volete che il mondo intero venga a bussare alla vostra porta, provate a fare un pisolino la domenica pomeriggio.”

Sam Ewing (1921–2001) umorista, scrittore

da Mature Living; citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1997

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“Il fatto che l'Inter abbia vinto dopo Calciopoli dimostra quanto questa sia stata una vera truffa per il calcio italiano, una prova in più di quanto stava accadendo. Era frustrante quando dicevano che spendevo e non vincevo. Calciopoli è stata una cosa veramente volgare oltre ad una fregatura economica.”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Moratti: "Calciopoli una vera truffa Le nostre vittorie ora lo dimostrano http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2011/moratti-brava-udinese-712594603287.shtml, Gazzetta.it, 24 gennaio 2011.

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“Il fascino dell'Inter è il piacere della sofferenza.”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

citato dal giornalista

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“[Al termine di Juventus-Inter 1-3, 3 novembre 2012] È fastidioso sentire alcuni dirigenti della Juventus fare commenti ironici sulla spensieratezza tattica dell'Inter. Ci vuole rispetto. Noi abbiamo lavorato sodo per questa partita e abbiamo dimostrato di saper fare la nostra figura in casa della squadra più forte e alla fine siamo riusciti a batterla. Ho sentito con le mie orecchie che lui ironizzava sul tridente [riferendosi a Marotta], ma loro sono così. Non mi è piaciuta questa ironia, sono curioso di sentire come Marotta commenta adesso. E non parliamo degli episodi.”

Andrea Stramaccioni (1976) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Intervistato prima della partita Giuseppe Marotta, dg e ad della Juventus, aveva detto che sapeva «della spensieratezza tattica di Stramaccioni, ma non siamo impreparati, abbiamo preparato bene la partita».
Origine: Citato in Juve-Inter 1-3, Stramaccioni contro l'ironia di Marotta: «Adesso che dice?» http://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/juve_inter_stramaccioni_commento_polemica_marotta_errori_arbitrali/notizie/229500.shtml, Il Messagero, 3 novembre 2012.

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“[Al termine di Inter-Napoli 2-1, 9 dicembre 2012] Anche io speciale? No, io sono il Normal One.”

Andrea Stramaccioni (1976) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Stramaccioni, speciale? No, io 'Normal One' http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2012/12/09/Stramaccioni-speciale-io-Normal-One-_7928586.html, ANSA, 9 dicembre 2012.

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“C'è che se si mettono a raffronto i due rivali come faccia, come presenza, come eloquio, come cordialità, insomma come simpatia umana, non c'è dubbio che Albertini ne ispira molto meno di Fumagalli, anzi diciamo la verità tutta intera: non ne ispira punta. Ed io, cittadino ed elettore milanese, proprio di questo sentivo il bisogno: di un sindaco antipatico, di faccia arcigna e poco invogliante alla pacca sulla spalla, al confidenziale "tu" e al pappecciccia coi sottoposti, e poco, anzi punto disponibile a quelle benevolenze, condiscendenze e indulgenze che rappresentano le supposte di glicerina di tutte le corruzioni. […] Con Albertini ho parlato una sola volta. Ma mi è bastata per capire che, per rendersi antipatico, non ha bisogno di fare sforzi. Basta che si mostri com'è e come spero che rimanga: una specie di Molotov di Palazzo Marino, chiuso nei suoi caparbi niet, diffidente, scostante e culdipietra. Che abbia una compagna fermamente decisa a non partecipare alla vita pubblica del compagno, anche questo ci va bene. Quella di Molotov, quando pretese esercitarvi qualche interferenza, Stalin la fece rinchiudere in un lager senza nemmeno informarne il marito che, seguitando a fare il suo ministro degli Esteri, non ebbe mai il coraggio di chiedergli dove l'aveva mandata e perché. Ma questa è un'altra storia che non ha nulla a che fare con Albertini, cui volevamo soltanto ricordare che il voto l'abbiamo dato a lui, non al Polo. E che gliel'abbiamo dato come segno e pegno di antipatia, nella speranza che a noi e a tutti la ricambi e che ne dia subito una prova levandosi di torno, anche a costo di qualche spintone, certi figuri che, al momento della proclamazione, si sono affrettati a gettargli sulle spalle il loro mantello di protettori e a sventolargli sulla testa le loro bandiere. Si ricordi, signor Sindaco, che noi abbiamo votato per lei, non per questi papponi.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Sì, ho tradito l' Ulivo. 13 maggio 1997, p. 1

“Il caressismo non è giornalismo. È raccontare una partita in maniera folkloristica, usare la stessa enfasi per il gol che fa vincere l'Italia ai Mondiali e per il gol del sette a uno dell'Inter contro l'ultima squadra di serie A. Quando guardo una partita, a me la voce di un piazzista non interessa. Non puoi chiamare Fabio Caressa a commentare le gare di nuoto solo perché è famoso, è un insulto all'olimpismo.”

Franco Bragagna (1959) giornalista italiano

Origine: Citato in Renato Franco, La disfida delle tv ai Giochi. La Rai di Bragagna contro Caressa e Sky http://olimpiadi.corriere.it/2012/notizie/la-disfida-delle-tv-ai-giochi-franco_36d5bf76-d22b-11e1-8c20-46cab27756be.shtml, Corriere.it, 20 luglio 2012.

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“Entra Merlo ed esce Pavone. La situazione ornitologica dell'Inter non cambia.”

Nando Martellini (1921–2004) giornalista italiano

Origine: Durante la telecronaca di Inter – Monza, Coppa Italia 1977-78; citato in Le più belle barzellette sull'Inter, Sonzogno, 2004, p. 118, ISBN 88-454-1202-4.

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“L'Italia intera è grata ai Carabinieri per il loro spirito di abnegazione e attaccamento al dovere, garanzia di tutela per il cittadino. L'Italia è grata anche per la meritoria azione svolta in campo internazionale sempre contraddistinta da umanità e fermezza nel rispetto delle civiltà e delle tradizioni.”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dal messaggio di augurio e di ringraziamento all'operato dei Carabinieri del Presidente della Repubblica per il 191° anniversario dell'Arma dei Carabinieri. Citato in 191mo anniversario dell'Arma: più arresti e maggiore prevenzione http://www.irpinianews.it/191mo-anniversario-dellarma-piu-arresti-e-maggiore-prevenzione/, IrpiniaNews.it, 8 giugno 2005.

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“La cosa più importante che mi è capitata nella mia carriera di attore è stata quella di avere avuto la fortuna di incontrare grandi maestri. Parlo di Dario Fo, Giorgio Gaber, Carlo Cecchi, Enzo Jannacci e altri che mi hanno aiutato e guidato agli inizi. In questo mestiere gli incontri sono fondamentali. Avendo avuto io questa fortuna, ritengo che sia mio dovere, nei limiti del possibile, incontrare giovani attori, ascoltarli, cercare di scoprire se nelle cose che fanno ci sono i segni di qualcosa di utile, uno spunto per una crescita futura. Quando Giulio Cavalli mi ha inviato la prima bozza del suo Kabum! ho subito accettato di incontrarlo, e poi di occuparmi della supervisione artistica del suo spettacolo. Questo per diversi motivi. Intanto perché questo spettacolo è stato concepito con una tecnica – quella del gramelot – che mi ha riportato al tempo della mia collaborazione con Dario Fo, che di questa tecnica è l'indiscusso maestro. Poi perché Kabum! è un testo incentrato sulla memoria, come tanta parte del mio lavoro. Lavorare sulla memoria è uno dei compiti del teatro. Ricordare è un modo di cercare di immaginare il futuro, recuperare il passato anche per vedere il mondo con occhi diversi, lontano dall'omologazione di tanta TV di oggi. Perché oggi c'è l'Italia della televisione e c'è un'altra Italia, che non si arrende al rincoglionimento generale, come anche questo spettacolo di Giulio Cavalli dimostra. Per me dare una mano ai giovani significa anche fare il possibile per impedire che il teatro italiano perda un'intera generazione. Perché non c'è solo la censura dichiarata, esplicita. C'è anche la censura che deriva dai tagli governativi dei contributi alla cultura, che rischiano di azzerare le possibilità di crescita e di sperimentazione di una nuova generazione di attori e di autori.”

Paolo Rossi (attore) (1953) attore, cantautore e comico italiano

Citazioni di Paolo Rossi
Origine: Citato in Kabum... Come un paio di possibilità http://www.teatronline.com/index.php?option=com_content&task=view&id=24&Itemid=31/, Bottega dei Maestri Teatrali, 15 gennaio 2007.

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“So tutto dell'Inter. È la mia squadra, lo sarà per sempre. È una questione affettiva difficile da spiegare. Quando la vedo giocare, dentro di me è un tumulto di emozioni.”

Lothar Matthäus (1961) allenatore di calcio e calciatore tedesco

Origine: Citato in "Eto'o fai come Berti E l'Inter spicca il volo http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/marzo/31/Eto_fai_come_Berti_Inter_ga_10_110331009.shtml, Gazzetta dello Sport, 31 marzo 2011

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“Ogni volta che prendevo in mano Twilight Princess per testarlo, mi stupivo per la ricchezza di dettagli […]. Credo che un prodotto del genere sia possibile solo una volta in due o tre anni, anche con la collaborazione dell'intera Nintendo. Anzi, probabilmente sarà difficile anche in futuro riuscire a realizzare qualcosa di simile.”

Satoru Iwata (1959–2015) imprenditore giapponese

Origine: Da Iwata chiede - Legend of Zelda: Twilight Princess http://www.nintendo.it/NOE/it_IT/news/iwata/iwata_chiede_legend_of_zelda_twilight_princess_17945_17948.html, Nintendo.it, novembre 2006, parte 10.

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“Mi sono pentito di aver chiamato l'Inter Banda Bassotti. Al 90' si dicono delle battute. Ritengo però che gli errori arbitrali abbiano sempre sfavorito il Palermo e fatto vincere all'Inter partite che non meritava.”

Maurizio Zamparini (1941) imprenditore italiano

Origine: Citato in Zamparini riapre a Rossi "Gli offro un altro anno" http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/palermo/2011/05/30/news/palermo_riapre_a_rossi-16942057/, Repubblica.it, 30 maggio 2011.

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“Le pagine meno gloriose del nostro passato sarebbero le più istruttive se solo accettassimo di leggerle per intero.”

Cvetan Todorov (1939–2017) filosofo e saggista bulgaro

citato in Laura Centemeri, Ritorno a Seveso: il danno ambientale, il suo riconoscimento e la sua riparazione, Bruno Mondadori, 2006, p. 1

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“Dio ha creato i numeri interi, tutto il resto è opera dell'uomo.”

Leopold Kronecker (1823–1891) matematico e logico tedesco

Variante: Dio creò i numeri naturali, tutto il resto è opera dell'uomo.
Origine: Citato in Midhat Gazalè, Il numero – Dalla matematica delle piramidi all'infinito di Cantor, Edizioni Dedalo, 2001, p. 183, ISBN 9788822005489

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“Una squadra in cui mi piacerebbe giocare? Il Flamengo. Ma io resterò qui (all'Inter) per vincere tutto.”

Adriano Leite Ribeiro (1982) calciatore brasiliano

da Adriano della Gazzetta dello sport, 2005

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“Lo scorso agosto venni ricevuta in udienza privata da Ratzinger, insomma da Papa Benedetto XVI. Un Papa che ama il mio lavoro da quando lesse "Lettera a un bambino mai nato" e che io rispetto profondamente da quando leggo i suoi intelligentissimi libri. Un Papa, inoltre, col quale mi trovo d'accordo in parecchi casi. Per esempio, quando scrive che l'Occidente ha maturato una sorta di odio contro sé stesso. Che non ama più sé stesso, che ha perso la sua spiritualità e rischia di perdere anche la sua identità. (Esattamente ciò che scrivo io quando scrivo che l'Occidente è malato di un cancro morale e intellettuale. Non a caso ripeto spesso: «Se un Papa e un'atea dicono la stessa cosa, in quella cosa dev'esserci qualcosa di tremendamente vero»). Nuova parentesi. Sono un'atea, sì. Un'atea-cristiana, come sempre chiarisco, ma un'atea. E Papa Ratzinger lo sa molto bene. Ne "La Forza della Ragione" uso un intero capitolo per spiegare l'apparente paradosso di tale autodefinizione. Ma sapete che cosa dice lui agli atei come me? Dice: «Ok. (L'ok è mio, ovvio). Allora Veluti si Deus daretur. Comportatevi come se Dio esistesse». Parole da cui si deduce che nella comunità religiosa vi sono persone più aperte e più intelligenti che in quella laica alla quale appartengo. […] E così ci incontrammo, io e questo gentiluomo intelligente. Senza cerimonie, senza formalità, tutti soli nel suo studio di Castel Gandolfo conversammo e l'incontro non-professionale doveva restare segreto. Nella mia ossessione per la privacy, avevo chiesto che così fosse. Ma la voce si diffuse ugualmente. Come una bomba nucleare piombò sulla stampa italiana.”

Oriana Fallaci (1929–2006) scrittrice italiana

“Ho una mia teoria su cosa accade quando si muore. Siamo energia pura e, nel momento della morte, tutti gli atomi che ci compongono si mescoleranno al resto dell'Universo. La nostra energia personale finirà per mischiarsi con l'energia del Cosmo. Né paradiso, né inferno. Siamo particelle del Cosmo, o semplicemente il Cosmo intero. È così che mi sento quando faccio l'amore. Sento un mix di energia con l'altra persona, che mi fa viaggiare e fondere con il Cosmo. L'energia del mio orgasmo è una piccola parte di me che si stacca per mescolarsi con l'Universo e quando alla fine giaccio spossata torno al mio stato umano. È un viaggio siderale delle mie cellule che vanno a disperdersi per sempre, prigioniere di un vortice di energia, che non riesco a dominare e che mi attrae sempre. Ecco perché ogni volta desideriamo ripetere l'esperienza. Per capirla meglio. Eppure io non arrivo mai a comprenderla. È una piccola morte che cerco ogni volta di addomesticare. Tra l'altro, è l'espressione con cui noi francesi definiamo poeticamente l'orgasmo. Ogni rapporto amoroso è un tentativo di avvicinarmi a questo stato di estasi. Ma non riesco mai ad afferrarlo e sono condannata ripeterlo in continuazione per coglierlo meglio. In altri termini, è una montagna, con un grande strapiombo nel quale non cado mai, un piede per terra e l'altro sospeso nel vuoto. E il mio corpo sta in bilico tra l'umano e il divino.”

Valérie Tasso (1969) scrittrice francese

Diario di una ninfomane

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