Frasi su momento
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“Siano pure detti poeti anche coloro che i greci chiamano fisici, dal momento che il fisico Empedocle scrisse un poema egregio.”

I, 217
Dicantur ei quos physikoús Graeci nominant eidem poetae, quoniam Empedocles physicus egregium poema fecerit.
De oratore

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“Il portiere su e giù cammina come sentinella. | Il pericolo lontano è ancora, ma se in un nembo s'avvicina | oh allora una giovane fiera s'accovaccia e all'erta spia.”

Tre momenti
Canzoniere
Origine: Cinque poesie per il gioco del calcio; riportate in Gironi.it http://www.gironi.it/poesia/saba.php.

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“[Gaffe] Fino a questo momento, dobbiamo dirlo… e non sappiamo se dirlo ma ve lo diciamo perché ormai ve lo abbiamo già detto…”

Enrico Ameri (1926–2004) giornalista italiano

Origine: Citato in Palla lunga e pedalare, p. 30.

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“[Su Entrapment] Sono rimasto entusiasta dal primo momento in cui ho letto l'idea, sta nascendo un film straordinario.”

Sean Connery (1930) attore scozzese

Origine: Citato in Cinema: Sean Connery, 'Sarò un ladro gentiluomo' http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/08/12/Spettacolo/CINEMA-SEAN-CONNERY-SARO-UN-LADRO-GENTILUOMO_151600.php, adnkronos.com, 12 agosto 1998.

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“Mi succede sempre nei momenti importanti, riesco a essere felice solo dopo, sento la tensione, quella cosa a cui non sai dare nome ma che ti leva un po' di contentezza. Tra un mese sono certa che me la godrò del tutto.”

Valeria Golino (1966) attrice e modella italiana

Origine: Citato in Stefania Ulivi, [//cinema-tv.corriere.it/cinema/speciali/2013/cannes/notizie/18-maggio_d18af55c-bfa8-11e2-8488-31b62b590305.shtml Arriva il «Miele» di Golino-Scamarcio Tema difficile e debutto con successo], Corriere della Sera, 18 maggio 2013.

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“Io voglio ringraziare Travaglio, perché ha detto l'assoluta e pura verità. Assolutamente. La versione che ha dato degli avvenimenti è quella esatta. […] Io ho conosciuto due Berlusconi: il Berlusconi imprenditore privato che comprò Il Giornale -e noi fummo felici di venderglielo, perché non sapevamo come andare avanti- su questo patto: tu, Berlusconi, sei il proprietario de Il Giornale, io, direttore, sono il padrone del Giornale, nel senso che la linea politica dipende solo da me. Questo fu il patto fra noi due. Quando Berlusconi mi annunziò che si buttava in politica, io capii subito quello che stava per succedere. Cercai di dissuaderlo […] ma tutto fu inutile. Dal momento in cui lo decise mi disse: "Ora Il Giornale deve fare la politica della mia politica". Ed io gli dissi: "Non ci pensare nemmeno". Allora lui riunì la redazione come ha raccontato Travaglio -e questo lo fece a mia totale insaputa- e disse: "D'ora in poi Il Giornale farà la politica della mia politica". E a quel momento me ne andai, cos'altro potevo fare? […] Nella mia vita ci sono stati due Berlusconi, completamente opposti […] questo fa parte del ritratto di Berlusconi. […] Come capo politico è quello che io ho conosciuto in quei brutti giorni in cui scorrettamente, nella maniera più scorretta e più volgare, saltandomi, radunò la redazione de Il Giornale per dirgli "Qui si cambia tutto" all'insaputa del direttore. Se questo sembra a Feltri un modo di procedere democratico e civile, è affar suo.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

risposta telefonica a Marco Travaglio e Vittorio Feltri durante la trasmissione Il Raggio Verde, 23 marzo 2001

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“La fine del Muro è una cosa buona, la fine di una vergogna: non possiamo che salutarla con soddisfazione. Ma guardiamoci dal prendere abbaglio sui suoi moventi. Ulbricht concepì e Honecker realizzò il muro per impedire che i tedeschi dell'Est fuggissero in massa nella Germania dell'Ovest: già 9 (diconsi nove) milioni lo avevano fatto fin allora. E il rimedio fu, come tutti quelli che escogitano nei regimi totalitari, drastico e semplicistico: murare viva la gente dietro una colata di cemento, senza pertugi. […] Abbiamo in uggia le astrazioni. Ma ciò che distingueva le due Germanie è l'idea morale e giuridica dell'uomo: che a Ovest è padrone di se stesso, e quindi può andarsene dove vuole: ad Est è proprietà dello Stato che ne regola i movimenti. Per chi non ricorda questo, il Muro di Berlino era, oltre che barbaro, incomprensibile e irrazionale: mentre invece ha obbedito a una sua logica. Nel momento in cui il bunker si affloscia e sopravvive come mero ammasso di cemento ricordandoci un altro bunker, quello che fece da fossa di Hitler (anche questo pare impossibile: ma i regimi in Germania muoiono nei bunker), il Muro va ricordato per ciò che è stato: non un'aberrazione del comunismo, ma una sua conseguente applicazione. E se crolla così, nel silenzio assordante di un giornale-radio, è perché è crollata, prima, l'ideologia che lo aveva eretto.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

11 novembre 1989
il Giornale

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“Con tutta l'ammirazione e la simpatia che comunque Federer merita (non solo per i suoi risultati ma anche per il suo comportamento dentro e fuori dal campo) mi chiedo come si possa assegnare a Federer un primato "all time" quando non siamo nemmeno sicuri che sia il migliore in questo momento.”

Rino Tommasi (1934) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Federer: non il più grande http://www.ubitennis.com/2009/07/07/202353-grande_federer_grande.shtml, Ubitennis.com, 7 luglio 2009.

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“[Sul possibile successore di Silvio Berlusconi] Il problema non si è ancora posto, per il momento. Comunque attualmente le due ipotesi più probabili sono Gianfranco Fini e Giulio Tremonti. A pari merito. […] Non vedo donne come futuro leader, in Forza Italia nessuna è pronta e nemmeno in tutto il centrodestra.”

Gianni Baget Bozzo (1925–2009) sacerdote, politico e giornalista italiano

Origine: Citato in «Fini e Tremonti i leader in corsa per il dopo-Silvio» http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2008/08/26/918599-fini_tremonti_leader_corsa_dopo_silvio.shtml, Il Tempo.it, 26 agosto 2008.

“La musica, come trovò il suo «stil novo» nell'«ars nova» fiorentina, così ha il suo momento umanistico nella «Camerata» di Firenze.”

Salvino Chiereghin (1901–1968) critico musicale e critico letterario italiano

Origine: Musica, divina armonia, p. 57

“Tutti hanno bisogno di perdonare in certi momenti, per ristabilire la pace e continuare a vivere insieme.”

Jean Monbourquette (1933–2011) presbitero e psicologo canadese

L'arte di perdonare

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“Voglia il cielo che sia concesso anche a me di nascere al tempo giusto e di morire al momento più opportuno.”

Gregorio di Nissa (335–395) vescovo, teologo e santo greco antico

Omelie sull'Ecclesiaste

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“A che pensi?" si senti domandare. "È atroce!" le sorrise. "Non riesco a scacciare il pensiero che da un momento all'altro potrei rifarmi.”

Carmelo Bene (1937–2002) attore, drammaturgo e regista italiano

Origine: Credito Italiano V.E.R.D.I., p. 186

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“Crisalo: I due Atridi sono famosi per aver compiuto un'impresa grandiosa: conquistarono dopo dieci anni Pergamo, la patria di Priamo, difesa da mura divine, con armi, cavalli, un esercito di fortissimi combattenti, una flotta di mille navi. Roba veramente da nulla rispetto a quello che farò io per espugnare il mio padrone, senza flotta e senza tutto quel grande esercito. L'ho preso, sono riuscito a portargli via l'oro per il padroncino innamorato. Prima che ritorni, voglio intonare un lamento funebre. O Troia, patria, Pergamo, o vecchio Priamo, sei bello che morto: ti sto per scucire quattrocento filippi d'oro. Le tavolette sigillate che ti ho consegnato non sono mica delle tavolette, sono il cavallo di legno degli Achei. Pistoclero, da cui le ho prese, è Epeo, il costruttore, Mnesiloco è Sinone, quello che fu lasciato indietro, ma non sta presso la tomba di Achille, è a letto con Bacchide. Quello vero un tempo accese del fuoco per dare il segnale, questo qua invece… è proprio lui a bruciare. E io sono Ulisse, grazie alla cui astuzia sta avvenendo tutto questo. Tutte le cose scritte qui, nelle tavolette, sono i soldati all'interno del cavallo, ben armati e pien di coraggio. Fino a questo momento tutto è andato per il verso giusto. Il cavallo ora dovrà attaccare non una rocca, ma un forziere: per l'oro del vecchio sarà rovina, strage, terribile lusinga. Al nostro sciocco vecchio posso dare sicuramente il nome di Ilio; al soldato è Menelao, io sono Agamennone e anche Ulisse figlio di Laerte, Mnesiloco è Paride che manda in rovina la sua patria. Ha rapito Elena, per questo sto assediando Ilio. Ho sentito che anche lì Ulisse fu coraggioso e perfido, proprio come me. Io sono stato beccato nel mezzo dei miei inganni, lui rischiò quasi di morire mentre spiava le mosse dei Troiani travestito da mendicante. Oggi a me è successo qualcosa di simile. Mi hanno incatenato, ma me la sono cavata con l'inganno: anche lui si salvò con i suoi inganni. Ho sentito che tre furono i segni del fato che preannunciavano la rovina di Troia: se fosse stata portata via la statua dalla rocca, poi la morte di Troilo, terzo, quando si fosse spaccato lo stipite superiore delle porte frigie. E tre sono anche i segnali del fato per la nostra Ilio. Primo: quando ho raccontato al vecchio la storia dell'ospite, dell'oro e della barca: in questo modo ho portato via dalla rocca la statua. Poi me ne rimanevano ancora due per prendere la roccaforte. Quando ho consegnato le tavolette al vecchio: lì ho ucciso Troilo: lui pensava che Mnesiloco fosse a letto con la moglie del soldato. Qui mi sono salvato per un pelo. Ma è come il pericolo che corse Ulisse quando, raccontano, fui riconosciuto da Elena e consegnato a Ecuba; ma, come allora Ulisse riuscì a liberarsi grazie alle sue lusinghe, convincendo Ecuba a lasciarlo andare, così io con la mia astuzia sono scampato al pericolo e ho messo nel sacco il vecchio. Poi mi son dovuto scontrare con il grande soldato che conquista le città senza armi, solo con le sue ciance, e ho sistemato anche lui. Poi altra battaglia con il vecchio. M'è bastato un solo inganno per sbaragliarlo e ho preso il bottino in un colpo solo. Ora consegerà al soldato i duecento filippi che ha promesso. Però ne servono altri duecento da spendere dopo la presa di Troia, che ci sia del vino per il trionfo dei vincitori. Questo Priamo è molto meglio dell'altro: non c'ha mica cinquanta figli, ne ha quattrocento e tutti di prima scelta, senza un solo difetto. Li farò a pezzi in due soli colpi. Se c'è qualcuno che lo compra, il nostro Priamo, io lo metto pure in vendita: penso che questo vecchio sia veramente roba da vendere, da mettere all'asta, dopo che avrò espugnato la roccaforte. Ma eccolo là il nostro Priamo, davanti alla porta. Gli vado a parlare.”

vv. 925-978; 2007
Bacchides
Origine: Il servo plautino è anche un personaggio sbruffone e strafottente. Qui celebra le proprie gesta con lessico e argomenti attinti dall'epica di Omero, che è parodiata nel monologo. Tutti i personaggi epici ivi citati: Achille, Agamennone, Ecuba, Elena, Epeo, Laerte, Menelao, Paride, Priamo, Sinone, Troilo, Ulisse.

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“[Nel 1974 riferito agli US Open] Si sbarazzeranno dell'erba qui l'anno prossimo. Quello sarà il momento in cui dovranno stare veramente attenti a me.”

Björn Borg (1956) tennista svedese

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Ubitennis.com, giugno 2008.

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“Non so spiegare cosa significhi per me l'arte di Jack Kirby. Quando ho dei momenti di incertezza o di difficoltà faccio sempre lo stesso sogno: mi fermo in un'edicola e trovo delle splendide storie inedite dei Fantastici Quattro.”

Leo Ortolani (1967) autore di fumetti italiano, creatore di Rat-Man

Origine: Nel 1995; citato in Andrea Plazzi, ...e lo chiamarono "IL RE", Rat-Man Collection n. 33, Panini Comics, novembre 2002, p. 39.

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“La donna è tutta fiele; ha due momenti buoni nel letto e nella tomba.”

Pallada poeta e grammatico greco antico

da Antologia Palatina, XI, 381; citato in Prosper Mérimée, Carmen, traduzione di Franco Montesanti, Garzanti Editore, 1984

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“Ora, il momento presente, è quando comincia l'eternità.”

Timothy Radcliffe (1945) teologo e presbitero inglese

Affettività ed eucarestia

“I paesi che non hanno leggende sono destinati a morire di freddo…”

Patrice de La Tour du Pin (1911–1975) poeta francese

da Prélude, in La Quête de joie, p. 25; citato in René Habachi, Il momento dell'uomo, traduzione di Bruno Pistocchi, Jaca Book, 1986, p. 142

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“Credo che Djokovic sia migliore di Federer soprattutto perché ha degli avversari di maggior rilievo. Murray e Nadal sono in grandissima forma, c'è Del Potro e altri giocatori molto pericolosi. In questo momento il livello di tennis è molto più alto e ed per questo che dico che Djokovic è migliore.”

Pat Cash (1965) tennista australiano

Origine: Citato in Davide Uccella, Cash: "Djokovic meglio di Federer". Moya: "Andiamoci piano" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/10/28/609394-cash_djokovic_meglio_federer_moya_andiamoci_piano.shtml, Ubitennis.com, 28 ottobre 2011.

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“Per il momento ha meno "aura" di Roger e Rafa a causa delle vittorie negli Slam, inoltre loro sono stati al top per molti anni anche se bisogna riconoscere che Novak ha avuto un anno molto buono. Per cui è ancora lontano da quello che hanno raggiunto gli altri due. La sua posizione nel tour non è ancora storica.”

Jo-Wilfried Tsonga (1985) tennista francese

Origine: Citato in Daniele Vallotto, Tsonga: "Djokovic ha meno "aura" di Federer e Nadal" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/11/12/618270-tsonga_djokovic_meno_aura_federer_nadal.shtml, Ubitennis.com, 12 novembre 2011.

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“Il governo italiano sostiene con grande convinzione il processo di evoluzione democratica della Libia, di fronte alle grandi difficoltà che il Paese deve affrontare in termini di stabilizzazione, sviluppo delle sue istituzioni, consolidamento della democrazia nel momento in cui si stanno per tenere delle libere elezioni per la prima volta in 40 anni.”

Giulio Terzi di Sant'Agata (1946) diplomatico e ambasciatore italiano

Origine: Citato in L'allarme di Terzi sull'immigrazione: «Serve subito un piano europeo http://www.corriere.it/cronache/12_maggio_12/terzi-serve-piano-immigrazione_a44aace8-9c2e-11e1-a2f4-f4353ea0ae1a.shtml, Corriere.it, 12 maggio 2012.

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