
Origine: Attesa di Dio, Forme dell'amore implicito di Dio, pp. 129–130
Origine: Attesa di Dio, Forme dell'amore implicito di Dio, pp. 129–130
Origine: La musica di Dio, p. 67
Origine: Da Sermone del giorno di Pasqua, 25 marzo 1627.
dal giornale L'Avenir, 7 dicembre 1830, articolo redazionale
dalla lettera a Henri Maret del 21 settembre 1848
Origine: Da De trìplici minimo et mensura, Francia, 1591, p. 17; citato in Domenico Berti, Vita di Giordano Bruno da Nola, Paravia, Torino, 1868, pp. 122-123.
The Martian Chronicles
Cronache Marziane
Variante: C'era come un odore di Tempo, Nell'aria della notte. Tomàs sorrise all'idea, continuando a rimuginarla. Era una strana idea. E che odore aveva il Tempo, poi? Odorava di polvere, di orologi e di gente. E che suono aveva il Tempo? Faceva un rumore di acque correnti nei recessi bui d'una grotta, di voci querule, di terra che risuonava con un tonfo cavo sui coperchi delle casse, e battere di pioggia. E, per arrivare alle estreme conseguenze: che aspetto aveva il Tempo? Era come neve che cade senza rumore in una camera buia, o come un film muto in un'antica sala cinematografica, cento miliardi di facce cadenti come palloncini di capodanno, giù, sempre più giù, nel nulla. Così il tempo odorava, questo era il rumore che faceva, era così che appariva. E quella notte – Tomàs immerse una mano nel vento fuori della vettura – quella notte tu quasi lo potevi toccare, il Tempo.
(Cronache Marziane, trad. Giorgio Monicelli)
“Nulla è più freddo della chimica.”
da Kiss Hollywood Good-by
Ormai ho perso il conto delle volte in cui qualcuno si è alzato al termine della conferenza per proclamare: "Voi scienziati siete molto bravi a rispondere alle domande sui "Come", ma dovreste ammettere di essere impotenti dinanzi alle domande sui "Perché" ".
Il Fiume della Vita
citato in Camille Flammarion, Per la scienza dell'anima, traduzione di Francesco Zingaropoli, Società Editrice Partenopea, Napoli 1923
da una lettera a Erik Gutkind, gennaio 1954; citato in lettersofnote. com
“Nulla si dona con tanta prodigalità quanto i propri consigli.”
110
Massime, Riflessioni morali
“Per quanto bene dicano di noi, non ci insegnano nulla di nuovo.”
303
Massime, Riflessioni morali
“Nulla impedisce di essere naturale quanto il desiderio di sembrarlo.”
431
Massime, Riflessioni morali
“Non serve a nulla esser giovane se non si è bella, né esser bella se non si è giovane.”
497
Massime, Riflessioni morali
La desinenza in A
Origine: Dossi, C. La desinenza in A. Atto terzo, scena prima. Ed Garzanti (1996), pg. 174
“Chi non dubita di nulla è capace di tutto.”
Il grillo parlante
“Agli dèi solo chiedo che mi concedano di non chieder loro nulla […].”
L'anno della morte di Ricardo Reis
Ufficiale: atto I, scena II; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
Macbeth
Lorenzo: atto V, scena I
Il mercante di Venezia
Variante: Nulla v’è di così insensibile, brutale o scatenato dalla rabbia che la musica, finché se ne prolunghi l’eco, non trasformi nella sua stessa natura. Colui che non può contare su alcuna musica dentro di sé, e non si lascia intenerire dall’armonia concorde di suoni dolcemente modulati, è pronto al tradimento, agli inganni e alla rapina: i moti dell’animo suo sono oscuri come la notte, e i suoi affetti tenebrosi come l’Erebo. Nessuno fidi mai in un uomo simile.
Giovanna: da Enrico VI, atto I, scena II; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
“Morire non è nulla; non vivere è spaventoso.”
Jean Valjean; V, IX, V; 1981
I miserabili
“Non c'è nulla di più funebre dell'arlecchino in cenci.”
1968 p. 253
I miserabili
II, III
Il Novantatré
Origine: Citato in Umberto Eco, Costruire il nemico, Bompiani, Milano, 2011, p. 196 http://books.google.it/books?id=VWdcE4MVJXMC&pg=PT196.
“Quando lo stupore è al suo apice, in quel momento non dubito più di nulla.”
Origine: Citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 623.
rispose Macario, e arrotondò la mano quantunque nella sua frase non ci fosse alcun sottinteso che abbisognasse di quel cenno per venir compreso. (p. 101)
Una vita
da Poesie di Natale citato in Frederic Ewen, Bertold Brecht
Governatore; p. 180
Il mondo nuovo
Variante: La felicità effettiva sembra sempre molto squallida in confronto ai grandi compensi che la miseria trova. E si capisce anche che la stabilità non è neppure emozionante come l'instabilità. E l'essere contenti non ha nulla di affascinante al paragone di una buona lotta contro la sfortuna, nulla del pittoresco di una lotta contro la tentazione, o di una fatale sconfitta a causa della passione o del dubbio. La felicità non è mai grandiosa.
Serie del Mondo Disco, 2. La luce fantastica (1983)
Serie del Mondo Disco, 7. Maledette piramidi (1989)
Origine: Serie del Mondo Disco, 11. Il tristo mietitore (1991), p. 239
Origine: Serie del Mondo Disco, 11. Il tristo mietitore (1991), p. 25
Serie del Mondo Disco, 16. Uomini d'arme (2003)