Frasi su una possibilità
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“[Dopo la sentenza in primo grado nel processo penale dello Scandalo del calcio italiano del 2006 a Napoli, nel 2011] Le sentenze in linea di massima (cfr. il casino su Amanda Knox…) si rispettano, e se ne attendono le motivazioni: questo penso e questo farei se non vedessi un rischio preciso nella pesantissima, delicata e sorprendente sentenza di condanna del Tribunale di Napoli per Moggi e compagni. Non vorrei cioè che essa fosse un macigno a chiudere, invece che un argomento di riflessione. […] Machete adoperato a Napoli. Benissimo: la forza di gravità nei due sensi porta in basso e questo è il segnale che arriva dalla sentenza. Da un lato però mi basterebbe poter pensare che tutta questa vicenda fosse rimasta all'interno del recinto giudiziario, della verità processuale intendo, senza altre valutazioni politiche, o di opportunità ambientale, o di messaggio pubblico ecc. Con una sentenza opposta sarebbe crollato il potere istituzionale, non dimentichiamocelo (Figc, Alta corte del Coni ecc.). Dall'altro che se non sono state prese in considerazione altre prove finora, venga fatto nei successivi gradi di giudizio. Più verità, non un target prescelto. Senza cioè lasciare l'impressione che Moggi, bollato come l'Al Capone del calcio, sia servito perfettamente da tappo a una bottiglia di pessimo liquore per l'ubriacatura pubblica, finendo in un trappolone: sarebbe un rischio ancora peggiore.”

Oliviero Beha (1949–2017) giornalista, scrittore e saggista italiano

citato in "A Napoli con il machete" http://ilfattoquotidiano.it/2011/11/10/a-napoli-con-il-machete/169668/, il Fatto Quotidiano.it, 10 novembre 2011

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“Il proverbio è un avanzo dell'antica filosofia, conservatosi fra molte rovine per la sua brevità ed opportunità.”

Aristotele (-384–-321 a.C.) filosofo e scienziato greco antico

Origine: Citato in Giulio Franceschi, Proverbi e modi proverbiali italiani.

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“In tutti i paesi del mondo la ricerca vive di finanziamenti pubblici. Ci sono essenzialmente tre modi per assegnarli: criteri di opportunità politica, indici bibliometrici, o la peer review, la valutazione da parte dei pari, anonima e indipendente. Prima di assumere un docente, qualsiasi dipartimento chiederà cosa ne pensino i rappresentanti della sua disciplina sparsi per il mondo. Il capo del dipartimento manderà una ventina di e-mail ai più noti studiosi in quella disciplina, chiedendo loro di scrivere una o due pagine con una valutazione della ricerca e delle prospettive future del docente in esame, e una comparazione della sua ricerca con quella di altri studiosi della stessa età che insegnano in atenei dello stesso livello. E prima di decidere se pubblicare un lavoro, un direttore di rivista scientifica chiederà a dei referees esterni cosa ne pensano. Questi sottoporranno dei rapporti, con una valutazione dettagliata degli elementi di innovazione nel lavoro e di eventuali difetti, ed eventuali suggerimenti su come correggere questi ultimi. Il direttore della rivista deciderà quindi se accettare il lavoro, rigettarlo, oppure rimandarlo agli autori perché vi apportino modifiche, da far poi valutare nuovamente ai referees. Con questa procedura, le migliori riviste di ogni disciplina pubblicano meno del 10% dei lavori ad esse sottoposte. Infine, molti dipartimenti pagano per essere sottoposti periodicamente alla valutazione dei migliori colleghi di altri atenei che ne indichino i punti di forza e di debolezza.”

Roberto Perotti (1961) economista italiano

Origine: L'università truccata, p. 148

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“Due anni fa non avrei avuto il coraggio di pensare a questa opportunità: giocare in Svizzera con la maglia azzurra. Però bisogna rincorrere anche i sogni. Sono fatalista, ma voglio costruirmi il futuro da solo.”

Roberto Di Matteo (1970) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Luca Valdiserri, Di Matteo l'ex emigrante "Meglio operaio azzurro che stellina in Svizzera" https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/giugno/18/Matteo_emigrante_Meglio_operaio_azzurro_co_0_95061812966.shtml, Corriere della sera, 18 giugno 1995.

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“[Su LeBron James] Conosce bene questo sport e sa cosa deve fare per essere un campione. È uno dei giocatori più motivati che abbia mai visto; anche se, ovviamente, ogni tanto ha bisogno anche di stimoli esterni. Per la nostra franchigia è davvero una gioia poter avere l'opportunità di lavorare con lui.”

Erik Spoelstra (1970) cestista e allenatore di pallacanestro statunitense

Origine: Citato in LeBron punta al massimo: "Sarò il migliore di sempre" http://www.gazzetta.it/Nba/27-10-2012/lebron-pronto-ripetersi-voglio-essere-migliore-sempre-913033021724.shtml, Gazzetta.it, 27 ottobre 2012.

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“[Rivolgendosi all'assessore della Provincia di Trento per le Pari Opportunità] Posso palpare un po' la signora?”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2009
Origine: Citato in Berlusconi, gaffe con la Beltrami "Posso palpare?" http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/dettaglio/berlusconi-gaffe-con-la-beltrami-posso-palpare-video/1628657, Trentinocorrierealpi.gelocal.it, 5 maggio 2009.

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“Se nel breve momento utile a cogliere un'occasione, la cui opportunità passa e poi vola via, si esita, inutilmente si va poi alla ricerca della circostanza perduta.”

Lucio Marcio Settimo militare romano

citato in Tito Livio, XXV, 38; 1997
Si in occasionis momento cuius praetervolat opportunitas cunctatus paulum fueris, nequiquam mox omissam quaeras.
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“Guardando alla vicenda di Seveso, quello che emerge è che un danno all'ambiente può essere riparato, che chi inquina ogni tanto paga, che un deserto di diossina può diventare un parco naturale e che un disastro può rivelarsi, in prospettiva, un'opportunità per aprire gli occhi sull'importanza dell'ambiente come bene da difendere, favorendo localmente l'affermarsi di politiche più attente al territorio.
La lezione di Seveso ci dice al tempo stesso che una collettività può decidere di non voler conoscere fino in fondo gli effetti di un danno ambientale, che la scienza non necessariamente è dotata degli strumenti più adatti per rilevarlo, che perciò il diritto non dà garanzie di risarcirlo. Ancora, che una multinazionale può causare un disastro e semplicemente metterlo in bilancio. […]
Il Bosco delle Querce è oggi un luogo in cui è visibile e collettivamente riconoscibile la riparazione del danno da diossina a Seveso. Ciò non toglie che il significato e la portata di questa riparazione restino per il momento ancora chiusi all'interno della comunità sevesina, restino cioè largamente ancorati all'interpretazione del danno come «disgrazia» e «prova» per la comunità. In tutto questo processo c'è stato un grande assente, la cui presenza è però necessaria perché si possa parlare a pieno titolo di riparazione: l'offensore, la multinazionale Roche.”

Laura Centemeri sociologa economica e saggista italiana

cap. 4.3, p. 184
Ritorno a Seveso

“Non so quanto la tv australiana avesse investito sul mondiale 2006, né come abbia reagito a un'eliminazione all'ultimo secondo dell'ottavo di finale, per un calcio regalato da un arbitro spagnolo a un terzino italiano colto da svenimento. Ma scommetterei in maniera più elegante, e più sportiva, di quella che la Rai scelse di cavalcare nell'infausto 2002 coreano. […] Durò un paio di giorni, per la verità, anche lo scarico di responsabilità da parte della squadra, sotto forma di tiro al bersaglio dell'arbitro Moreno. Ma poi, salvo qualche eccezione, il comune senso del pudore, prima ancora del fair play, riprese il sopravvento e si cominciò a riconoscere che se gli arbitraggi rassicuranti, oltre che davvero imparziali, sono oggettivamente diversi, ancor più diverse sono le congiure. Quando una squadra deve perdere, secondo quanto cercarono di farci credere [I giornalisti RAI], non arriva a giocarsi due match-ball come quelli di Vieri e Gattuso a pochi minuti dalla fine. La fermano prima, alla maniera di Aston in Cile. La Rai invece, impavida, andò avanti per settimane. E più passavano i giorni, più grosse le sparava. Sino a quella, davvero memorabile, dell'azione per danni alla Fifa. Il presupposto era, ovviamente, che Byron Moreno fosse il braccio armato di Blatter, investito della missione di far andare avanti, a qualunque costo, la squadra di casa. In buona sostanza, tuonò con supremo sprezo del ridicolo un avvocato dell'ufficio legale della Rai, chiederemo a Zurigo il rimborso totale di quanto è stato pagato per i diritti, cioè settanta milioni di euro, il rimborso delle spese di produzione per la trasferta in Corea e Giappone, e i danni derivati dalla caduta negativa della pubblicità. Mancavano giusto un paio di divisioni da ammassare al confine di Chiasso. I programmi sportivi dedicati al mondiale, che ovviamente continuava, amplificarono i toni, e più di un quotidiano cadde in tentazione. Si arrivò a leggere che la causa avrebbe fatto giurisprudenza a livello mondiale, al pari della sentenza Bosman: quando l'unico rimando possibile era, con tutta evidenza, a capitan Fracassa. […] La sera del 9 gennaio 2003, Raidue portò nei propri studi in esclusiva mondiale nientemeno che il famigerato Byron Moreno. E a chi affidare la faccia? A Enzo Biagi no, perché era già in vigore l'editto di Sofia, a Minoli nemmeno, Tosatti forse aveva un impegno. Sicché prese in prestito da Sky, senza alcun diritto di riscatto, l'intramontabile José Altafini. Civile la conversazione. Ma inserita nell'ambito di uno show dal titolo Stupido Hotel, mai come in quel caso un nome una garanzia. Così l'arbitro ecuadoregno entrò in scena dalla porta girevole con una valigetta piena di soldi, rispose punto per punto alle domande non proprio asfissianti dell'intervistatore, concluse argomentando sottilmente che quella sera a Daejon era stata l'Italia, non lui, a sbagliare la partita, e fu congedato da un simpatico gavettone sulle note del coro del Nabucco: che per una rete in quota Lega rappresentava, con tutta evidenza, l'inno nazionale. Una serie di interpellanze parlamentari non riuscirono a chiarire né la ragione di quella straordinaria partecipazione, né l'entità del compenso ricevuto da Moreno, dall'ordine comunque di alcune decine di migliaia di dollari. Fatto sta che, grazie alla sportività della Rai, l'ex nemico pubblico numero uno ebbe l'opportunità di dimostrare che i buffoni, semmai, erano altrove. E il cerchio finalmente si chiuse.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

cap. La cultura della sconfitta

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“[All'uscita del tribunale, dopo essere stato condannato a tre anni di libertà vigilata] Non ho nessun problema a comportarmi come un bravo ragazzo, perché è quello che sono. Ringrazio il giudice per l'opportunità che mi ha dato e tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi mesi.”

Busta Rhymes (1972) rapper e attore statunitense

Origine: Citato in Tre anni di condizionale per Busta Rhymes http://www.lastampa.it/2008/03/19/blogs/anteprime-dagli-usa/tre-anni-di-condizionale-per-busta-rhymes-RjprJX0Z4z9MnZSHi5IhBJ/pagina.html, LaStampa.it, 19 marzo 2008.

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“[Su Romanzo criminale - La serie] Ho trovato eccezionale la regia. Veramente bella e innovativa, rende la serie particolarmente avvincente. […] trovo particolarmente vincente l'idea di aver scelto tutti volti nuovi di giovani esordienti. Una grande opportunità per loro e una bella idea dei produttori quella di usare progetti così per scovare nuovi talenti.”

Fiorello (1960) showman, imitatore e conduttore radiofonico italiano

Origine: Citato in Fiorello, fan di Romanzo Criminale: "Voglio seguirla tutta" http://cinema.sky.it/cinema/news/2008/11/17/romanzo-criminale-reazioni-fiorello-muccino-freccero.html, Cinema.Sky.it, 17 novembre 2008.

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“[…] sento genuinamente che l'opportunità di interpretare il personaggio di Snake [Solid Snake e Naked Snake] sia stata qualcosa di davvero fantastico. Se un'occasione del genere si presenta anche una sola volta nell'arco di una carriera, questo è già eccezionale.”

David Hayter (1969) attore, doppiatore e sceneggiatore statunitense

Origine: Da un'intervista a Game Informer; citato in Metal Gear Solid V The Phantom Pain: David Hayter svela ulteriori retroscena sul suo allontanamento http://www.everyeye.it/notizie/metal-gear-solid-v-the-phantom-pain-david-hayter-svela-ulteriori-retroscena-sul-suo-allontanamento-257070.html, Everyeye.it, 25 marzo 2016.

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“I giovani devono essere più determinati nel trovare il lavoro, perché ci sono molte opportunità, spesso colte da altri, proprio perché loro non hanno voglia di coglierle. Questo stimolo, legato al fatto che o non ne hanno bisogno o non c'è la condizione di fare certe cose.”

John Elkann (1976) imprenditore italiano

Origine: Citato in John Elkann: "Molti giovani non trovano lavoro perché stanno bene a casa" http://www.repubblica.it/economia/2014/02/14/news/john_elkann_giovani_non_trovano_lavoro_perche_stamnno_bene_a_casa-78592759/, Repubblica.it, 15 febbraio 2014.

“La visita alla Sindone è un’opportunità di incontro tra il volto di Cristo e i tanti volti della sofferenza.”

Nunzio Galantino (1948) vescovo cattolico italiano

Origine: Citato in Mons. Nunzio Galantino e mons. Bruno Forte davanti alla Sindone http://www.sindone.org/santa_sindone/news_e_info/00055193_Mons__Nunzio_Galantino_e_mons__Bruno_Forte_davanti_alla_Sindone.html, Sindone.org, 21 maggio 2015.

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“Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008 – 2010)

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“Sono ambiguo riguardo le opere di Crichton, siccome includono elementi dubbiosi anti-scientifici. Però non mi posso lamentare d'un tizio che mi include nei ringraziamenti del suo best seller… Il film [Jurassic Park] non era male, ma non li perdonerò per aver presentato Brachiosaurus come un goffo dagli arti pesanti. Io non avevo niente a che fare con quello. Credevo che fosse un peccato che i brachiosauri, potenzialmente onnivori e certamente non placidi come mucche, avrebbero mancato l'opportunità di papparsi di quei mocciosi sull'albero.”

Gregory Scott Paul (1954) paleontologo, sociologo e illustratore statunitense

I am ambiguous about Crichton's body of work, as it includes dubious anti-scientific elements. But I can’t be too upset about a fellow who includes me in the acknowledgements of his bestselling novel... The movie was okay, but I will never forgive them for presenting Brachiosaurus as such a heavy limbed clunker. I had nothing to do with that. I thought it was too bad the potentially omnivorous brachiosaurs – which were unlikely to have been as placid as cattle – missed the opportunity to snarf up the bratty kids when they were up in the tree.
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“Il disegno dei borghi fu commesso, con opportuna delibera, ad otto architetti siciliani; perché fin dal suo sorgere (nella luce nuova delle opere e dei giorni attesi) l'edilizia rurale dell'appoderamento ripetesse dagli autori e inventori, nati nell'isola, forme congeniali alla natura e ai paesi di Sicilia: direi al senso del suo costume e della sua storia mediterranea, al suo essere: antico e nuovo. E davvero le forme han corrisposto, per felicità intera e nativa, all'aspettazione ed alla fede. Ho veduto i raduni bianchi dei cubi nella immensità della terra, quasi gregge portatovi da Geometria: e una limpida disciplina di masse, riquadri, diedri, gradi; e li avviva una grazia semplice, un'opportunità dell'atto, una speranza. E mi parvero già custoditi dal senno: non nati dall'arbitrio tetro, come può accadere a chi ha matita tra mano da fare i rettangoli, e soltanto matita. E vi erano brevi, puri portici: tinti alla calce i volti, i pilastri: e a sfondo il sereno. Archi a sesto, campiti di turchese. E la torre. Sul lastrico del cortile erano portate le ombre, come ore. E gli sgrondi cadevano alla serpentina lunga dei tegoli veduti in taglio, quasi ghirigoro o belluria: ma non ghirigoro, disegno sano anzi e venuto da necessità. E la porta era accesso già sacro, e la cucina in luce, con l'acquaio, pareva sbandire tutti i mali del luogo come dèmoni il fulgore dell'Arcangelo.”

Carlo Emilio Gadda (1893–1973) scrittore italiano

Origine: Da I nuovi borghi della Sicilia rurale http://www.gadda.ed.ac.uk/Pages/resources/essays/borghisici.php, La Nuova Antologia, Roma, 1941, 1° febbraio 1941, p. 7.

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“I dittatori sono propensi alla cinefilia. Lenin, che detestava la musica perché era irritato dal fatto che lo faceva diventare sentimentale, considerava che tra tutte le arti il cinema poteva essere la più utile alla causa del proletariato. Hitler vedeva quasi tutte le sere in una sala cinematografica perfettamente attrezzata operette viennesi d'epoca e musical americani, e regalò a Eva Braun una cinepresa per girare a colori scene che ancora oggi ci gelano il sangue, un misto di ridenti immagini domestiche e igure genocide che prendono il sole sulle terrazze con vista sulle Alpi. Anche a Stalin piacevano i musical americani e i film western e, dato che soffriva d'insonnia come Hitler e si divertiva a tenere svegli i suoi cortigiani fino a notte fonda, a volte prolungava la sessione cinematografica con una festa alcolica, durante la quale osservava in silenzio adulatori e future vittime come se stesse inventando per ognuno un copione sinistro dall'epilogo ignoto a tutti tranne che a lui. Il generale Franco non andava a letto tardi e non beveva, ma la sua passione per il cinema era altrettanto forte, al punto che scrisse la sceneggiatura di un film, Raza, che era una patetica fantasia ricamata sulla sua biografia, e una dimostrazione del fatto che il cinema può rovinare l'immaginazione di chiunque. Forse ai dittatori piacciono tanto i film perché hanno pochissime opportunità di uscire la sera e perché sono costantemente circondati da persone servili di cui non sanno più che fare.”

Antonio Muñoz Molina (1956) scrittore e saggista spagnolo

Origine: Da El tirano cinéfilo, País; tradotto in Il tiranno cinefilo, Internazionale n. 1101, 8 maggio 2015.

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“Agli inizi pensavo che NCIS non fosse un telefilm abbastanza buono per fare scalpore, ma neanche troppo pessimo da essere cancellato, quindi, fin da subito, abbiamo sempre avuto l'opportunità di fare semplicemente il nostro lavoro senza troppe aspettative.”

Mark Harmon (1951) attore statunitense

Su NCIS - Unità anticrimine
Origine: Citato in Beatrice Belli, NCIS punto fermo nella rivoluzione di Rai 2 Mark Harmon svela il segreto della longevità della serie http://www.kikapress.com/tv/ncis-punto-fermo-nella-rivoluzione-di-rai-2/, kikapress.com, 22 settembre 2013.

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“Non sono una femminista, sono solo una persona che vuole l'uguaglianza, un trattamento equo per tutti. Quindi sì, continuerò a lavorare per la promozione delle donne nel campo degli affari, nel pubblico e nel sociale. Ma questo non significa che voglio che le donne siano avvantaggiate. Voglio solo pari opportunità per tutti.”

Kolinda Grabar-Kitarović (1968) politico croato

Origine: Citato in Il ritratto di Kolinda Grabar-Kitarovic: la prima donna presidente della Croazia http://it.euronews.com/2015/06/29/il-ritratto-di-kolinda-grabar-kitarovic-la-prima-donna-presidente-della-croazia/, Euronews.com, 29 giugno 2015.

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“Le grandi città sono piene d'imprevisti: vi sono delle opportunità incredibili di fortuna e di favore.”

Ferdinando Petruccelli della Gattina (1815–1890) giornalista, scrittore e patriota italiano

Il re prega

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“Il problema è che le riforme gli italiani non le vogliono. Il Paese non vuole cambiare: tra garanzie e opportunità, sceglie sempre le garanzie.”

Vittorio Grilli (1957) economista e dirigente pubblico italiano

Origine: Citato in Aldo Cazzullo, Renzi e la diffidenza (ricambiata) di banchieri e manager http://www.corriere.it/politica/14_settembre_06/renzi-diffidenza-ricambiata-banchieri-manager-827bfe6a-3582-11e4-bdcf-fc2cde10119c.shtml, Corriere.it, 6 settembre 2014.

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“La mia opinione personale è favorevole all'amnistia ma è un provvedimento che tocca al Parlamento: mi rimetto alle scelte della politica. […] Sono favorevole all'amnistia, oltre che per motivi umanitari anche perché ci darebbe l'opportunità di mettere in cantiere una riforma complessiva del sistema penitenziario.”

Anna Maria Cancellieri (1943) prefetto e funzionaria italiana

Citazioni di Annamaria Cancelleri
Origine: Citato in Cancellieri: «Sono favorevole all’amnistia» http://www.ilpost.it/2013/08/23/cancellieri-amnistia/, Il Post, 23 agosto 2013.