Frasi su particolare
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“Devo considerare Palmi come posta in una situazione così particolare da essere difficilmente concepita dall'immaginazione umana, in quanto è al di là della possibilità di un disegno.”

Keppel Richard Craven (1779–1851) viaggiatore inglese

da A tour through the southern provinces of the kingdom of Naples, 1821
Origine: Testo originale consultabile su "A Tour through the southern provinces of the kingdom of Naples" di Keppel Richard Craven, Pubblicato da Rodwell end Martin, 1821, pag. 291

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“Una retta, e in particolare una breve retta che si ispessisce, rappresenta un caso analogo a quello del punto che cresce: anche qui c'è da domandarsi: "In quale momento si estingue la linea come tale e in quale momento nasce una superficie?". Ma non possiamo dare una risposta precisa. Come si potrebbe rispondere alla domanda: "Quando finisce il fiume e quando comincia il mare?". I limiti sono sempre mal distinguibili e immobili. Qui tutto dipende dalle proporzioni, come nel caso del punto – l'assoluto viene portato dal relativo a un suono indistinto e diminuito. Nella prassi il movimento verso il limite è espresso in modo più preciso che nella formulazione puramente teorica. Il movimento verso il limite è una grande possibilità di espressione, un mezzo potente (in definitiva un elemento) per i fini compositivi. Quando gli elementi principali di una composizione sono di una rigorosa sobrietà, questo mezzo genera una certa vibrazione fra gli elementi, porta un rilassamento maggiore nell'atmosfera rigida del tutto e può, se usato in misura esagerata, portare quasi a raffinatezze repellenti. In ogni modo qui dobbiamo fare ricorso ancora una volta alle reazioni della sensibilità. Per ora non è possibile disporre di una distinzione generalmente accettata fra linea e superficie – fatto che forse è legato alla situazione ancora poco evoluta della pittura, alla sua condizione tuttora quasi embrionale, a meno che non sia forse determinato proprio dalla natura di quest'arte.”

Vasilij Vasil'evič Kandinskij (1866–1944) pittore russo

1968
Punto, linea, superficie

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“È indispensabile andare in tv anche se personalmente non ho una particolare predilezione ad apparire, per fare vedere che siamo diversi. Io sono diverso da Berlusconi, bisogna far vedere che ci fa schifo.”

Oliviero Diliberto (1956) politico, giurista e docente italiano

citato in D. Mart., «Berlusconi ci fa schifo». Bufera su Diliberto http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/070215/dgn3i.tif, Corriere della sera, 15 febbraio 2007, p. 6

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“Facciamo il punto sui vari elementi presenti nel film. Uno, lo Yakuza film. E i film sui samurai. Gli spaghetti western. Ma poi ho anche inserito delle scene tipiche dei gialli all'italiana, una scena alla Brian De Palma per dare un tocco particolare.”

Quentin Tarantino (1963) regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense

The Making of "Kill Bill"
Origine: Intervista in inglese sottotitolata in italiano, tratta da The Making of "Kill Bill Vol. 1" in Contenuti speciali, Kill Bill vol. 1, Dvd Miramax Home Entertainment.

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“Giocare il derby a Roma è un'emozione talmente particolare che la paragono a quella provata nella finale di Coppa del Mondo.”

Simone Perrotta (1977) calciatore italiano

citato in Francesca Ferrazza, Perrotta: "Il derby? Meglio del mondiale" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/12/08/perrotta-il-derby-meglio-del-mondiale.html, la Repubblica, 8 dicembre 2006

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“A proposito di Wikipedia, caro Magini, posso dirle soltanto che questa enciclopedia online è uno dei frutti più sorprendenti della grande rivoluzione che il computer personale e Internet hanno provocato nel campo della comunicazione. In un articolo pubblicato dal settimanale Mondo del 13 luglio, Andrea Turi ricorda che la parola "wiki" viene dal linguaggio parlato nelle isole Hawaii e significa "rapido". La parola allude alla rapidità con cui le informazioni appaiono sullo schermo, ma vale anche per il suo straordinario sviluppo in pochi anni. È nata in inglese il 15 gennaio 2001, ma sono bastati soltanto quattro mesi perché venissero create 13 edizioni fra cui una italiana. Oggi il suo sito è uno dei dieci più frequentati nel mondo e registra ogni sei mesi circa sei miliardi di accessi. È una enciclopedia in cui tutti possono scrivere e a cui tutti possono attingere. Si compone di circa sette milioni di voci (poco meno di 350.000 in italiano) ed è scritta in circa 250 lingue da uno stuolo di collaboratori anonimi, curiosi, appassionati di temi particolari e ansiosi di gettare le loro informazioni nel grande mondo della rete. Insomma Wikipedia è una cattedrale che cresce spontaneamente, senza disegni e architetti grazie alla collaborazione di parecchie migliaia di muratori volontari. È inevitabile, in queste condizioni, che qualche colonna sia sghemba, qualche arco mal calcolato, qualche pietra difettosa, qualche prospettiva ingannevole. Ma gli errori ideologici, le sviste e i partiti presi non mi impediranno di continuare a consultarla. Raccomando ai lettori di fare altrettanto con il tradizionale ammonimento che accompagna le buone medicine: usare con cautela.”

Sergio Romano (1929) storico, scrittore e giornalista italiano

da Come insegnare il friulano e leggere Wikipedia http://www.corriere.it/solferino/romano/07-09-25/01.spm, 25 settembre 2007
Lettere al Corriere, Corriere della Sera
Origine: Rispondendo a un lettore preoccupato dell'attendibilità di Wikipedia, il quale citava una versione vandalizzata della voce Sergio Romano contenente opinioni personali e accuse di fascismo.

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“[Famosa gaffe] È un gol che dedico in particolare a tutti.”

Salvatore Schillaci (1964) calciatore italiano

Origine: Citato in Le più belle barzellette sull'Inter, Sonzogno, 2004, p. 88, ISBN 88-454-1202-4.

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“Non sembra vero, ma il primo disco jazz inciso è opera proprio di italiani, in particolare siciliani. Grazie a loro e al melting pot, New Orleans è diventata la patria del jazz mondiale.”

Renzo Arbore (1937) cantautore, showman e conduttore radiofonico italiano

Origine: Citato in Arbore: Vi racconto come rinasce la mia amata New Orleans http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/12/arbore-vi-racconto-come-rinasce-la-mia.html, Repubblica.it, 12 febbraio 2006.

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“L'attore è un vivo che si rivolge a dei vivi, ma, in particolare nel repertorio classico, deve cessare di essere tale per apparire come contemporaneo del personaggio, simile a un morto tra i vivi.”

Pierre Klossowski (1905–2001) scrittore, traduttore e pittore francese

da Cosa mi suggerisce il gioco ludico di Carmelo Bene, in Carmelo Bene, Otello o la deficienza della donna; citato in Carmelo Bene, Opere con l'Autografia d'un ritratto, p. 1473

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“Non credo che si faccia un film cercando di indurre lo spettatore ad una riflessione particolare. Mi sembra restrittivo. Ambisco alla semplicità. Se arriva il concetto, l'emozione base del film, penso di essere arrivato in fondo a quella che è per me l'essenza del film.”

Kim Rossi Stuart (1969) attore italiano

Origine: Da un' intervista http://www.cinemaitaliano.info/news/03077/intervista-a-kim-rossi-stuart-sul-film-questione.html del 7 aprile 2009, Cinemaitaliano.info.

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“Mi ricordo che nel 1840, essendo a Presinge, egli si faceva svegliare ogni mattina, alle cinque, dal suo cameriere, e a qualunque ora avanzata della notte si fosse coricato, scuoteva il sonno, e, avendo sorbito una tazza di caffè, con un bicchiere d'acqua, si metteva all'opera. Quest'opera consisteva nella lettura della Storia d'Inghilterra di lord Mahon, autore esatto e scrupoloso, ma scialbo e senza interesse. Ricordo quale repulsione invincibile m'ispirava il solo aspetto di questi volumi. Ma Camillo di Cavour aveva risoluto d'imparare l'inglese, e, al fine di questo studio avesse nello stesso tempo per risultato di fargli conoscere la storia d'Inghilterra, consacrava senza stancarsi le sue mattinate a tradurre un libro noioso, scritto in una lingua ch'egli ignorava. Più tardi trovandomi con lui nella terra di Leri, partivo allo spuntar del giorno per la caccia. Non m'è accaduto una sola volta di partire senza che Cavour mi salutasse con uno di quegli auguri che fanno la disperazione del cacciatore, e benché non avesse alcuna intenzione di andare a tirare le beccaccine, era sempre in piedi dall'alba, esaminando i conti, visitando le stalle, fissando i particolari di qualche miglioramento, sorvegliando lo sballaggio di qualche nuova macchina e occupando i momenti perduti per qualsiasi altro con la lettura di un libro sostanzioso italiano, francese e inglese, di agricoltura, d'economia politica e di storia.”

Auguste-Arthur de La Rive (1801–1873) fisico svizzero

citato in Cavour, l'uomo e l'opera

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“La soluzione del caso in esame, quando sia riferita alla specificità del caso concreto, ha un percorso obbligato: deve puntare su un uomo del pool antimafia, deve puntare sulla struttura che a questo pool fa capo. Il pool di magistrati dell'ufficio istruzione di Palermo ha saputo attrezzarsi (prima di tutto culturalmente) realizzando così una struttura nuova affiatata, che ha diffuso professionalità. Non bisogna infatti dimenticare che si è trattato di una struttura aperta, nel senso che ha formato professionalmente magistrati che, prima di entrare a far parte del pool, di questi problemi non si erano mai occupati e che viceversa, grazie al pool, hanno conseguito livelli di capacità decisamente di grande rilievo. Alla fine, operando in questo modo, il pool di giudici istruttori del tribunale di Palermo ha ottenuto risultati di grande rilievo, basati sulla individuazione dei caratteri della nuova mafia. I primi risultati, dopo anni, decenni e decenni di sostanziale impunità.
In alcuni interventi si è parlato di premio, in particolare di premio al protagonismo, come di un criterio da non seguire, e la storia del protagonismo e un po' come la storia di quando le donne portavano il velo. A quel tempo le donne erano tutte belle, ma quando il velo cadde si cominciarono a constatare delle differenze. Un po' la stessa cosa è successa per la magistratura. Quando i giudici non davano «fastidio», quando non erano scomodi, erano tutti bravi e belli. Ma quando hanno cominciato ad assumere un ruolo preciso, a dare segni di vitalità, a pretendere di esercitare il controllo di legalità anche verso obiettivi prima impensati, ecco che è cominciata l'accusa di protagonismo.
Mentre quei giudici che si tirano indietro (ed è successo sia a Torino in occasione del processo d'Assise ai capi storici delle BR, sia a Palermo, in occasione dei processo d'Assise alla mafia da poco concluso) non rischiano proprio nulla e nessuno si leva a protestare o levar critiche nei loro confronti. In altri interventi si è parlato di premio nel senso di carriera che correrebbe lungo corsie «privilegiate» per quei giudici che abbiano fatto determinate esperienze professionali.
Ma è inconcepibile, perfino un po' scandaloso, che si parli di privilegio con riferimento ai giudici di Palermo che vivono nelle condizioni a tutti note; che semmai rappresentano una pesante penalizzazione.
Nel caso della lotta alla mafia, questi interessi sono gli interessi della democrazia, ciò che rende questa seconda visione (non settoriale) del tutto giustificata. Per questi motivi esprimo avviso contrario alla proposta della commissione.”

Gian Carlo Caselli (1939) magistrato italiano

Origine: Trascrizione del discorso tenuto al plenum del CSM il 19 gennaio 1988 in cui espresse voto contrario ad Antonino Meli come consigliere istruttore che poco dopo sciolse il pool di Palermo, da www.cuntrastamu.org http://www.cuntrastamu.org/mafia/speciali/falcone/csm1_2.htm

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