Frasi su periodo
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“Berlusconi ha buon gioco, perché veniamo da un periodo di vuoto d'autorità.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

Origine: Citato in Monica Guerzoni, E D'Alema elogia Nichi Vendola «Basta casinisti» http://web.archive.org/web/20151101100406/http://archiviostorico.corriere.it/2008/maggio/25/Alema_elogia_Nichi_Vendola_Basta_co_9_080525019.shtml, Corriere della Sera, 25 maggio 2008, p. 8.

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“La prima e suprema di tutte le sfere è quella delle stelle fisse, contenente se stessa e tutte le cose, e perciò immobile. Essa è infatti il luogo dell'universo al quale si riferiscono il moto e la posizione di tutte le altre stelle. Dappoiché alcuni stimano che in qualche modo pur essa muti: noi segneremo nella deduzione del moto della terra un'altra causa a tale sua apparenza. Prima fra le stelle mobili viene Saturno, che compie la propria orbita in trent'anni. Dopo questo Giove, che si muove con un periodo di dodici anni. Indi Marte, che gira in un biennio. Il quarto posto nell'ordine tiene la rivoluzione annua, nella quale abbiam detto la terra essere contenuta, con l'orbe lunare come epiciclo. Nel quinto posto si muove in nove mesi Venere. Mercurio infine occupa il sesto, che in ottanta dì conchiude il suo giro nello spazio. Ma in mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare? Perciò non a torto alcuni lo chiamano lampada del mondo, altri mente, altri reggitore. Trismegisto lo chiama Dio visibile, Elettra, nella tragedia di Sofocle, colui che tutto vede. Così, per certo, come assiso su un trono regale, il sole governa la famiglia degli astri che gli ruotano intorno.”

Niccolò Copernico (1473–1543) astronomo polacco

De revoutionibus orbium coelestium, 1. I, cap. X

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“[All'arrivo di Dean Martin per un periodo di lavoro insieme] Eravamo insieme, e la cosa mi rendeva molto felice. Non ero tagliato per la solitudine.”

Jerry Lewis (1926–2017) attore, comico e regista statunitense

Origine: Dean & Me (una storia d'amore), p. 29

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“[Sul titolo simbolico di GOAT] Ogni campione appartiene alla sua epoca, sei il più forte del periodo in cui hai giocato. Non è colpa di Federer se sono stato fermato per cinque anni. Dico che il titolo simbolico va diviso a metà: lui per l'era moderna, io fino al 1968.”

Rod Laver (1938) tennista australiano

Origine: Citato in Antonio Gaito, Laver-Federer, evoluzione della specie http://www.pianetatennis.com/?action=read&idnotizia=716, Pianetatennis.com, 9 giugno 2009.

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“La storia non è stata gentile con le conseguenze di lunghi periodi di bassi premi di rischio.”

Alan Greenspan (1926) economista statunitense

da www.federalreserve.gov http://www.federalreserve.gov/Boarddocs/Speeches/2005/20050826/default.htm, 26 agosto 2005

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“Nico Perrone, docente alla Facoltà di Scienze Politiche di Bari, è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo cattolico moderato. Il Foglio l'ha definito "talmente rosso, che più rosso non si può". Chi desidera averne la prova, sfogli le prime pagine del libro. Elencano tutte le accuse che per mezzo secolo la sinistra politica ha scagliato contro l'allora partito di maggioranza relativa. Ecco dunque rispuntare capi d'imputazione come bigottismo clericale, anticomunismo, strategia della tensione, subordinazione agli USA, collusioni mafiose, corruzione, e via così. Nei numerosi libri dedicati all'argomento, Perrone s'era guadagnato la reputazione di critico implacabile, "senza essermene pentito" precisa oggi. Ma adesso – ecco la novità – si domanda "se questa lettura, sostanzialmente vera, contenga effettivamente tutti gli aspetti della politica di governo della DC, o se invece non abbia trascurato di tenerne in luce qualcuno non secondario". Il libro è una rilettura seria di quegli anni. L'esito, una sorprendente riabilitazione post mortem. Qualche esempio qua e là. La Democrazia cristiana, afferma Perrone, "ha dato all'Italia il più lungo periodo di pace della sua storia unitaria e ha realizzato una riduzione degli squilibri, compreso quello storico fra Nord e Sud". In politica estera, l'ingresso nel G-7 costituì "un'affermazione delle specificità italiane che la DC ha saputo cogliere, valorizzare, sviluppare e difendere, con un'azione di governo che ha tenuto insieme identità nazionale e prospettive europee, iniziative autonome di politica estera in difesa di interessi nazionali e lealtà occidentale, modernizzazione e capacità di gestire sacche interne di arretratezza». Nell'economia il plauso è senza riserve: "La DC si è mostrata generalmente rispettosa della sovranità popolare, cui non ha contrapposto un eccessivo potere dell'esecutivo. Nel suo lungo governo essa ha evitato d'imporre troppe regole al dispiegarsi della vita civile, e tuttavia non ha mai perseguito modelli di liberismo. Attraverso una politica di capital spending e una miriade di riforme, è riuscita a esprimere una capacità di riforma, con una sua egemonia forte, duratura, e tuttavia fondata su di un genuino, esteso consenso". […] Cosa ne pensano i democristiani tutti d'un pezzo, quelli che non hanno cambiato casacca? Marco Follini, leader dell'UDC, ha letto il libro e, naturalmente, lo apprezza. "La cosa curiosa", osserva, "è quest'ammirazione postuma da parte della sinistra. C'è un grande amore per la DC perché non c'è più".”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

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“Molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l'entourage più ristretto del Cavaliere.”

Carlo Taormina (1940) avvocato e politico italiano

citato in L'Espresso http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/01/29/la-verita-su-b-raccontata-dal-suo-ex-avvocato/, "La verità su B. raccontata dal suo ex avvocato", Gilioli Blog, 29 gennaio 2010

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“Roger è il migliore di tutti i tempi. Va sottolineato che l'attuale periodo è il "peggiore" di tutti i tempi per i tennisti. Ci sono molti giocatori forti nella classifica top 15. Il suo periodo ha cominciato a scemare quando Nadal è esploso. Oggi, i duelli tra Roger e Rafa sono impressionanti. Tuttavia, se si guardano le statistiche, Roger è il più grande giocatore della storia.”

Mats Wilander (1964) tennista svedese

Origine: Citato in Mats Wilander dichiara che Roger Federer è il miglior giocatore di tutti i tempi http://www.livetennis.it/post/63802/mats-wilander-dichiara-che-roger-federer-e-il-miglior-giocatore-di-tutti-i-tempi/, Livetennis.it, 16 dicembre 2010.

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“Per un periodo feci anche l'uomo-sandwich, ma andò male. Mica è facile trovare fette di pane così grandi.”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

Storia dell'universo in comode dispense settimanali

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“Per un motivo o per l'altro | non possiamo mai stare più vicini | per un periodo che duri… è adesso quel momento?”

Mike Oldfield (1953) compositore e polistrumentista britannico

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“[Diego Velázquez] La tavolozza del nostro artista è estremamente semplice. Non vi troviamo che i colori fondamentali e imprescindibili, e quegli altri che chiameremo "puri". […] Questi colori sono le terre in genere, le ocre, la terra di Siena bruciata e il nero d'osso. […] Le tele che Velázquez usava agli inizi erano ruvide (preparate da lui o almeno nella sua bottega), con un tono rossastro e con una gran quantità di colore. Via via che l'artista procede nella sua carriera, adopera tele sempre più sottili e rischiara anche i colori dell'imprimitura, che divengono prima rossicci chiari, poi ocra, quindi grigiastri e, sulla fine, grigi quasi chiari. I toni rossastri, scuri, caldi, che usava nel suo primo periodo causavano poi l'annerimento della pittura, che certo non era, nell'insieme, scura come ci è giunta oggi. Ma ancor più che l'imprimitura, quel che ha scurito tante opere è stato l'uso del bitume. Si potrebbe dire che lo svolgimento della tavolozza di Velázquez si identifica con il passaggio dal bitume al nero d'osso.”

Aureliano de Beruete (1845–1912) pittore spagnolo

da La paleta de Velázquez, 1922
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

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“Fu una pulizia etnica, bisognava far fuori gli italiani: allora si chiamarono fascisti e si ammazzarono, e si buttarono nelle foibe. Questo avvenne dopo la fine della guerra, sia chiaro. Perché gli orrori di guerra, non dico che siano giustificabili, ma sono comprensibili, la guerra è di per sé stessa un orrore. No, queste… le foibe furono un'infamia commessa dopo la Liberazione, dopo la fine della guerra, e purtroppo vi hanno collaborato parecchi comunisti italiani, alcuni dei quali non solo sono ancora a piede libero, pur essendo vivi, ma ricevono delle pensioni di Stato. Ricevono delle pensioni di Stato. Però io ti posso dire questo: che come testimone oculare io ho visto anche in Croazia delle cose, da parte degli italiani, su cui è meglio sorvolare. Perché anche noi le abbiamo commesse, perché la guerra le comporta, questo è fatale, ecco. Quindi non facciamo tanto i moralisti. […] No, questo [tesi sloveno-croata sulla pulizia etnico-culturale da parte degli italiani durante il periodo di occupazione fascista] è assolutamente falso. Pulizie etniche noi non ne abbiamo mai fatte, in nessun Paese occupato. Quando sento dire che noi facemmo anche la pulizia etnica in Etiopia, beh vabbè, mi cascano le braccia. Mi cascano le braccia. Quelle son menzogne infami, di gente o che non sa nulla, o che mente sapendo di mentire. Non è vero. Furono episodi, ma non di pulizia etnica, di rappresaglie.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

dall'intervista al TG2, Massacri delle foibe http://www.youtube.com/watch?v=s9UXM_pKpqY, 6 settembre 1996
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“Viso espressivo, recitazione sorniona e intensa, parlata siciliana, abilissimo negli stupori e negli sdegni, Musco si conferma anche sullo schermo come uno dei comici più dotati di questo periodo.”

Massimo Scaglione (1931–2015) regista teatrale italiano

Origine: I Divi del Ventennio. Per vincere ci vogliono i leoni..., p. 157

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“[Sul periodo da Mikimix] È stato un periodo in cui ho sofferto. Ma è stata una soglia da oltrepassare assolutamente necessaria per arrivare a quello che sono oggi. Dopo l'esperienza Mikimix ho fatto di testa mia e ho cominciato ad esprimermi come veramente sono.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

Origine: Dall'intervista di Andrea Conte, Caparezza: "Voglio un Papa donna" http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo408319.shtml, Tgcom24.Mediaset.it, 8 aprile 2008.

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“[Sulla canzone In Italia si sta male (si sta bene anziché no)] In molti mi hanno chiesto se la canzone poteva essere ancora attuale. Probabilmente, e vedi la forza del non-sense, era stata fatta in un periodo particolare, insomma erano anni duri, bui anche, eppure adesso acquista un altro senso, pur con le stesse parole.”

Paolo Rossi (attore) (1953) attore, cantautore e comico italiano

Citazioni di Paolo Rossi
Origine: Dal programma televisivo Rino vive! – Ma il cielo è sempre più blu di Antonio Carella, La storia siamo noi, Rai Tre, 19 novembre 2007. ( Link Youtube Parte 1 http://www.youtube.com/watch?v=9wemH4qg6rQ)

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“È il dilemma di molte grandi squadre: certe volte puoi costruire un gruppo da titolo ma non vinci perché hai la sfortuna di nascere nello stesso periodo di Jordan. Non penso che qualcuno possa battere Chicago fino a quando ci sarà Michael.”

Pat Riley (1945) cestista, allenatore di pallacanestro e dirigente sportivo statunitense

Origine: Citato in Luca Chiabotti, Bulls in finale: "impossibile batterli finché c'è Jordan" http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/maggio/30/Bulls_finale_impossibile_batterli_finche_ga_0_9705308172.shtml, Gazzetta dello Sport, 30 maggio 1997.

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“Con il tempo ho imparato a volermi bene. Adesso non mi faccio calpestare da nessuno, visto che anch'io ho avuto il mio periodo masochista.”

Carolina Crescentini (1980) attrice italiana

Origine: Citato in Ilaria Chiavacci, [//www.vanityfair.it/starstyle/ritratti/2010/12/07/tutti-i-look-di-carolina-crescentini Carolina Crescentini, minimal chic], VanityFair.it, 8 dicembre 2010.

“È la stagione che preferisco. La natura diventa magica, c'è un silenzio surreale, è il periodo in cui lavoro meglio. Riesco a concentrarmi. L'inverno mi ispira.”

Enya (1961) cantante e musicista irlandese

Origine: Citato in Paola De Carolis, Enya, la star «invisibile» chiusa in un castello: parla solo la mia musica http://www.corriere.it/spettacoli/08_ottobre_10/enya_star_musica_cce31f92-96a0-11dd-9911-00144f02aabc.shtml, Corriere della Sera, 10 ottobre 2009.

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“Ali Eteraz – che significava ""Nobile Protesta"" – era la mia ultima incarnazione, una nuova fase del mio tentativo di soddisfare il patto congenito con l'Islam. Ali Eteraz era la forza che infrangeva l'incantesimo del silenzio che mi aveva avvolto come un bozzolo dopo che le Torri erano crollate a New York, e che aveva fatto da cuscinetto tra me e la realtà durante i molti anni alla facoltà di legge a Philadelphia. Ali Eteraz era colui che mi aveva fatto alzare la testa e affrontare il mondo in un periodo in cui mi accontentavo semplicemente di giocare ai videogame, guadagnare soldi e tentare di mettere su famiglia. Era Ali Eteraz che mi aveva fatto appassionare alla riforma dell'Islam – un movimento sommerso di milioni di musulmani in tutto il mondo, che sfidavano i teocrati e i terroristi che si erano impossessati della religione.
Ali aveva cominciato a manifestarsi ancor prima della sua nascita. Poco dopo l'undici settembre, c'era stato qualche fugace istante – alla notizia di un attentato suicida a Madrid, per esempio, o di una decapitazione in Iraq, o di una scuola femminile fatta esplodere in Pakistan – in cui la mia coscienza aveva minacciato di infiammarsi. La combustione però, non si era mai alimentata a sufficienza.
La situazione era cambiata nel gennaio del 2006 con il disastro delle vignette satiriche danesi. […] Che questa assurdità potesse produrre tale violenza fu l'ultima goccia. «Basta!», disse a quel punto Ali Eteraz. «L'Islam non appartiene agli idioti.”

Ali Eteraz scrittore e giornalista pakistano
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