Frasi su preoccupazione
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“Con la ricchezza crescono le preoccupazioni”

Quinto Orazio Flacco (-65–-8 a.C.) poeta romano

III, 16, 17
Crescentem sequitur cura pecuniam
Odi

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“La preoccupazione è l'interesse che paghiamo sui guai prima che essi arrivino.”

John Garland Pollard (1871–1937) politico statunitense

A Connotary

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“Velázquez è come un cristallo sospeso sul mondo. E nulla quanto i cristalli merita il rispetto che si deve alla veracità. E nulla c'è tuttavia che corra altrettanto pericolo di lasciarci nel dubbio se esista o no. Ma nessuno al mondo potrebbe mai perdonare a se stesso la stoltezza di ammonire Velázquez. Egli è come è: tranquillo, impassibile, irresponsabile. Ed anche le sue creature, emancipate da qualsiasi preoccupazione di levità o di peso, sono come sono e stanno come stanno.”

Eugeni d'Ors (1881–1954) scrittore spagnolo

da Tres horas en el Museo del Prado, 1922
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

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“Il singolo può sì vivere senza preoccupazioni materiali, ma non conta più nulla.”

Max Horkheimer (1895–1973) filosofo tedesco

Origine: Da La società di transizione, traduzione di Giorgio Backhaus, Einaudi.

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“Vi sono delle ore nella storia dei popoli in cui si sente che tutto, l'avvenire, la vita stessa, sono in gioco. Vi sono delle ore in cui è necessario saper guardare in faccia alla realtà, tralasciando ogni preoccupazione od interesse personale per adeguarsi alle responsabilità imposte dalla situazione, ed agire sapendo che i propri atti contribuiranno ad influire sulle sorti collettive. Per la prima volta dopo un ventennio di schiavitù e d'abbiezione gli italiani si trovano sul banco di prova della storia, non più come un gregge negoziato da un tiranno, ma come un popolo libero di scegliersi il proprio destino.”

Massenzio Masia (1902–1944) scrittore e partigiano italiano

"Presentazione", editoriale di Massenzio Masia sul primo numero di "Rinascita", periodico del Fronte per la pace e la libertà
Origine: Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945) di Nazario Sauro Onofri, Alessandro Albertazzi, Luigi Arbizzani, a cura del Comune di Bologna, ISREBO, 1995, Bologna http://www.iperbole.bologna.it/iperbole/isrebo/strumenti/M4.pdf

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“Durante il regno di un certo Sovrano, non so bene quale, tra le numerose Spose Imperiali e dame di Corte ve n'era una che, seppure di rango non molto elevato, più di ogni altra godeva del favore di Sua Maestà. Le dame di alto rango, convinte com'erano di dover essere le prescelte, la guardavano dall'alto in basso e ne erano gelose. Quelle di uno stesso grado o di uno inferiore a maggior ragione si sentivano offese. Sera e mattina la sua presenza a Corte non faceva che esporla alla malevolenza delle altre e, forse per via del rancore che si riversava su di lei, ella si ammalò e in preda alla malinconia si ritirò più volte presso la famiglia di origine, ma il Sovrano, sempre più sollecito, seguitava a prendersi cura di lei senza prestare ascolto alle critiche di coloro che gli stavano attorno e suscitando chiacchiere a non finire. Dignitari e nobili dei più alti ranghi, coinvolti loro malgrado, mostravano il loro scontento distogliendo lo sguardo e mormorando che era un'infatuazione tale da turbare la vista e che nel regno dei Tang, per simili circostanze, il paese era caduto in preda a disordini e tumulti. Col passare del tempo, mentre anche nel resto del mondo la vicenda seminava malcontento e preoccupazione al punto che si citava l'esempio di Yang Guifei, non le erano state risparmiate umiliazioni, ma ella era riuscita a partecipare alla vita di Corte, confidando nell'affetto senza limiti che Sua Maestà le riservava. Il padre, che era stato Gran Consigliere, era morto, e la madre, appartenente a un'antica famiglia di tutto rispetto, convinta che la figlia non dovesse essere inferiore alle altre dame che grazie all'appoggio paterno avevano a Corte grande successo, le aveva fornito tutto quanto era indispensabile per ogni occasione ufficiale; pur tuttavia, essendo ella priva di un solido appoggio, in caso di bisogno non aveva nessuno sui cui fare affidamento ed era più sola e sperduta che mai.”

Murasaki Shikibu (973–1014) scrittrice e poetessa giapponese

Murasaki Shikibu, La storia di Genji, a cura di Maria Teresa Orsi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2012, ISBN 978-88-06-14690-0

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“[parlando di Antonio Tatò] Di lui vogliamo ricordare, in primo luogo, la generosità e l'entusiasmo. Da quando si dedicava appassionatamente, correndo in bicicletta per tutta Roma, a tessere la tela della cospirazione antifascista […] a quando passava giorni e notti a lavorare senza soste, dimentico anche degli impegni familiari, se Giuseppe Di Vittorio o Enrico Berlinguer avevano bisogno di collaborazione per preparare un discorso, un articolo, un'intervista, una relazione […]. Di lui vogliamo ricordare lo straordinario disinteresse. Tonino aveva le capacità, professionali, politiche, culturali e umane; aveva quella sua eccezionale capacità di lavoro, che gli avrebbero consentito di ambire a cariche prestigiose; si è speso senza riserve e senza mai preoccuparsi del proprio ruolo personale, al servizio degli interessi generali, prima nella Sinistra Cristiana, poi nella CGIL e nel PCI, infine nel PDS. Si è molto favoleggiato del suo rapporto con Enrico Berliguer; in realtà Tonino ebbe in quei lunghi anni una sola preoccupazione fondamentale: far conoscere il segretario del PCI come era veramente; farlo stimare e apprezzare anche fuori dell'area dei nostri iscritti, simpatizzanti, elettori; porre al servizio del segretario del partito e, per suo tramite, della linea e dell'azione del partito, tutte le proprie conoscenze e le proprie relazioni, tutta la sua intuizione politica e la sua capacità di elaborazione ideale.”

Maria Lisa Cinciari Rodano (1921) politica italiana

Discorso riportato dall'Agenzia DIRE, supplemento al n. 218/21, novembre 1992, p. 7

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“Uno yogin la cui coscienza ordinaria sia ben raccolta nel cuore e che non abbia alcun'altra preoccupazione, grazie a una presa di coscienza priva di dualità (avikalpa), si dedica interamente alla contemplazione della propria coscienza in quanto Soggetto cosciente liberato dal corpo e dagli altri limiti. E così che, sempre vigile, assorbendosi nel Quarto stato e in quello che ne è al di là, pone fine al pensiero dualizzante e acquista a poco a poco la sovranità.”

Kṣemarāja (975–1025) filosofo indiano

commento a Pratyabhijñā 4.1.11
Origine: Pratyabhijñā o Īśvarapratyabhijñākārikā, opera di Utpaladeva.
Origine: Citato in Lilian Silburn, La Kuṇḍalinī o L'energia del profondo, traduzione di Francesco Sferra, Adelphi, 1997, p. 70. L'opera non è specificata.

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“Una recentissima scoperta ha mostrato qual è il gene responsabile della corea di Huntington, ma temo sarà difficile trovare presto una cura sulla base di queste nuove conoscenze. In realtà, pur conoscendo oggi la natura del cambiamento che dà origine al processo patologico non capiamo ancora perché il futuro malato si ammalerà. A rendere ancor più inatteso il reperto, l'alterazione nel Dna (il materiale ereditario) che conduce alla corea di Huntington è simile a quella recentemente osservata in tre altre malattie genetiche assai diverse. Si tratta di una specie di balbettamento prolungato del Dna. […] La zona ripetitiva poteva essere un fenomeno casuale innocuo, o una struttura con una funzione ancora ignota; ma è probabilmente vera questa seconda ipotesi perché oggi sappiamo che quando il balbettamento diventa troppo lungo si ha la rottura di qualche meccanismo tuttora incompreso, che causa lo sviluppo di una malattia. La preoccupazione di Muller-Hill è che le società di assicurazioni si impadroniscano della diagnosi positiva per negare una polizza all'individuo potenzialmente affetto da corea di Huntington, o da altra malattia genetica. Oppure che il datore di lavoro dell'infortunato venga a conoscenza del caso e voglia licenziarlo. Il genetista tedesco propone perciò che si garantisca il diritto al segreto sulla diagnosi genetica.”

Luigi Luca Cavalli-Sforza (1922–2018) genetista e scienziato italiano
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“La sessualità rimane per sempre al centro delle preoccupazioni dei cristiani.”

Ida Magli (1925–2016) antropologa italiana

Origine: La sessualità maschile, p. 50

“Tale fede religiosa ha un carattere segnatamente pragmatista, poiché le manifestazioni di essa nei riti e nelle cerimonie rivelano una preoccupazione per assicurare alla vita umana una base solida di continuità. Il Norito, collezione di preghiere per le diverse festività, è orientato nel suo insieme a rivolgersi alle divinità per assicurarsi una vita migliore. Le parole usate nelle preghiere sono parole umane, ma possono anche essere chiamate "parole divine", nel senso che le divinità stesse le hanno trasmesse indirettamente, attraverso uomini specialmente dotati di spirito divino; e dunque in tal modo si stabilisce un dialogo tra le divinità e gli uomini, grazie al quale si ottiene il grande beneficio di una vita felice.
Ma la vita felice non era, per i giapponesi antichi come poi, e ancora, per lo shintoismo, una vita di oltre la tomba, bensì una vita presente, attualmente esistente. La felicità consiste nella sufficienza dei mezzi necessari per la vita, garantita, soprattutto nei tempi antichi, da abbondanti raccolti agricoli; ma, e ciò è alquanto sorprendente, anche dalla purezza del cuore. In ambedue gli aspetti, l'uno materiale e l'altro spirituale, si insiste molto nelle preghiere contenute nel Norito. Non si parla di peccati contro la divinità, tuttavia si accentua la purezza dei costumi come mezzo per placare gli dèi e ottenere i loro favori.”

da Shintoismo, cap. III.1c, p. 50

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“E noi non facciamo politica per ignorare le preoccupazioni delle persone: facciamo politica per occuparcene.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

Pre-premiership, Leader dell'opposizione

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“È l'ora di abbandonare biechi clericalismi purtroppo così diffusi, preoccupazioni avare, calcoli. Ci sono riserve umane e religiose anche dove non lo si crede, soprattutto i poveri non sono un peso ma una risorsa per la Chiesa. Questo vuol dire far sgorgare un umanesimo cristiano e popolare.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Il commento di Andrea Riccardi sul Papa a Firenze http://www.riccardiandrea.it/2015/11/papa-francesco-firenze-mi-piace-una.html, Riccardiandrea.it, 10 novembre 2015.

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“Il buddha è la persona che è libera: libera da progetti, libera da preoccupazioni.”

Bodhidharma (483–540) monaco buddhista indiano

Origine: Discorso sul flusso del sangue, p. 41

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“La Germania sa bene che cosa può succedere quando si scoraggia troppo a lungo una nazione orgogliosa e la si espone a trattative e preoccupazioni di una crisi del debito deflattiva, senza luce alla fine del tunnel: questa nazione prima o poi fermenta.”

Yanis Varoufakis (1961) economista e politico greco naturalizzato australiano

Origine: Citato in Grecia, Germania a Tsipras: "Risarcimento danni di guerra? Zero possibilità" http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/09/grecia-germania-tsipras-risarcimento-danni-guerra-zero-possibilita/1411254/, Il Fatto Quotidiano.it, 9 febbraio 2015.

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“Il lavoro è la mia principale preoccupazione. Cerco sempre di evitarlo.”

Giuseppe Pollicelli (1974) giornalista, poeta e regista cinematografico italiano

Origine: Da Darkwood Monitor Annual, edito a cura dello Zagor Club, Roma, 2000.

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“[Ultime parole famose] Chi ha votato PD ed oggi si ritrova al governo questo PD, oggettivamente, io ho delle serie preoccupazioni per loro, non sono in campagna elettorale, ma loro dovrebbero farla e farla seriamente, perché non li rivoterà più nessuno.”

Paola Taverna (1969) politica italiana

Origine: Dall'intervista a Servizio Pubblico, La7; visibile su Tv.ilFattoQuotidiano.it http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/04/03/servizio-pubblico-taverna-m5s-non-rivotera-piu-nessuno-pd/273007/, 3 aprile 2014.

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“Certamente noi guardiamo con preoccupazione ad un Nord che si dimentica del Sud: come cristiano e come uomo della contemporaneità non posso accettare che si lasci andare alla deriva l'Africa, cui ci unisce una stessa civiltà. Non possiamo vivere bene quando brucia la casa del nostro vicino: è immorale e inoltre il fuoco è contagioso.»”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Dall'intervista Riccardi: Genova, città aperta, Il Secolo XIX, 28 gennaio 2001; riportata in Santegidio.org http://www.santegidio.org/news/rassegna/2001/0129_secoloXIX_IT.htm.

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“Non mi nascondo, naturalmente, i rischi che possono nascere dalle tensioni politiche insorte a seguito della sentenza definitiva di condanna pronunciata dalla Corte di Cassazione nei confronti di Silvio Berlusconi. Mi riferisco, in particolare, alla tendenza ad agitare, in contrapposizione a quella sentenza, ipotesi arbitrarie e impraticabili di scioglimento delle Camere. Di qualsiasi sentenza definitiva, e del conseguente obbligo di applicarla, non può che prendersi atto. Ciò vale dunque nel caso oggi al centro dell'attenzione pubblica come in ogni altro. In questo momento è legittimo che si manifestino riserve e dissensi rispetto alle conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione nella scia delle valutazioni già prevalse nei due precedenti gradi di giudizio; ed è comprensibile che emergano – soprattutto nell'area del PdL – turbamento e preoccupazione per la condanna a una pena detentiva di personalità che ha guidato il governo (fatto peraltro già accaduto in un non lontano passato) e che è per di più rimasto leader incontrastato di una formazione politica di innegabile importanza. Ma nell'esercizio della libertà di opinione e del diritto di critica, non deve mai violarsi il limite del riconoscimento del principio della divisione dei poteri e della funzione essenziale di controllo della legalità che spetta alla magistratura nella sua indipendenza. Né è accettabile che vengano ventilate forme di ritorsione ai danni del funzionamento delle istituzioni democratiche.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Il riferimento è alla condanna a due anni e quattro mesi ricevuta nel 1998 da Arnaldo Forlani nel processo per le tangenti Enimont.

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“Io credo nel mio cuore che la fede in Gesù Cristo può e vuole condurci al di là di un interesse esclusivo per il benessere degli altri esseri umani, verso una preoccupazione più generale per il benessere degli uccelli nei nostri cortili, dei pesci nei nostri fiumi, e di ogni creatura che vive sulla faccia della Terra.”

John Wesley (1703–1791) teologo inglese

Origine: I believe in my heart that faith in Jesus Christ can and will lead us beyond an exclusive concern for the well-being of other human beings to a broader concern for the well-being of the birds in our backyards, the fish in our rivers, and every living creature on the face of the earth. (citato in J. R. Hyland, God's Covenant with Animals, Lantern Books, 2004, p. XII http://books.google.it/books?id=nRMxniy-eKoC&pg=PR12. ISBN 1-930051-15-8)

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