Frasi su animali
pagina 12

Umberto Veronesi photo

“Tra i vari movimenti di pensiero che in questi ultimi decenni hanno proposto al mondo civile nuove concezioni morali e sociali, uno dei più incisivi è certamente quello che sostiene un rapporto diverso tra uomo e natura. L'obiettivo finale consiste nel convertire la tradizionale cultura antropocentrica, che vede la natura asservita incondizionatamente ai bisogni della specie umana, in una cultura che potrebbe essere definita ecocentrica o naturocentrica o solidaristica. L'uomo è collocato nel contesto naturale come una delle tante componenti e la natura è la grande madre da cui uomini, piante e animali sono stati generati. Pertanto l'amore per l'ambiente non dovrebbe essere solo quello, sottilmente egoistico, che mira a valorizzarlo e a migliorarlo per rendere la vita più piacevole e più sana, ma è un dovere, un imperativo morale di rispetto quasi sacrale per madre natura che crea e nutre tutte le specie, quella umana compresa.
In questo contesto si pone la corrente filosofica che estende molti principi etici consolidati per la specie umana (per esempio «non uccidere») anche al mondo animale. Si tratta di un'operazione molto ardita che ha già riscosso innumerevoli consensi e che ha condotto, tra l'altro, alla nuova definizione di «specismo» per descrivere quegli atteggiamenti di sopraffazione che caratterizzano il tradizionale comportamento dell'uomo nei confronti degli animali, un atteggiamento non dissimile da quello tipico del razzismo nei riguardi delle altre razze umane. Basti pensare che nella morale schiavistica vigente centocinquant'anni fa era un fatto complessivamente accettabile l'uccisione senza motivo di un nero da parte di un bianco.
Allo stesso modo, oggi, uccidere o far soffrire senza motivo un animale non scandalizza più di tanto. Qualche anno fa, in Italia, non sarebbe nemmeno stato oggetto di attenzione, e solo dal 2003 una legge punisce le sevizie agli animali e il loro abbandono. Così come la sopraffazione della razza bianca sulla nera è diventata, sia pur lentamente, un atteggiamento moralmente condannabile dalla coscienza civile, anche per gli animali, secondo questa nuova corrente di pensiero, non è lontano il giorno in cui la sopraffazione della specie umana sulle altre specie apparirà come un'inaccettabile forma di ingiustizia.”

Umberto Veronesi (1925–2016) medico, oncologo e politico italiano

pp. 187-188

Umberto Veronesi photo
Umberto Veronesi photo
Eve Ensler photo
Dario Bellezza photo
Benedetto Varchi photo

“[…] esistono poi gli animali e tra gli animali includo anche gli uomini; l'etimologia di animale è, infatti, "anima", la comunanza di vita ricevuta e, se posso esprimermi così, riconosciuta dalla propria coscienza.”

Paolo De Benedetti (1927–2016) teologo e biblista italiano

Origine: Citato in Lorenzo Guadagnucci, Restiamo animali, Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 212. ISBN 978-88-6189-224-8

“Amo gli animali, ho tre cavalli, un gatto e cinque cani. Non sopporto le crudeltà contro di loro, di proteine ci bastano quelle dei legumi. […] Da vegetariani ci si sente meglio, si ha più energia, mentre la carne di quelle povere bestie terrorizzate è piena di ormoni e tossine.”

Katia Noventa (1966) giornalista e conduttrice televisiva italiana

Origine: Citato in Giovanna Cavalli, «Si vive meglio così. Il cibo è più sano e costa anche meno», Corriere della Sera, 12 febbraio 2009.

Cristiano Malgioglio photo
Ferruccio Busoni photo

“Egli ha l'istinto dell'animale: si pone il compito in corrispondenza alle proprie forze fino all'estremo limite di queste: mai al di là.”

Ferruccio Busoni (1866–1924) pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano

Scritti e pensieri sulla musica

Costanzo Preve photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
P.J. O'Rourke photo
Osamu Tezuka photo
Dalai Lama photo
Umberto Galimberti photo
Fabrice Hadjadj photo
Malachia di Armagh photo

“[Su Benedetto XIV] Animal rurale.”

Malachia di Armagh (1094–1148) abate e arcivescovo cattolico irlandese

Attribuite

Severn Cullis-Suzuki photo
Jirō Taniguchi photo
Fiorenzo Facchini photo
Burchiello photo
Roddy McDowall photo

“Sappiamo che esiste un animalismo classico, potremmo dire animalista, che sostiene i diritti di tutti gli esseri senzienti e combatte la discriminazione sottolineando la continuità biologica e psicologica tra l'uomo e gli altri animali. C'è poi un animalismo che potremmo definire ambientalista. In questo caso si insiste sul danno arrecato all'ambiente dagli allevamenti intensivi, sullo spreco di risorse come acqua e cereali dovuto all'alimentazione carnivora e così via. Io sostengo anche la causa di un animalismo che definisco umanista. Da un lato, a chi mi fa notare che nessun animale ha raggiunto risultati paragonabili a quelli umani in termini di intelligenza e creatività, rispondo che è indiscutibilmente vero, ma che proprio questa superiorità accresce i doveri umani. Noblesse oblige dicono i francesi, non oblesse exempte. La nobiltà, il rango, comportano più obblighi, non più privilegi. E quindi aggiungo un altro elemento al mio animalismo umanista, la pietà per il boia. […] E il mio pensiero va a quegli operai che lavorano nei mattatoi, spesso persone senza tutele, ricattabili, magari immigrati messicani negli Stati Uniti senza permesso di soggiorno. A loro viene delegato il compito di uccidere, passando giornate intere immersi nella merda e nel sangue. È da questo pensiero che nasce la mia proposta, che nessun parlamento vorrà mai esaminare, di istituire un "servizio carnefice" obbligatorio per i carnivori: almeno una settimana all'anno da passare lavorando in un mattatoio. Io credo che dobbiamo liberare la nostra umanità dalle sue barbarie. Anche questa è una possibile finalità per la lotta animalista.”

Luigi Lombardi Vallauri (1936) filosofo italiano
Leiji Matsumoto photo
Giulio Cavalli photo
Giorgio Vasari photo
Lobsang Rampa photo
Edoardo Porro photo
Porfírio photo
Domenico Cirillo photo
Edoardo del Portogallo photo

“Riserbiamo il nome di barbari e di stranieri alla sola razza d'animali, che ne sian degni: ai tiranni!”

Cristoforo Bonavino (1821–1895) presbitero, scrittore e teologo italiano

p. 6

Suso Cecchi D'Amico photo
Vicente Blasco Ibáñez photo

“Passò molto tempo. Gallardo non sapeva con certezza se avesse dormito o no. Tutto a un tratto risuonò la voce di doña Sol a scuoterlo da quella pesante somnnolenza. Aveva lasciato da parte la sigaretta dalle azzurre spirali e, con voce sommessa dava risalto alle parole, imprimendovi appassionati tremori, cantava accompagnandosi al piano.
Il torero tese gli orecchi per capire qualcosa... Neanche una parola. Erano canzoni straniere. «Accidenti! Perché non un tango o una soleà…? E poi si vorrebbe che un cristiano non si addormentasse!»
Doña Sol posava le dita sui tasti, mentre i suoi occhi vagavano in alto, gettando indietro il capo, mentre il petto solido le tremava con i sospiri musicali.
Era la preghiera di Elsa, il lamento della bionda vergine che pensava all'uomo forte, il bel guerriero invincibile per gli uomini, dolce e timido con le donne.
Pareva sognare mentre cantava, imprimendo alle parole fremiti passionali e gli occhi le si riempivano di lacrime di commozione. L'uomo semplice e forte, il guerriero, forse era lì, dietro di lei… Perché no?
Non aveva l'aspetto leggendario dell'altro, era rude e goffo, ma lei vedeva ancora, con la lucidità di un saldo ricordo, la gagliardia con cui pochi giorni prima era corso in suo aiuto, la sorridente fiducia con cui aveva lottato contro un animale feroce, così come gli eroi wagneriani lottavano contro draghi terrificanti. Sì, era lui il suo guerriero.
E, scossa dai talloni fino alla radice dei capelli da un timore voluttuoso, dandosi anticipatamente per vinta, credeva di intuire il dolce pericolo che si avvicinava alle sue spalle. Vedeva l'eroe, il paladino levarsi lentamente dal divano con quei suoi occhi arabi fissi su di lei; ne sentiva i cauti passi, percepiva le mani di lui posarsi sulle sue spalle; poi un bacio infuocato sulla nuca, marchio di passione che la segnava per sempre, facendola sua schiava… Ma la romanza terminò senza che accadesse niente, senza sentire sulla schiena altra pressione che non fosse quella dei suoi fremiti di timoroso desiderio.”

Vicente Blasco Ibáñez (1867–1928) scrittore, sceneggiatore e regista spagnolo

Origine: Sangue e arena, pp. 115-116

Vicente Blasco Ibáñez photo
Corrado Guzzanti photo

“Oggi l'uomo inventa animali genetici, ricopia le pecore e poi dice che le ha inventate lui.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da L'ottavo nano, episodio 1
Personaggi originali, Brunello Robertetti

Corrado Guzzanti photo
Corrado Guzzanti photo
Anacleto Verrecchia photo
Anacleto Verrecchia photo
Enrico Buemi photo

“Non è questione soltanto di voler essere animalista o non animalista (credo di essere un animalista convinto, in quanto in famiglia mantengo alcune decine di animali), però il problema è: la sperimentazione, se non si fa sugli animali, su cosa si fa? La sperimentazione necessaria: non le degenerazioni, ma quella necessaria, quella indispensabile. La sperimentazione, se non si fa sugli animali, finisce per essere fatta sugli uomini. Questo è il punto.”

Enrico Buemi (1947) politico italiano

Origine: Citato in Senato della Repubblica – XVII Legislatura – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 58 del 4 luglio 2013 – Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge: (587) Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 (Votazione finale qualificata ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento) (Relazione orale) (588) Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013 (Relazione orale) e dei documenti: (Doc. LXXXVII-bis, n. 1) Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (anno 2013) (Doc. LXXXVII, n. 1) Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (anno 2012) Stralcio, dal testo proposto della Commissione, dell'articolo 33 (588-bis) del disegno di legge n. 588. Roma, 4 luglio 2013.

Mario Andrea Rigoni photo
Antonio Cocchi photo
Albert Schweitzer photo
Aristotele photo
Alfred Edmund Brehm photo

“La favola o la leggenda scelgon sempre forme adatte: un animale di cui vengono spacciate e credute tante meraviglie, deve avere nella sua forma alcun che di particolare. Le iene confermano questo fatto. Somigliano ai cani, eppur ne sono diverse per ogni riguardo; fanno parte della famiglia, eppure si stanno isolate. Il loro aspetto non è per nulla gradevole, anzi è decisamente ributtante. Tutte le iene sono brutte perché sono soltanto abozzi d'una forma che conosciamo assai più perfezionata. Alcuni naturalisti le considerano come membri in transizione fra il cane ed il gatto. Ma non possiamo adottare questo modo di vedere, poiché le iene hanno per se stesse una forma affatto particolare […] Il collo tozzo, rigido in apparenza, la coda folta che non giunge all'articolazione del calcagno, il pelame lungo, ruvido, che si prolunga sulla schiena a mo' di criniera setolosa, il colore finalmente oscuro, notturno del pelo, tutto si riunisce per renderne affatto sgradevole l'impressione totale. Inoltre tutte le iene sono animali notturni, hanno spiacevole voce, discordante, stridula o sghignazzante, sono ingorde, voraci, diffondono intorno un pessimo odore, ed hanno movenze ignobili, come sciancate, e qualche cosa di affatto particolare nel complesso; insomma sarebbe cosa impossibile il dirle belle.”

Alfred Edmund Brehm (1829–1884) biologo e scrittore tedesco

Origine: La vita degli animali, Volume 1, Mammiferi, p. 501

Silvio Garattini photo
Michael Polanyi photo

“Nessun animale è in grado di apprezzare le bellezze intellettive della scienza.”

Michael Polanyi (1891–1976) filosofo, economista e chimico ungherese

La conoscenza personale. Verso una filosofia post-critica

Enrico Pea photo

“L'italiano è un animale sociale; quando cerca sul serio la solitudine, l'organizza in consorzio e si fa monaco.”

Henry Furst (1893–1967) giornalista, scrittore e regista teatrale statunitense

da Emily, p. 28
Donne Americane

Lucio Anneo Seneca photo
Plutarco photo
Celso (filosofo) photo
Denis Diderot photo
Arnobio photo
Étienne Bonnot De Condillac photo
Enzo Biagi photo
Cartesio photo
Helmut F. Kaplan photo
Gabriel García Márquez photo
P. D. James photo
Papa Francesco photo
Julien Offray de La Mettrie photo
Alberto Angela photo
Robert Southey photo

“Un gattino è nel mondo animale ciò che un bocciolo di rosa è in un giardino.”

Robert Southey (1774–1843) scrittore britannico

Origine: Citato in AA.VV., Il gatto con gli stivali e tante altre storie di gatti, traduzioni di Rita Gatti e altri, Newton Compton editori, Roma, 2011, p. 38 https://books.google.it/books?id=dzqjAlOAWicC&pg=PT38. ISBN 978-88-541-3723-3

Gene Gnocchi photo

“La tortora è l'unico animale che quando porta i vermicelli ai suoi piccoli tiene con sé, sotto l'ascella, la bolla d'accompagnamento.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 68

Simone Valente photo

“Nel corso degli anni, la tradizione circense ha imposto la pratica del confronto tra l'uomo e l'animale, per suscitare meraviglia e curiosità negli spettatori in esercizi che prevedono l'esecuzione, da parte degli animali, di precisi comandi del domatore, che nascondono però una rigida preparazione durante la quale l'animale viene addestrato e ammansito. Sul piano etico riteniamo non accettabile che gli animali vengano utilizzati per il soddisfacimento dei nostri divertimenti, anche perché questo si traduce in una detenzione, in un addestramento, che non sono esattamente compatibili con le caratteristiche etologiche degli animali, che vengono sfruttati ed impiegati in situazioni irrispettose dei loro bisogni e delle loro caratteristiche.”

Simone Valente (1987) politico italiano

Origine: Citato in Camera dei deputati della Repubblica Italiana – XVII Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta n. 90 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=090 di giovedì 3 ottobre 2013 – Disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 91 del 2013: Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo (Approvato dal Senato) (A.C. 1628). Roma, 3 ottobre 2013.

Margherita D'Amico photo
Daisetsu Teitarō Suzuki photo
Salvatore Satta photo

“Gli animali sono eterni, perché non hanno speranza.”

Origine: Il giorno del giudizio, p. 260

Will Tuttle photo
Immanuel Kant photo
Frederick Selous photo
Licia Colò photo
Michael Crichton photo
Porfírio photo
Will Tuttle photo