Frasi su attimo
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“Ma sarà meglio parlarvi di un altro individuo, che conobbi or fa un anno. C'era, nel suo caso, una circostanza strana: dico strana, perché rara. Era stato condannato, insieme con altri, alla fucilazione. Per non so che delitto politico, doveva essere giustiziato. Gli fu letta la sentenza di morte. Se non che, venti minuti dopo, arrivò la grazia, cioè la commutazione della pena. Nondimeno, durante quei venti o quindici minuti, egli visse nella ferma convinzione che di lì a poco sarebbe morto. […] E così egli distribuì il suo tempo: due minuti per dire addio ai compagni, due altri per raccogliersi e pensare a sé, un minuto per dare un'occhiata intorno. Aveva ventisette anni; era sano e robusto. Accomiatandosi da uno dei compagni, si ricordava di aver fatto una domanda insignificante e di averne aspettato con interesse la risposta. Agli addii successero i due minuti di raccoglimento. Sapeva già a che cosa avrebbe pensato: "Adesso sono vivo; ma fra tre minuti, che sarò? Qualcuno o qualche cosa, e dove?". Non lontano sorgeva una chiesa, e la cupola dorata splendeva nel sole. Aveva guardato fisso a quella cupola: gli pareva che quei raggi ripercossi fossero la sua nuova natura e che fra tre minuti egli si sarebbe con essi confuso. L'ignoto che lo attendeva era certamente terribile; ma più assai l'atterriva l'assiduo pensiero: "E se non morissi? se la vita continuasse?… che eternità! e tutta, tutta a mia disposizione… Oh allora, di ogni minuto io farei una esistenza e non un solo ne perderei!" Questo pensiero a tal segno lo invadeva, che avrebbe voluto esser fucilato all'istante."
[…] "Siete un po' saltuario, principe", osservò Aleksandra. "Che volete provare, insomma? che ogni attimo della vita è prezioso, e che a volte cinque minuti valgono più di un tesoro? E sia, ammettiamolo pure… Ma, scusate, a quel vostro amico che vi contava i suoi spasimi gli commutarono la pena, non è così?… In altri termini, secondo lui e secondo voi, gli fecero dono di una vita senza fine, di un tesoro. E che ne fece egli di questo tesoro? tenne poi conto scrupoloso di ogni minuto?"
"Nient'affatto! Glielo domandai una volta, e mi confessò di averne perduti molti."
"Cosí abbiamo una prova che utilizzare tutti, tutti i minuti della vita è impossibile… Per una ragione o per l'altra, fatto sta che non è possibile.”

Fëdor Dostoevskij (1821–1881) scrittore e filosofo russo

II, 5)

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“Io voglio che nessuno veda spenta | la luce che mi accese i suoi colori | e che nessuno abbassi le mie palpebre;”

Michele Marzulli (1908–1991) poeta, pittore e scrittore italiano

da Un attimo, vv. 5-7, p. 48
Schegge * Fuori contesto

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“I minutini, gli attimi, gli istanti | tengono a bada tutti tutti quanti | ma le mezz'ore perse sono già funeste.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da I sacchi della posta, lato B, n. 1
Cosa succederà alla ragazza

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“Cercando un alibi nel mistero, | mi fermo un attimo e guardo il cielo | c'è un buco fatto a forma di Dio…”

Simone Cristicchi (1977) cantautore italiano

da La risposta, n. 10
Dall'altra parte del cancello

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“L'odio appartiene ad attimi di impotenza.”

Un posto nel mondo

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“Pensiamo per un attimo se poteva essere possibile la caduta del muro e la fine del comunismo senza Papa Wojtyla, pensiamo a che cosa rappresenta e ha rappresentato il Cristianesimo non solo in Italia ma in tutta Europa. Sono veramente esterrefatto.”

Gianni Alemanno (1958) politico italiano, ex sindaco di Roma

Origine: Citato in La Corte europea dei diritti dell'uomo: «No al crocefisso nelle aule scolastiche» http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/3-novembre-2009/corte-europea-diritti-uomo-no-crocefisso-aule-scolastiche--1601949633889.shtml, Corriere della sera, 3 novembre 2009.

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“Se fossi chiamato a scegliere il sindaco di Roma non avrei un attimo d'esitazione: sceglierei Fini, perché è l'esponente che raggruppa quell'area moderata che se unita può garantire uno sviluppo del Paese.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1993
Origine: Citato in Berlusconi: se il Paese mi chiama... https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/24/Berlusconi_Paese_chiama__co_0_93112411192.shtml, Il Corriere della Sera, 24 novembre 1993.

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“La nostra esistenza è un segreto che sta nel breve attimo in cui l'occhio si apre al mondo e si chiude sull'eternità.”

Romano Battaglia (1933–2012) scrittore italiano

Origine: Ho incontrato la vita in un filo d'erba, p. 14

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“Rimettiamo in discussione il ruolo di Sua Maestà la televisione". Lei, l'imperatrice delle nostre case sempre più vuote di pensieri e parole e sempre più inzuppate di rumori. Lei, appollaiata sul trono delle nostre serate, lei divoratrice dei nostri attimi più privati, così ingorda di scandali, di pochezze e di immagini virtuali, con i suoi flash abbaglianti e le sue sequenze accelerate che inghiottono lo spazio e soffocano il tempo. Lei che non lascia via di scampo. Dalle sue frattaglie non si può sfuggire. Lei, che vomita pattume in quantità industriale, non accetta più di essere un vago sottofondo: ti penetra nell'iride sotto forma di stupefacenti videoclip, di pianti in diretta e altre amenità. Sua Maestà la tv ha decretato che il nostro cervello debba essere soltanto una discarica. E a noi, bravi e diligenti utenti, ha riservato una sola libertà: quella dello zapping da un cassonetto per la plastica ad un contenitore per rifiuti organici. Il saltapicchio da un canale all'altro non è più motivato dalla ricerca di ciò che potrebbe sollecitare maggiormente la nostra intelligenza, il nostro interesse. Quando brandiamo un telecomando, ci trasformiamo in un animalone tecnologico, un tutt'uno con l'apparecchio televisivo. Una schifezza massmediale rassegnata e inconsapevole. E quanto più ciò che vediamo è inquietante, tanto più le nostre facoltà inferiori si sentono gratificate.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Salviamoci dal trash in tv, Liberal, 7 maggio 1998

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“Letti freddi, pugni schiaffi, | muri appesi ai crocefissi.”

Gianna Nannini (1954) cantautrice e musicista italiana

da Attimo, n. 1
Giannadream – Solo i sogni sono veri

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“Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo! L'Italia ha vinto la finale battendo la Germania per 3-1.”

Nando Martellini (1921–2004) giornalista italiano

telecronaca degli attimi finali di Italia–Germania Ovest, 11 luglio 1982
Mondiali di calcio Spagna 1982

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“Ci ho giocato contro un sacco di volte e spesso sembra un po' addormentato, diciamo pure assente dal gioco. In realtà, Michael vigila. Quando avverte l'attimo giusto, si sveglia: a quel punto, qualsiasi cosa cerchi di fare, non è possibile fermarlo.”

Sam Cassell (1969) cestista e allenatore di pallacanestro statunitense

Origine: Citato in Riccardo Romani, Macché ritiro, Jordan è sempre una macchina da canestri https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/marzo/31/Macche_ritiro_Jordan_sempre_una_co_0_02033110826.shtml, Corriere della Sera, 31 marzo 2002.

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“Motoscafo turismo modificato M T M detto «barchino esplosivo». Motoscafo a fondo piatto, largo m. 1,90, lungo m. 5,20; un motore Alfa Romeo 2500 gli assicura la velocità di 32 mg.; 5 ore di autonomia alla massima velocità. Il complesso elica-timone, costituente un blocco esterno allo scafo come in un fuori-bordo, è rotante; si solleva cioè, con facile manovra, per passare a fior d'acqua sopra le ostruzioni senza intopparvi. Nella parte anteriore del motoscafo ha sede un barilotto contenente 300 Kg. di esplosivo con sistema di scoppio ad urto o a pressione idrostatica. Un uomo solo lo pilota; superate cautamente le eventuali ostruzioni e le reti para siluro, individua il bersaglio; lo punta con la prua del barchino: quando è in punteria, mette a tutta forza, blocca il timone, e subito si lancia in mare. Mentre il pilota, per non trovarsi in acqua al momento dell'esplosione, si issa rapidamente sul salvagente di legno che gli faceva da schienale e che si stacca da bordo un attimo prima del tuffo mediante la manovra di una leva, il barchino continuando la sua corsa investe il bersaglio: la parte poppiera si stacca da quella prodiera (per l'azione di una corona di carichette esplosive disposte tutt'intorno allo scafo che, all'urto, tranciano il barchino in due) e affonda rapidamente, mentre il barilotto con la carica, giunto alla quota prestabilita in base al pescaggio del bersaglio, esplode per pressione idrostatica, aprendogli una vasta falla nell'opera viva. Con questo mezzo d'assalto sono stati compiuti gli attacchi di Suda e di Malta.”

Junio Valerio Borghese (1906–1974) militare e politico italiano

Origine: Decima Flottiglia Mas, p. 27

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“Quante cose inutili ci piacciono, le vogliamo comprare, le vogliamo comprare. E quante cose cambiano in un attimo, resti muto a guardare la tua televisione.”

Noemi (1982) cantautrice, personaggio televisivo, regista di videoclip e sceneggiatrice italiana

da Odio tutti i cantanti
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“È repressivo. Dobbiamo liberare le donne come loro. Le donne con il velo allevano dei fondamentalisti: il velo è la "droga di passaggio" all'estremismo».
Ziad rise. Sorseggiò il tè e ci pensò un attimo prima di rispondere.
«Un velo non è una bomba», disse. «Inoltre, liberarle da cosa? Il velo è un simbolo culturale che ha una storia lunga. Se vivi nel Qatar per un bel po', prima o poi ti troverai in una tempesta di sabbia. Le particelle di sabbia sono finissime, e ti entrano negli occhi, nel naso e nella gola e ti tappano tutto. Ti assicuro che quando ne arriverà una, ti coprirai il naso e la bocca anche tu. Probabilmente è così che la gente di questa parte del mondo ha iniziato a portare il velo migliaia di anni fa. In ogni caso, comunque, se vogliono portare il velo, sono libere di farlo. Perché non rilassarsi e compiacersi della varietà del mondo? Mi piace pensare al mondo come a un film di fantascienza. Ci sono tutte queste creature che si trovano vicendevolmente bizzarre, e anche se qualcuno non ci piace dobbiamo comunque rivolgergli la parola».
«Ma in questo mondo ci sono anche persone – musulmani – che vogliono imporre il velo a tutti. Sono queste le persone che la riforma dell'Islam cerca di fermare».
«Questa però non è una riforma islamica», rispose Ziad. «Per "imporre" qualcosa a qualcuno, si deve stare al governo. Ogni volta che un governo ti impone qualcosa e tu ti opponi, quella è un'opposizione al governo e basta. Perché devi tirare in ballo l'Islam?»
«Perché sono loro a dire che è tutta una questione di Islam».
«Il fatto che lo dicano non vuol dire che sia vero. Sta a te vedere al di là. Ascolta, se il governo americano dice che una parte della popolazione va messa in prigione in nome dei Pokémon, ti trasformi in un esperto di Pokémon per cercare di dimostrargli che mai e poi mai i Pokémon farebbero una cosa del genere?”

Ali Eteraz scrittore e giornalista pakistano
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“Dopo l'incidente non riconoscevo più le persone e le cose, ricominciai a parlare come un bambino. Ora posso dirlo, quell'incidente ha bruciato in un attimo la mia carriera. Mi ha tolto tutto.”

Gianluigi Lentini (1969) calciatore italiano

da La tribù del calcio, Premium Calcio; citato in "Capello mi stroncò. Materazzi persona sleale" http://www.repubblica.it/sport/calcio/2011/02/24/news/lentini-12861277/, la Repubblica, 24 febbraio 2011

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“Il bello è nell'attimo stesso in cui si avverte che un bello non è più. Per sempre ormai, possibile.”

Manlio Sgalambro (1924–2014) filosofo, scrittore e poeta italiano

La morte del sole

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“Il primo buco l'ho fatto una sera a casa di un amico così per provare | e mi ricordo che avevo un po' paura, c'è molta violenza in un ago nelle vene | ma in un attimo una fitta di dolore un secondo ad aspettare | poi un onda dolce di calore quasi come nell'amore | e poi mi son lasciato andare completamente rilassato | in un benessere artificiale come mai avevo provato.”

Eugenio Finardi (1952) cantautore italiano

da Scimmia, n. 9
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Origine: Riferito alla dipendenza da eroina. Giulia Cavaliere, La scimmia sulla schiena: 11 canzoni italiane che raccontano l'eroina http://www.rockit.it/articolo/quasi-eroina-musica-italiana-scimmia-schiena, Rockit.it, 2 aprile 2014.

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“Aspetta che lui vada e poi raggiungimi | non poteva rifiutare | vuoi volare ancora dentro agli attimi | e così ricorderai chi sei.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Il dubbio
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“Tu che non mi sai cercare | mi hai lasciato allontanare | subito, basta un attimo.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Vola via
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“L' amore è un attimo da vivere davvero | muore d' abitudine quell' attimo sincero.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da L' amore è un attimo
Fango e stelle

“[Su Michael Jordan] Ti sembra di poterlo controllare, ma un attimo dopo è troppo lontano perché tu possa fare qualcosa. Le sue finte sono sempre micidiali. Non gli importa un accidente dell'età. E quando ti sta addosso, ti manca il respiro.”

Latrell Sprewell (1970) cestista statunitense

Origine: Citato in Riccardo Romani, Ultimo tiro, canestro: Jordan supera anche la prova del nove https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/dicembre/24/Ultimo_tiro_canestro_Jordan_supera_co_0_01122411554.shtml, Corriere della Sera, 24 dicembre 2001.

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“Sara: QUESTO È TROPPO!
Ozzy (voce narrante): La scena è questa: la finestra di cucina è aperta, con le tendine a ciliegine svolazzanti. La mamma strilla come un'ossessa aggrappata allo stivale di un vecchio che se ne sta a cavalcioni sul davanzale. No, non è un vecchio. È solo uno coi capelli così biondi che sembrano bianchi, come quelli di un albino.
Sara: ADESSO BASTA! SCENDI!
Ozzy (voce narrante): La cosa più assurda è che più lei strilla, più l'Albino si sganascia dalle risate. Eppure, uno in bilico sulla finestra di un settimo piano avrebbe più da piangere che da ridere. Il tizio allarga le braccia, mentre il vento gli scarruffa i ciuffi bianchi sulla capoccia.
Roddy: Guarda Sara, senza mani!
Ozzy (voce narrante): Grida l'Albino con uno spiccato accento americano. Ho detto uno spiccato accento… Cavolo, l'Albino è lui! In un attimo realizzo che il Californiano sta per buttarsi dalla finestra. Farà a tempo a sganciare l'assegno prima di spiaccicarsi sul cortiletto condominiale? Non farà a tempo: tira che ti tira, la mamma è rimasta col suo stivale in mano inorridita. In un balzo il pazzo scavalca il davanzale e piomba giù… Un istante dopo riappare sghignazzando, issandosi sul davanzale. Poi tonfa sul pavimento di cucina, facendo un bel rutto.
Roddy: Visto? Sono appena planato sul cornicione e non sono caduto di sotto. Prova che non sono affatto sbronzo come dici!
Ozzy (voce narrante): La mamma gli scaglia addosso lo stivale, ma lui si abbassa prontamente e io, che mi sono sporto un po' più del dovuto dalla porta, mi becco in piena faccia tacco e sperone (il Californiano ha in realtà stivali da Texano). Al mio grido soffocato i due si voltano di scatto.
Roddy: Porca zozza!
Ozzy (pensiero: "Che razza di linguaggio…")
Sara: Ozzy! Dio mio, stai sanguinando! Ozzy (voce narrante): Io mi passo la mano sulla bocca e la ritiro piena di sangue.
Ozzy (voce narrante): "Non è niente" faccio, accasciandomi svenuto sul pavimento. La vista del sangue non è per noi Loffi.”

Domenica Luciani (1962) scrittrice italiana

Tostissimo!, Dialoghi

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“[La scherma] è una disciplina fantastica, in cui la testa lavora tanto quanto il resto del corpo, e deve essere veloce, veloce… Devi odiare, certo; ma non con rabbia, perché la lucidità è quel che conta, la freddezza con cui – in un attimo – scegli il colpo vincente. Solo nel pugilato si richiede all'atleta lo stesso impegno fisico e mentale.”

Dorina Vaccaroni (1963) schermitrice e ciclista su strada italiana

Origine: Dall'intervista di Alessandro Tommasi, I duelli infiniti di Dorina http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/02/01/duelli-infiniti-di-dorina.html, la Repubblica.it, 1º febbraio 1998.

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