Frasi su attimo
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“Ogni attimo nuovo di vita è un diritto di più di rifiuto alla morte.”

Guido Piovene (1907–1974) scrittore e giornalista italiano

La gazzetta nera

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“Liberi, sentirsi liberi | forse per un attimo è possibile | ma che senso ha, se è cosciente in me | la misura della mia inutilità.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Far finta di essere sani, CD 1, n. 2
Far finta di essere sani

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“Un tuffo al cuore in un attimo svela mille segreti.”

Federico Moccia (1963) scrittore, sceneggiatore e regista italiano

citato in Corriere della sera, 22 ottobre 2009

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“La vita potrebbe essere lunga anche un secolo… si reggerebbe sempre e solo sugli attimi.”

Gioacchino Alfano (1963) politico italiano

http://www.gioacchinoalfano.com/mie-massime/

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“Con la loro testimonianza i martiri delle Ardeatine, in questo loro sacrario, ove la storia d'Italia sembra sostare un attimo ad attingere nuovo vigore per i suoi ideali di libertà e di giustizia, confermano gli orrori che ogni totalitarismo porta con sè ed esprimono la condanna della violenza e della sopraffazione.”

Mario Tanassi (1916–2007) politico italiano

Origine: Citato in Commemorato l'eccidio delle Fosse Ardeatine http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0136_01_1971_0068_0009_24667066/, La Stampa, 25 marzo 1971.

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“Capita a volte di sentirsi per un minuto felici. Non fatevi cogliere dal panico: è questione di un attimo e passa.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Settembre, p. 105

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“Non pensare a quanto è rimasto indietro se quanto hai già trovato è fatto di materia pura, non potrà marcire Se è stato soltanto un attimo di luce, come l'esplosione di una stella allora non troverai più nulla quando ritornerai.. Ma avrai visto un'esplosione di luce. E anche solo per questo ne sarà valsa la pena.”

Paulo Coelho (1947) scrittore brasiliano

UNA NOTTE TRAVAGLIATA!!
Variante: Se quanto hai già trovato è fatto di materia pura, non potrà mai marcire. E tu, un giorno, potrai tornare. Se è stato soltanto un attimo di luce, come l'esplosione di una stella, allora non troverai più nulla quando ritornerai. Ma avrai visto un'esplosione di luce. E anche solo per questo ne sarà valsa la pena.

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“Attimo, sei bello.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…
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“Sorvolavo rapidamente su tutto questo, imperiosamente sollecitato, com'ero, a cercare la causa di quella felicità, del carattere di certezza con cui si imponeva, ricerca un tempo rinviata. Ora, quella causa, la presagivo paragonando tra loro quelle diverse impressioni beate e che avevano questo in comune: che avvertivo il rumore del cucchiaio sul piatto, la disuguaglianza del lastricato, il sapore della madeleine nell'attimo presente e al tempo stesso in un istante lontano, al punto di far sconfinare il passato sul presente, di esitare non sapendo in quale dei due mi trovasi; a dire il vero, l'essere che allora assaporava in me quell'impressione, la assaporava in ciò che essa aveva di comune in un giorno remoto e nel presente, in ciò che aveva di extratemporale, un essere che appariva solo quando, per una di quelle identità tra il presente e il passato, poteva trovarsi nell'unico ambiente in cui potesse vivere, gioire dell'essenza delle cose, vale a dire al di fuori del tempo. Ciò spiegava perché le mie inquietudini a proposito della mia morte fossero cessare nel momento in cui avevo riconosciuto inconsapevolmente il sapore della piccola madeleine, poiché, in quel momento, l'essere che ero stato, era un essere extratemporale, e dunque incurante delle vicissitudini dell'avvenire. Viveva della sola essenza delle cose, e non poteva coglierla nel presente dove, non entrando in gioco l'immaginazione, i sensi erano incapaci di fornirgliela; lo stesso avvenire verso cui tende l'azione la abbandona a noi. Quell'essere non era mai venuto a me, non si era mai manifestato se non al di fuori dell'azione, del godimento immediato, ogni volta che il miracolo di un'analogia mi aveva consentito di sfuggire al presente. Lui solo aveva il potere di farmi ritrovare i giorni passati, il tempo perduto, dinanzi al quale gli sforzi della mia memoria e della mia intelligenza si arenavano sempre.”

Marcel Proust (1871–1922) scrittore, saggista e critico letterario francese

pp. 2319 sg.

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“Il vecchio aprì gli occhi e per un attimo parve ritornare da lontano.”

The old man opened his eyes and for a moment he was coming back from a long way away.
Il vecchio e il mare

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“Mentre scendevamo mi disse: "Oh, deve stare attento, l'entrata è un po' scomoda". "Lo so, grazie," risposi. Questa storia cominciava ad annoiarmi. […] Diedi un colpo alla porta di pesante tela e mi lanciai attraverso con decisione. Naturalmente inciampai sul gradino, volai per aria e, prima di rendermi conto di cosa fosse successo, mi ritrovai con i denti ben conficcati tra una lampadina rossa e una blu in mezzo alle luci della ribalta. Stavo recitando in un teatro molto capiente, il che significa che qualunque sia la reazione degli spettatori arriva con la forza di un tuono a chi sta davanti a loro sul palcoscenico. Il volume di quella reazione specifica mi rintronò per un secondo o due. Mi rimisi in piedi in qualche modo, spolverandomi un po' i vestiti e stetti fermo per un attimo a scrutare il pubblico; poi mi girai e gettai uno sguardo a Ruby Miller che era sufficientemente professionista da non muovere un capello. Tornai a guardare il pubblico con aria supplichevole, ma non sembrava intenzionato a rinunciare così facilmente alla più grande risata del secolo. Nei molti anni trascorsi da allora a oggi ho recitato con gioia in numerose commedie […] Mi sono illuso di poter generalmente conquistare il livello di risate che io o la situazione comica meritavamo, ma ho sospirato invano; mai, proprio mai, nella mia vita ho sentito un suono così esplosivo e alto come il gioioso clamore sollevato da quel pubblico. Tutte le volte che ho pensato di avere motivo per essere soddisfatto di me stesso, il ricordo della mia prima entrata su un palcoscenico professionale ha immediatamente ristabilito il mio senso di equilibrio. Avanzai con aria miserevole sul palcoscenico verso Ruby e sedetti al suo fianco sul divano, lasciando che lei, con il suo fantastico senso della sincronizzazione, da grande esperta, facesse smettere quelle risate. […] Finalmente la mia parte sulla scena si concluse, mi alzai, mi chinai a baciare la mano a Ruby e uscii, questa volta evitando il gradino, piacevolmente accompagnato da un breve, allegro scoppiettio di applausi da parte di quel generosissimo pubblico. Al che mi montai la testa, in un allarmante risorgere di presunzione.”

Laurence Olivier (1907–1989) attore e regista britannico

Origine: Confessioni di un peccatore, pp. 36-37

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“Non è una colpa desiderare un attimo di pace almeno al tramonto della vita.”

John le Carré (1931) scrittore britannico

Origine: Da La talpa, p. 27.

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“Cos'è l'eterno?
– Il simultaneo possesso di tutti gli attimi.”

Giuseppe Bonaviri (1924–2009) scrittore e poeta italiano

La Beffaria

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“Non la si vede nei numeri, ma io invito a constatare che la ripresa se riflettiamo un attimo è dentro di noi.”

Mario Monti (1943) politico, economista e accademico italiano

Origine: Dall'intervista a Sky TG24, 5 Settembre 2012, visibile su YouTube http://www.youtube.com/watch?v=DxW2GTxa7QY.

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