Frasi su avanguardia

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema avanguardia, essere, ancora, grande.

Frasi su avanguardia

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“Quando si tratta di qualche cosa che riguarda la grande causa del bene, Don Bosco vuol essere sempre all'avanguardia del progresso.”

Giovanni Bosco (1815–1888) presbitero e pedagogo italiano

vol. XIX, cap. 8
Memorie biografiche

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“Se Dio è, l'uomo è schiavo; ora, l'uomo può e deve essere libero: dunque Dio non esiste.”

Michail Bakunin (1814–1876) rivoluzionario, filosofo e anarchico russo

da Dio e lo Stato, traduzione di Paolina Bissolati, Libreria internazionale di avanguardia, 1949
Dio e lo Stato

“[Sulla battaglia di Maida] I dintorni di Maida furono nel 1806 teatro d'una lotta tra francesi e inglesi, allora alleati della corte di re Ferdinando a Palermo. Il generale Stuart, con lo scopo di fomentare l'insurrezione delle Calabrie contro i francesi, sbarcò nel golfo di Sant'Eufemia alla fine del mese di agosto 1806, con 4200 inglesi. […] Lo scopo immediato dello sbarco era di tagliare le comunicazioni tra le province citeriori e quelle ulteriori, il che sarebbe stato facile da realizzare in questa parte dell'istmo. Il generale Stuart avendo indugiato troppo ad eseguire i suoi piani fu obbligato a dare battaglia sulle rive paludose del Lamato, dove Reynier venne a tappe forzate ad offrirgli il combattimento. Le truppe francesi erano appoggiate a sinistra sulle montagne di Maida e a destra sul fiume. Il generale inglese aveva piazzato la sua linea di battaglia parallelamente alla riva del mare, appoggiandosi a sinistra sulle colline di Sant'Eufemia, a destra sulla foce del Lamato e coprendosi in questo punto con un nugolo di volteggiatori.
Il generale Compère alla testa dell'avanguardia cominciò l'attacco attraversando il fiume, ma fu ricevuto da un fuoco nutrito che lo fermò di botto e gli causò perdite notevoli. Lui stesso ebbe un braccio fracassato. Stuart completò la sua disfatta con un attacco frontale sostenuto dall'artiglieria. Reynier restato troppo indietro dal combattimento non poté sostenere l'avanguardia che fu sbaragliata e, considerate le sue perdite, dovette ordinare la ritirata su Catanzaro, abbandonando il campo di battaglia agli inglesi.”

Horace de Rilliet (1824–1854) viaggiatore, scrittore e chirurgo svizzero

da Colonna mobile in Calabria , pp. 205 sgg.

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“Non capite un cazzo, questa è avanguardia, pubblico di merda!”

Roberto Antoni (1954–2014) scrittore, cantante e attore italiano

Origine: Durante il concerto Bologna Rock, 2 aprile 1979. Citato su Onda Rock.it http://www.ondarock.it/italia/skiantos.htm.

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“La pianura era rubinetti vasi e bidet | l'Italia era all'avanguardia nel cesso.”

Ennio Rega (1953) cantautore e compositore italiano

da Lungo i tornanti
Arrivederci Italia

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“Il Futurismo fu l'ultima avanguardia artistica e culturale di uomini e donne prodotta in Italia. Oggi sentirsi futuristi è essere protagonisti del proprio tempo, essere cioè capaci di lasciare la propria impronta interpretando il tempo che si vive, lasciarne testimonianza futura alle giovani generazioni.”

Giorgia Meloni (1977) politica e giornalista italiana

Origine: Citato in Cagliari alla riscoperta del Futurismo http://www.comunecagliarinews.it/rassegnastampa.php?pagina=4601, Rassegna stampa del comune di Cagliari, ComuneCagliariNews.it, 10 marzo 2009.

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“L'influenza di Henri Lefebvre [sui situazionisti] è innegabile (un'influenza che è stata, del resto, reciproca) ma anche quella dei dadaisti, dei surrealisti, dei lettristi e di altri gruppi di avanguardia. Questa corrente, di origine culturale, riprende la critica marxista, e in particolare quella di origine Hegeliana come è stata interpretata da Lukács.”

da Les origines du gauchisme, Editions du Seuil, Parigi 1971; citato in prefazione a Henri Lefebvre, Il marxismo e la città (La pense marxiste et la ville), a cura e traduzione di Mario Spinella, Gabriele Mazzotta editore, Milano 1976

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“L'umanità ha bisogno del sublime. Il sublime del sublime è l'arte. Il sublime dell'arte è l'avanguardia.”

Roland Topor (1938–1997) scrittore, sceneggiatore e illustratore francese

da Mémoires d'un vieux con

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“Seguimmo per istinto le scie delle comete, | come avanguardie di un altro sistema solare.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da No Time No Space, n. 3
Mondi lontanissimi

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“In Hitler il popolo tedesco ha trovato riassunti, al di sopra di ogni schema tradizionale di divisioni classistiche, alcuni dei motivi essenziali da sempre ritornanti a definire il proprio carattere, la fisionomia del proprio ethos: il gusto della violenza, il misticismo «romantico», la fanatica dedizione a un ordine meccanico, disumano. Hitler sapeva trascinare il grande industriale con l'esca dell'interesse e col ricorso al mito prediletto della supremazia tedesca nel mondo; affascinava il piccolo borghese col suo estetismo pompier, con la sua oratoria accesa e volgare, pronta sempre ad offrire, di ogni problema, la soluzione più semplicistica; piaceva all'intellettuale decadente, permeato di femmineo postnicianesimo (l'intelligencija tedesca già nel 1914 era in stato fallimentare come nessun'altra in Europa), per la sua ostentata energia virile, per il suo dichiarato disprezzo di ogni indugio morale o sentimentale, per quel suo rozzo materialismo demagogico che, nonostante tutto, pretendeva considerazione «spirituale». Conquistava infine anche l'operaio, facendo leva non soltanto sul suo sciovinismo non perfettamente esorcizzato, ma porgendogli, anche, delle sue rivendicazioni sociali, un'attuazione più concretamente immediata, meno utopica e intellettualistica di quanto non gliela prospettasse il programma della rivoluzione proletaria: e fosse pure nei limiti di una umiliante, paternalistica nota di concessioni padronali. […] il nazismo non è certo la realizzazione di un genio. Hitler è effettivamente uno dei tanti […].
Parlare di tirannide perciò non persuade. Esiste una tecnica della tirannide, esposta in classiche trattazioni. Ma il nazionalsocialismo al potere non ne tiene conto per nulla, e in questo sì che è rivoluzionario. Assolutista, il nazismo raggiunge la popolarità proprio in ragione del suo prepotere. […] Il nazionalsocialismo, al contrario, non concede nessuna rivincita, sia pure formale, alle avanguardie dello Spirito. Il suo cinismo, la sua crudeltà, la sua perfidia, trovano dall'inizio tutta una orgogliosa cultura preparata a giustificarli, a farseli propri. La tirannide non presenta più il viso odioso e meschino del regime di polizia, non adopera più di soppiatto, tra impaurita e feroce, i vecchi mezzucci della sobillazione e della calunnia, ma si accampa, fanatica e violenta, con la sicurezza, l'intransigenza esclusiva di una religione messianica. […]
Sentirsi puri, non contaminati. Il popolo tedesco ha sempre reagito alle proprie crisi con un disperato, irrazionale desiderio di purezza: e la rivolta luterana – a un livello umano e ideale ben diverso, d'accordo – rappresenta forse il primo, imponente documento storico di questo impulso innato. Sorto dopo Versaglia, il nazionalsocialismo non si è tanto imposto con la violenza alle masse, quanto piuttosto le ha trovate già pronte ad accoglierlo e ad acclamarlo.”

Giorgio Bassani (1916–2000) scrittore e poeta italiano

La rivoluzione come gioco, p. 44

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“Il teatro d'avanguardia è il teatro di domani. Il guaio è che te lo fanno vedere oggi.”

Pino Caruso (1934–2019) attore italiano

Ho dei pensieri che non condivido

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“I disordini verificatisi sabato 12 dicembre u. s. in questa città con luttuose, se pure accidentali, conseguenze, sono da considerare i prodromi di altri eventi ben più gravi e deprecabili che possono ancora verificarsi in conseguenza del progressivo rafforzamento e proliferazione delle formazioni estremiste extra-parlamentari di ispirazione «maoista» (Movimento Studentesco, Lotta Continua, Avanguardia Operaia, ecc.) nonché dei movimenti anarchici e di quelli di estrema destra. Tutti questi movimenti, che hanno la loro «centrale» a Milano, nonostante differenziazioni sul piano ideologico e nella metodologia, sono prettamente rivoluzionari, propongono «la lotta al sistema» e si prefiggono di sovvertire le istituzioni democratiche, consacrate dalla Carta Costituzionale, attraverso la violenza organizzata. Gli appartenenti a tali formazioni, che sino a qualche anno fa erano poche migliaia, ammontano oggi a circa ventimila unità, svolgono fanatica ed intensa opera di propaganda e proselitismo sia nell'ambiente studentesco che in quello operaio, facendo leva sulle frange maggiormente portate all'oltranzismo. Si rileva quindi con frequenza sempre maggiore l'organizzazione di riunioni e cortei, i quali sono spesso l'occasione per turbare profondamente la vita della città, compiere atti vandalici con gravi danni a proprietà pubbliche e private, limitare la libertà dei cittadini, usare loro violenza, vilipendere e dileggiare i pubblici poteri centrali e locali con ingiurie volgari ed accuse cervellotiche.”

Libero Mazza (1910–2000) magistrato e politico italiano
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“A livello tattico siamo all'avanguardia, l'organizzazione qui è ai massimi livelli, magari c'è meno intensità, ma vincere in Italia resta sempre difficilissimo.”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Fabio Licari e Mirko Graziano, «Occhio a Inter e Viola», La Gazzetta dello Sport, 29 agosto 2014, p. 13.

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“Vi darò una guerra, una vera guerra. Non un massacro di donne e bambini ma una vera guerra, una guerra senza quartieri.”

Terry Goodkind (1948) scrittore statunitense

Kahlan Amnell all'avanguardia dell'Ordine Imperiale
Il guardiano delle tenebre

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“In alcune cose la somiglianza tra Mourinho ed Herrera è impressionante. Come Herrera, Mourinho è un vero lavoratore, infaticabile, meticoloso, attento al più piccolo dei particolari, all'avanguardia tatticamente.”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Moratti: "Mourinho sarà il mio Herrera" http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/06_Giugno/26/moratti.shtml, Gazzetta.it, 26 giugno 2008.

“La curiosità femminile è spesso l'avanguardia del desiderio.”

Nino Salvaneschi (1886–1968) scrittore, giornalista e poeta italiano

Il tormento di Chopin

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“In Jugoslavia non esistono più né il ruolo dominante della classe operaia, né il suo partito d’avanguardia, in quanto direzione dello Stato e della società.”

Enver Hoxha (1908–1985) politico albanese

Origine: L'"autogestione" jugoslava: teoria e pratica capitaliste, p. 28

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