Frasi su continuazione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema continuazione, essere, vita, guerra.

Frasi su continuazione

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“Adoro gli esperimenti folli. Li faccio in continuazione.”

Charles Darwin (1809–1882) naturalista britannico che formulò la teoria dell'evoluzione
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“La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi.”

libro I, I, 24, titolo del paragrafo
Della guerra
Variante: La guerra non è se non la continuazione del lavoro politico, al quale si frammischiano altri mezzi.

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“Credo che il mio principale idolo in scena, e perfino al di fuori della scena, il personaggio che mi ballava per la mente in continuazione, era Charlie Chaplin”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1962
Citazioni tratte dalle interviste

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“Dopo Hiroshima e Nagasaki la guerra mondiale ha cessato di essere la continuazione della politica con altri mezzi. Nella guerra nucleare si disintegreranno anche gli autori di tale politica.”

Michail Gorbačëv (1931) politico sovietico

Origine: Cfr. Carl von Clausewitz: «La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi».
Origine: La casa comune europea, p. 77

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“Ho una mia teoria su cosa accade quando si muore. Siamo energia pura e, nel momento della morte, tutti gli atomi che ci compongono si mescoleranno al resto dell'Universo. La nostra energia personale finirà per mischiarsi con l'energia del Cosmo. Né paradiso, né inferno. Siamo particelle del Cosmo, o semplicemente il Cosmo intero. È così che mi sento quando faccio l'amore. Sento un mix di energia con l'altra persona, che mi fa viaggiare e fondere con il Cosmo. L'energia del mio orgasmo è una piccola parte di me che si stacca per mescolarsi con l'Universo e quando alla fine giaccio spossata torno al mio stato umano. È un viaggio siderale delle mie cellule che vanno a disperdersi per sempre, prigioniere di un vortice di energia, che non riesco a dominare e che mi attrae sempre. Ecco perché ogni volta desideriamo ripetere l'esperienza. Per capirla meglio. Eppure io non arrivo mai a comprenderla. È una piccola morte che cerco ogni volta di addomesticare. Tra l'altro, è l'espressione con cui noi francesi definiamo poeticamente l'orgasmo. Ogni rapporto amoroso è un tentativo di avvicinarmi a questo stato di estasi. Ma non riesco mai ad afferrarlo e sono condannata ripeterlo in continuazione per coglierlo meglio. In altri termini, è una montagna, con un grande strapiombo nel quale non cado mai, un piede per terra e l'altro sospeso nel vuoto. E il mio corpo sta in bilico tra l'umano e il divino.”

Valérie Tasso (1969) scrittrice francese

Diario di una ninfomane

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“Certe monete false saltano fuori in continuazione.”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense
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“Gli uomini non cambiano dall'oggi al domani, e cercano in ogni nuovo regime la continuazione dell'antico.”

1990, p. 71
Alla ricerca del tempo perduto, All'ombra delle fanciulle in fiore

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“Il re Pietro, risaputa in Randazzo la partenza dell'esercito francese, andò a Milazzo, costrinse quel presidio ad arrendersi, e di là mosse verso Messina. Era con lui Macalda di Scaletta, seconda moglie di Alaimo di Lentini. Ell'era vedova di un conte Guglielmo d'Amico, esule al tempo degli Svevi : avea vagato per diversi paesi in veste di frate minore : poi soggiornò in Napoli ed in Messina con non buona riputazione di onestà; riebbe da Carlo i beni che l'erano stati confiscati, e si rimaritò con Alaimo. Nel vespro stando in Catania, tradì i Francesi, che a lei eransi affidati, tolse loro le robe e li consegnò al popolo; ed ella governò quella città in nome del marito occupato nella guerra di Messina. Macalda si presentò a re Pietro in Randazzo: andava coperta di piastre e di maglie di ferro, portava in mano una grossa mazza di argento; ed avvegnaché toccasse già i quarantanni, nondimeno, come scrisse il D'Esclot «ella era molto bella e gentile, e valente del cuore e del corpo, larga nel donare, e, quando ne era luogo e tempo, valea nell'arme al pari di un cavaliero». Il re l'accolse con molta cortesia, la ricondusse egli stesso all'albergo, ma i desiderj della donna o non intese, o dissimulò. Giunti a Santa Lucia, sulla via da Milazzo a Messina, Macalda viene al re, dice non aver trovato ove passar la notte, gli chiede voglia albergarla. Il re le cede le sue stanze e si ritira in altro luogo. Lo siegue Macalda; ed allora il re chiama i suoi cavalieri, s'intrattiene in discorsi senza costrutto, come suole chi annoiasi o voglia prender tempo, e da ultimo si addormenta; offesa che risentì profondamente Macalda, la quale più tardi, per vendicarsene, rovinò sé ed il marito, come a suo luogo sarà discorso.”

Giuseppe La Farina (1815–1863) patriota e scrittore italiano

Vol VI: 1250-1314, Cap. XLVII – Continuazione delle cose di Sicilia, p. 274
Storia d'Italia narrata al popolo italiano
Origine: Cronaca Catalana, c. 96
Origine: l D'Esclot, che in tutto il racconto si mostra favorevole a Macalda, dice : Quando la donna vide il re, ne rimase innamorata come di colui ch'era valente e piacevole signore, non già per cattiva intenzione». Ma Bartolommeo di Neocastro concittadino di Macalda la descrive come una Messalina.

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“La morale è come la magia. Parla in continuazione dell'uomo perfetto, ma non sa cosa sia l'uomo reale.”

Osho Rajneesh (1931–1990) filosofo indiano

Origine: Il libro dei segreti, I segreti del Tantra (vol. III), p. 46

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“Gli italiani sognano che la BCE renderà la loro vita più facile di quanto faccia ora la Bundesbank… [ma] è certo che la nuova banca centrale si proporrà fin dall'inizio come continuazione diretta della banca centrale tedesca.”

Rudi Dornbusch (1942–2002) economista tedesco

Origine: Da Euro Fantasies, Foreign Affairs, vol. 75, n. 5, settembre/ottobre 1996 – Pag. 121: Italians dream that the Ecb will make their life easier than the Bundesbank does now... The new central bank is certain to establish itself at the outset as a direct continuation of the German central bank.

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“Tutto nasce da questi quattro [gli Squallor], che a Milano facevano gli scherzi telefonici, queste cose, e poi ridere, ridere in continuazione tutto il giorno.”

Giancarlo Bigazzi (1940–2012) produttore discografico, compositore e paroliere italiano

citato in Carla Rinaldi e Michele Rossi, Gli Squallor, Compagnia Nuove Indye, 2013

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“Faccio divulgazione scientifica da quasi cinquant'anni, e ogni volta è sorprendente rendersi conto che più escono cose dalla scatola della conoscenza più se ne creano dentro, in continuazione, di nuove.”

Piero Angela (1928) divulgatore scientifico e giornalista italiano

Origine: Dalla quarta puntata della stagione 2016 della trasmissione televisiva Superquark, Rai 1, 3 agosto 2016.

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“Un deterioramento ulteriore potrebbe essere disastroso per l'Europa. Esso potrebbe provocare tali privazioni, tale smarrimento, una lotta così disperata per il controllo di risorse insufficienti da condurre a una diffusa rinuncia ai principi sui quali la civiltà moderna dell'Europa è stata costruita e per i quali, nella coscienza di molti, due guerre mondiali sono state combattute. I principi del diritto, della giustizia, dei limiti all'esercizio del potere politico, già largamente disattesi e attaccati, potrebbero da ultimo essere travolti; e con essi il principio vitale che l'integrità della società con un tutto deve posare sul rispetto per la dignità del singolo cittadino. Le implicazioni di questa crisi andrebbero assai aldilà delle comuni apprensioni relative al pericolo di un controllo comunista. Nella continuazione dell'attuale situazione in Europa e implicita niente meno che la possibilità che gli europei rinuncino ai valori della responsabilità individuale e dei controlli politici, che appartengono alla tradizione del loro continente. Ciò distruggerebbe secoli di progresso e causerebbe un danno che tale solo un lavoro di altri secoli potrebbe riparare.”

George F. Kennan (1904–2005) diplomatico, storico e ambasciatore statunitense

Origine: Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. [Dal 1918 ai giorni nostri], Editori Laterza, Roma, 2008, p. 698. ISBN 978-88-420-8734-2

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“[Sullo sport] […] la continuazione di quel realismo di guerra che eternamente reca l'impronta di Roma.”

Henry De Montherlant (1895–1972) scrittore e drammaturgo francese

Origine: Citato in Giorgio Locchi, De Montherlant l'ultimo scrittore aristocratico, Il Tempo, anno XXIX, n. 242, 23 settembre 1972, p. 3.

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“[Su proprio padre] La collera e lo sdegno che gli conoscevo da sempre gli venivano dal suo disprezzo per i regnanti e per la carriera alla quale non s'era mai adattato e l'aveva indubbiamente fatto soffrire; ma la sua ribellione, le sue critiche non si legavano — come dovetti giudicare più tardi — alla realtà d'un fermento sociale che gli era invece estraneo e del quale non riusciva a cogliere i bagliori. L'avevo, sì, udito condannare aspramente l'infamia del Bava Beccaris di tanti anni prima, ma anche quell'episodio, per lui vergognoso, l'aveva messo sul conto dell'ottusità e del cinismo dei regnanti e della viltà d'un governo che giudicava incapace o irresponsabile — mai reazionario e classista. Sembrava anzi ignorare non solo il significato di questi termini, che del resto non adoperava, ma anche la crescente potenza d'una classe dirigente borghese, quindi non poté allora capire quel che la storia c'insegnò poco dopo, a noi che non avevamo ancora vent'anni: e cioè che la guerra del '15 non era stata affatto una continuazione del Risorgimento (oh, le frasi romantiche e patetiche che come zucchero caramellato filavano nell'aria scintillante del giardino di via dell'Istria!) bensì la grossa manovra d'una borghesia paurosa e irritata che voleva sopra tutto ostacolare l'avanzata del socialismo. Anche i reazionari triestini irredentisti avevano dimostrato, al tempo loro, come il Venezian, un congenito disprezzo per i lavoratori ("date il superfluo ai poveri!") e un loro miope, livido antisocialismo. La conseguenza che ai nostri occhi diveniva sempre più chiara ed evidente era che la borghesia nazionale aveva senz'alcuno scrupolo gettato in guerra una massa composta quasi unicamente di contadini, e di contadini del sud, i più ignoranti e i più miseri, quindi i più adatti a esser precipitati in un conflitto di cui non avrebbero capito nulla e avrebbero sopportato come una delle tante sciagure che piovevano sulla loro vita faticosa e primitiva — un diluvio o un terremoto, per l'appunto — con quella pazienza e quella rassegnazione che insegnava loro una chiesa tanto dolce e mite per i ricchi e tanto severa per i poveri.”

parte III, cap. II, p. 175
Le quattro ragazze Wieselberger

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“Anche tu stai ascoltando quella tirata?", chiese l'ingegnere. "Non prenderla troppo sul serio. Sono solo teorie. Gli esseri umani non possono fare a meno di elaborarle, ma la verità è che sono solo fantasie. E mutano in continuazione. Una volta, quando l'America era un paese giovane, la gente credeva in una cosa chiamata flogisto. Sai cos'è? No? Be', non importa, perché in realtà non è mai esistita. Un tempo si credeva anche che il comportamento fosse determinato da quattro umori. E si riteneva che la Terra avesse solo poche migliaia di anni. Ora crediamo che la Terra abbia almeno quattro miliardi di anni, crediamo nei fotoni e negli elettroni, e siamo convinti che il comportamento umano sia controllato da cose come l'Io e l'autostima. A noi queste convinzioni sembrano più scientifiche e superiori a quelle del passato". "E non è così?" Thorne si strinse nelle spalle. "Sono solo fantasie. Non sono realtà. Hai mai visto un'autostima? Me la potresti mettere su un piatto? E un fotone? Me ne puoi portare uno?" Kelly scosse il capo. "No, ma…". "E non ci riuscirai mai, perché queste cose non esistono. Per quanto seriamente le prenda la gente. Tra cent'anni rideranno di noi. Diranno: "Ma pensa che allora credevano nei fotoni e negli elettroni. Come potevano essere così stupidi?". E rideranno, perché avranno a disposizione fantasie più aggiornate e e migliori.”

Origine: Il mondo perduto, p. 433

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“L'amore è la continuazione dell'odio con altri mezzi.”

Pietro Gorini (1955) autore televisivo e scrittore italiano

Origine: L'arte di odiare, p. 168

“Che cos'è l'Ottocento? Un'epoca nella quale la donna era sacra, e si poteva comprare una ragazza di tredici anni per poche sterline, o pochi scellini se la si voleva soltanto per un'ora o due. Nella quale si costruirono più chiese che in tutta la precedente storia del paese, e a Londra una casa su sessanta era un bordello (la proporzione moderne sarebbe pressappoco una su seimila). Nella quale la santità del matrimonio (e della castità prematrimoniale) era esaltata da ogni pulpito, in tutti gli editoriali e nei pubblici comizi, e grandi personaggi pubblici - dal futuro re in giù - conducevano una vita assolutamente scandalosa. Nella quale venne gradatamente umanizzato il sistema penale, e la flagellazione era talmente diffusa che un francese cercò seriamente di dimostrare che il marchese De Sade doveva essere d'origine inglese. Nella quale il corpo femminile era più che mai celato agli occhi indiscreti, e i meriti degli scultori erano valutati in base alla loro capacità di scolpire donne nude. Nella quale non esiste un romanzo, una commedia o una poesia di un certo livello letterario che si spinga oltre la sessualità di un bacio […], mentre la popolazione di opere pornografiche raggiungeva un livello mai superato. Nella quale non si nominavano mai le funzioni escretorie, e le condizioni igieniche erano ancora talmente primitive […] che dovevano esserci poche case e poche strade che non le ricordassero in continuazione. Nella quale si sosteneva all'unanimità che le donne non hanno orgasmo, e si insegnava a ogni prostituta come simularlo. Nella quale ci furono progressi enormi in tutti gli altri settori dell'attività umana, e soltanto tirannide nel più personale e fondamentale”

The French Lieutenant's Woman

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“Nel momento in cui la legge marocchina afferma che un cittadino omosessuale è un criminale, autorizza gli altri cittadini a maltrattare gli omosessuali. I linciaggi sono la continuazione del silenzio del potere: evitando di condannare le aggressioni, i responsabili in pratica le incoraggiano. La reazione sociale è legata al potere. Bisogna cambiare prima la legge per cambiare le mentalità […] La gente si appoggia alla religione per legittimare l’omofobia, però questo male è fondamentalmente politico.”

Abdellah Taïa (1973) scrittore marocchino

Origine: Citato in Marocco, due arresti per “sodomia” durante il ramadan https://www.ilgrandecolibri.com/marocco-sodomia-ramadan/, Il Grande Colibrì.com, 13 giugno 2017. Dall'intervista Pour Abdellah Taïa, «la loi marocaine encourage les lynchages d’homosexuels» En savoir plus sur http://www.lemonde.fr/afrique/article/2017/06/11/abdellah-taia-la-loi-marocaine-encourage-les-lynchages-d-homosexuels_5142303_3212.html#6oVOhJLqIMhK4ueV.99 http://www.lemonde.fr/afrique/article/2017/06/11/abdellah-taia-la-loi-marocaine-encourage-les-lynchages-d-homosexuels_5142303_3212.html a Le Monte.fr.

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“[Descrivendo il primo incontro con Emily Dickinson] Un passo come quello di un bambino ed ecco scivolare dentro una donna semplice e minuta con due bande lisce di capelli rossicci e un volto un po' come quello di Belle Dove; nulla di più semplice – con lineamenti non belli – in un semplicissimo e impeccabile picchè bianco e uno scialle traforato azzurro. È venuta verso di me con due gigli che mi ha messo in mano in una sorta di modo infantile e ha detto "Questi sono la mia presentazione" con una voce bassa, impaurita e ansiosa come quella di un bambino – e ha aggiunto sottovoce Mi perdoni se sono spaventata; non vedo mai estranei e a malapena so quello che dico – ma subito dopo si è messa a parlare in continuazione – e con deferenza – interrompendosi talvolta per chiedermi di parlare io invece di lei – ma ricominciando subito dopo. A metà strada tra Angie Tilton e Mr. Alcott – ma con una schiettezza e semplicità che loro non hanno, dicendo molte cose che tu avresti considerato insensate e io sagge – e altre cose che ti sarebbero piaciute. Ne scrivo alcune dall'altra parte del foglio.”

Thomas Wentworth Higginson (1823–1911) politico e patriota statunitense

Origine: Da una lettera alla moglie dopo una visita ad Emily Dickinson, 16 agosto 1870, 342a; riportata in Lettere di Emily Dickinson 331-360 http://www.emilydickinson.it/l0331-0360.html, EmilyDickinson.it, traduzione di Giuseppe Ierolli.

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“La guerra che si combatte oggi in Bosnia-Erzegovina non è altro che la continuazione della Seconda guerra mondiale, ma questa volta senza i comunisti, senza i partigiani.”

Milovan Gilas (1911–1995) politico e antifascista jugoslavo

Origine: Citato in All'ombra di Tito il grande https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/07/22/all-ombra-di-tito-il-grande.html?ref=search, Repubblica.it, 22 luglio 1993