Frasi su desiderio
pagina 14

Ralf Dahrendorf photo
Ralf Dahrendorf photo
Diogene Laerzio photo
Mary Ann Glendon photo
Mary Ann Glendon photo
Mary Ann Glendon photo
Terenzio Mamiani photo
Terenzio Mamiani photo
Terenzio Mamiani photo
Terenzio Mamiani photo

“La compagnia civile comincia là solamente dove gli animi si accostano, e sorge desiderio di regolato e comune operare.”

Terenzio Mamiani (1799–1885) filosofo, politico e scrittore italiano

Origine: Dell'ottima congregazione umana, p. 2, VI

Eva Cantarella photo
Rocco Buttiglione photo

“Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. È possibile provvedere?”

Rocco Buttiglione (1948) politico e accademico italiano

citato in Filippo Ceccarelli, La protesta di Buttiglione: voglio il gelato alla buvette http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/politica/buttiglione-gelato/buttiglione-gelato/buttiglione-gelato.html, la Repubblica, 8 giugno 2007

Eugenio Da Venezia photo
Leopold von Sacher-Masoch photo
Alfonso Bertoldi photo
Nando Martellini photo

“Chi tradisce a malapena il fastidio per le fantasie, i desideri, le parole e i gioghi dei fanciulli non ha buona disposizione a comprenderli, quindi neppure a educarli.”

Mauro Laeng (1926–2004) scrittore, critico, saggista e pedagoga italiano di origine svizzera

F. W. Foerster – pedagogista del carattere

Timothy Radcliffe photo
Timothy Radcliffe photo
Timothy Radcliffe photo
Poggio Bracciolini photo
Aldo Busi photo
Aldo Busi photo
Aldo Busi photo
Aldo Busi photo
Aldo Busi photo

“Il Principe di Machiavelli ha una concezione e visione volgare del desiderio.”

Aldo Busi (1948) scrittore italiano

p. 20

Aldo Busi photo
Erri De Luca photo
Erri De Luca photo
Erri De Luca photo
Erri De Luca photo
Erri De Luca photo

“I desideri dei bambini danno ordini al futuro.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Il giorno prima della felicità

Ugo Foscolo photo

“Lettori miei, era opinione del reverendo Lorenzo Sterne, parroco in Inghilterra, che un sorriso possa aggiungere un filo alla trama brevissima della vita, ma pare che egli inoltre sapesse che ogni lacrima insegna a' mortali una verità. Poiché assumendo il nome di Yorick, antico buffone tragico, volle con parecchi scritti, e singolarmente in questo libricciuolo, insegnarci a conoscere gli altri in noi stessi, e a sospirare ad un tempo e a sorridere meno orgogliosamente su le debolezze del prossimo. Però io lo aveva, or son più anni, tradotto per me: ed oggi io credo d'essere una volta profittato delle sue lezioni, l'ho ritradotto, quanto meno letteralmente e quanto meno arbitrariamente ho saputo, per voi.
Ma e voi, lettori, avvertite che l'autore era d'animo libero, e spirito bizzarro, ed argutissimo ingegno, segnatamente contro la vanità dei potenti, l'ipocrisia degli ecclesiastici e la servilità magistrale degli uomini letterati; pendeva anche all'amore e alla voluttà; ma voleva ad ogni parere, ed era forse, uomo dabbene e compassionevole seguace sincero dell'Evangelo, ch'egli interpretava a' fedeli. Quindi ci deride acremente, e insieme sorride con indulgente servilità; e gli occhi suoi scintillano di desiderio, par che si chinino vergognosi; e nel brio della gioia, sospira; e, mentre le sue immaginazioni prorompono tutte ad un tempo discordi e inquietissime, accendendo più che non dicono, ed usurpando frasi, voci ed ortografia, egli sa nondimeno ordinarle con l'apparente semplicità di certo stile apostolico e riposato.”

Ugo Foscolo (1778–1827) poeta italiano

Origine: Dalla prefazione di Didimo Chierico a Laurence Sterne, Viaggio sentimentale.

Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena photo

“Oh, allora sarò una sua rivale perché anch'io desidero fare piacere al re.”

Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena (1755–1793) regina consorte di Francia e di Navarra e moglie di Luigi XVI

su Madame Du Barry
Citazioni di Maria Antonietta

Melissa Panarello photo
Melissa Panarello photo
Melissa Panarello photo
Melissa Panarello photo
Pol Pot photo

“Quando morirò, il mio unico desiderio sarà che la Cambogia rimanga Cambogia e stia con l'Ovest. È finita per il comunismo, e ci tengo a sottolinearlo.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dalle interviste

Raimon Panikkar photo
Giobbe Covatta photo
Félix Guattari photo
Mary Eberstadt photo
Massimo il Confessore photo
Adrienne von Speyr photo
Vilhjalmur Stefansson photo
Talete photo
Dente (cantante) photo

“Per carità o per amore spiegami come si fa, | a fare di un bisogno solo un desiderio.”

Dente (cantante) (1976) cantautore italiano

da Oceano, n. 11
Non c'è due senza te

Oreste Benzi photo

“Il cuore umano tiene sempre acceso un fuoco che desidera sempre oltre, ma si incontra con ciò che è finito e limitato.”

Oreste Benzi (1925–2007) presbitero italiano

Pane quotidiano – gennaio/febbraio 2011

Tim Severin photo
Eric Clapton photo

“Se si desidera cadere giù, giù a terra; cocaina. | Lei non mente, lei non mente, lei non mente, cocaina.”

Eric Clapton (1945) chitarrista, cantante e compositore britannico

Slowhand

Benedetto Croce photo
Benedetto Croce photo
Isacco di Ninive photo

“L'ar­dente desiderio, infatti, può, anche quando la realtà sperata è lontana, mettere in comunione con essa attraverso l'immagina­zione.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – terza collezione

Tullia d'Aragona photo
Rita Levi-Montalcini photo
Rita Levi-Montalcini photo
Gianluca Nicoletti photo
Gianluca Nicoletti photo
Umberto Veronesi photo
Eve Ensler photo

“Il saggio avrà l'amore mentre gli altri avranno il desiderio.”

Lucio Afranio (-150–-90 a.C.) poeta comico romano

citato in Apuleio, Sulla magia e in sua difesa, EDIPEM, 1973

Benedetto Varchi photo
Tilda Swinton photo
Cartesio photo
Parmenide photo

“Le cavalle che mi portano fin dove il mio desiderio vuol giungere
mi accompagnarono, dopo che mi ebbero condotto e mi ebbero posto sulla via che dice molte cose,
che appartiene alla divinità e che porta per tutti i luoghi che l'uomo sa.
Là fui portato. Infatti, là mi portarono accorte cavalle
tirando il mio carro, e fanciulle indicavano la via.
L'asse dei mozzi mandava un sibilo acuto,
infiammandosi – in quanto era premuto da due rotanti
cerchi da una parte e dall'altra –, quando affrettavano il corso nell'accompagnarmi,
le fanciulle Figlie del Sole, dopo aver lasciato le case della Notte,
verso la luce, togliendosi con le mani i veli dal capo.
Là è la porta dei sentieri della Notte e del Giorno,
con ai due estremi un architrave e una soglia di pietra;
e la porta, eretta nell'etere, è rinchiusa da grandi battenti.
Di questi, Giustizia, che molto punisce, tiene le chiavi che aprono e chiudono.
Le fanciulle, allora, rivolgendole soavi parole,
con accortezza la persuasero, affinché, per loro, la sbarra del chiavistello
senza indugiare togliesse dalla porta. E questa, subito aprendosi,
produsse una vasta apertura dei battenti, facendo ruotare
nei cardini, in senso inverso, i bronzei assi
fissati con chiodi e con borchie. Di là, subito, attraverso la porta,
diritto per la strada maestra le fanciulle guidarono carro e cavalle.
E la Dea di buon animo mi accolse, e con la sua mano la mia mano destra
prese, e incominciò a parlare così e mi disse:
«O giovane, tu che, compagno di immortali guidatrici,
con le cavalle che ti portano giungi alla nostra dimora,
rallegrati, poiché non un'infausta sorte ti ha condotto a percorrere
questo cammino – infatti esso è fuori dalla via battuta dagli uomini –,
ma legge divina e giustizia. Bisogna che tutto tu apprenda:
e il solido cuore della Verità ben rotonda
e le opinioni dei mortali, nelle quali non c'è una vera certezza.
Eppure anche questo imparerai: come le cose che appaiono
bisognava che veramente fossero, essendo tutte in ogni senso.»”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico

frammento 1
Frammenti di alcune opere, Poema sulla natura

Wendy Doniger photo
Silvio Berlusconi photo
Roger Federer photo
Renato Rascel photo
Amal al-Juburi photo

“Tripitaka giunse le mani e disse: "Per chi si è fatto monaco vien meno l'ostacolo del concatenarsi delle cause. Per chi comprende la natura, tutti i fenomeni sono illusori. La Grande Sapienza, vasta e a disposizione di tutti, risiede nella non-nascita; immersa nel silenzio dei veri misteri, essa vaga nel nirvana. Si vuotano i tre mondi, e allora ogni origine è al suo posto; si purificano i sei sensi, e allora ogni germe si esaurisce. Chi rafforza sincerità e coscienza, conoscerà il proprio cuore e il proprio spirito. L'anima purificata è uno specchio terso, che purifica anche ciò che vi si riflette.
"Un volto autentico non manca di nulla e non ha nulla di troppo, e ciò si vede dalla sua vita precedente. Ogni forma illusoria corre verso la distruzione: non serve a nulla cercarne altre fuori dal proprio stato. I meriti e la meditazione consentono la concentrazione; elemosine e carità sono le basi dell'austerità. La suprema abilità sembra goffaggine, perché in ogni circostanza si astiene dall'azione. Il miglior pianificatore non perde tempo in calcoli, perché sa che bisogna lasciar andare le cose per il loro verso. Basta non agitare lo spirito, e tutto andrà alla perfezione. L'idea di rafforzare lo yang attingendo allo yin è sbagliata. Chi promette di cibarti di immortalità, ti inganna con vane parole.
"Invece bisogna tener presente che tutto è niente, e respingere la polvere che ostacola la conoscenza. Il segreto del godimento naturale di una vita senza fine risiede nella semplicità e nell'abbandono dei desideri."”

Wú Chéng'ēn (1500–1582)

Viaggio in occidente

Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Romolo Gessi photo
Massimo Piattelli Palmarini photo

“Il fatto che la mela sia a portata di mano, verde, che mi piaccia, che io la desideri, che mi ispiri piacere, dolore, timore è più importante, più fondamentale a livello filosofico, a livello della conoscenza, del fatto "oggettivo" che la mela sia tale frutto, così composto chimicamente, dotato di peso, di consistenza eccetera. La scienza viene dopo, prima viene il mio sentimento soggettivo di essere nel mondo, il Desein ("l'essere là", "l'esserci").”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Variante: Il fatto che la mela sia a portata di mano, verde, che mi piaccia, che io la desideri, che mi ispiri piacere, dolore, timore è più importante, più fondamentale a livello filosofico, a livello della conoscenza, del fatto "oggettivo" che la mela sia tale frutto, così composto chimicamente, dotato di peso, di consistenza eccetera. La scienza viene dopo, prima viene il mio sentimento soggettivo di essere nel mondo, il Desein ("l’essere là", "l’esserci").
Origine: Qui l'autore si riferisce agli studi di Fenomenologia.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 6, Una breve passeggiata tra i ritrattini di alcuni postkantiani famosi, p. 92

Pippo Pollina photo
Theobald von Bethmann Hollweg photo

“Ci deve essere qualcosa come l' esperienza religiosa, e credo ci sia. E con la parola «esperienza» voglio dire di conoscitivo, non solo una emozione, sebbene senza dubbio l'emozione l'accompagni. Voglio dire un modo di consapevolezza, unico, non riducibile a qualsiasi altro… se dobbiamo classificarla sotto una delle definizioni familiari, io stesso la chiamerei piuttosto «un senso», un senso del divino; poiché ha questo in comune con i sensi ordinari, che è una sorgente originale di dati sebbene (per altri lati) non è niente come loro: per esempio, nessun organo di senso è connesso con lei… Sembra ci siano molte persone, specialmente nell'epoca nella quale viviamo, nelle quali questa consapevolezza di cui ho parlato è completamente assente. Esse vi direbbero che non hanno mai avuto alcun genere di esperienza religiosa, e che semplicemente non sanno che cosa voglia dire quando parlate di ciò. Arrischio l'ipotesi (naturalmente non è niente di più) che in tali uomini la consapevolezza di cui parlo è repressa, un po' allo stesso modo che desideri e ricordi sono repressi secondo la psicologia di Freud; ed è repressa, penso, perché non va d'accordo con la concezione del mondo e della natura umana che è comunemente accettata nella attuale concezione laica della civiltà ocidentale. Non è molto difficile reprimerla. È descritta nella Bibbia come «una voce calma, piccola». Ciò non toglie che io non creda rimarrà repressa per sempre, più di quanto non pensi che la fase presente della civiltà occidentale durerà per sempre. Verrà il tempo, e penso potrebbe venire abbastanza presto, nel quale la nostra moderna Weltanschauung di ispirazione prettamente naturalistica sembrerà rivoluzionaria, in un tentativo sistematico di mettere le cose seconde prime e le cose prime in nessun luogo.”

H. H. Price (1899–1984) filosofo britannico

da The Socratic, 1952; citato in Donald Nicholl, Il pensiero contemporaneo

Patañjali photo
Patañjali photo
Umberto Galimberti photo
Umberto Galimberti photo