Frasi su famiglio
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“Essere bella è abbastanza. Se una donna sa far bene questo, chi le domanderà di più?”

William Makepeace Thackeray (1811–1863) scrittore inglese

da La famiglia Newcome
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“[…] i diritti di cui stiamo parlando […] sono quelli sanciti dagli articoli 2 e 3 della Costituzione: ossia, siamo uguali davanti alla legge e con pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, razza, religione, lingua, opinione politica e di condizioni personali e sociali. Il sesso viene per primo e c'è una ragione ben specifica. Tutto ciò che si doveva dire in quest'Aula doveva partire proprio da questi principi di uguaglianza e pari dignità sociale. Invece no: si è andati esattamente in senso opposto, costruendo una cittadinanza di serie B, perché gli omosessuali non possono sposarsi, non possono essere troppo congiunti, ma neanche essere troppo disgiunti. Si può esistere, ma solo in uno spazio legislativo ridotto e ipocrita: uno spazio in cui si è costretti a riconoscere gli stessi diritti, ma a chiamarli con un nome diverso. […] possiamo anche accettare l'umiliazione di definirla una «formazione sociale specifica», tanto per chiamare in modo diverso le stesse cose, che affrontano due persone che vivono una vita quotidiana identica a quelle di tutte le altre famiglie, tra mutuo, lavoro, figli, scuola e spesa. Una vita identica e problemi identici, per cittadini uguali davanti alla legge, ma senza gli stessi diritti. Magari potete scrivere una Costituzione a parte per loro, con diritti più contenuti, striminziti, calati dall'alto.”

Alberto Airola (1970) politico italiano

da un intervento al Senato durante la discussione del ddl Cirinnà, 9 febbraio 2016
Origine: Visibile al minuto 00:30 di Unioni civili, l'intervento di Alberto Airola (M5S) https://www.youtube.com/watch?v=5eXv6XARnHo, YouTube.com, 9 febbraio 2016; citato in 17ª Legislatura - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 574 del 09/02/2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00964507&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl2081ecddcdfeduc:1-intervento_airolam5s&parse=no, Senato.it, 9 febbraio 2016.

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“Sono grato di essere dove sono, non per soldi o fama, ma perché sono vivo, ho una famiglia e continuo ad alzarmi al mattino con la voglia di fare qualcosa di nuovo. Nessuno mi impedirebbe di stare in spiaggia tutto il giorno a farmi le canne e giocare con il mio cane. Sia Anthony che io abbiamo avuto un’infanzia disgraziata e difficile, siamo fortunati a essere ancora vivi e grati di essere cambiati.”

Flea (1962) bassista, trombettista e pianista australiano

Origine: Dall'intervista di Roberto Croci, Quegli amorevoli stronzi dei Red Hot Chili Peppers http://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/quegli-amorevoli-stronzi-dei-red-hot-chili-peppers/2016-08-10/#Part6, RollingStone.it, 10 agosto 2016.

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“[Nel 2013, in riferimento al dominio di Sebastian Vettel] Capisco cosa sta succedendo ai tifosi perché ricordo ancora i tempi di Schumacher. Mi ricordo che mi svegliavo per guardare la partenza, poi andavo a dormire e riaprivo di nuovo gli occhi alla fine della gara perché sapevo già cosa sarebbe successo. Sono più o meno certo che un sacco di gente sta facendo la stessa cosa oggi. Almeno, nella mia famiglia è così.”

Lewis Hamilton (1985) pilota automobilistico britannico

Origine: Citato in F1, Hamilton: "Vettel uccide le gare e il pubblico a casa va a dormire" http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2013/10/07/news/formula_1_hamilton_vettel_uccide_le_gare_e_il_pubblico_a_casa_va_a_dormire_-68103082/, Repubblica.it, 7 ottobre 2013.

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“Empoli e Udine sono la mia famiglia. Voglio ringraziare l'Udinese, se ho fatto due Europei e un Mondiale è merito della città e della società.”

Antonio Di Natale (1977) calciatore italiano

Origine: Dalla conferenza stampa del 31 luglio 2012; citato in Di Natale: "il Milan mi ha cercato, ma non vado via neanche per il Real" http://www.udinetoday.it/sport/conferenza-stampa-antonio-di-natale-31-luglio-2012.html, Udinetoday.it.

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“La famiglia naturale è quella formata da due marò.”

Davide La Rosa (1980) fumettista, scrittore e sceneggiatore italiano

Origine: Da un tweet https://twitter.com/Lario3/status/612673258673061888 del 21 giugno 2015.

“Emanuela Orlandi è sepolta dentro le mura del Vaticano. C'erano personaggi che facevano riti satanici, orge: hanno preso questa ragazza anche a livello di vendetta verso la famiglia e l'hanno sacrificata. Lo dico io perché ho delle fonti sicure.”

Vincenzo Calcara (1956) criminale italiano

Origine: Dall'intervista di Gea Ceccarelli, "Così svelai a Borsellino le 5 entità che distruggono l'Italia" http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=8014:calcara1&catid=20:altri-documenti&Itemid=43, 19luglio1992.com, 15 maggio 2014.

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“Le spese non necessarie non vengono, se non da sciocchezza.”

Agnolo Pandolfini (1360–1446) politico italiano

da Trattato del governo della famiglia, p. 4

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“Ho seguito con qualche sensazione di orticaria Gomorra. Se devo dire come la penso, a me non piace. […] Non dobbiamo occultare la verità o la realtà ma non mi piacciono queste operazioni furbesche. Perché tu devi proporre l'immagine della realtà e della realtà campana, di cui fa parte anche la camorra, ma non puoi proporre lavori che, al di là delle intenzioni, oggettivamente rischiano di proporre modelli negativi. […] rischia addirittura di mitizzare i delinquenti […]. Viviamo un tempo delicato e ci sono persone che possono ricavare da alcune immagini modelli di comportamento. Non credo che la tv debba fare un'opera pedagogica e sostituirsi alla famiglia, alla scuola, ma ci vuole misura in tutto. Presentiamo le immagini che vogliamo, ma presentiamo tutta la realtà anche con immagini di speranza e modelli positivi. E diciamo, quando parliamo di Gomorra, che il destino di quelli che sembrano personaggi cinematografici, nella realtà è fatto di due cose: o la morte o il carcere. Se diciamo anche queste due cose a me va bene presentare tutte le gomorre di questo mondo. Ma se alla fine qualche personaggio dice, guardate che quelli che avete visto qui, nella vita reale avranno due soli sbocchi: o la morte o il carcere. Così diamo un'immagine della realtà completa e non facciamo cose che mi sembrano un po' pelose e un po' ipocrite.”

Vincenzo De Luca (1949) politico italiano

Origine: Da un intervento a Lira Tv; citato in Vincenzo De Luca contro la serie "Gomorra" http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2016/06/03/news/vincenzo-de-luca-contro-la-serie-gomorra-1.13595716, laCittàdiSalerno.it, 3 giugno 2016.

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“Michele Zagaria: Sentite, io sono Michele Zagaria.
Carlo Pascarella: Ah.
Michele Zagaria: Eh. Allora sentimi bene. Io le sto telefonando perchè, perchè le voglio dire, no, che lei non è un giornalista serio.
Carlo Pascarella: Sì ma scusi un attimo ma lei è Michele Zagaria chi?
Michele Zagaria: E lo sai bene, chi scrivi sul giornale no? Che sta in guerra con Antonio Iovine.
Carlo Pascarella: Ma è… ma scusi ma è uno scherzo questo?
Michele Zagaria: No, no. Non è uno scherzo, sono io, personalmente. Io così le faccio le cose perchè io sono una persona seria e lei no. Aspetta un attimo, ti passo pure Antonio Iovine. Va bene? E così ti togli questo pensiero di scrivere sempre stronzate, stronzate… Secondo me un professionista serio. no? Tutte queste stronzate non le scrive. È chiaro? Adesso te lo passo.
Antonio Iovine: Pronto, sono Antonio Iovine. Senta noi non stiamo scherzando perchè ci siamo stufati di fare tutte queste cretinate, no? Noi siamo delle famiglie che… ci rispettiamo da tanti anni. Allora se lei deve scrivere le notizie le scriva serie e scriva le verità. Allora voi fate il vostro mestiere… e noi vi rispettiamo per quello che fate. Purtroppo noi facciamo un altro mestiere e ce lo siamo scelto noi, no? È vero?
Carlo Pascarella: Sì.
Antonio Iovine: Allora, il mestiere che fate voi è quello di scrivere le notizie e siamo d'accordo, però scrivetele come si devono scrivere le notizie, no?
Michele Zagaria: Stai facendo una confusione, no? Che la gente ha paura di salutare sia mio fratello che il fratello di Antonio. Allora qua non stiamo facendo nessuna minaccia e niente. Io sto parlando da persona seria come sta parlando Antonio. Per un professionista serio, secondo me non sei serio scrivendo tutte queste cose che non sono vere.
Carlo Pascarella: Posso sapere una cosa?
Michele Zagaria: Sì.
Carlo Pascarella: Da dove state chiamando?
Michele Zagaria: Noi? Dall'America.
Carlo Pascarella: Eh, hai voglia…
Michele Zagaria: È importante? È importante questo?
Carlo Pascarella: È fondamentale.
Michele Zagaria: Eh… ma per quale motivo?
Carlo Pascarella: Mi occorre una prova per sapere che siete voi!
Michele Zagaria: Sentimi bene, allora io domani ti mando mio fratello con il documento e il fratello di Antonio con il documento e vedi che vanno assieme e tutto questo problema si è chiarito. È chiaro o no? Mo io ti prego un altra cosa: domani mattina, domani mattina, ti raccomando di non scrivere quello che stiamo dicendo. Mi sono spiegato? Allora io ti ho telefonato solo per farti rendere conto che chi ti viene a dire queste stronzate sono stronzate sul vero senso della parola. Basta. Questo, non stiamo minacciando, non… niente. È chiaro questo? Va bene?
Carlo Pascarella: Va bene.
Michele Zagaria: Vuoi la conferma che ti mando mio fratello? O può bastare così?
Carlo Pascarella: Per me basta anche così.
Michele Zagaria: Ti ringrazio assai, assai.
Carlo Pascarella: Ok.
Michele Zagaria: Va bene? Da domani mattina non scrivere più queste stronzate. Io non dico che tu a me e Antonio non devi mettere sul giornale, però devi scrivere le serietà. È chiaro?
Carlo Pascarella: Voi adesso siete liberi?
Michele Zagaria: Perchè tu non lo sai che io sono latitante?”

Michele Zagaria (1958) criminale italiano

Origine: Dall'intercettazione telefonica del novembre 1998; visibile in "Pronto? Sono Michele Zagaria" http://www.serviziopubblico.it/2015/05/pronto-sono-michele-zagaria/, Serviziopubblico.it, 5 maggio 2015.

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“C'è l'Italia finta dei sogni di Berlusconi e dei suoi ministri, fatta di plastica e di set televisivi. C'è anche un'altra Italia, quella vera e reale – l'abbiamo vista oggi per le vie di Roma con le proteste dei disabili e delle loro famiglie, e con le proteste dei terremotati de L'Aquila – abbindolata dal sogno berlusconiano, presa in giro dal governo un attimo dopo aver spento i riflettori dei teatrini di posa tv.”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

Origine: Da "C'è l'Italia Berlusconiana fatta di plastica" http://www.sinistraeliberta.eu/comunicati-stampa/nichi-vendola-c%e2%80%99e-l%e2%80%99italia-berlusconiana-fatta-di-plastica-ma-ci-sono-gli-italiani-in-carne-e-ossa-presi-in-giro-che-non-si-meritano-le-manganellate-ma-esigono-fatti-e-il-poter-manif, SinistraeLibertà.eu, 7 luglio 2010.

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“Certe cose vengono in questo libro [Dalla mia vita] narrate incisivamente; altre in maggior numero vengono taciute. Un'illuminazione retrospettiva fa prevedere le profondità che si nascondono dietro singole parole. Adrienne, che nel suo Libro di tutti i santi ha potuto svelare l'anima dei santi in modo così stupefacente […] era al tempo stesso una persona estremamente riservata. «Faire sans dire» era il motto della famiglia von Speyr, e lei non solo lo citava volentieri, ma soprattutto l'attuava e praticava anche frequentemente. Il suo sguardo era volto a Dio e nessuno ha mai ben saputo con quale coraggio davvero da scavezzacollo ella si è buttata per il suo Signore: nell'offerta di se stessa per gente nota e ignota, o semplicemente a fonds perdu per le necessità di Dio. Tutto ciò era per lei un ovvio dovere di gratitudine. Si sarebbe vergognata di vantarsene minimamente. Possedeva i contrassegni interiori dello spirito aristocratico: l'istinto per ciò che è nobile e puro, ovunque lo trovasse, la disponibilità immediata a ogni specie di servizio, il cuore grande che dà senza calcolo.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Origine: Dall'introduzione a Adrienne von Speyr, Dalla mia vita: autobiografia dell'eta giovanile, traduzione di Guido Sommavilla, Jaca Book, Milano, 1989, p. 10 http://books.google.it/books?id=wJQd2cbpFqMC&pg=PA10. ISBN 88-16-30173-2

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“[Sicilia] La prima volta che sono venuto qui è stato ventidue anni fa. È stata un' esperienza incredibile. Ho visitato tutta l'isola: era bellissima! È difficile tornare nei luoghi d'origine della tua famiglia, dove non sei mai stato. È strano essere qui. Questo è un ritorno alle mie origini.”

John Turturro (1957) attore, regista e sceneggiatore statunitense

Origine: Da http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-db122e96-535f-46a3-8bed-71314f6a9bb5.html, dal film-documentario Prove per una tragedia siciliana (2009).

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“Intanto la duchessa stava continuando la sua requisitoria. I ceti bassi erano pigri, diceva. E Charlotte pensò: "Tu non hai lavorato neanche un giorno in vita tua!". La duchessa imperversava. Aveva saputo che tutti gli operai avevano un ragazzo che portava loro gli arnesi: insomma, un uomo sarà ben in grado di portarsi i propri arnesi, esclamò, mentre un servitore in livrea le reggeva un vassoio d'argento di patate bollite. Sorseggiando il terzo bicchiere di vino dolce, la duchessa dichiarò che gli operai bevevano così tanta birra a mezzogiorno che poi non erano in grado di lavorare nel pomeriggio. "La gente, di questi tempi, vuole stare troppo bene" disse mentre tre servitori e due cameriere ritiravano la terza portata e servivano la quarta. E, senza concedersi pause, rincarò la dose: non era compito del governo fornire sussidi ai poveri, assistenza medica e pensioni. "La povertà incoraggerà le classi più umili a essere frugali, e questo una volta era una virtù" disse alla fine di un pasto che avrebbe potuto sfamare per quindici giorni una famiglia di dieci persone della classe lavoratrice. "La gente deve contare su se stessa" concluse mentre il maggiordomo l'aiutava ad alzarsi da tavola e passare in soggiorno. Charlotte ribolliva di collera repressa. Chi poteva biasimare i rivoluzionari se sparavano a gente come la duchessa?”

Ken Follett (1949) scrittore britannico

da L'uomo di Pietroburgo, Mondadori

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“I ragazzi stanno bene è un film sulla famiglia, su ciò che significa essere una famiglia, su cosa voglia dire avere un rapporto matrimoniale, su come affrontare il distacco dai propri figli. E poi, in ultima analisi, su come ciascuno si crei la propria identità, a prescindere dai genitori.”

Julianne Moore (1960) attrice statunitense

Origine: Citato in Alessandra Venezia, CINEMA Julianne Moore: "Con mia moglie è scoppiata la crisi" http://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2010/cinema-julianne-moore-intervista-30631064632.shtml, Iodonna.it, 23 ottobre 2010.

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“La Sicilia è le mie radici, la famiglia, gli amici, gli affetti e tutto ciò che fa parte della mia vita sentimentale e personale. E quindi c'è un bisogno abbastanza fisico di dover tornare nella mia cultura, di rivivere la leggenda dell'isola da cui è difficile staccarsi. È un modo di tornare a casa, è la mia saudade.”

Eva Riccobono (1983) supermodella e conduttrice televisiva italiana

Origine: Citato in Eva Riccobono La top model con il cuore di palermitana http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/12/04/eva-riccobono-la-top-model-con-il.html, Repubblica.it, 4 dicembre 2011.

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“Felice lo scrittore, il quale, lasciando da parte i caratteri noiosi ed antipatici che lo hanno colpito per il loro banale, triste realismo, si dedica alla descrizione di quelli che rivelano l'alta dignità dell'uomo, e felice colui che dall'immenso turbine delle immagini ogni giorno ricorrenti, ne sceglie solo pochissime ed elette; felice lo scrittore che non ha mai tradito l'elevato tono della propria ispirazione, non si è abbassato dalla sua altezza al livello dei poveri confratelli mortali, si è tutto immerso nelle proprie immagini idealizzate, senza mai toccare la terra, da cui queste sono tanto lontane. Doppiamente invidiabile è la sua splendida sorte: sta in mezzo alle sue splendide creature come nella propria famiglia, e alte e lontane si diffondono le sue parole. Ha offuscato gli occhi degli uomini con fumi inebrianti, li ha meravigliosamente lusingati, celando le tristezze della vita e mostrando loro bellissimo l'uomo. Tutti, applaudendo, lo seguono e corrono dietro il suo carro trionfale. Lo dicono un grande universale poeta, che s'innanza sugli altri geni del mondo, come l'aquila al di sopra degli altri uccelli. Soltanto a sentirne il nome, palpitano i giovani ardenti cuori; lacrime gli rispondono, brillano negli occhi di tutti… Non v'è chi l'uguagli nella sua forza: egli è un dio! Ma non è questo il destino, ben diversa è la sorte dello scrittore, che osa far venire alla superficie quando sta sempre bene in vista, ma che gli occhi indifferenti non vedono, che osa smuovere la terribile melma delle piccinerie che sviano la nostra vita, che penetra nella profondità delle nature fredde, volgari e meschine, di cui brulica il nostro cammino sulla terra, a volte amaro e tedioso; guai allo scrittore che osa, con la potenza del suo scalpello implacabile, rappresentarle in preciso rilievo, agli occhi di tutti! Egli non raccoglie gli applausi del popolo, non scorge lacrime di riconoscenza, non conosce l'unanime plauso degli animi commossi; non gli vola incontro la fanciulla sedicenne, col cervello acceso, colma di eroico entusiasmo; a lui non è dato obliarsi nel dolce incantesimo dei suoni da lui stesso evocati; né può sfuggire al giudizio dei contemporanei, al giudizio ipocritamente insensibile dei contemporanei, un giudizio che dirà di nessun conto e degne di disprezzo le creature da lui vagheggiate, gli assegnerà un posto disprezzato tra gli scrittori che offendono l'umanità, attribuirà a lui le peculiarità dei personaggi che ha descritto, gli negherà il cuore, l'anima e la divina fiamma dell'ingegno, poiché il giudizio dei contemporanei non riconosce come siano egualmente belle le lenti che guardano il sole e quelle che ci mostrano i movimenti degli insetti invisibili; il giudizio dei contemporanei non riconosce che occorre una eccezionale profondità dello spirito per illuminare un quadro che ritrae il lato spregevole della vita e trasformarlo nella perla dell'opera d'arte: il giudizio dei contemporanei non riconosce che l'altisonante riso dell'entusiasmo è degno di stare a fianco agli elevati moti lirici e che un abisso si apre fra questo riso ed i contorcimenti di un pagliaccio da fiera! Non riconosce tutto questo, il giudizio dei contemporanei, e tutto volge a rimprovero e beffa dello scrittore misconosciuto: senza trovare partecipazione, rispondenza, simpatia, come un viandante che non abbia famiglia, egli resta solo sulla strada. Duro è il suo cammino e ben amara la sua solitudine.”

VII; 2003, pp. 146-147
Le anime morte, Parte prima

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“[Sull'adozione da parte di coppie dello stesso sesso] Piuttosto diversa si presenta la questione delle adozioni, e non solo perché coinvolgono una creatura impotente a decidere circa una scelta non pacifica. Già le rivolte edipiche, infatti, sono frequenti nelle famiglie con un babbo solo. Ove ce ne siano due, potrebbe raddoppiarsi anche l'Edipo?”

Alberto Arbasino (1930) scrittore, saggista e giornalista italiano

Origine: Da Matrimoni gay troppo froufrou http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/23/matrimoni-gay-troppo-froufrou.html, la Repubblica, 23 gennaio 1996.

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“Status sociale, cultura, ricchezza, persino salute: il contrario stesso di tutto questo in Marie-Bernarde Soubirous, detta Bernadette, quattordicenne (ma con lo sviluppo di una decenne, secondo i medici che la visitarono, e non ancora donna, a causa dell'alimentazione insufficiente); asmatica; sofferente di stomaco; chiusa nel suo silenzio di timida e di introversa; analfabeta e considerata da qualche suo parente stesso incapace di imparare alcunché; incolta anche in materia religiosa, tanto da ignorare persino il mistero della Trinità; figlia della famiglia più miserabile della città; residente nella cella della prigione comunale, sgomberata dalle autorità perché considerata insalubre per gli stessi detenuti; con il padre non solo fallito e con la fama – seppure abusiva – di fannullone e di beone, ma con anche alle spalle un soggiorno in prigione per un sospetto di furto: rilasciato dopo nove giorni, si lasciò cadere l'accusa tanto era inconsistente, ma senza procedere ad alcun giudizio, così da lasciargli addosso un sospetto infamante.
Rendiamocene conto: in tutto questo, solo gli occhi della fede possono scorgere una misteriosa conformità al Vangelo e, dunque, le stigmate della verità. Solo l'adesione a una prospettiva rovesciata rispetto agli «occhi della carne» può far sentire gli echi del Magnificat intonato da Colei di cui Bernadette Soubirous fu testimone: «…ha guardato l'umiltà della sua serva […]; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati; ha rimandato i ricchi a mani vuote…»”

Lc 1, 48 e 51 ss.
Origine: Ipotesi su Maria, p. 92

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“Stare alla Juventus è come fare parte di una famiglia, e lo si vede soprattutto in campo da come si lotta per la squadra. Non ho mai visto nessuno tirarsi indietro, c'è coesione anche al di fuori del campo.”

Juan Cuadrado (1988) calciatore colombiano

Origine: Da un'intervista a Juventus TV; citato in Cuadrado innamorato della Juventus: "Una grande famiglia, Allegri ci sta guidando benissimo" http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2016/04/15/22433232/cuadrado-innamorato-della-juventus-una-grande-famiglia, Goal.com, 15 aprile 2016.

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“Non sono contro la famiglia, ma contro l'istinto gregale dell'obbedienza, tramandato per eredità. Sono contro la costruzione di una coscienza morale per opera delle famiglie, contro questo imporre la loro vita sui figli, quasi un bisogno di dilatare se stessi investendoli.”

Isabella Santacroce (1970) scrittrice italiana

Origine: Dall'intervista di Elisabetta Corsini, V. M. 18: intervista a Isabella Santacroce http://www.girodivite.it/V-M-18-intervista-a-Isabella.html, Girodivite.it, 18 luglio 2007.

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“Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perché fanno parte di un'unione e non di una famiglia servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Naturalmente quando parlo di persone mi riferisco a tutti.”

Gianfranco Fini (1952) politico italiano

Origine: Citato in Fini: "Una legge per coppie di fatto e gay" http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=144690, Il Giornale, 27 dicembre 2006.

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“Vengo da una famiglia senza il talento del canto, ma in qualche modo ho ereditato qualcosa, e in realtà non sono così male.”

Michelle Pfeiffer (1958) attrice statunitense

da un' intervista su MichellePfeiffer.org http://www.michellepfeiffer.org/interview.php

“Quando entro a San Siro ancora non realizzo bene quello che sta succedendo. Sono delle emozioni fortissime che non si riescono a raccontare. Durante il viaggio penso sempre alla mia famiglia, a quando giocavo con mio fratello e mia sorella: era un divertimento allora, e lo è ancora adesso.”

Manuel Locatelli (1998) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista rilasciata a Milan Tv, citato in Locatelli a Milan Tv: "Vi racconto il mio primo derby" http://www.spaziomilan.it/2016/11/locatelli-milan-tv-vi-racconto-mio-primo-derby/, SpazioMilan.it, 18 novembre 2016.

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“Transparent è un capolavoro. È un romanzo borghese con implicazioni universali in forma di serie tv. Parla di identità sessuale ed egoismi personali. Di inevitabilità della famiglia e di liti immobiliari e di segreti. […] E nessuno, in Transparent, è un personaggio monoblocco. L'identità sessuale viene raccontata come un processo fluido, in continua definizione.”

Maria Laura Rodotà (1961) giornalista italiana

Origine: Da La transizione di un papà-mamma https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2015/agosto/11/transizione_papa_mamma_co_0_20150811_8c0a1ffc-3fea-11e5-bc64-1b8ccfa70b1d.shtml, Corriere della Sera, 11 agosto 2015, pagina 23.

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“Icardi non è della famiglia del calcio.”

Diego Armando Maradona (1960) allenatore di calcio e calciatore argentino

Con data
Origine: Da un'intervista dopo la Partita della pace, 1 settembre 2014; citato in Alessio D'Urso e Gaetano Imparato, Il Papa a Maradona: "Ti aspettavo". Diego show con Baggio, poi si infuria: "Icardi non doveva giocare" http://www.gazzetta.it/Calcio/01-09-2014/calcio-partita-pace-baggio-dinho-eto-o-campo-il-papa-90323482706.shtml, Gazzetta.it, 1 settembre 2014.

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“Posso dire solo una cosa io non andrò mai a fare la guerra là dove vive la mia famiglia e sono sepolti i miei genitori. Voglio la pace.”

Oleksandr Zavarov (1961) allenatore di calcio e ex calciatore sovietico

Origine: Frase pronunciata dopo essere stato richamato alle armi durante il conflitto russo-ucraino.
Origine: Citato in Zavarov dice no a Kiev, basta con guerra http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2015/02/16/zavarov-dice-no-a-kiev-basta-con-guerra_29f4cfc8-418d-4885-ac9a-8bae91218a5e.html, Ansa.it, 16 febbraio 2015.

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“La classica famiglia all'italiana: quella costituita da un babbo, da un altro babbo, un ovulo norvegese, lo spermatozoo canadese e una clinica californiana.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 4 marzo 2016
Imitazioni, Nichi Vendola
Origine: Visibile al minuto 00:40:30 di Crozza nel Paese delle Meraviglie - Puntata 04/03/2016 https://www.youtube.com/watch?v=2O6HJa3FEP8, YouTube.com, 6 marzo 2016.

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