Frasi su giorno
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“Fratelli! Vogliamo di più dal vostro lavoro. Vogliamo da voi il lavoro e la perfezione. Vogliamo da voi lavoro continuo. Ogni giorno dev'essere impiegato per accumulare benefici per questa patria e il suo popolo.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Brothers! We want from you more work. We want from you work and perfection. We want from you continuous work. Every day must be utilized to accumulate benefits for this homeland and this people.
Principles of 14th July revolution
Variante: Fratelli! Vogliamo di più dal vostro lavoro. Vogliamo da voi il lavoro e la perfezione. Vogliamo da voi lavoro continuo. Ogni giorno dev'essere impiegato per accumulare benefici per questa patria e il suo popolo.

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“Fratelli! Sono finiti i giorni in cui i lavoratori e i contadini soffrivano in amarezza. Li proteggiamo tutti, e anch'io sono sotto la protezione. Siamo tutti sotto la protezione del popolo. Fatichiamo per il popolo e deriviamo la nostra forza da esso.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Principles of 14th July revolution
Variante: Fratelli! Sono finiti i giorni in cui i lavoratori e i contadini soffrivano in amarezza. Li proteggiamo tutti, e anch'io sono sotto la protezzione. Siamo tutti sotto la protezzione del popolo. Fatichiamo per il popolo e deriviamo la nostra forza da esso.

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“[…] Egli fu per il suo tempo quello che lo psicanalista è per il nostro: a suo modo non denunciava anche lui «il disagio della civiltà»? (In tutte le epoche confuse e raffinate, un Freud tenta di alleggerire le anime). Più che con Socrate, è con Epicuro che la filosofia scivolò verso la terapeutica. Guarire e soprattutto guarirsi, questa era la sua ambizione: benché volesse liberare gli uomini dalla paura della morte e da quella degli dèi, provava egli stesso sia l'una che l'altra. L'atarassia di cui si fregiava non costituiva la sua esperienza ordinaria: la sua «sensibilità» era notoria. Quanto al disprezzo per le scienze, disprezzo che gli è stato in seguito rimproverato, sappiamo come sovente sia proprio dei «cuori feriti». Questo teorico della felicità era un malato: vomitava, a quanto pare, due volte al giorno. In mezzo a quali miserie doveva dibattersi per aver tanto odiato i «turbamenti dell'anima»! Quel poco di serenità che riuscì a conquistare, senza dubbio la riservò ai suoi discepoli, i quali, riconoscenti e ingenui, gli crearono una reputazione da saggio. Siccome le nostre illusioni sono ben più deboli di quelle dei suoi contemporanei, intravediamo agevolmente il rovescio del suo Giardino…”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

La tentazione di esistere
Variante: [... ] Egli fu per il suo tempo quello che lo psicanalista è per il nostro: a suo modo non denunciava anche lui « il disagio della civiltà»? (In tutte le epoche confuse e raffinate, un Freud tenta di alleggerire le anime). Più che con Socrate, è con Epicuro che la filosofia scivolò verso la terapeutica. Guarire e soprattutto guarirsi, questa era la sua ambizione: benché volesse liberare gli uomini dalla paura della morte e da quella degli dèi, provava egli stesso sia l'una che l'altra. L'atarassia di cui si fregiava non costituiva la sua esperienza ordinaria: la sua «sensibilità» era notoria. Quanto al disprezzo per le scienze, disprezzo che gli è stato in seguito rimproverato, sappiamo come sovente sia proprio dei «cuori feriti». Questo teorico della felicità era un malato: vomitava, a quanto pare, due volte al giorno. In mezzo a quali miserie doveva dibattersi per aver tanto odiato i «turbamenti dell'anima»! Quel poco di serenità che riuscì a conquistare, senza dubbio la riservò ai suoi discepoli, i quali, riconoscenti e ingenui, gli crearono una reputazione da saggio. Siccome le nostre illusioni sono ben più deboli di quelle dei suoi contemporanei, intravediamo agevolmente il rovescio del suo Giardino...

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“Viaggiare sulle strade d'Etiopia è duro e spesso pericoloso. Nella stagione secca, la macchina slitta sul pietrisco degli stretti percorsi scavati nelle pareti di montagne a picco, lungo precipizi profondi centinaia di metri. Nella stagione delle piogge, le strade di montagna vengono addirittura chiuse, mentre quelle di pianura si trasformano in acquitrini melmosi dove si rischia di restare impantanati per giorni e giorni.”

Variante: Viaggiare sulle strade d'Etiopia è duro e spesso pericoloso. Nella stagione secca, la macchina slitta sul pietrisco degli stretti percorsi scavati nelle pareti di montagne a picco, lungo precipizi profondi centinaia di metri. Nella stagione delle piogge, le strade di montagna vengono addirittura chiuse, mentre quelle di pianura si trasformano in acquitrini melmosi dove si rischia di restare impantanati per giorni e giorni. (p. 117)
Origine: Ebano, p. 117

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“Bonimba lo devo a Brera. A San Siro gli ho chiesto perché. Perché hai il culo basso e quando corri mi ricordi Bagonghi, nano da circo. Ho incassato guardandolo come per fargli capire che coi miei 176 centimetri ero più alto di lui. Poi Brera scrisse sul Giorno, più o meno: è inutile che Bonimba mi guardi dall'alto in basso, nano l'ho battezzato e nano resta. Un nano gigante, però.”

Roberto Boninsegna (1943) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Variante: Bonimba lo devo a Brera. A San Siro gli ho chiesto perché. Perché hai il culo basso e quando corri mi ricordi Bagonghi, nano da circo. Ho incassato guardandolo come per fargli capire che coi miei 176 centimetri ero più alto di lui. Poi Brera scrisse sul Giorno, più o meno: è inutile che Bonimba mi guardi dall' alto in basso, nano l'ho battezzato e nano resta. Un nano gigante, però.

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“Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.
Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!”

Antonino Anile (1869–1943) anatomista, letterato e politico italiano

Bellezza e verità delle cose
Origine: Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.

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“La notte prima di un giorno.”

Talete (-624–-547 a.C.) filosofo greco antico
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“Verrà un giorno in cui l'idea che per nutrirsi gli uomini del passato allevavano e massacravano degli esseri viventi, mettendo in mostra nelle vetrine le loro carni dilaniate, ispirerà senza dubbio la stessa repulsione provata dai viaggiatori del XVII e XVIII secolo nei confronti dei pasti cannibalici dei selvaggi americani, africani, o dell'Oceania.”

Claude Lévi-Strauss (1908–2009) antropologo e etnologo francese

Origine: Da La leçon de sagesse des vaches folles, 2001; citato in Matthieu Ricard, Sei un animale!, traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 77. ISBN 978-88-200-6028-2

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“Il nostro intero popolo, il nostro Esercito Rivoluzionario, tutti i nostri quadri e i nostri soldati vivono in un sistema collettivo attraverso un sistema d'appoggio comunale, che viene migliorato giorno dopo giorno. Questo è un passo vittorioso verso la soluzione delle contraddizioni tra le città e la campagna, tra gli operai e i contadini, tra i lavoratori manuali e intellettuali, tra i quadri e le masse, tra l'infrastruttura economica e la sovrastruttura.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Variante: Il nostro popolo intero, il nostro Esercito Rivoluzionario, tutti i nostri quadri e i nostri soldati vivono in un sistema collettivo attraverso un sistema d'appoggio comunale, che si migliora giorno dopo giorno. Questo è un passo vittorioso verso la soluzione delle contraddizioni tra le città e la campagna, tra gli operai e i contadini, tra i lavoratori manuali e gli intelettuali, tra i quadri e le masse, tra l'infrastruttura economica e la superstruttura.

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“Menghistu lavorava giorno e notte. I beni materiali non gli interessavano, voleva solo il potere assoluto. Gli bastava regnare.”

Variante: Menghistu lavorava giorno e notte. I beni materiali non gli interessavano, voleva solo il potere assoluto. Gli bastava regnare.
Origine: Ebano, p. 193

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“Non deludere Madre Natura | che l'aspetta in quel Giorno – | essere un Fiore, è profonda | Responsabilità.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

J1058 – F1038, vv. 13-16
Lettere

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“[Su Theresa May] Un disastro, totalmente inadeguata, ridicola sulla sicurezza. La sua credibilità è distrutta, ma chi le crede più? Ha i giorni contati.”

Irvine Welsh (1958) scrittore scozzese

Origine: Dall'intervista di Anonello Guerrera, La rabbia di Irvine Welsh: "Ci ha portato al caos, Theresa May ha i giorni contati" http://www.repubblica.it/esteri/2017/06/12/news/la_rabbia_di_irvine_welsh_ci_ha_portato_al_caos_theresa_ha_i_giorni_contati_-167936090/, Repubblica.it, 12 giugno 2017.

“Il mio rapporto con Mina? Tutto comincia per caso e con una lite. Siamo nel 1967, io lavoro in pubblicità, come regista di Caroselli, e lei (che aveva esordito sui teleschermi otto anni prima) è già una star televisiva resa familiare da programmi come Il Musichiere e Studio Uno. La Barilla punta su di lei per lanciare una pasta. A Roma mi colpiscono le sue mani, lunghe e affusolate, che muove in modo particolare, tutto suo. Allora invento lo spot in cui Mina accarezza lentamente i rigatoni. Passano pochi secondi e litighiamo. Per una divergenza su un’inquadratura. Io le chiedevo di camminare sul tapis roulant e alzare un braccio. “Perché, di grazia, dovrei fare questo?”, domanda lei ironica. “Di grazia”, replico io, “sta a significare come se lei portasse un piatto di spaghetti a tavola”. Mina si indispettisce: “Preferisco il suo predecessore. Era un vero signore”. “Forse con le vere signore”, replico stizzito. Insomma la ragazza si rivela, oltre che sexy, anche di temperamento forte. Fanno da pacieri Antonello Falqui e l’agente di Mina, Elio Gigante, che era stato mio amico d’infanzia. Qualche giorno dopo lei mi telefona per invitarmi a casa sua in via Emanuele Filiberto a Milano. Ci arrivo con una rosa. Così comincia la nostra amicizia.”

Paolo Limiti (1940–2017) paroliere, conduttore televisivo e produttore televisivo italiano

dall'intervista di Salvatore Giannella [//www.giannellachannel.info/2017/07/05/quando-paolo-limiti-mi-racconto-mina-e-febbre-del-sabato-sera/ "Quando Paolo Limiti mi raccontò Mina e la febbre del sabato sera"] per "I nomi di Oggi", 2009

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“Ahimè, quel Natale era solo una festa domestica, una festa di dolciumi e balocchi. Perché gli adulti non cambiavano i loro cuori d'ogni giorno, non si abbandonavano all'estasi? Dov'era l'estasi?”

David Herbert Lawrence (1885–1930) scrittore, poeta e drammaturgo britannico

da The Rainbow
Origine: Citato in Mario Praz, ‪Fiori freschi, ‬Garzanti, Milano, 1982, p. 62.

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“Sulla zebra è rimasta l'ombra della gabbia che la portò sulla terra il primo giorno della creazione.”

Ramón Gómez De La Serna (1888–1963) scrittore e aforista spagnolo

Origine: Mille e una greguería, Greguería‎s‎, p. 65

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“Un giorno Scopigno mi dice: siamo pochi e gli unici ad avere mercato siete tu e Gigi [Riva]. Lui non si vuole muovere, e tu? Io qui ci sto benone, ma se mi date via accetto solo l'Inter. Affare fatto. Arrivano in cambio Domenghini, Gori e Poli più ottocento milioni, mica poco. E senza di me il Cagliari vince il suo primo scudetto. Io il primo con l'Inter, l'anno dopo, quando mi ero trasformato in prima punta.”

Roberto Boninsegna (1943) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Variante: Un giorno Scopigno mi dice: siamo pochi e gli unici ad avere mercato siete tu e Gigi. Lui non si vuole muovere, e tu? Io qui ci sto benone, ma se mi date via accetto solo l'Inter. Affare fatto. Arrivano in cambio Domenghini, Gori e Poli più ottocento milioni, mica poco. E senza di me il Cagliari vince il suo primo scudetto. Io il primo con l'Inter, l'anno dopo, quando mi ero trasformato in prima punta.

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“Guardate lo schermo del vostro televisore. Si ha la violenza ogni giorno. In ogni paese ci si trova persone crudeli che amano le stragi, e Pol Pot incoraggiò queste persone a uccidere.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

Variante: Guardate lo schermo del vostro televisore. Si ha la violenza ogni giorno. In ogni paese si possono trovare persone crudeli che amano la violenza, che amano le uccisioni. E Pol Pot incoraggiò queste persone a uccidere.

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“Fratelli! Sono finiti i giorni in cui i lavoratori e i contadini soffrivano aspramente. Li proteggiamo tutti, e anch'io sono protetto. Siamo tutti sotto la protezione del popolo. Lavoriamo per il popolo e traiamo forza da esso.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Brothers! The days have gone when the workers and the toilers used to suffer bitterly. We protect all of the them. And I am under the protection. All of us are under the protection of the people, we work for the people and derive strength from them.
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“Nella loro aggressione contro Kampuchea, sin dalla fine del 1977 fino ad oggi, il nemico vietnamita ha sofferto perdite pesanti. La sua strategia di «attacco a fulmine, vittoria a fulmine», adoperata per prendere possesso di Kampuchea, ha sofferto la sconfitta totale, e probabilmente è stato costretto ad adoperare la strategia della lotta prolungata, che è molto sfavorevole per gli aggressori, chiunque siano. Quindi, la loro sinistra strategia espansionistica per inghiottire Kampuchea ha fallito, ed è stata smascherata in pieno giorno. Lo stesso vale per la loro strategia della «Federazione indocinese», la loro strategia d'espansione in Asia e in Asia sudorientale, e il loro ruolo come pedoni degli espansionisti internazionali sovietici nell'Asia sudorientale.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: Nella sua aggressione contro la Kampuchea, sin dalla fine del 1977 fino ad oggi, il nemico vietnamita ha subito pesanti sconfitte. La sua strategia di «attacco lampo, vittoria lampo», volta a prendere possesso della Kampuchea, ha subito la sconfitta totale, e probabilmente è stato costretto ad adoperare la strategia della «lotta prolungata», che è la più sfavorevole per gli aggressori, chiunque essi siano. Quindi, la loro sinistra strategia espansionistica intesa ad inghiottire la Kampuchea ha fallito, ed è stata smascherata alla luce del sole. Lo stesso vale per la loro strategia della «Federazione indocinese», la loro strategia d'espansione in Asia e in Asia sudorientale, e il loro ruolo come pedina degli espansionisti internazionali sovietici nell'Asia sudorientale.

“Credo che ci siano poche città vivaci teatralmente come Palermo e questo è riconosciuto a livello nazionale, tanto che i nostri spettacoli girano da Bologna a Milano. Nei fatti siamo un Teatro nazionale, pur non avendone il budget, dopodiché le imperfezioni restano e io ci faccio i conti tutti giorni.”

Roberto Alajmo (1959) scrittore italiano

Origine: Citato in Mario Di Caro, Palermo marchio da esportazione grazie a editori, registi e scrittori http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/02/02/palermo-marchio-da-esportazione-grazie-a-scrittoriPalermo02.html, la Repubblica, 2 febbraio 2017, p. 2.

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“Due giorni dopo fu ricoverato al manicomio di Bellevue per aver fatto un'improvvisa capriola all'indietro nel mezzo di una conversazione con Stravinsky.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Effetti collaterali (Side Effects), In ricordo di Needleman

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“Regola numero uno: cambia posto ogni giorno.”

Personal

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“Rovine inseguono i ricordi, | ma io voglio vivere il presente senza fine. | Il giorno davanti a cui fugga questa notte. | Voglio lontananze d'azzurro per me.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Lontananze d'Azzurro, n. 6
Ferro Battuto

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“[Su Carla Bruni] Da sempre simpatica come un'invasione di cavallette nel giorno del tuo matrimonio, la Bruni ci ha già deliziato con le sue canzoncine profonde come quelle di Katia Svizzero. Adesso in tv esegue due brani, accompagnandosi alla chitarra come una Joan Baez più avezza ai salons de beauté che ai campus universitari. Ha una vocina che sembra una fuga di gas. Precisa che i ricavati delle vendite andranno tutti in beneficienza. Ma la vera opera di bene sarebbe smettere di cantare.”

Tommaso Labranca (1962–2016) scrittore, autore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Carlà, 05/2009
Collateral
Variante: [... ] Da sempre simpatica come un’invasione di cavallette nel giorno del tuo matrimonio, la Bruni ci ha già deliziato con le sue canzoncine profonde come quelle di Katia Svizzero. Adesso in tv esegue due brani, accompagnandosi alla chitarra come una Joan Baez più avezza ai salons de beauté che ai campus universitari. Ha una vocina che sembra una fuga di gas. Precisa che i ricavati delle vendite andranno tutti in beneficienza. Ma la vera opera di bene sarebbe smettere di cantare. (Carlà)

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“La ricchezza del paese fu rapinata e sprecata nell'interesse dell'imperialismo e dello straniero. In effetti, tutto in questo paese fu sfruttato a vantaggio dello straniero. Il figlio del popolo viveva in condizioni di vita miserevoli. Fu umiliato ed insultato. Se fossimo stati pazienti per un po', sarebbe stato solo per l'esplosione più grande: in un solo giorno, il popolo esplose insieme all'Esercito, e distrusse gli idoli che seguivano gli stranieri.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

The wealth of the country was robbed and wasted in the interest of imperialism and the foreigner. In fact, everything in this country was exploited for the foreigner. The son of the people was living in miserable conditions. He was humiliated and insulted. Had we been patient for a time, it would have only been for the greatest explosion, as our people exploded with the Army in one day and destroyed the idols who were following the foreigners.
The historical extempore speech at the Reserve Officers' College

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“Dobbiamo contestualizzare il mio processo, quel '92, l'abbattimento di quel sistema di Stato, di governo. Bisogna tenere conto delle invidie nella mia amministrazione, delle aspirazioni di carriera, del senso di rivalsa nei miei confronti. Il colpo di genio che hanno avuto quelli che mi hanno inquisito è stato tenermi 31 mesi e 7 giorni in regime di carcere preventivo, limitando le mie possibilità di difesa e determinando nell'opinione pubblica la convinzione che, se ero stato incarcerato, qualcosa dovevo avere pur fatto. Tanti imputati di concorso esterno aspettano liberi il processo. Io invece dovevo stare dentro, unico detenuto come Rudolf Hess a Spandau, a oltre 60 anni senza nemmeno un water decente perché in cella c'era il bagno alla turca. E non mi sono mai lamentato, e non ho mai chiesto niente, non mi facevo nemmeno portare cibo da casa. Perché non sono state prese in considerazione le testimonianze di 142 uomini delle istituzioni? Cinque capi della Polizia, direttori del Sisde, prefetti, questori, generali della Guardia di Finanza. E poi i tanti miei colleghi che sono venuti a testimoniare per me, quelli che lavoravano con me giorno e notte. Erano testimoni della verità dei fatti e li hanno disprezzati.”

Bruno Contrada (1931) poliziotto italiano

Origine: da Ma ora tocca all'Italia darmi l'assoluzione http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ora-tocca-allitalia-darmi-lassoluzione-1116625.html, Il Giornale, 15 aprile 2015