Frasi su malattia
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“Venni chiamato ad Asheville (Carolina del Nord) per visitare un giovane alla stadio terminale. Lo trovai in uno stato di consunzione quasi scheletrica, benché da diversi mesi mangiasse sei volte al giorno, così come prescritto da un medico provetto. Le eruttazioni intestinali erano frequenti e rumorose; l'espettorato era di circa sei once ogni 24 ore.
Fu prescritto un digiuno e al terzo giorno venne vomitata una massa di cibo non digerito. Allorché lo stomaco e l'intestino vennero liberati, ci fu un sollievo generale e la tosse venne così a diminuire, fino ad arrivare a un'oncia di espettorato ogni 24 ore.
Dopo una settimana di digiuno il giovane paziente provò un desiderio naturale per il cibo e d'ora in poi godette di assenza di malessere gastroenterico, mangiando qualsiasi cosa desiderasse, vivendo perciò meno disagiatamente. Infine, con labbra bisbiglianti mi ha dettato le sue ultime volontà, riguardo a una grande proprietà, facendo segni allorché non riusciva ormai più ad aprire bocca e la sua vita finì così come una candela in consunzione.
Le sue sofferenze per mesi erano quasi tutte dovute alla massa di cibo in stato di decomposizione. Lo vide chiaramente, lo diceva spesso, che il suo era un caso di inanizione per sovralimentazione. La natura infine soccombette, in quanto non fu capace di trattare appropriatamente la malattia, l'indigestione, ma lottò valorosamente fino a che il corpo non ne venne pressoché assorbito.”

Edward Hooker Dewey (1837–1904) medico statunitense

traduzione propria da The No-Breakfast Plan and the Fasting-Cure, pagg. 46-47

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“La cortesia della signora Schwabe aveva messo a mia disposizione un appartamento nell'ex-Collegio medico, ove essa ha stabilito lo stupendo "Giardino di Infanzia", di cui più tardi parleremo. Nelle "Lettere Meridionali", una delle pagine che mi occupò di maggior pensiero fu la descrizione delle grotte delle spagare. Il lettore si ricorderà che l'autore descrive queste grotte, ove vivevano o morivano venti o trenta famiglie, e da dove la Scwhabe ha sottratto a morte certa una madre con cinque bimbi, affamati, nudi, orribili insetti schifosi. E questa madre doveva, la notte, vegliare costantemente, perché i topi non cibassero la carne delle sue creature. La vista delle quattro figlie di costei, ora sane, robuste, allegre e studiose, e l'udir da capo dalle maestre di quella scuola descrivere, quali testimoni oculari, lo stato in cui esse furono trasportate a quell'ospitale asilo (trasportate, mi piace di ricordare, in carrozza e in braccio da quella nobile tedesca che non indietreggiò davanti alla nausea e al pericolo di malattia contagiosa, perché il tifo regnava nella grotta), destava sempre più il mio desiderio di visitare il luogo, da cui furono tolte. Accompagnata da un amico e da un delegato di Pubblica Sicurezza, andai dunque al quartiere di Monte Calvario al di sopra dei giardini di Santa Lucia al Monte n. 3”

Jessie White (1832–1906) patriota, scrittrice e filantropa inglese

cap. 2, p. 27
La miseria in Napoli

“Pol legnoverde Espargaró”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Soprannome dato quando a Pol Espargaró venne una malattia al braccio chiamata legnoverde; da allora fu sempre chiamato così

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“Ricordati che il miglior medico è la natura: guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi.”

Galeno (129–216) medico greco antico

Origine: Citato in Valentina Beggio, Cosa raccontano i cristalli e come usarli, Giunti Editore, Firenze, 2001, p. 7 http://books.google.it/books?id=mRXgAERXAE0C&pg=PA7. ISBN 88-440-2138-2

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“La malattia è causata da una "carenza di forza"”

Isaac Jennings (1788–1874) medico statunitense

vale a dire: energia vitale
Origine: La vera causa delle malattie, 02-03-2011 http://www.promiseland.it/2009/02/03/la-vera-causa-delle-malattie/,

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“La vita è tutto: serio e faceto, risate e malattia, banalità e lacrime.”

Barbara d'Urso (1957) conduttrice televisiva e attrice italiana

Grazia, 5 ottobre 2009
Citazioni di Barbara d'Urso

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“Dio: una malattia dalla quale ci si crede guariti perché non ne muore più nessuno.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

L'inconveniente di essere nati

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“Il desiderio somiglia a una malattia dalla quale non si vorrebbe guarire.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

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“R: Auguro e adesso scandalizzerò tutti, la vittoria di Berlusconi, perché Berlusconi è una di quella malattie che si curano con il vaccino. Ecco, l'Italia per guarire da Berlusconi, ha bisogno di una bella iniezione del vaccino di Berlusconi.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Il Fatto; 29 marzo 2001
Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Con Indro Montanelli

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“In Pif c'è un po' dello spirito buonista, dell'atteggiamento ex equo solidale di Mtv, ma la sua indagine sulle malattie mentali è curiosa, piacevole, intelligente. Pif ribadisce un concetto fondamentale: nel racconto l'importante è il punto di vista e ogni punto di vista rappresenta anche una scelta morale.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Pif, con intelligenza tra i malati mentali https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/dicembre/05/Pif_con_intelligenza_tra_malati_co_9_081205114.shtml, Corriere della Sera, 5 dicembre 2008, p. 61.

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“La depressione è una malattia democratica: colpisce tutti.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Citato nel programma televisivo Ippocrate, Rai News, 13 giugno 2010.

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“In questa società ci sono certe regole, certi pregiudizi e tutto quello che non vi si adatta sembra anormale, un delitto o una malattia.”

Mario Vargas Llosa (1936) scrittore, giornalista e politico peruviano

Origine: Storia di Mayta, p. 196

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“Le droghe stanno distruggendo la nostra società, generando crimine, diffondendo malattie come l'AIDS, e uccidendo la nostra gioventù e il nostro futuro.”

Kofi Annan (1938–2018) 7º segretario generale delle Nazioni Unite

Kofi Annan, citato in Young People and Drugs, Awake! magazine, Jehovah's Witnesses, 8 april 2003

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“Il comico Beppe Grillo ha dato vita al consueto paradosso di chi dice di voler fare "antipolitica". In realtà il suo è stato un riuscito rito liberatorio, versione civilizzata di quelli celebrati presso certe tribù primitive dove lo stregone che aveva sbagliato o abusato veniva linciato dai suoi ex fedeli e, in qualche caso, mangiato. Grillo ha colto l'ondata di risentimento che c'è nel paese mettendo a bollire in un unico calderone richieste sacrosante e altre di chiaro sapore qualunquistico. È vero che grida vendetta vedere in parlamento dei condannati a pene definitive. Ma prendersela in blocco con le case degli onorevoli è invece demagogia; nel mucchio ci sono autentiche situazioni di privilegio accanto ad altre legittime che risalgono a decenni fa. Attaccare in blocco i partiti è una sciocchezza. I partiti sono stati i tiranti, i tendini di un paese molto diviso, spesso hanno garantito loro, in mancanza d'altro, una riconoscibilità nazionale. Non i partiti in sé ma la loro degenerazione, la loro trasformazione in macchine elettorali o di sottogoverno, è la malattia politica da curare; così come la presa soffocante d'una politica degenerate sulla vita di singoli cittadini e delle loro imprese. Il guaio per Grillo, e per tutti noi, è che quando s'è consumato il rito liberatorio, dopo aver ucciso lo stregone o avergli gridato in piazza un vituperio, l'antipolitica non conta più niente e non porta a niente. L'antipolitica raccoglie un sintomo, lo interpreta, lo potenzia ma non ha nessuna terapia da proporre. Fino a quando non diventa essa stessa politica. È questo il paradosso.”

Corrado Augias (1935) giornalista italiano

da la Repubblica dell'11 settembre 2007

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“Non fuggire i malati di malattie ripugnanti perché anche tu sei rivestito di carne.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – prima collezione

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“All'ospedale tutti diventano poveri. Perché sono padroni solo della malattia che si portano addosso.”

Ascanio Celestini (1972) attore teatrale, regista cinematografico e scrittore italiano

Origine: Lotta di classe, p. 213

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“La malattia mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce.”

Silvia Montefoschi (1926–2011) medico, biologo e psicoanalista italiana

Opere. Vol. 1: Il senso della psicoanalisi. Da Freud a Jung e oltre.

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