Frasi su malattia
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“Mancanza di denari, malattia senza pari.”

libro II, cap. XVI
Gargantua e Pantagruele

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“Quando conosciamo la nostra malattia morale, dobbiamo curare l'anima come si cura un braccio o una gamba.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Pensieri morali

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“L'amore è una malattia dell'immaginazione.”

Maksim Gor'kij (1868–1936) scrittore e drammaturgo russo

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Racconto di un amore non corrisposto

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“L'unica malattia che potei concludere di non avere era il ginocchio della lavandaia.”

Jerome Klapka Jerome (1859–1927) scrittore e giornalista britannico

da Tre uomini in barca (per tacere del cane)

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“L'idea dell'eternità è una malattia dello spirito.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

Origine: Citato in Maksim Gorkij, Racconto di un amore non corrisposto, traduzione di Erme Cadei, Fratelli Treves Editori, 1928.

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“[Riferito alla gotta] L'urina densa poi con sedimento bianco, dà indizio soffrirsi alle articolazioni o ai visceri, ed esservi timore di malattia.”

Aulo Cornelio Celso (-25–50 a.C.) enciclopedista e medico romano

libro II, capitolo VIII, p. 111
De medicina libri octo

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“La corea ereditaria […] è confinata ad alcune famiglie, che fortunatamente sono in numero limitato, e costituisce un cimelio tramandato da molte generazioni fin dal lontano passato. Tra coloro nelle cui vene scorrono i semi della malattia se ne parla con una sorta di terrore, e non se ne fa accenno esplicito se non quando vi sia una necessità disperata e si parla, allora, di «quella malattia.»”

George Huntington (1850–1916) medico statunitense

Origine: Dall'articolo On Chorea, Medical and Surgical Reporter of Philadelphia, 13 aprile 1872; citato in Alberto Albanese, I gangli motori e i disturbi del movimento, Edizioni Piccin, 1991, p.309 http://books.google.it/books?id=7B_nsNxwjvoC&pg=PA309, ISBN 8829909114.

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“Bisogna prendere speciali precauzioni contro la malattia dello scrivere, perché è un male pericoloso e contagioso.”

Pietro Abelardo (1079–1142) scrittore e filosofo medievale francese

da Lettere a Eloisa

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“Considerate, ad esempio, il virus umano papilloma (HPV). Tra le malattie sessualmente trasmesse, ormai HPV è la più comune negli Stati Uniti. Questo virus infetta più della metà della popolazione americana e causa la morte di quasi 5000 donne ogni anno per cancro cervicale; i Centri Per Il Controllo Delle Malattie (CDC) stimano che ogni anno in tutto il mondo muoiono più di 200.000 persone per questo motivo. Adesso abbiamo un vaccino per l'HPV che sembra sia sicuro e funzionante. Il vaccino ha prodotto il 100% dell'immunita nelle 6000 donne che lo hanno ricevuto in un esperimento clinico. Eppure, i conservatori cristiani nel nostro governo si sono opposti al programma di vaccinazione sostenendo che HPV è utile ad impedire il sesso prematrimoniale. Queste persone pie vogliono mantenere il cancro cervicale come incentivo all'astinenza, anche se sacrifica le vite di migliaia di donne ogni anno. Uno degli effetti più perniciosi della religione è che tende ad allontanare la moralità dalla realtà della sofferenza umana ed animale. La religione induce le persone a pensare che le loro preoccupazioni siano morali quando in realtà non lo sono ― perche non hanno niente a che vedere con la sofferenza e la sua alleviazione. Anzi, la religione fa pensare le persone che le loro preoccupazioni siano morali quando in realta sono altamente immorali ― perché attuarle significa infliggere sofferenze terribili e non necessarie su esseri umani innocenti. Questo spiega perché i cristiani spendano più energia "morale" ad opporsi all'aborto piuttosto che a combattere il genocidio. Spiega perché si preoccupino più degli embrioni umani che della promessa di salvare vite che ci giunge dalle cellule staminali embrionali. E spiega perché possano predicare contro l'uso del preservativo nell'Africa subsahariana quando milioni di persone lì muoiono ogni anno di Aids. Voi Cristiani credete che le vostre preoccupazioni religiose sul sesso abbiano qualcosa a che fare con la moralità. Eppure, i vostri sforzi di porre restrizioni al comportamento sessuale di adulti consenzienti ― e persino di scoraggiare i vostri stessi figli dal fare sesso prima del matrimonio ― non sono quasi mai finalizzati ad alleviare la sofferenza umana. In verità, alleviare la sofferenza sembra essere una delle ultime cose nella vostra lista di priorità.”

Lettera a una nazione cristiana

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“[Su Pietro Mennea] Non era un superuomo, ma è riuscito in imprese che hanno fatto la storia dello sport. Sono molto, molto triste. Sapevo della sua malattia, gestita con riservatezza, come era nello stile della persona. È una perdita incolmabile, dobbiamo fare il possibile per ricordare un atleta più unico che raro.”

Giovanni Malagò (1959) imprenditore, dirigente sportivo e ex giocatore di calcio a 5 italiano

Origine: Citato in Morto Mennea, Sara Simeoni: "Se n'è andato un pezzo della mia vita" http://www.repubblica.it/sport/vari/2013/03/21/news/reazioni_morte_mennea-55036477/, Repubblica.it, 21 marzo 2013.

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“Prima della malattia ero Mike l'attore, poi sono diventato Mike l'attore col Parkinson. Adesso sono solo Mike col Parkinson. La malattia ha consumato la mia carriera e in un certo senso è diventata la mia carriera. Ho dovuto ricostruirmi una nuova vita quando ero già molto felice di quella vecchia.”

Michael J. Fox (1961) attore canadese

Origine: Da Always Looking Up: The Adventures of an Incurable Optimist; citato in Alessandra Farkas, Michael J. Fox, un ottimista incurabile http://www.corriere.it/spettacoli/09_marzo_25/fox_inguaribile%20ottimista_farkas_71cb7390-191b-11de-8031-00144f486ba6.shtml, Corriere.it, 25 marzo 2009.

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“Bisogna avere sempre speranza. Io spero che, se non sono ancora possibili dei rimedi per questa malattia, se ne troveranno in futuro.”

Arthur Ashe (1943–1993) tennista statunitense

Origine: Citato in La speranza di Ashe: "Resisto" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/07/02/la-speranza-di-ashe-resisto.html, la Repubblica, 2 luglio 1992.

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“La malattia della quale soffrono tutti gli uomini anziani è l'avarizia.”

Thomas Middleton (1580–1627) drammaturgo britannico

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“[…] la vera malattia endemica a Napoli è la disoccupazione.”

Francesco Compagna (1921–1982) politico italiano

Origine: Il Mezzogiorno nella crisi, p. 99

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“Il cinema è una malattia, quando entra nel sangue prende il sopravvento. È come avere Jago nel cervello e, come per l'eroina, l'unico antidoto a un film è un altro film.”

Frank Capra (1897–1991) regista italiano

Origine: Citato in Hollywood secondo Scorsese Il cinema è la mia chiesa http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/06/22/hollywood-secondo-scorsese-il-cinema-la-mia.html, la Repubblica, 22 giugno 1999.

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“La malattia e l'umore morboso stanno alla radice della nostra stessa società, e intanto chi osa notarlo e indicarlo ha subito contro di sé lo sdegno generale.”

Fëdor Dostoevskij (1821–1881) scrittore e filosofo russo

Origine: Dalla lettera a E. A. Štakenštejner, 15 giugno 1879; citato in Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamàzov, introduzione di Igor Sibaldi, Mondadori, 1994.

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“La vecchiarella è una bazzecola! – pensava con foga ed a scatti. – La vecchia sarà stata un errore, ma non è di lei che si tratta! La vecchia è stata soltanto una malattia… io volevo al piú presto scavalcare l'ostacolo… io non ho ucciso una persona, io, io ho ucciso un principio! Il principio, sí, l'ho ucciso, ma quanto a scavalcare, non ho scavalcato, son rimasto da questa parte… soltanto uccidere ho saputo. E anche quello non l'ho saputo fare, si vede… Un principio? Per che cosa quello stupidello di Razumichin poco fa criticava i socialisti? Sono gente laboriosa e trafficante; si occupano della "felicità generale"… no, a me la vita è data una volta sola e poi non l'avrò mai piú: io non voglio aspettare la "felicità universale". Voglio vivere anch'io, se no è meglio non vivere addirittura. […] Oh, che ignobiltà! Oh, che viltà!… Oh, come io comprendo il "profeta", con la spada, a cavallo: Allah lo vuole, e obbedisci, "tremante" creatura! Ha ragione, ha ragione, il "profeta" quando pianta in mezzo alla strada una b-b-buona batteria e tira sugli innocenti e sui colpevoli, senza nemmeno degnarsi di una spiegazione! Obbedisci, tremante creatura, e… non aver desiderî, perché non è affar tuo!… Oh, per nulla, per nulla al mondo perdonerò a quella vecchia!”

Fëdor Dostoevskij (1821–1881) scrittore e filosofo russo

Raskòl'nikov; III, VI; pp. 328-9

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“Dal momento in cui l'uomo cessa di «risuonare» davanti al mondo, nel suo linguaggio s'insinua la malattia ed egli diventa vittima delle illusioni prodotte dalle parole.”

Marcel Detienne (1935–2019) storico e storico delle religioni belga

Origine: Mito e linguaggio da Max Müller a Claude Lévi-Strauss, p. 6

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“La storia della Chiesa e dell'Europa è anche quella di modelli femminili che hanno onorato la purezza fino all'offerta della vita.”

Roberto de Mattei (1948) storico italiano

da La vera malattia mortale del nostro tempo http://www.radicicristiane.it/stampa.php/id/519/ref/1/Editoriale/La%20vera%20malattia%20mortale%20del%20nostro%20tempo, Radici Cristiane, n. 44, maggio 2009.
Editoriali in Radici Cristiane

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