Frasi su risposta
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“Ringrazio Antonio Conte di lasciarci certi tipi di giocatori. Credevo che la vicenda fosse già risolta tra i giocatori e che non ci fosse bisogno dell'intervento di persone che all'interno dei club ricoprono cariche di maggiore responsabilità. Se poi qualcuno ha ritenuto di intervenire, pur trovandosi nella sua posizione attuale, da parte mia non trova risposta proprio per non alimentare ulteriormente la polemica e andare contro il clima di serenità che tutti auspichiamo. E, comunque, noi altri lo ringraziamo di lasciarci certi tipi di giocatori”

Marco Branca (1965) dirigente sportivo ed ex calciatore italiano

Origine: In merito alle dichiarazioni di Antonio Cassano che aveva definito come «soldatini» i giocatori della Juventus, Antonio Conte aveva dichiarato in chat con i tifosi: «Se dietro l'uomo c'è solo un chiacchierone allora preferiamo lasciare questo giocatore agli altri.»
Origine: Citato in Conte: "Chi parla troppo non da Juve" Branca: "Grazie, lo lasci a noi" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/12-11-2012/conte-la-juve-me-emozione-pogba-puo-diventare-campione-913193758889.shtml, Gazzetta.it, 12 novembre 2012.

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“Quali possono essere le cause del fascino discreto che l'austerity tuttora esercita tra le masse popolari, soprattutto tra gli eredi del movimento operaio? Una parziale risposta risiede probabilmente in alcuni tipici luoghi comuni diffusi tra le macerie di quella che un tempo veniva orgogliosamente definita la cultura di sinistra, e che oggi pare essersi ridotta a una zavorra ideologica, un intralcio alla comprensione della realtà. Tra di essi vi è ad esempio l’illusione che una politica di restrizioni finanziarie possa indurre i cambiamenti strutturali indispensabili per rendere collettivamente fruibili i benefici del progresso tecnico, e possa addirittura contribuire al trapasso verso una società maggiormente rispettosa dell’ambiente, magari persino fondata sulla “decrescita”. E vi è pure l’idea naive secondo cui l’arma dell’austerità potrebbe essere finalmente rivolta non sui lavoratori ma contro i dissipatori, i corrotti, i membri della “casta”. La realtà, tuttavia, è un’altra. I dati evidenziano che proprio nelle fasi in cui si impone la logica dei tagli emergono pure nuove tipologie di dualismi tecnologici, di aggressioni all’ambiente e al territorio, di dilapidazioni di risorse pubbliche, di privilegi e di malversazioni, che in proporzione risultano ancor più pervasive e letali di quelle che si verificavano in epoche di minore restrizione dei bilanci pubblici. Un esempio emblematico su tutti: i costi della famigerata “casta”, guarda caso, sono aumentati proprio nella lunga epoca dei sistematici avanzi primari, vale a dire del surplus di entrate fiscali sulla spesa pubblica calcolata al netto del pagamento degli interessi sul debito. Contro il senso comune, ancora una volta, l’austerity è correlata allo spreco e al privilegio dei pochi".”

Emiliano Brancaccio (1971) economista italiano

dal capitolo Il fascino discreto dell'austerity

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“Una retta, e in particolare una breve retta che si ispessisce, rappresenta un caso analogo a quello del punto che cresce: anche qui c'è da domandarsi: "In quale momento si estingue la linea come tale e in quale momento nasce una superficie?". Ma non possiamo dare una risposta precisa. Come si potrebbe rispondere alla domanda: "Quando finisce il fiume e quando comincia il mare?". I limiti sono sempre mal distinguibili e immobili. Qui tutto dipende dalle proporzioni, come nel caso del punto – l'assoluto viene portato dal relativo a un suono indistinto e diminuito. Nella prassi il movimento verso il limite è espresso in modo più preciso che nella formulazione puramente teorica. Il movimento verso il limite è una grande possibilità di espressione, un mezzo potente (in definitiva un elemento) per i fini compositivi. Quando gli elementi principali di una composizione sono di una rigorosa sobrietà, questo mezzo genera una certa vibrazione fra gli elementi, porta un rilassamento maggiore nell'atmosfera rigida del tutto e può, se usato in misura esagerata, portare quasi a raffinatezze repellenti. In ogni modo qui dobbiamo fare ricorso ancora una volta alle reazioni della sensibilità. Per ora non è possibile disporre di una distinzione generalmente accettata fra linea e superficie – fatto che forse è legato alla situazione ancora poco evoluta della pittura, alla sua condizione tuttora quasi embrionale, a meno che non sia forse determinato proprio dalla natura di quest'arte.”

Vasilij Vasil'evič Kandinskij (1866–1944) pittore russo

1968
Punto, linea, superficie

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“[In risposta al coro Juventino: "Un maiale non può allenare"] È un'insopportabile mancanza di rispetto verso la figura del maiale.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

cap. 3
Preferisco la coppa

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“Io sapevo solo che impatto, velocità, colpo e tutto erano perfetti, che mi era proprio piaciuto quando la palla si era allontanata e che l'avevo colpita bassa, dandole ancor più forza. Ma non ho fatto in tempo a vedere esattamente dov'era finita, la risposta me l'ha data la gente. Quando mi sono girato, ero io il primo che non riusciva a credere che il colpo era finito nell'angolo. E l'ovazione è stata fantastica: la gente è impazzita, come me.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2010
Origine: Il riferimento è a una "Gran Willy", un colpo sotto le gambe eseguito durante gli US Open 2010 contro Dabul ( video http://www.youtube.com/watch?v=o--Ii2EvUSQ disponibile su Youtube.com), molto simile a un colpo eseguito l'anno prima, sempre durante lo slam americano, nella semifinale contro Djokovic ( video https://www.youtube.com/watch?v=FhrjH1408QY disponibile su Youtube.com).
Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Federer, il replay del colpo «impossibile» è ancora più bello http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/settembre/01/Federer_replay_del_colpo_impossibile_ga_10_100901066.shtml, Gazzetta dello Sport, 1º settembre 2010.

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“[In risposta al Re Sole che aveva offerto al duca di non bombardare i suoi appartamenti durante l'assedio di Torino nel 1706] Il mio alloggio è là dove la battaglia è più furiosa.”

Vittorio Amedeo II di Savoia (1666–1732) re di Sardegna

Origine: Citato in Dario Gariglio, 1706, l'assedio di Torino, Blu Edizioni, Torino, 2005, p. 57. ISBN 88-7904-008-1

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“Quando sento un brano alla radio e mi chiedo "cos'è questa schifezza?", la risposta è sempre la stessa: "È dei Red Hot Chili Peppers."”

Nick Cave (1957) cantautore, musicista e scrittore australiano

Origine: Citato in Maila Daniela Tritto, "Nick Cave. 20000 Days on Earth" di Iain Forsyth e Jane Pollard: il film su uno dei maggiori esponenti musicali della scena rock' http://oubliettemagazine.com/2014/12/01/nick-cave-20000-days-on-earth-di-iain-forsyth-e-jane-pollard-il-film-su-uno-dei-maggiori-esponenti-musicali-della-scena-rock/, Oubliettemagazine.com, 1 dicembre 2014.

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“Attento alle domande, a fare quelle giuste, potrebbero arrivare pure le risposte.”

Niccolò Agliardi (1974) cantautore italiano

da "Fratello pop" n. 10
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“Cercando un alibi nel mistero, | mi fermo un attimo e guardo il cielo | c'è un buco fatto a forma di Dio…”

Simone Cristicchi (1977) cantautore italiano

da La risposta, n. 10
Dall'altra parte del cancello

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“La risposta da dare è questa: migliorare il targeting.”

Philip Kotler (1931) economista statunitense

Trecento risposte sul marketing

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“Nei recessi del proprio cuore, l'uomo cerca di scoprire sia le sue origini sia il suo destino ultimo. Proprio comprendendo l'esistenza di Dio e la fede religiosa, la gente riesce a trovare una risposta alle domande più fondamentali della vita.”

Renato Raffaele Martino (1932) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

intervento all'incontro inter religioso di Astana http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20030922_martino-astana_it.html, 22 settembre 2003

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“Per sette o otto anni io non sono andato più a Palermo, non sono andato più… non avevo più voglia neanche di vedere quei posti dove era stato ammazzato mio fratello. Nel 2007, se ben ricordo, dopo aver scritto quella lettera: "1992, una strage di Stato", andai a Palermo, e andai proprio il 19 luglio in via D'Amelio, e in via D'Amelio fui costretto a vedere Schifani, il presidente Schifani, una di quelle persone che vilipendono le istituzioni, perché vedete, io ritengo… io ritengo che il più grosso vilipendio alle istituzioni sia il fatto che persone non degne di occupare quelle istituzioni le occupino, perché io rispetto profondamente le istituzioni, però non sempre gli uomini che occupano le istituzioni sono degni di rappresentarle, e allora, io, vedete, non faccio il magistrato, quindi non condanno nessuno, non… non è che dico che Schifani sia colpevole di qualcosa, non posso dirlo perché una persona viene riconosciuta colpevole di qualcosa quando la magistratura l'ha giudicato, non è passato attraverso i tre gradi di giudizio, eccetera, eccetera, ma mi chiedo perché una persona nel momento in cui gli si chiede, come ha fatto il giornalista, come ha fatto Marco Travaglio, gli ha chiesto quali erano i suoi trascorsi societari in Sicilia, invece di rispondere, è la cosa più normale che si può chiedere: con chi aveva fatto delle società in Sicilia, perché invece di rispondere si è ammantato della carica che riveste e ha minacciato querele contro lo stesso Travaglio, che poi, querelato, è stato anche assolto da… dalla sua… da… per… per le sue domande, perche erano delle semplici domande, erano quelle stesse domande che il… che su… su la Repubblica il… quel giornalista… come si chiamava… D'Avanzo poneva a Berlusconi dieci domande alle quali non ha avuto mai… mai una risposta, non faceva altro che porgli quelle domande. E perché Schifani non ha risposto? Avrebbe potuto rispondere ma non lo ha fatto. E allora magari sarebbe stato… avrebbe acquistato la dignità di occupare quel posto. Allora io quando, sette anni, fino al 2007, arrivai in via D'Amelio, e vidi che c'era Schifani che stava deponendo una corona davanti all'albero di olivo che è stato piantato nella buca che era stata scavata dal… dall'esplosione che ha ucciso mio fratello, io ebbi l'istinto di andare lì e di andargli a dire: "Le sue corone le vada a portare davanti alla tomba di…", volevo dirgli… volevo dirgli… volevo dirgli: "Questo è il nostro eroe, questi sono i nostri eroi, questi eroi li lasci onorare a noi come noi sappiamo onorarli.". Io quell'anno ebbi quell'impulso ma non lo feci, non lo feci perché in quel momento, mentre io proprio stavo andando, ero da solo, davanti non c'erano questi ragazzi delle agende rosse, c'ero soltanto io, e mentre stavo andando e l'avrei fatto, mi ci sarei parato davanti e glie l'avrei detto, però arrivò mia… mia cognata, Agnese. Mia cognata Agnese ha scelto un'altra… un'altra linea di condotta: lei, diciamo, partecipa alle cerimonie istituzionali e io rispetto le decisioni degli altri, quello che fa, io reagisco in maniera diversa, però, diciamo, fu quello che mi frenò.”

Salvatore Borsellino (1942) attivista italiano

da Salvatore Borsellino a Pescara - 30 settembre 2011 http://www.youtube.com/watch?v=aPhlwAEpB1E, YouTube; filmato caricato il 1° ottobre 2011

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“Durissima risposta di Montezemolo a Max Mosley. «La F. 1 senza le Ferrari è come un'orgia senza le fruste.»”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

3 maggio 2009 http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/dicembre/31/Gnocchi_migliori_Rompi_Pallone_del_ga_10_091231085.shtml

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“Le critiche al governo di Tripoli sembrano non scalfire il forte rapporto tra Gheddafi e il suo popolo […] non bisogna compiere l'errore di giudicare con il nostro metro occidentale.”

Stefania Craxi (1960) politica italiana

detta da Stefania Craxi quale Sottosegretario agli Esteri, da Libia: comitati, risposta sara' violenta http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/18/visualizza_new.html_1585936970.html, ANSA, 18 febbraio 2011

“In effetti, una volta impostata bene la problematica è fatale che la risposta approssimata od esatta finisca con l'essere trovata.”

Carlo M. Cipolla (1922–2000) storico italiano

cap. 29: p. 245
Storia economica dell'Europa pre-industriale

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“Ma Dio conosce veramente quel che accade al peccatore in preda a una simile pena e angoscia? Per avere una risposta a questo interrogativo sentiamo Cristo che dice: "Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

Mt 26,41). "Donna … nessuno ti ha condannata? … Neanch'io ti condanno, va' e d'ora in poi non peccare più" (Gv 8,10-11). "Vuoi essere guarito?" (Gv 5,6).

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“Ma perché quest'odio per il Medioevo? Proprio la sostituzione linguista di un termine apparentemente neutro a quello che si dovrebbe usare, ci fornisce la chiave della risposta. In realtà, ben più che di Medioevo, bisognerebbe parlare di civiltà cristiana o di Cristianità […].”

Marco Tangheroni (1946–2004) storico e medievista italiano

Origine: Da La «leggenda nera» sul medioevo http://www.storialibera.it/epoca_medioevale/articolo.php?id=137&titolo=La%20%ABleggenda%20nera%BB%20sul%20medioevo, tratto da Cristianità, 6 (1978) febbraio-marzo, n. 34-35, p. 6s.

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“Se non vado in politica, mi mandano in galera e mi fanno fallire.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Citazioni non datate
Origine: 1993, risposta di Berlusconi a Enzo Biagi e Indro Montanelli; citato in Marco Travaglio, Montanelli e il cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo, Garzanti Libri, Milano, 2004. ISBN 881160034-0