Frasi su sfortuna

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema sfortuna, fortuna, essere, vita.

Frasi su sfortuna

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“La voglio in faccia la verità, | e se sarà dura | la chiamerò sfortuna… | maledetta sfortuna!”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Dillo alla Luna, n. 7
Liberi liberi

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“La sfortuna rivela quelli che non sono effettivamente amici, ma che lo sono stati solo per interesse: il tempo rileva entrambi.”

Aristotele (-384–-321 a.C.) filosofo e scienziato greco antico

Origine: Da Etica Eudemia, VII, 1238a, 20.

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“La fortuna e la sfortuna non esistono.”

Enzo Ferrari (1898–1988) imprenditore, pilota

Origine: Citato nel TG1, edizione delle 20:00, 9 maggio 2010.

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“Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.”

Albert Camus (1913–1960) filosofo, saggista e scrittore francese

da L'estate

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“Non tutti i «gentili» – per sfortuna degli ebrei – sono stati degli «ingenui» o «zucche vuote» come essi amano chiamarli. Anche essi, o almeno una parte di essi ha saputo guardare il viso non amabile forse, ma pur tuttavia immutabile, della realtà. Un colpo tremendo deve aver subito il cuore ebreo nel vedere sorgere un movimento, quale quello fascista che denunciava la inconsistenza pratica della parola libertà nel campo politico dove gli uomini sono in tal modo costrutti da trasformare la libertà loro accordata in anarchia. Una rabbia immensa deve aver riempito il cuore degli anziani di Sion, nel sentire dei non ebrei dire che il comunismo è un'utopia irraggiungibile e che le sue applicazioni pratiche sono costruzioni meccaniche e crudeli dove milioni di schiavi lavorano per una minoranza di dirigenti (ebrei). L'odio di chi vede svelati i suoi piani è enorme, l'odio di chi vede rovinati i propri piani è tremendo. Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa prima della guerra attuale. La vittoria degli avversari solo in apparenza, infatti, sarebbe una vittoria degli anglosassoni e della Russia; in realtà sarebbe una vittoria degli ebrei. A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l'idea di dovere in un tempo non lontano essere lo schiavo degli ebrei? È certo una buona arma di propaganda presentare gli ebrei come un popolo di esseri ripugnanti o di avari strozzini, ma alle persone intelligenti è sufficiente presentarli come un popolo intelligente, astuto, tenace, deciso a giungere, con qualunque mezzo, al dominio del mondo. Sarà chiara a tutti, anche se ormai i non convinti sono pochi, la necessità ineluttabile di questa guerra, intesa come una ribellione dell'Europa ariana al tentativo ebraico di porla in stato di schiavitù". (da La Provincia grande – Sentinella d'Italia, Foglio d'ordini settimanale della Federazione dei Fasci di Combattimento di Cuneo, 14 agosto 1942).”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano
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“L'unica sfortuna di quelli che non sono mai nati è che non sanno nulla della loro fortuna.”

Anacleto Verrecchia (1926–2012) filosofo italiano

Rapsodia viennese

“La sfortuna è molto altruista.”

Eros Drusiani (1954) cabarettista e scrittore italiano
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“La sfortuna si adatta incommensurabilmente bene al genere umano: meglio del successo.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

1919
Pensieri di un uomo curioso

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“[Gaffe prima di una partita di beneficenza] È veramente un onore fare qualcosa per questi bambini baciati in fronte dalla sfortuna.”

Alessandro Altobelli (1955) calciatore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Le più belle barzellette sull'Inter, Sonzogno, 2004, p. 101, ISBN 88-454-1202-4.

“La superstizione porta sfortuna.”

Raymond Smullyan (1919–2017) matematico, filosofo e scrittore statunitense

da 5000 avanti Cristo... e altre fantasie filosofiche, 1.3.8; citato in Umberto Eco, Il pendolo di Foucault

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“Sfortuna e guai sono i miei unici amici.”

Colpo secco

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“Si preferisce una sfortuna sconosciuta ad una felicità nota.”

Jacques Deval (1890–1972) commediografo, regista e scrittore francese

Taccuino di un autore drammatico

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“La felicità effettiva sembra sempre molto squallida in confronto ai grandi compensi che la miseria trova. E si capisce anche che la stabilità non è neppure emozionante come l'instabilità. E l'essere contenti non ha nulla d'affascinante al paragone di una buona lotta contro la sfortuna, nulla del pittoresco di una lotta contro la tentazione, o di una fatale sconfitta a causa della passione o del dubbio. La felicità non è mai grandiosa.”

Governatore; p. 180
Il mondo nuovo
Variante: La felicità effettiva sembra sempre molto squallida in confronto ai grandi compensi che la miseria trova. E si capisce anche che la stabilità non è neppure emozionante come l'instabilità. E l'essere contenti non ha nulla di affascinante al paragone di una buona lotta contro la sfortuna, nulla del pittoresco di una lotta contro la tentazione, o di una fatale sconfitta a causa della passione o del dubbio. La felicità non è mai grandiosa.

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“Ho imposto questa penitenza alla signora, non per giuoco o crudeltà, ma per il migliore dei motivi; e non me ne scuserò pertanto con lei quando ritornerà:—L'ho fatto per rintuzzare un gusto pernicioso insinuatosi in altre migliaia di persone oltre a lei,—di leggere tutto di seguito, più in cerca dell'avventura, che della profonda erudizione e conoscenza che un libro di questo stampo, se letto come dovrebbe, non può mancare di impartire loro.——La mente dovrebbe abituarsi a fare sagge riflessioni e trarre interessanti conclusioni mentre procede nella lettura; un'abitudine che fece affermare a Plinio il Giovane, «Di non avere mai letto un libro tanto brutto, da non averne tratto alcun profitto». La storia della Grecia e di Roma, letta affrettatamente senza questa attitudine e applicazione,—è meno utile, dico io, della storia di Parismus e Parismenus, o dei Sette Campioni di Inghilterra, per sopra mercato. […]
È una terribile sfortuna per questo mio libro, ma ancor più per la Repubblica delle Lettere;—tanto che lamia viene inghiottita senza sforzo se si considera quella,--che questa stessa abbietta brama di nuove avventure in ogni cosa, si sia così profondamente insinuata nelle nostre abitudini e umori,—e che siamo così intenti a soddisfare l'impazienza della nostra concupiscenza per questa via,—che non mandiamo giù se non le parti più grossolane e carnali di una composizione:—Le sottili allusioni e le scaltrite informazioni della scienza fuggono, come spiriti, verso l'alto;——le pesanti digressioni morali verso il basso; e tanto le une che le altre sono perdute per il mondo non più di quanto lo sarebbero se fossero rimaste in fondo al calamaio.
Mi auguro che al lettore non ne siano sfuggite molte, interessanti e curiose come questa, nella quale è stata pizzicata la lettrice. Vorrei che ottenesse il suo effetto;—e che tutta la brava gente, maschi e femmine, potesse apprendere, dal suo esempio, non solo a leggere ma a pensare.”

vol. I, cap. XX; 1982, p. 57
Vita e opinioni di Tristram Shandy

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“Calamità (s. f.). Le calamità sono di due tipi: la nostra sfortuna e la fortuna degli altri.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 41
Dizionario del diavolo

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“Avrei voluto essere battuto dagli avversari, invece ancora una volta mi ha sconfitto la sfortuna.”

Marco Pantani (1970–2004) ciclista su strada italiano

dopo il ritiro, causa caduta, al Giro d'Italia 1997
Origine: Citato in Pier Bergonzi e Claudio Gregori, Pantani, calvario senza fine http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/maggio/25/Pantani_calvario_senza_fine_ga_0_9705256996.shtml, la Gazzetta dello Sport, 25 maggio 1997.

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“La sfortuna lo aveva storto, ma gli aveva donato la vedenza”

Marcello Macchia (1978) comico italiano

Voce Narrante
Padre Maronno – L'ispettore Catiponda – L'Ispettore Santo Maroponda, Quinta puntata

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“Laicità è anche un termine che molti interpretano in modo sbagliato, qualche volta sinceramente, qualche volta capziosamente: conosco molte persone che lo ritengono un sinonimo ipocrita di anticlericalismo.
E la sfortuna della parola giunge al suo culmine quando la si sostituisce con un suo sinonimo, laicismo, da usare con il disprezzo che meritano tutte le posizioni oltranziste (tranne quelle religiose); in realtà nel Dizionario di Politica curato da Bobbio, Matteucci e Pasquino, la voce non è "laicità" ma proprio "laicismo", ed è a firma di Valerio Zanone, che come liberale e come laico non dovrebbe aver bisogno di presentazioni. Ma la nozione di laicità è stata disintegrata in una serie di concetti correlati ai quali è stato attribuito un significato negativo, o è stata variamente aggettivata, in modo da costruire un sistema nel quale sotto lo stesso nome si possono identificare differenti concetti, solo alcuni dei quali suscettibili di un giudizio positivo. Così al concetto di laicità si è assegnato il significato di "relativismo", o quello di "anticlericalismo"; si è cercato di identificare nel laicismo un tipo di laicità degenerata, nello stesso modo in cui si assegna al moralismo un valore negativo, dimenticando che in molti dei dizionari più consultati di filosofia e di politica – come quello di Abbagnano e quello di Bobbio, Matteucci e Pasquino, esiste solo laicismo e non c'è alcun accenno a laicità.”

Carlo Flamigni (1933) medico, accademico e scrittore italiano
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“Le formiche parlano di sfortuna soltanto quando le loro compagne vengono schiacciate da un tacco a spillo.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 35

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“È il dilemma di molte grandi squadre: certe volte puoi costruire un gruppo da titolo ma non vinci perché hai la sfortuna di nascere nello stesso periodo di Jordan. Non penso che qualcuno possa battere Chicago fino a quando ci sarà Michael.”

Pat Riley (1945) cestista, allenatore di pallacanestro e dirigente sportivo statunitense

Origine: Citato in Luca Chiabotti, Bulls in finale: "impossibile batterli finché c'è Jordan" http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/maggio/30/Bulls_finale_impossibile_batterli_finche_ga_0_9705308172.shtml, Gazzetta dello Sport, 30 maggio 1997.

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“La superstizione porta sfortuna.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Le Formiche: anno terzo, Zelig Editore, 1995, § 1465

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“Io ho avuto la sfortuna di trovare sulla mia strada Merckx.”

Felice Gimondi (1942–2019) ciclista su strada e dirigente sportivo italiano

citato in Adriano De Zan, Gentili signore e signori buongiorno

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“Francesca Schiavone non è una tennista facile. È la sua fortuna e sfortuna. Fortuna, perché gioca un tennis quasi del tutto diverso dalle colleghe. Sfortuna, perché ha carattere poco smussato, non brilla in eleganza, fa poco per apparire simpatica (riuscendoci) e in campo sciorina una carrellata di smorfie scarsamente avvenenti.”

Andrea Scanzi (1974) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Roland Garros: L'impresa di Francesca http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=270&ID_sezione=523, Lastampa.it, 3 giugno 2010.

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“[Su Juventus-Milan, finale di Champions League del 2003] La vittoria in Champions è anche un premio ad una certa strategia societaria. Il Milan ha scelto la strada della grandeur (o comunque della ricchezza sportiva) e la Juve quello della ricchezza economica. […] Se la Juve vende Vieri, Henry, Zidane e Inzaghi e poi si ritrova a giocare la gara più importante degli ultimi sette anni con Zalayeta e Birindelli, le colpe non possono soltanto attribuirsi alla sfortuna che le ha impedito a Manchester di schierare lo squalificato Nedved. Lippi ha anche sbagliato formazione con un Montero a sinistra chiaramente a disagio e un Tudor centrale, ruolo che contro Inzaghi non è in grado di ricoprire. Ma c'è anche qualcosa sulla preparazione atletica che ha lasciato perplessi: mai la Juve negli ultimi due anni era stata messa sotto sul piano dinamico come lo è stata a Manchester nel primo tempo. Ma il Milan ha giocato alla grande, a pieno ritmo nei primi quarantacinque minuti e nel finale, in dieci, è stato trascinato da Paolo Maldini, forse il più grande calciatore italiano dell'ultimo ventennio. Seedorf alla sua terza Champions con tre squadre diverse, Sheva finalmente primo in una grande manifestazione e Ancelotti praticamente perfetto gli artefici di un successo invidiato da tutti.”

Franco Rossi (1944–2013) giornalista italiano

Con data
Origine: Da Grandeur del Milan premiata in Europa: quando a vincere sono anche i soldi https://web.archive.org/web/20030712132134fw_/http://www.dialoga.com/francorossi/Admin/Leggi_Articolo.asp?id=732, Francorossi.com, 29 maggio 2003.

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“Io ho avuto la sfortuna di trovare sulla mia strada Merckx.”

Eddy Merckx (1945) ciclista su strada, pistard e ciclocrossista belga

Felice Gimondi

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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