Frasi su sistema
pagina 8

Giancarlo Abete photo
Giancarlo Abete photo

“Rossi ha riconosciuto di aver sbagliato e fermo restando che questo episodio non ci voleva, perché determina un'immagine negativa di tutto il sistema calcio, non si diventa mostri o persone da isolare perché si commette un errore. Rossi merita rispetto perché è stato sempre un professionista esemplare. Quindi bisogna avere la logica di prendere atto di un errore, di scontare una sanzione e di ripartire, così come avviene per tutti noi.”

Giancarlo Abete (1950) imprenditore, politico e dirigente sportivo italiano

Origine: Il riferimento è all'aggressione verbale e fisica da parte di Delio Rossi ad Adem Ljajić, dopo che il giocatore ha applaudito sarcasticamente all'allenatore. Si veda Fiorentina: Delio Rossi aggredisce Ljaic http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2012/05/02/Delio-Rossi-aggredisce-Ljaic-immagini_6807048.html Ansa.it
Origine: Citato in Giuseppe Clabrese Ho sbagliato e chiedo scusa è stata toccata la mia famiglia http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2012/05/04/news/rossi_scuse-34432087/, la Repubblica, 4 maggio 2012.

Eve Ensler photo
Tamim Ansary photo
Eileen Power photo
Tilda Swinton photo

“Se avessimo potuto dare un premio al miglior attore comico, lo avremmo assegnato a Bush. Ma attenzione: Fahrenheit 9/11 non è un film sul capo della Casa Bianca o sulla guerra, è un'opera sul sistema nel quale stiamo sprofondando, sul potere che ci manipola.”

Tilda Swinton (1960) attrice britannica

da «Nessun verdetto politico, Moore diverte e angoscia» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/24/Nessun_verdetto_politico_Moore_diverte_co_9_040524077.shtml, Corriere della Sera, 24 maggio 2004

Manlio Sgalambro photo
Manlio Sgalambro photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Giacinto de' Sivo photo

“[Su Ferdinando II delle Due Sicilie] Frugale, laborioso, sollecito, niente a giuoco, niente a cacce, né a corse o a feste avea pensiero; tutto al governo. Niuno negherà essere splendido il suo primo decennio. Pace profonda, quiete e sicurezza, libertà civile, prosperità molta. Brevemente si costruirono strade, edifizii comunali, lazzaretti, case di bagni minerali, prigioni col sistema penitenziario, scuole per sordomuti, ospizii ed asili per indigenti e orfanelli e reietti e folli, porti a Catania, a Marsala, a Mazzara, e moli a Terranova e a Girgenti; s'istituirono consigli edilizii, monti pecuniarii e frumentarii, compagnie di Pompieri, opificii, nuove accademie, nuove cattedre all'università, nuovi collegi, nuovi licei. Si bonificavan terre paludose, si davano alla coltura terre boscose, e 800 mila moggia del Tavoliere di Puglia; si facevan ponti di ferro e di fabbrica su' fiumi, fanali a gas, fari alla Fresnel, ed ogni novella invenzione qui primamente in Italia era attuata. Si stipulavan trattati di commercio, si creavan guardie civiche per Napoli e per le provincie, e guardie d'onore a cavallo. Que' dieci anni fur benedetti anche ne' campi. Ubertose messi, mercati grassi, miti prezzi, comune l'agiatezza; un movimento d'industria, un crescer di popolazione, un incremento di tutte cose buone; sicché non credo il reame avesse tempi più gai e lieti di quelli.”

Giacinto de' Sivo (1814–1867) scrittore e storico italiano

da Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861, Vol. 1 p. 95

Piero Chiambretti photo

“Contro tutti e tutto loro hanno rotto un sistema.”

Piero Chiambretti (1956) conduttore televisivo e showman italiano

dalla trasmissione televisiva Chi erano veramente gli Squallor, Chiambretti night, 2010

Costanzo Preve photo
Costanzo Preve photo
Costanzo Preve photo
Beppe Grillo photo

“[Con Giuliano Pisapia] Ha vinto il Sistema. Quello che ti fa scendere in piazza perché hai vinto tu, ma alla fine vince sempre lui. Che trasforma gli elettori in tifosi contenti che finalmente ha vinto la sinistra o, alternativamente, ha vinto la destra.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

Da Il Blog di Beppe Grillo
Origine: Da L'Italia di Pisapippa http://www.beppegrillo.it/2011/05/litalia_di_pisa/index.html, BeppeGrillo.it, 31 maggio 2011.

Ayaan Hirsi Ali photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Paola Caridi photo

“Il grande gioco della politica internazionale, dopo il crollo delle Torri gemelle, è stato forse più di prima costruito a tavolino. Senza grandi rapporti con la realtà. Anzi. Proprio una cattiva conoscenza della realtà ha reso più vulnerabili – nel momento della massima potenza – gli Stati Uniti. E con loro l'Occidente tutto. Buonsenso vorrebbe, dunque, che il grande Risiko riponesse nella scatola soldatini e carri armati e rimettesse in funzione i vecchi sistemi: la conoscenza approfondita e vera di quanto sta succedendo oltre la soglia di casa. Così ancora non avviene. Soprattutto non c'è ancora un rapporto alla pari con gli arabi, senza il quale non si possono risolvere la diffidenza e la sfiducia. Non dobbiamo esportare la nostra democrazia, né con i carri armati né con lo sguardo mellifluo di chi vuole imporre le proprie regole con altri mezzi, meno violenti ma non per questo meno discutibili. Dobbiamo (semplicemente?) leggere quale concetto di democrazia sta emergendo nelle élite arabe. Dobbiamo accettare che il loro modello di democrazia (che i sostenitori dell'islam politico cosiddetto "modernista" considerano islamizzabile) sia diverso, e che possa avere una sua dignità specifica. D'altro canto, per molti dei musulmani arabi la nostra – di democrazia – non rispetta i loro, di valori.”

Paola Caridi (1961) giornalista e scrittrice italiana

conclusioni, p. 164
Arabi invisibili

Óscar Rodríguez Maradiaga photo
Seymour Cray photo
Igor Markevitch photo
Haruki Murakami photo
Giorgio Faletti photo
Giorgio Faletti photo

“Io invece penso che l'open source sia il sistema migliore per precipitare nella barbarie. Certe cose vengono fatte perché esiste un'industria che le produce e investe senza un ritorno economico. Senza un editore, Hemingway non sarebbe stato scoperto.”

Giorgio Faletti (1950–2014) scrittore italiano

Origine: Dall'intervista di Anna Masera, Faletti: «La mia faccia gratis per combattere la pirateria», la Stampa, 10 maggio 2005, p. 14.

Mircea Eliade photo
Pekka Himanen photo
Eric Hobsbawm photo

“Oggi [2002] la disparità dei redditi è a livelli da Medioevo, quando le economie sono soffocate dal sistema feudale e "l'arcivescovo di Salisburgo è proprietario di un terzo del Pil della regione dove risiede"”

Eric Hobsbawm (1917–2012) storico e scrittore britannico

Anni interessanti. Autobiografia di uno storico, Rizzoli, Milano, 2002, p. 101. ISBN 88-17-87032-3

“Il sistema di finanziamento del Ponte [sullo stretto di Messina] introduce un meccanismo che trasferisce di fatto a carico della colletività l'intero rischio d'impresa e che appare destinato a trasformare in debito pubblico quello che viene propagandato come un finanziamento privato.”

Osvaldo Pieroni (1949–2013) sociologo italiano

dal Finto finanziamento privato, vero debito pubblico, in "L'Architetto Italiano": I dubbi sul Ponte/4 – Aspetti economici, 2005, Vol. 10, pp. 20-22

Noam Chomsky photo
Noam Chomsky photo
Leiji Matsumoto photo
Rodolfo Celletti photo
Paco Ignacio Taibo II photo
Rino Gaetano photo
Rino Gaetano photo
Rino Gaetano photo

“Rare tracce di gente | che lavora, che produce, | quando chiede nulla scuce | a un sistema che non va.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Rare tracce, n. 7
Aida

Mahmud Ahmadinejad photo
Giuliano Amato photo
Alex Zanotelli photo
Piergiorgio Odifreddi photo
Piergiorgio Odifreddi photo
Hossein Nasr photo
Adriano Tilgher photo
Lucetta Scaraffia photo

“La giustificazione scientifica di questa scelta risiede in una peculiare definizione del sistema nervoso, oggi rimessa in discussione da nuove ricerche, che mettono in dubbio proprio il fatto che la morte del cervello provochi la disintegrazione del corpo. Come dimostrò nel 1992 il caso clamoroso di una donna entrata in coma irreversibile e dichiarata cerebralmente morta prima di accorgersi che era incinta; si decise allora di farle continuare la gravidanza, e questa proseguì regolarmente fino a un aborto spontaneo. Questo caso e poi altri analoghi conclusi con la nascita del bambino hanno messo in questione l'idea che in questa condizione si tratti di corpi già morti, cadaveri da cui espiantare organi. Sembra, quindi, avere avuto ragione Jonas quando sospettava che la nuova definizione di morte, più che da un reale avanzamento scientifico, fosse stata motivata dall'interesse, cioè dalla necessità di organi da trapiantare.”

Lucetta Scaraffia (1948) storica e giornalista italiana

Origine: Nel 1968 il "rapporto di Harvard" ha cambiato la definizione di morte, basandosi non più sull'arresto cardiocircolatorio, ma sull'elettroencefalogramma piatto e quindi sulla morte cerebrale
Origine: Da «I segni della morte», l'Osservatore Romano, 3 settembre 2008; riportato su InternEtica.it http://www.internetica.it/morte-cerebrale.htm.
Origine: L'articolo pubblicato sullOsservatore Romano, avendo messo in dubbio il rapporto di Harvard, suscitò grande scalpore. Ignazio Marino, ad esempio, criticò il pezzo in un articolo di la Repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/03/un-atto-irresponsabile.html definendolo "un atto irresponsabile", mentre Sandro Magister in un articolo su Espresso.it http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/09/08/morte-cerebrale-interviene-roberto-de-mattei/ e Stefano Lorenzetto in un articolo su Il Giornale.it http://www.ilgiornale.it/news/quei-dubbi-sulla-morte-censurati-40-anni.html sostenerono la storica per aver portato all'attenzione pubblica il problema.

Irene Pivetti photo
Fabrizio Cicchitto photo
Ettore Sottsass photo
Ettore Sottsass photo
Ettore Sottsass photo
Krzysztof Zanussi photo
Krzysztof Zanussi photo
Domenico Losurdo photo

“Ai suoi inizi, il liberalismo esprime l'autocoscienza di una classe di proprietari di schiavi o di servi, che si va formando mentre il sistema capitalistico comincia a emergere e ad affermarsi grazie anche a quelle pratiche spietate di espropriazione e oppressione messe in atto nella metropoli e soprattutto nelle colonie e da Marx descritte quale «accumulazione capitalistica originaria». Contro il dispotismo monarchico e il potere centrale questa classe rivendica l'autogoverno e il godimento tranquillo della sua proprietà (compresa quella in schiavi e servi), il tutto all'insegna del governo della legge, del rule of law. Possiamo allora dire che quella liberale è la tradizione di pensiero che con più rigore ha circoscritto un ristretto spazio sacro nell'ambito del quale vigono le regole della limitazione del potere; è una tradizione di pensiero caratterizzata, più che dalla celebrazione della libertà o dell'individuo, dalla celebrazione di quella comunità degli individui liberi che definisce lo spazio sacro.
Non a caso, i paesi classici della tradizione liberale sono quelli in cui, attraverso il puritanesimo, più profondamente ha agito l'Antico Testamento. Ciò vale già per la rivoluzione olandese o, perlomeno, per i boeri di origine olandese, che si identificano col «popolo eletto». E vale a maggior ragione per l'Inghilterra: a partire soprattutto dalla Riforma, gli inglesi si considerano la nuova Israele, «il popolo investito dall'Onnipotente d'una missione al tempo stesso particolare e universale». Questa ideologia e questa coscienza missionaria si diffondono, ulteriormente enfatizzate, al di là dell'Atlantico. Basti pensare a Jefferson, il quale propone che lo stemma degli Stati Uniti rappresenti i figli di Israele guidati da un fascio di luce. E di nuovo si fa sentire in tutta la sua radicalità la distinzione tra spazio sacro e spazio profano.”

cap. IX, 4, p. 305
Controstoria del liberalismo

Zhao Ziyang photo
Zhao Ziyang photo
Zhao Ziyang photo
Uto Ughi photo
Federico Rampini photo
Altiero Spinelli photo
Pietro Siciliani photo
Karl Raimund Popper photo
Umberto Saba photo
Alberto Moravia photo
Tito Boeri photo
Andrea Riccardi photo

“[…] l'Italia deve superare la sua ritrosia: di fronte alle sfide della globalizzazione e di quello che avviene al di là dei nostri confini ci tiriamo indietro troppo spesso. Cooperazione è aiutare, fare solidarietà, ma anche far entrare in contatto il sistema Paese con altri sistemi, i sistemi del mondo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Bentornata: l'Italia e il mondo hanno ancora bisogno di te http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2435000/2430206.xml?key=Andrea+Riccardi%2A&first=1&orderby=1&f=fir, l'Unità, 19 luglio 2012, p. 6.

Étienne Bonnot De Condillac photo
Giovanni Sartori photo
Primo Levi photo
Fosco Maraini photo
Il Farinotti photo
Vito Volterra photo

“[Sulla crisi del meccanicismo in fisica] Forse agli occhi dei nostri posteri il momento storico attuale apparirà come a noi quello del Rinascimento, in cui il concetto di sistema del mondo cambiò la base stessa su cui era poggiato.”

Vito Volterra (1860–1940) matematico e fisico italiano

Origine: Da Il momento scientifico presente e la nuova Società Italiana per il Progresso delle Scienze, in Rivista di Scienza, 1907, vol. II, p. 231.