Frasi su suono
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“No, solo in mezzo al brulichio della folla, | In vista delle grandi città, | Al suono dei fili del telegrafo, | Si effonde in parole il mio sentimento.”

Arno Holz (1863–1929) scrittore tedesco

Origine: Da Das Buchder Zeit, Il libro del tempo, in Das Werk, Vol. I, p. 7, Berlin 1925; citato in François Orsini, Drammaturgia europea dell'avanguardia storica: Pirandello, Rosso di San Secondo, Strindberg, Wedekind, p. 33, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2005.

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“Andare a vedere lo spettacolo di Hendrix fu l'esperienza più psichedelica che abbia mai avuto. Quando iniziò a suonare, qualcosa cambiò: cambiarono i colori, tutto cambiò. Cambiò il suono.”

Pete Townshend (1945) chitarrista, compositore e paroliere britannico

Origine: Citato in Charles Shaar Murray, Jimi Hendrix: una chitarra per il secolo (Grosstown Traffic: Jim Hendrix and post-war pop), traduzione di Massimo Cotto, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 1992. ISBN 88-07-07025-1

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“Io suono, dico e sbaglio, ma sempre e solo a modo mio.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da La forza della banda, n. 4
Buon compleanno Elvis

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“Sembra il suono di una voce che parte proprio da te, siamo in onda di qualche cosa.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Siamo in onda, n. 14
Radiofreccia (Cd 1)

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“Adesso ci dedichiamo a un suono molto più "intimo", privilegiando le doti solistiche di ogni musicista.”

Tony Levin (1946) bassista statunitense

citato in Corriere della sera, 29 aprile 2009

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“A chi vuol dar buon giudizio del suono, bisogna il sentire l'una campana, e l'altra.”

Filippo Baldinucci (1625–1697) storico dell'arte, politico e pittore italiano

La Veglia
Variante: A chi vuol dar buon giudizio del suono, bisogna il sentire l’una campana, e l’altra.
Origine: In Opere di Filippo Baldinucci, p. 223.
Origine: Citato in Harbottle, p. 241.

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“È ormai pacifico essere Carlo Gesualdo, il principe di Venosa, uno dei più grandi polifonisti di tutti i tempi; e contendere a Monteverdi (Marenzio, morto a soli quarantasei anni, mancò per pochi mesi l'ingresso nel nuovo secolo) la palma di più importante musicista a cavallo fra Cinque e Seicento, di massimo esponente dell'aurorale Barocco le radici del quale si sprofondano nel linguaggio, nello stile, nella stessa concezione del suono, del pieno Rinascimento.”

Paolo Isotta (1950–2021) critico musicale e scrittore italiano

Origine: Da Il principe della musica che fece uccidere la moglie https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/06/principe_della_musica_che_fece_co_0_9402068236.shtml, Corriere della Sera, 6 febbraio 1994, p. 21.

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“Ogni volta | che la pioggia scende, | chiudo i miei occhi e ascolto. | Riesco a sentire il suono malinconico | del cielo quando piange.”

Enya (1961) cantante e musicista irlandese

da It's In The Rain, n. 3
A Day Without Rain, Amarantine

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“[Beniamino Gigli] La voce di Gigli può legittimamente rientrare fra i miti dell'opera. Compatta, armoniosa, omogenea, eccezionalmente spontanea nell'emissione, aveva una continuità di vibrazioni e una fermezza di suono che faceva pensare alla cavata carusiana.”

Rodolfo Celletti (1917–2004) musicologo e critico musicale italiano

da Voce di tenore, dal Rinascimento a oggi, storia e tecnica, ruoli e protagonisti di un mito della lirica, Edizioni Idea Libri, 1989, p. 211

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“[Beniamino Gigli] Gigli aveva una cavata intermedia, tra il piano e il mezzoforte, ammaliante, anche perché il suono restava ricco ed espansivo pur assumendo una sottile velatura di tenerezza ed emozione.”

Rodolfo Celletti (1917–2004) musicologo e critico musicale italiano

da Il Canto: storia e tecnica, stile e interpretazione dal "recitar cantando" a oggi, Edizioni A. Vallardi, 1989, p. 91

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“Ho visto cieli pieni di miseria, sai | E ho visto fedi false fare solo guai.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Il suono della domenica

“Al mio paese | Vedo fiorire il buono | Le botte prese Non le hanno rese mai.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Il suono della domenica

“Non sento più il suono della domenica. Non ci sono più i vecchietti nelle piazze la domenica o le tavole apparecchiate. La domenica è diventato un giorno come un altro.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da un'intervista al Quotidiano Nazionale durante la presentazione dell'album Chochabeck, 31 ottobre 2010
Citazioni di Zucchero

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“Non posso però scrivere in inglese, per le insidie dell'ortografia: quando leggo l'inglese, sento solo il suono delle parole e non riesco a fissarne la forma.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

7 settembre 1944; p. 713
Lettere a Max Born
Origine: Archivio Einstein 8-208; Citato anche in Pensieri di un uomo curioso, p. 155.

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“Accade talvolta che, mentre si legge, si sentono pronunziare, da persona che si trova nella stanza, precisamente le stesse parole sulle quali i nostri occhi si posano in quel punto della pagina. Spesso si tratta delle più semplici parole, e non facciamo più caso che d'una curiosa coincidenza tra fatti senza rapporto alcuno tra loro. V'è tuttavia qualcosa di preternaturale in questa che sembra come l'eco udibile di parole mute, quasiché ci sorprendessimo a ripetere con voce non nostra ciò che leggiamo, o che l'altra persona nella stanza pronunziasse per telepatia il nostro testo. Non ci sfugge il carattere strano di queste coincidenze, che per lo meno ci danno un piccolo brivido di sorpresa come la gherminella d'un prestigiatore che, ad esempio, ti fa ritrovare in tasca l'oggetto veduto un attimo prima sul tavolino. Altre volte la coincidenza è più profonda, e veramente ci fa trasalire. Havelock Ellis racconta nella sua Vita come, mentre assisteva la madre ammalata, s'era preso da leggere per la prima volta Peer Gynt di Ibsen; e proprio la mattina che leggeva la scena in cui Peer Gynt è al capezzale di mamma Aase morente, udì dal letto presso cui stava un suono di respiro penoso: quello della propria madre che entrava in agonia. […] Quell'improvvisa rima tra due fatti in apparenza slegati, quella strana cadenza in cui essi combaciano e si fondono quasi, par suggerire un'identità segreta, alzare per un momento il velo d'un mondo metafisico di cui ordinariamente ignoriamo l'esistenza […], perché ci sono momenti in cui effettivamente par che alle nostre parole, alle nostre azioni un'eco si risvegli nel grembo dell'invisibile mondo.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano

Origine: Citato in La lingua, la parola e la scrittura http://www.ildialogo.org/filosofia/documenti_1279749889.htm, a cura di Federico La Sala, ildialogo.org, 22 luglio 2010.
Origine: Il patto col serpente, p. 82

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“In formule come "Mond nimt zu, Warze nimt ab" ["Luna cresci, verruca decresci"], oppure "Glocken gehn Toten nach, Warzen gehn mit" ["Le campane seguono i morti e le verruche li accompagnano"], è racchiusa una schietta ed originaria poesia popolare, un parallelismo dei pensieri quale si rivela nella poesia ebraica, nei detti popolari e soprattutto nelle similitudini, e in assoluto l'origine di ogni poesia. Ciò che la rima vuole esprimere col suono esteriore si esprime qui in succosa realtà, con l'equazione e la connessione intima di ciò che è esteriormente diverso e separato.”

Adolf Wuttke (1819–1870) teologo tedesco

da Der deutsche Volksaberglaube der Gegenwart, Berlin, 1869<sup>2</sup>, p. 157 sg.
Origine: Citato in Eduard Norden, La prosa d'arte antica dal VI secolo a. C. all'età della Rinascenza, due volumi, a cura di Benedetta Heinemann Campana, con una nota di aggiornamento di Gualtiero Calboli e una premessa di Scevola Mariotti, Salerno Editrice, Roma, 1986. ISBN 88-85026-54-0

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“Il Salterio serve a comprendere il Padre nostro ed entrambi danno un identico suono.”

Martín Lutero (1483–1546) teologo tedesco

Origine: Dalla Prefazione al Salterio (1531); citato in Ravasi, p. 143.

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“Vedemmo l’eco artificiale che dicono essere stato fatto fabbricar da Dionisio in una prigione, dove teneva molti schiavi, perchè si sentisse ciò ch’essi colà dentro parlavano; e parmi, se non fallo, che di tal fabbrica fosse artefice Archimede. È in vero una delle più belle cose ch’io abbia visto al mondo, ed anche degli artifizii che l’arte abbia saputo inventare, imitando così bene la natura che fa un eco bellissimo che replica le parole ed i detti interi, imita i suoni e i canti perfettissimamente, come alla presenza nostra con diversi instromenti si provò; e se si batte con una verga qualche panno grosso steso, rende tanto rimbombo ch’imita i colpi delle più grosse artiglierie; e che tutto questo faccia cosi bene una grotta formata non dalla natura, ma dall’artificio umano, è certo cosa strana e mostra il grandissimo ingegno di colui che l’inventò e lo seppe fare. Non è da tacere che la fabbrica del concavo di questa grotta è fatta e cavata appunto nella forma del concavo d’una orecchia umana, donde l’artefice debbe pigliar l’invenzione che, come la voce percotendo nell’orecchie fabbricate in quel modo rende suono e si sente, cosi si vede per isperienza che percotendo colà in quel grande ed artifizioso orecchio, intagliato a mano nella dura pietra, fa il medesimo effetto di rendere il suono, benchè gli altri echi naturali non sappiamo che siano in caverne in tal modo fabbricate. Vedemmo presso al luogo dell’eco i gran vani sotterranei cavati per stanza e prigione dei sopraddetti schiavi, e sopra quelli, nell’alto il luogo del palazzo di Dionisio in bellissimo sito che scuopriva da lunge la terra e ‘l mare.”

Pietro Della Valle (1586–1652) scrittore italiano

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“Fare pop è davvero un'arte difficile, significa fare cose orecchiabili, archetipiche, ma ricche e a loro modo complete, c'è una meticolosa stesura del testo, una attenta ricerca sul suono delle parole che faccio con mio fratello, le assonanze, le rime interne.”

Max Gazzé (1967) cantautore e bassista italiano

Citazioni di Max Gazzè
Origine: Dall'intervista di Ernesto Assante, Max Gazzè: "Ho scelto il pop, quell'arte difficile che piace ai bimbi" http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/08/19/news/max_gazze-146225774/, Repubblica.it, 19 agosto 2016.

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“Viaggio nel tempo, non faccio retorica | suono Lord Bean, "Street Opera."”

Rayden (1985) rapper e beatmaker italiano

da Top ten, n. 10
L'Uomo Senza Qualità

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“Si nutre l'anima d'amore | come il flauto di vento; | vive di suono il flauto, | vive d'amore il cuore: | un amore di te, che non lo placa | un rimedio di terra. | Mi guardi, ed è una spada | che ferisce, e m'intaglia: | sono il pettine tuo, ma nella notte | della tua chioma bella | solo morte conduce.”

Bâkî (1526–1600)

da Prigione d'amore
Origine: In Poesia d'amore turca e persiana, scelta e traduzione di Angelo Michele Piemontese e Gianroberto Scarcia; ([G. Scarcia ha curato – oltre ai primi due paragrafi della «Guida alla lettura» – le versioni poetiche contenute nell'antologia e le prosastiche dal turco; tutto il resto è stato curato da A. M. Piemontese. Poesia d'amore turca e persiana, p. 9.]), EDIPEM, Novara, 1973, p. 235.

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“Il poema – questa esitazione prolungata tra il suono e il senso.”

Paul Valéry (1871–1945) scrittore, poeta e aforista francese

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“Se c'è mai stata una sera in cui mi sono sentito come "Se suono la fottuta Give It Away ancora una volta mi cade il cazzo? Sì. Ci sono volte in cui è difficile trovare l'essenza e lo spirito di una canzone, ma in generale lo si fa per le persone. Tutto gira intorno all'essere connessi con la gente. Cerco di estraniarmi e fare del mio meglio in ogni canzone, si tratti di una canzone che ho sentito un milione di volte oppure che sia una nuova, è un veicolo per collegarsi alla gente per farla sentire meno sola al mondo.
Has there ever been a night where I've been like "If I play fucking Give It Away again my cock's gonna fall off?'”

Flea (1962) bassista, trombettista e pianista australiano

Yes. There are moments of having a hard time finding the essence and spirit of a song, but in general it's all about the people in the end. It's all about connecting with the people. I try to keep myself in a place of being completely selfless about it and doing my best to use every song, whether it's one I've heard a million times or a new one, as a vehicle for connecting with people and making them feel less alone in the world.
Origine: Citato in Rhian Daly, Red Hot Chili Peppers' Flea says playing old songs make him feel like his "cock's gonna fall off" http://www.nme.com/news/music/red-hot-chili-peppers-8-1189744, Nme.com, 28 agosto 2016.

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“La sua idea del paradiso è mangiare paté de fois gras al suono di trombe.”

Sydney Smith (1771–1845) giornalista e religioso inglese

Origine: Citato in Focus, n. 87, p. 144.

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