Frasi su vecchio
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“Congolesi, mostrate al vecchio mondo che si è dichiarato più civilizzato del continente nero che l'ospitalità africana dei nostri avi non è una parola vuota e che voi siete più umani di coloro che, in Europa, si sentono in dovere di sottoporre individui le conseguenze dei conflitti tra gli stati africani a gruppi finanziari.”

Mobutu Sese Seko (1930–1997) politico della Repubblica Democratica del Congo

Citazioni di Mobutu, Paroles du Président
Variante: Congolesi, mostrate al vecchio mondo che si è dichiarato più civilizzato del continente nero che l'ospitalità africana dei nostri avi non è una parola vuota e che voi siete più umani di coloro che, in Europa, si sentono in dovere di far subire agli individui le conseguenze di conflitti che oppongono gli stati africani ai gruppi finanziari.

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“Da qualche tempo mi tremano le mani, la calligrafia è diventata quella di un vecchio: io lo sento questo tremito sgorgarmi fuori dalle profondità dell'anima e del corpo dove si è annidata lei e ride vittoriosa assaporando la sua dominazione su di me, ben sapendo di farmi impazzire.”

Dino Buzzati (1906–1972) scrittore italiano

Origine: Citato in Lorenzo Viganò, Tormento, ossessione, soffio vitale. L'amore secondo Dino Buzzati, Corriere della Sera, 9 ottobre 2017, p. 38.

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“In questi ultimi anni certi paesi hanno visto lo scacco del socialismo, rimpiazzato sempre più dal capitalismo, tragico avvenimento provocato dal complotto degli imperialisti e dei socialdemocratici contemporanei. L’anno scorso l’Unione Sovietica si è sciolta dopo 69 anni di esistenza.
I socialdemocratici contemporanei, imbrogliati dalla strategia di «evoluzione pacifica» degli imperialisti, hanno astiosamente denigrato il socialismo, tacciandolo di società burocratizzata e sostenendo che il capitalismo procuri libertà e democrazia alla gente. Però non v’è un briciolo di libertà o di democrazia autentica nei paesi in cui il capitalismo è stato restaurato. Nella vecchia Unione Sovietica o in altri paesi d’Europa in cui il capitalismo è stato restaurato, se esiste, la libertà consiste soltanto, per i ricchi, nel vivere lautamente e nel riempirsi le tasche e, per i poveri, nel vagare per le strade in cerca d’un mezzo di sostentamento. Si vedono moltiplicarsi senza posa i disoccupati, persone che non esistevano all’epoca del socialismo, il prezzo delle merci salire alle stelle e il livello di vita della popolazione cadere. La gente ha nostalgia della vita ai tempi del socialismo e manifesta per strada contro la politica dei governi attuali.”

Kim Jong-il (1941–2011) dittatore nordcoreano

Origine: Cementiamo l'unità monolitica ed esaltiamo la coscienza del valore della nazione coreana, colloquio coi dirigenti del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea (4 febbraio 1992)

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“A colpa vecchia pena nuova.”

Francesco Berni (1497–1535) scrittore e poeta italiano

Rifacimento of Orlando Innamorato

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“Ei sa che 'l vero parlo:
ché legno vecchio mai non róse tarlo.”

Il Canzoniere (c. 1351–1353), To Laura in Death

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“Il governo pentastellato si presenta dunque innovativo, e su diversi altri aspetti. Eppure è al tempo stesso vecchio. E malato. Sia culturalmente che politicamente.”

Norma Rangeri (1951) giornalista italiana

Origine: Da Editoriale Con chi sta la sindaca di Roma https://ilmanifesto.it/con-chi-sta-la-sindaca-di-roma/, editoriale, Ilmanifesto.it, 22 maggio 2018.

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“Domenico Trentacoste ha certamente avuto talvolta qualche inclinazione a rappresentare le umili verità e le miserie della vita, come nel Vecchio che mangia la zuppa. Così il suo verismo va dalla lanterna del Ciccaiuolo al pesante mantello del Vecchio medesimo. Così il vigore del suo realismo va dal Ciccaiuolo alla Testa di vecchio in bronzo. Ma egli è fatto per nobilitare con delicatezza la forza e per illeggiadrire la delicatezza. È lo scultore della puerizia e della donna.”

Enrico Corradini (1865–1931) scrittore e politico italiano

L'ombra della vita
Variante: Domenico Trentacoste ha certamente avuto talvolta qualche inclinazione a rappresentare le umili verità e le miserie della vita, come nel Vecchio che mangia la zuppa. Così il suo verismo va dalla lanterna del Ciccaiuolo al pesante mantello del Vecchio medesimo. Così il vigore del suo realismo va dal Ciccaiuolo alla Testa di vecchio in bronzo. Ma egli è fatto per nobilitare con delicatezza la forza e per illeggiadrire la delicatezza. È lo scultore della puerizia e della donna. (Arte, p. 247)

“C'è tra la Siria e l'Iraq un vecchio contenzioso, nel quadro della Mezzaluna Fertile, la valle tra il Tigri e l'Eufrate, che ha deliziato a lungo e ancora delizia gli studiosi mediorientali. E poi c'è l'odio tra i capi delle due correnti rivali del partito Baas: una definita militare ed è quella di Assad, e una definita in borghese ed è quella di Saddam Hussein.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: C'è tra la Siria e l'Iraq un vecchio contenzioso, nel quadro della Mezzaluna Fertile, la valle tra il Tigri e l'Eufrate, che ha deliziato a lungo e ancora delizia gli studiosi mediorientali. E poi c'è l'odio tra i capi delle due correnti rivali del partito Baas: una definita militare ed è quella di Assad, e una definita in borghese ed è quella di Saddam Hussein.

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“Lo scià era stato un despota a tratti illuminato e innovatore, a tratti incline alla repressione e ignaro della rivolta che covava tra i sudditi. Aveva regnato trentasette anni e anche lui aveva fatto la sua Rivoluzione bianca. In particolare una riforma agraria che non aveva colpito troppo i latifondisti. A restituirgli il trono travolto da un'insurrezione popolare, nel 1953, era stata la Cia. Non gli erano poi mancati gli ossequi di mezzo mondo. Ossequi di un'intensità proporzionata alla produzione petrolifera della Persia. Persia era il nome che lo scià preferiva per il suo paese. Lo voleva storicamente collegato all'epoca preislamica. La protezione della superpotenza americana gli era garantita. Migliaia di esperti militari venuti dagli Stati Uniti erano la prova concreta che per questi ultimi la Persia di Pahlevi era il migliore alleato nella regione, insieme a Israele. L'idea di poter essere scalzato dai religiosi non l' aveva forse mai sfiorato. Lui aveva seguito le orme del padre, umiliandoli in più occasioni. Reza scià, il genitore, aveva destituito la vecchia dinasta Qajar e si era proclamato imperatore nel 1925, quando era un semplice ufficiale venuto dalla gavetta. Imitando il turco Ataturk, suo grande ispiratore, entrava a cavallo nelle moschee per dimostrare in quale conto tenesse la religione e i religiosi. Cosi aveva fondato una nuova dinastia, quella dei Pahlevi, giudicati dei parvenus da chi poteva vantare un antico sangue reale.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“La legge 194 [sull'interruzione volontaria della gravidanza] ha mancato a buona parte dei suoi obiettivi. Tutti o quasi, da una parte e dall'altra delle vecchie divisioni, concordano sul fatto che è necessario rimetterci mano. Gli aspetti preventivi sono stati trascurati.”

Mariapia Garavaglia (1947) politica e docente italiana

Origine: Dall'intervista a Sì alla vita; citato in "Rivediamo la legge sull'aborto" http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,0791_01_1993_0167_0011_11175783/, La Stampa, 19 giugno 1993.

“Hafez el-Assad è morto nel suo letto, e gli ha dato il cambio Bashar, il figlio, il quale rischia una fine molto più agitata. Quando nell'82 si scopri che il vecchio Assad aveva fatto massacrare ventimila tra uomini e donne nella città di Hama, dove i Fratelli musulmani si erano ribellati allo strapotere di Damasco, pensai, e non fui il solo, che presto o tardi qualcuno avrebbe vendicato i sunniti sepolti sotto le rovine di Hama da centinaia di bulldozer. Eppure sono passati più di trent'anni e gli Assad se la sono cavata. Almeno finora. Penso che a proteggerli sia stata anche la loro fama di rais "laici". Eh sì, laici. Una specie di licenza di uccidere veniva infatti accordata ai capi arabi considerati laici. Si pensi a Saddam Hussein che quando, negli anni Ottanta, sfidò la teocrazia iraniana di Khomeini ebbe la simpatia dell'Occidente. Il suo partito, il Baath, non era forse laico e considerato eretico da molti musulmani zelanti? E il Baath (sia pure in una versione siriana, diversa da quella irachena) era anche il partito degli Assad. Una prova di laicità guardata con un certo interesse, anche se con diffidenza, da chi temeva l'ondata islamista. Ai Fratelli musulmani, non sempre rinsaviti, non sempre moderati, gli Assad, padre e figlio, non hanno mai risparmiato la galera o nei casi estremi la sepoltura con il bulldozer. Veri laici d'Oriente. Generale d'aviazione, Hafez aveva lo sguardo celestino. Due ferritoie e due occhi fissi. Pugnali avvelenati col sorriso. Il figlio Bashar è un medico. Ha l'aria di un bravo ragazzo. Persino un po' pirla. Un simpaticone, fino al giorno in cui l'esercito ereditato dal padre ha esagerato, accelerando la dinamica omicida. In realtà sempre in servizio permanente. A cominciare le "primavere arabe" non sono stati i Fratelli musulmani. Sono stati i giovani figli del web, un tempo si sarebbe detto giovani di sinistra, adesso è più appropriato l'altrettanto generico aggettivo "modernizzati."”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

I Fratelli musulmani e i derivati integralisti, salafiti ed altri, si sono intromessi nella folla in rivolta. Avevano sulle spalle anni, decenni di galera e di torture e avevano il diritto di ribellarsi.
Origine: Da Assad e la sindrome irachena http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/07/20/olds/assad-la-sindrome-irachena.002assad.html?ref=search, la Repubblica, 20 luglio 2012.

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“A Firenze, Gentile, l'apparatore magnifico, riversa fiori nelle gotiche cornici, popola di cavalli, di cani, di scimmie, di uccelli la scena dellAdorazione dei Magi. Passano i Re sul fondo, di contrada in contrada, scendono le erte montane, varcano i ponti levatoi de' castelli, seguiti da cortigiani col falco in pugno, da cacciatori col. Il più vecchio si prostra, bacia un piede al divin Bambino che gli pone una manina sulla testa calva; e gli altri due Re offrono riverenti i doni chiusi come in gotici reliquiarî. Vesti di broccato e di damasco, cinture gemmate e con caratteri cufici, come ne' vasi ageminati della Persia, bardature e fornimenti d'oro de' cavalli, risplendono in quella scena strabocchevole di ricchezza, dove il pittore fa la ruota, pavone dalle iridiscenti penne occhiute.”

Adolfo Venturi (storico dell'arte) (1856–1941) storico dell'arte e accademico italiano

vol. 7, parte 1, pp. 196-198
Storia dell'arte italiana, La pittura del Quattrocento
Variante: A Firenze, Gentile, l'apparatore magnifico, riversa fiori nelle gotiche cornici, popola di cavalli, di cani, di scimmie, di uccelli la scena dellAdorazione dei Magi. Passano i Re sul fondo, di contrada in contrada, scendono le erte montane, varcano i ponti levatoi de' castelli, seguiti da cortigiani col falco in pugno, da cacciatori col. Il più vecchio si prostra, bacia un piede al divin Bambino che gli pone una manina sulla testa calva; e gli altri due Re offrono riverenti i doni chiusi come in gotici reliquiarî. Vesti di broccato e di damasco, cinture gemmate e con caratteri cufici, come ne' vasi ageminati della Persia, bardature e fornimenti d'oro de' cavalli, risplendono in quella scena strabocchevole di ricchezza, dove il pittore fa la ruota, pavone dalle iridiscenti penne occhiute. (vol. 7, parte 1, pp. 196-198)

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“[…] ciò che costituisce il maggior merito di Félix Vallotton, disegnatore così fermo, sicuro e personale nella sua volontaria limitazione dei mezzi grafici di rappresentazione, decoratore così garbato ed efficace, psicologo così sottile ed osservatore spesso così acuto delle realtà anche più usuali e volgari, è che egli ha sempre voluto e saputo vivificare quanto di arcaico ha la forma da lui prescelta, mercé un sentimento schietto e profondo della modernità. Ed avviene così che, mentre la ricerca alquanto artificiosa di un dilettantistico arcaismo raffredda, dopo un po' di tempo che le abbiamo guardate, il godimento estetico che a bella prima ci hanno procurato le ingegnose fantasie decorative, […], non ci stanchiamo punto di contemplare le incisioni del valente ed originalissimo disegnatore di Losanna, perché ci accorgiamo subito che sotto la vecchia ruvida corteccia fluisce una linfa abbondante e giovine, la quale assicura foglie, olezzanti fiori e pomi ai nostri occhi, alle nostre nari, al nostro palato del secolo ventesimo.”

Vittorio Pica (1864–1930) scrittore e critico d'arte italiano

da I moderni incisori su legno: Félix Vallotton https://archive.org/details/emporium21isti/page/318, Emporium [Rivista mensile illustrata d'arte letteratura scienza e varietà], Istituto italiano d'arti grafiche Bergamo - Editore, volume XXI, 1905, p. 318
Origine: Raro latinismo per "verdi".
Origine: Variante arcaica di "saporosi".

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“La tv mi annoia. Le cose che dovrebbero far ridere sono vecchie di almeno 20 anni: le faceva Petrolini, Totò, Macario, Chiari.”

Enrico Montesano (1945) attore italiano

Origine: Da un'intervista di Nevio Boni, La ditta Oxa e Montesano http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0964_02_1988_0271_0006_25016925/, La Stampa, 24 ottobre 1988.

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“Se uno fosse intenzionato a entrare nel mondo dello spettacolo dovrebbe farlo il prima possibile, perché io ormai per loro sto già diventando vecchia, e ho 24 anni. Però mi salva il mio essere straniera, perché loro sanno che una non può partire qui da noi a fare l'idol a 14 anni, sarebbe impensabile. Però per loro se vuoi fare l'idol devi avere tra i 10 e i 20-21 anni, 22 massimo.”

Yuriko Tiger (1993) modella e personaggio televisivo italiana

Variante: Se uno fosse intenzionato a entrare nel mondo dello spettacolo dovrebbe farlo il prima possibile, perché io ormai per loro sto già diventando vecchia, e ho ventiquattro anni. Però mi salva il mio essere straniera, perché loro sanno che una non può partire qui da noi a fare l'idol a quattordici anni, sarebbe impensabile. Però per loro se vuoi fare l'idol devi avere tra i dieci e i venti-ventuno anni, ventidue massimo.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Mare infinito
Il mare oggi mi vede, il mondo gira con i suoi pianeti e stelle cosmiche accese da luci laser e scie di fuoco in un cielo spento da fontane di acqua di luce senza limiti nell'infinito eterno.
Un giorno vicino mi guarderai ma io non riuscirò più a vederti perché sarò anni luce da te.
Le prospettive dei progetti e cantieri eretti da palazzi vetrati di specchi creano cloni di individui che si riproducono di continuo e nuovi mondi si formano con città, mari, soli artificiali.
Passato presente futuro
Il centro del mondo con melodie di note vibrano lungo le orbite dell'infinito, accompagnati da scie di cavalli dorati e trasparenti delfini pesci, balene, elefanti sospesi nell'aria che galleggiano nel cielo in folli corse
Rivedo tutti dappertutto e alzo gli occhi al cielo portando in alto la terra e formano un paradiso gigante.
Volo leggero e non vedo più nulla e il pensiero volge è affonda tra i tuoi magnifici occhi che in rilievo manifestano gioia e sorrisi, un bagno caldo di emozioni spensieratezza tra la luce del tuo dolce sguardo che conquista ed attrae, perché spaziale e le tue orbite di energia fulminante corrono attorno ad emozioni trasparenti illuminando il desiderio.
Mi inondi di amore con tua aurea di pace e benessere sento i brividi quando il tuo sguardo mi scalda e lievito in alto proteggendo e assaporando la tua freschezza delicata che mi inebria
Sento vibrare la tua voce quando ti lascio e i sorrisi contagiosi che mi esaltano dentro quegli occhi profondi c'è un oceano di saggezza che corre via e mi sfuggono. Onde pacifiche di piacere da assaporare dolcemente senza fine e gustare il tuo profumo che si scioglie tra le mie labbra pallide
Tu plachi la mia sete come neve che si scioglie in bocca, con un sussurro, un suono che sale dentro me, fino in fondo per sentire la tua musica così soave attraversare il mio animo che inebriano il respiro fondendo il cuore con passione.

RUGIADA DI LACRIME
Dammi la forza di piangere perché mi celo in una rugiada di lacrime di verità, in questo fiume che sfocia nella ipocrisia dell'inganno, dammi il coraggio per uscire da compromessi e umiliazioni e di iniziare da dove non sono mai partito, cancellando tutto il presente perché il domani non esiste e il passato non ritorna, ma vive solo attraverso ai ricordi ormai irraggiungibili, che costruiscono la nostra vita in frammenti che non riconosciamo. Corro per raggiungere un obiettivo perso in partenza che non riesco più a vedere ma esiste, impedito dallo sconforto, e malvagità è una routine obbligata, non mi apre la mente per nuovi orizzonti e crollo travolto dagli eventi…
Si può ottenere indipendenza, autonomia nella libertà interiore fuori dagli schemi imposti e attendo quel viaggio per staccarsi da impedimenti forzati mentali che impediscono e limitano i pensieri e la capacità di creare la vita a cui si aspira e non quella degli altri tesi a rubarti la tua anima, creatività ed originalità. Ti vengo a cercare per parlarti, per curarmi attraverso il tuo spirito, candido che illumina il cuore e colora il buio attraverso occhi spenti da egoismo e subordinazione. Ti cerco al di sopra di tutto dove hai il potere di controllare con il vento e calore che emani la forza di un incantesimo tra giorno e notte giocando con il cosmo e nuotando immergendosi nel sole sciogliendo il ghiaccio della crudeltà. Ti cerco tra le nuvole che piangono la tua bontà di salvezza e accecato dalle guerre, doni pace correndo nelle orbite attorno all'infedelta'. Vivi in ogni cuore ma siamo morti dentro senza gratitudine. Ti cerco nel mare che crea la vita ma tu sei l'infinito incontaminato ma stringo ogni misera molecola che ti compone. Bevo il tuo nettare nella pioggia infinita. Ti trovo tra il canto dei passerotti e il volo di aquile lontane e in stormi migratori a caccia di sopravvivenza a causa di crudele polvere nera creata dal progresso. Sento l'erba e il profumo degli alberi che crescono formando linfa e non carbone. Ti raggiungo ovunque e ti sento dentro annulli le solitudini e i falsi amori. Uomini e donne sono il davanti e dietro alla medaglia ma un entità unica, espansa da una terra stanca e vecchia senza risorse. Ti ho trovato finalmente nelle mie riflessioni e pensieri o solitudini perché eri stato sempre nel mio cuore ma non ti sentivo e ti premevo in fondo come un fiocco di neve che diventa slavina nell'immensita' di una creazione effimera ma reale dove tutti calpestiamo le tue orme dorate e il denaro è sabbia che un alito di vento è di menzogne innalza e si perde attraverso onde di oceano che lottano contro un tempo assetato di successi e profitti di infelicità e che procede inizia ma finisce ogni giorno il suo lavoro. Il treno non aspetta mai è quel minuto poteva decidere il tuo destino quell'ora e i mesi che si susseguono segnano una vita che firmiamo noi e si ritrova in un progresso improvviso che ci travolge e ci rende schiavi. I binari della vita sono innalzati al cielo e quel treno è già partito con la sua folle corsa a non arrivare mai a destinazione…
Insegniamo ai sogni a ritornare bambini nell'intensità e nella speranza che il domani si fissi nel tempo quando raggiungiamo la felicità.

Amicizia
Scandendo il tempo, fermi frammenti unici ed irripetibili, dipingendo in autentica semplicità, tramonti che accendono scie di stelle in infinite emozioni. Accarezzando suoni di magistrali percorsi che allietano fiocchi di neve danzanti di fronte a concerti di fulmini energetici in impetuosi arrivi senza partenze. Dove termini gli spazi vuoti e crei un nuovo inizio, coperto da un cielo limpido che si rispecchia nel tuo impetuoso mare di allegria eterna proiettata in un domani già passato. Il volo avvolto tra ali dorati temperate dal tuo umore costante, in equilibrio, con sorrisi sempre annunciati che presentano una personalità piccante e carismatica si perde in pazienti sentimenti che giungono con dolcezza in questa valle, dispersa in monti crescenti che stuzzicano atmosfere vaganti. Palazzi di carta, immagini di ricordi si susseguono con terre rosse e colori di pareti che si ergono in oceani dove si sentono le tue melodie dei fiori che sbocciano e distinguono primavere fresche. Vedi le foglie trasportate da venti stagionali tiepidi e folli respiri agitati ma calmi. Annunci il tuo ritorno quando arrivi in un passaggio di orme tra boschi illuminati da petali fuggenti. Ora i sogni sono realtà nel protagonismo di fantasie che crescono in ognuno di noi
Un cuore irrefrenabile di vita essenziale e valore estremo gratificante con una pioggia di tesori argentati e cablati in ogni essenza che tocchi e rendi incantata.”

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“Svampa recupera con acribia filologica la vecchia canzone popolare milanese, la spruzza di spirito anarchico, la mischia con le canzoni della Resistenza.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Nanni Svampa, il Gufo dissacrante che cantava Milano http://www.giannibarbacetto.it/2017/08/28/nanni-svampa-il-gufo-dissacrante-che-cantava-milano/, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 28 agosto 2017.

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“Vecchia signora in disarmo, abituata ai tempi morbidi dei suoi caffè, ora Trieste ha però ripreso a guardare in faccia il futuro, a tentare la riscossa.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Trieste, il risveglio della vecchia signora http://www.giannibarbacetto.it/2016/02/22/trieste-il-risveglio-della-vecchia-signora/, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 21 febbraio 2016.

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“Si chiamava Teodosio, ed è chiamato il Grande, suppongo perché era grande nel distruggere i vecchi templi e le vecchie statue degli dei e delle dee. Non solo era fortemente contrario a coloro che non erano cristiani: era ugualmente aggressivo nei confronti dei cristiani che non erano ortodossi secondo il suo modo di pensare. Non tollerava alcuna opinione o religione che non approvava.”

His name was Theodosius, and he is called the Great, I suppose because he was great in destroying the old temples and the old statues of the gods and goddesses. He was not only strongly opposed to those who were not Christians: he was equally aggressive against Christians who were not orthodox according to his way of thinking. He would tolerate no opinion or religion of which he did not approve.
Origine: Glimpses of World History, p. 139

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“Che succede con le lampadine, la gente lo sa? Ecco che succede, ve lo dico io. In primo luogo per me, soprattutto per me, quelle che siamo costretti a usare fanno una luce che non va bene. Io sembro sempre arancione … Non succede solo a me, anche voi assumete un tono arancione sotto queste luci. … Questo tipo di luce è la peggiore inoltre è molto più costosa. La vecchia lampadina alogena invece funzionava molto bene.”

Donald Trump (1946) 45esimo Presidente degli Stati Uniti d'America

2019
Origine: Citato in Usa, Trump contro le lampadine a basso consumo: "Mi fanno sembrare arancione" https://www.repubblica.it/esteri/2019/09/13/news/usa_donald_trump_look_arancione_lamentela_lampadine_basso_consumo-235921130/, la Repubblica.it, 13 settembre 2019.

“Date retta a me – vecchio incredulo che se ne intende!”

Léo Moulin (1906–1996)

il capolavoro della propaganda anticristiana è l'essere riusciti a creare nei cristiani e nei cattolici soprattutto una cattiva coscienza, l'avere instillato l'imbarazzo e la vergogna per la loro storia, a convincerli di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo… io agnostico ma storico che cerca di essere oggettivo, vi dico che dovete reagire in nome della verità; spesso infatti non è vero, e se talvolta del vero c'è, è anche vero che in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre; perché non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche? Se fosse vera quella vergognosa menzogna dei secoli bui perché ispirati dalla fede del Vangelo, perché allora tutto ciò che ci resta di quei tempi è di così fascinosa bellezza e sapienza? Anche nella storia vale la legge di causa ed effetto. (citato in Vittorio Messori, Pensare la storia; citato in Giovanni Cantoni, Luce del Medioevo: Regine Pernoud http://www.meetingrimini.org/detail.asp?c=1&p=6&id=270&key=3&pfix=, Meeting di Rimini, 22 agosto 2000)

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“Venezia è una vecchia, espertissima amante. Ma io non so dimenticare Firenze – così netta, così struggente. E senza concessioni.”

Cristina Campo (1923–1977) scrittrice, poetessa e traduttrice italiana

Il mio pensiero non vi lascia
Origine: Dalla lettera a Gianfranco Draghi da [Venezia,] 14. IX. 58, p. 103.

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“E allora, – disse il vecchio, – non ne perdonerete nemmeno uno, voglio sperare. – Nemmeno uno, – disse Milton. – Siamo già intesi. – Tutti, tutti li dovete ammazzare, perché non uno di essi merita di meno. La morte, dico io, è la pena piú mite per il meno cattivo di loro. – Li ammazzeremo tutti, – disse Milton. – Siamo d’accordo. Ma il vecchio non aveva finito.”

Con tutti voglio dire proprio tutti. Anche gli infermieri, i cucinieri, anche i cappellani. Ascoltami bene, ragazzo. Io ti posso chiamare ragazzo. Io sono uno che mette le lacrime quando il macellaio viene a comprarmi gli agnelli. Eppure, io sono quel medesimo che ti dice: tutti, fino all’ultimo, li dovete ammazzare. E segna quel che ti dico ancora. Quando verrà quel giorno glorioso, se ne ammazzerete solo una parte, se vi lascerete prendere dalla pietà o dalla stessa nausea del sangue, farete peccato mortale, sarà un vero tradimento. Chi quel gran giorno non sarà sporco di sangue fino alle ascelle, non venitemi a dire che è un buon patriota. (p. 84)
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“Domenico Trentacoste ha certamente avuto talvolta qualche inclinazione a rappresentare le umili verità e le miserie della vita, come nel Vecchio che mangia la zuppa.”

Enrico Corradini (1865–1931) scrittore e politico italiano

Così il suo verismo va dalla lanterna del Ciccaiuolo al pesante mantello del Vecchio medesimo. Così il vigore del suo realismo va dal Ciccaiuolo alla Testa di vecchio in bronzo. Ma egli è fatto per nobilitare con delicatezza la forza e per illeggiadrire la delicatezza. È lo scultore della puerizia e della donna.
L'ombra della vita
Origine: Da Arte, p. 247.

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“La difficoltà non risiede nelle idee nuove, ma nello sfuggire a quelle vecchie.”

John Maynard Keynes (1883–1946) economista britannico

Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'economia, traduzione di Olga Amagliani e Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 158. ISBN 9788858014158

“I preparativi fatti sotto il vecchio regime per avviare lo sviluppo socio-economico del paese erano intesi soltanto a perpetuare il vecchio ordine feudale. Sono perciò del tutto inutili al movimento popolare.”

Tafari Bante (1921–1977) politico e militare etiope

Origine: Citato in Arminio Savioli, L'Etiopia non vuole rinunciare al possesso della costa eritrea https://archivio.unita.news/assets/main/1974/11/30/page_001.pdf, L'Unità, 30 novembre 1974

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“Lei non è vecchia. Lei è morta.– La signora alzò le spalle.”

Morire è solo un modo particolarmente esatto di invecchiare.
Mr Gwyn