Frasi su alto
pagina 6

John Henry Tilden photo
John Isner photo
Tito Lívio photo

“I mediocri non sono mai fatti oggetto di odio perché l'odio mira in alto.”

XLV, 35; 1997
Intacta invidia media sunt: ad summa ferme tendit.
Ab urbe condita, Libro XLI – Libro CXL
Origine: La riflessione è stata scritta da Livio riguardo al ritorno dal console Lucio Emilio Paolo dalla vittoriosa guerra macedonica contro Perseo. Infatti i tribuni della plebe, ma anche i senatori stessi, fecero a pezzi l'immagine del console defraudandolo, in un primo tempo, dell'onore della vittoria. Il comandante veniva accusato di aver impartito troppo duramente la disciplina militare. In questo senso l'odio mira alle persone di una certa importanza, infatti avendo esse più risonanza delle altre, sono per alcuni motivo d'odio.

Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo

“Cornelia: Il tempo | È d'alto prezzo, e in altro che lamenti | Adoprarlo convien.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto III, p. 158
Cajo Gracco

Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo
Charles Pierre Lubin Griois photo

“Palmi è costruita alla fine di un pianoro molto alto con rocce a picco sul mare che le fanno da basamento.”

da Memoires du general griois 1812-1822, ISBN 2909034437

Alessandro Del Piero photo
Alessandro Del Piero photo

“Una delle cose più belle dei Giochi è proprio scoprirsi appassionati delle discipline più disparate, tifando da casa per un nostro atleta… E allora "più veloci! più in alto! più forte!"”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Forza azzurri!!!
Origine: Da London 2012 http://www.alessandrodelpiero.com/news/london-2012_286.html, Alessandrodelpiero.com, 27 luglio 2012.

Giovanni Giraldi photo
Giuseppe Prezzolini photo
Giuseppe Prezzolini photo
Klemens von Metternich photo
Marilyn Manson photo

“Ti amo a pezzi, ho bisogno di frattaglie umane, devo guardare in alto solo per vedere l'inferno.”

Marilyn Manson (1969) cantautore, attore e pittore statunitense

da I Have to Look Up Just to See Hell
The High End of Low

Arno Schmidt photo
Pietro Mennea photo

“L'unico limite a quanto in alto possiamo andare è quanto crediamo di poter salire.”

Roberto Rizzato (1961) conduttore radiofonico e giornalista italiano

Calendario Curiosario 2003

Giambattista Giraldi Cinzio photo
Alan Kay photo

“Non preoccuparti di cosa sta per fare qualcun altro. Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo.”

Alan Kay (1940) informatico statunitense

da una riunione del 1971 al PARC, il Palo Alto Research Center della Xerox

“Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico.
Valuterei le cose non per il loro valore, ma per ciò che significano.
Dormirei poco e sognerei di più, sapendo che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce. Andrei avanti quando gli altri si fermano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.
Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, mi butterei per terra al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.
Dio mio, se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l'arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni donna che è la mia prediletta e vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini dimostrerei quanto sbagliano pensando che smettono di innamorarsi quando invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!
A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con l'oblio.
Ho imparato così tanto da voi uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel modo di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall'alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rialzarsi.
Sono tante le cose che ho imparato da voi, ma in verità non saranno granché utili, perché quando mi metteranno in questa valigia, purtroppo starò per morire…”

Johnny Welch (1959) comico, attore e scrittore messicano

da Lo Que Le He Enseñado a la Vida

Marcus du Sautoy photo
Albert Speer photo
Alessandro Baricco photo
Alessandro Baricco photo
Tina Brown photo

“Obama è l'eroe giovane, attraente e superficiale dell'era tv, quando nessuno cerca i dettagli di cui abbonda Hillary. Lei è bravissima nelle tavole rotonde intime e volte all'approfondimento; lui negli stadi, grazie all'alto quoziente glamour che gli ha tirato dietro Hollywood e tv. Grazie a David Axelrod.”

Tina Brown (1953)

da «Un Paese depresso e affamato di poesia: Hillary è tutta prosa» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/06/Paese_depresso_affamato_poesia_Hillary_co_9_080206116.shtml, Corriere della sera, 6 febbraio 2008

“Il Papa, anche umanamente, vede le cose dall'alto.”

Giuseppe Allamano (1851–1926) presbitero italiano

La vita spirituale

“In non molta distanza della sponda meridionale dell'Arno, rimpetto quasi а Terranuova, si incontra Montevarchi, una delle più ragguardevoli Terre del Valdarno superiore, e che merita l'attenzione dei curiosi.
Nei più remoti tempi un [sic] altra Terra, postata quasi a cavaliere dell'attuale sull'alto del Colle, godeva del medesimo nome, ed era riguardata come luogo di non lieve importanza. Varie sono l'opinioni che gli eruditi hanno esternato sulla prima costituzione di essa, e vi fu chi fino pensó che questa presistesse all'epoca del prolungamento della via Cassia rinnovato dall'Imperatore Adriano.
Certo che la predetta magnifica strada attraversava una parte del Valdarno di sopra, non già per la moderna pianura, ma sempre su per le cime delle Colline, e particolarmente dove esse confinano con le pendici delle montagne […]
Molto soffrì la Terra, anzi a tal fu ridotta che può dirsi con sicurezza come essa non poté più emergere pienamente da quello stato di languidezza in che la posero le guerre fino a tantoché, soggettato finalmente Arezzo al Fiorentino dominio, e cessati in Toscana i furori delle Fazioni, i popoli di questa bella parte d'Italia si fecero più mansueti, ed abbandonate l'armi con più utile loro e di tutto l'universale, si dettero all'esercizio delle pacifiche Arti, e del Commercio.
Alla sicurezza e vantaggio del traffico molto, come ognun sa, contribuisce il locale, dove possa questo esercitarsi: e basta dare un [sic] occhiata a Montevarchi, ed a' suoi vaghi contorni per sincerarsi che questa Terra, assai ben popolata, è quanto altra mai di Toscana opportunissima al medesimo.
Situata essa sulla strada che da Arezzo conduce a Firenze, mezzo miglio in circa lontana dall'Arno, circondata da una deliziosa campagna, fertile, ed ubertosa quanto desiderare si possa, non manca di alcuno di quei generi che sono necessarj alla vita, anzi ne abbonda sì fattamente da poterne ad altri concedere senza pericolo di disperderne a scapito proprio. […] Contuttociò qualora si osservi attentamente la Terra, ognuno manifestamente ben vede che vi regna l'opulenza, e mercé di questa la prosperità, ed il lusso.
La forma del suo recinto tende quasi all'Ovale. II Rendi in alcune memorie, ch'ei lasciò manoscritte de' pregi della sua patria, con bizzarria sì, ma non senza una certa verità disse che potea questa rassomigliarsi nella sua figura a una nave, la cui prua fra scirocco e mezzogiorno guarda Arezzo, e con la poppa fra maestro e tramontana riguarda Firenze.
Le mura che la circondano sembrano essere le stesse dalle quali fu cinta dapprima sul terminare del Secolo XIII venuta appena che fu in pieno potere della Fiorentina Repubblica. Si veggono queste condotte a merli, interstiziate da alcune torrette o baluardi, e due più alte Torri le servirono un tempo per ispecial sua difesa.
Quella di esse che sussiste tuttora, e che dicesi comunemente "la Rocca", potrebbe anche nell'età nostra essere opportuna a difendere per alcun tempo la Terra; l'altra però fu demolita in gran parte, ed incorporata nell'edifizio ove più modernamente ebbe sede un Monastero di Religiose. La predetta Rocca forse è l'unica fabbrica la quale, oltre le mura, ci dia indizio dell'epoca della prima edificazione della Terra, la quale sembra però fabbricata di recente, perché modernamente restaurata, ed abbellita pressoché nel totale de' suoi edifizj.
Se in molti di essi si fosse più avuto riguardo al solido, che a quel falso brillante il quale colpisce ma non soddisfa, Montevarchi porterebbe il vanto sopra molti altri luoghi del Valdarno superiore ancora per l'eleganza del suo materiale.
La maggior piazza farebbe assai più vaga comparsa se il loggiato che in parte la cinge fosse stato condotto con maggior proprietà di disegno, d'esattezza, e di simetrìa [sic].
Fra le fabbriche Sacre è degna d'essere riguardata con attenzione la Prepositura che è bella, sebben moderna anzichenò, e che risente alquanto di un certo caricato ne' suoi ornati, il quale non può per altro gran fatto dispiacere agli intendenti.
Bella pure è la fabbrica del Convento, come della Chiesa di S. Francesco, dove all'Altar maggiore si ammira la celebre Tavola lavorata con arte ed ingegno da Alessandro Filippi, comunemente detto Sandro Botticello, che fu rammentata con lode pur dal Vasari.”

Francesco Fontani (1748–1818) religioso, erudito, filologo, archeologo, numismatico, storico delle arti, bibliotecario e antiquario itali…

da Viaggio pittorico della Toscana, vol. VI, p. 195
Origine: Terranuova Bracciolini.
Origine: L'attuale Strada Statale 69 di Val d'Arno.
Origine: Monastero di Santa Maria del Latte.
Origine: Collegiata di San Lorenzo.
Origine: Chiostro di Cennano.
Origine: Convento e Chiesa di San Ludovico.

George Steiner photo

“La sua voce | cadde da un ramo come un'ombra più in alto del suo peso.”

Roberto Sanesi (1930–2001) critico d'arte, storico dell'arte e poeta italiano

da Il merlo, in L'improvviso di Milano, 1969

Aristotele photo
Thierry Henry photo
Giuseppe Terragni photo
Alessandro Blasetti photo

“Io faccio la professione del regista. Non sono l'alto ingegno che si produce soltanto quando può manifestarsi in una qualsiasi sua forma. No. Io sono un professionista come l'avvocato è avvocato, come il medico è medico.”

Alessandro Blasetti (1900–1987) regista, sceneggiatore, montatore e attore italiano

da Francesco Savio, Cinecittà anni trenta, Roma, Bulzoni, 1979; citato in Gianfranco Gori, Alessandro Blasetti

Giovanni Sartori photo
Roberto Benigni photo
Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo
Michael Nazir-Ali photo
Giovanni Semeria photo
Giovanni Artieri photo
Andre Agassi photo
Peter Lundgren photo
Ferdinand Gregorovius photo
Roberto Castelli photo
Leonardo Sciascia photo
Claude Makélélé photo
Roberto Esposito photo
Robert Millikan photo
Raf photo

“Saltano gli atleti, gli ostacoli, le corse, le borse, i governi, i sistemi, le vocali, gli articoli della Costituzione, gli ideali.”

Raf (1959) cantautore italiano

da Salta più in alto
Passeggeri distratti

Erich von Stroheim photo
John Ronald Reuel Tolkien photo
Bruno Forte photo
Franco Fochi photo
Mario Monti photo
Michael Moorcock photo
Marcello Macchia photo

“Pastorello Girolamo: Le ho anticipato cinquanta euro per la spesa… Perché non me li vuole ridare?
Padre Maronno: Non sono io che non voglio…”

Marcello Macchia (1978) comico italiano

Indicando verso l'alto
Padre Maronno – L'ispettore Catiponda – L'Ispettore Santo Maroponda, Seconda puntata

Giuseppe Petrocchi photo
Niccolò Ammaniti photo
Niccolò Ammaniti photo
Vittorio Alfieri photo
Giovanni Trapattoni photo

“Più vai in alto, più tira il vento.”

Giovanni Trapattoni (1939) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano
Vitaliano Trevisan photo
Vitaliano Trevisan photo

“Per quanto riguarda il dialetto: è vero che nel registro alto perde qualcosa. Mentre se è vivo, come dalle mie parti, è molto vivo in basso, e ha intatte le sue caratteristiche di inventiva. Anche sul contemporaneo, che è in grado di tradurre per immagini in modo efficace. […] Negli uffici pubblici, per la strada, tra la gente comune, c'è questo dare del tu agli immigrati, che è molto fastidioso, non mi piace.”

Vitaliano Trevisan (1960) scrittore, attore e drammaturgo italiano

Citazioni di Vitalino TRevisan
Origine: Da «Tutti parliamo allo stesso modo» L'italiano perde efficacia e vivacità https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/14/Tutti_parliamo_allo_stesso_modo_co_9_100114025.shtml, Corriere della Sera, 14 gennaio 2010.

Senofane photo
Alan Moore photo

“Se guardate la storia della magia, vedrete le sue origini nelle caverne. Vedrete le sue origini nello sciamanesimo, nell'animismo, nella credenza che ogni cosa che ci circonda, ogni albero, ogni roccia, ogni animale, sia abitato da una qualche forma di essenza, una qualche sorta di spirito con cui forse si potrebbe comunicare. Avreste avuto uno sciamano o un visionario che sarebbe stato responsabile di incanalare le idee utili alla sopravvivenza. Prima che raggiungiate le civiltà classiche potrete vedere che questo è stato formalizzato in un certo status. Lo sciamano agisce puramente come un intermediario tra gli spiriti e le persone. La sua posizione nel villaggio o nella comunità è simile a quella di un idraulico spirituale. Ogni persona nel gruppo ha il suo ruolo. La persona migliore nella caccia era un cacciatore, la persona migliore nel parlare con gli spiriti, forse perché lui o lei era un po' pazzo/a, un po' staccato dal nostro normale mondo materiale, allora sarebbe stato uno sciamano. E gli sciamani non padroneggiavano un'arte segreta, essi dispensavano semplicemente le loro informazioni alla comunità, perché si credeva che fosse utile alla comunità. Quando abbiamo l'emergere delle culture classiche, tutto questo è stato formalizzato tanto che si hanno dei interi pantheon di dèi. E ognuno di questi dèi avrà una casta di preti che agiranno fino a un certo punto come intermediari che ti insegneranno ad adorare quel dio. Così la relazione tra gli uomini e i loro dèi, che potrebbe essere vista come la relazione tra gli uomini e il loro Io più alto, era ancora di tipo diretto. Quando arrivò il cristianesimo, quando arrivò il monoteismo, tutt'a un tratto hai una casta di sacerdoti che si muoveva tra l'adoratore e l'oggetto di adorazione. Hai una casta sacerdotale che era diventata una specie di dirigenza d'intermediazione spirituale tra l'umanità e la divinità interiore di cui si andava alla ricerca. Non puoi avere un rapporto diretto con un dio. I sacerdoti non hanno davvero il bisogno di un rapporto con la divinità. Hanno solo un libro che ti dice di alcune persone vissute tanto tempo fa, che hanno avuto un rapporto diretto con la divinità. E va tutto bene. Non hai bisogno di avere visioni miracolose, non hai bisogno di avere degli dèi che ti parlino. In effetti, se ti capita niente del genere, probabilmente sei matto. Nel mondo moderno questa roba non succede. Le sole persone a cui è permesso parlare con gli dèi, e in un modo davvero a senso unico, sono i preti. Per me il monoteismo è una grande semplificazione. Voglio dire, la Cabala ha una grande molteplicità di dèi, ma alla sommità del diagramma cabalistico, l'albero della vita, ha quest'unica sfera, che è il dio assoluto. La Monade. Qualcosa che è indivisibile. E tutti gli altri dèi, e ogni altra cosa nell'universo è una specie di emanazione di quel dio. Ora, questo va bene. Ma quando suggerisci che ci sia solo quell'unico dio, a quell'irraggiungibile altezza al di sopra dell'umanità e che non c'è niente in mezzo, stai limitando e semplificando la questione. Penso che il paganesimo sia una specie di alfabeto, come un linguaggio. È come se tutti gli dèi sono le lettere di quel linguaggio, esprimono delle sfumature, ombre del significato, o certe sottigliezze delle idee. Mentre il monoteismo tende ad essere solo una vocale, ed è solo tipo: oooouh [Alan Moore stesso nel documentario per far comprendere il suono scimmiesco. ]. È questo suono scimmiesco. Puoi quasi immaginare gli dèi divenire frustrati, sprezzanti. Perché con tutta la ricchezza di concetti spirituali che sono disponibili, perché ridurre tutto a una sola, singola nota monocorde che chi pronuncia neanche comprende?”

Alan Moore (1953) fumettista e scrittore britannico

citato nel documentario di Dez Vylenz, The Mindscape Of Alan Moore, Shadowsnake films, visibile su Youtube http://www.youtube.com/watch?v=rZXoinYCReE, subititolato in italiano

Carlo Levi photo
Carlo Levi photo
Boris Becker photo
Fëdor Dostoevskij photo
Fëdor Dostoevskij photo
Fernando Vallejo photo
John Wyndham photo
John Wyndham photo
John Betjeman photo
Paul Annacone photo
Paul Annacone photo
Ernesto Balducci photo
Patrick Rafter photo

“Newk mi mandò un fax e trovò le parole giuste al momento giusto. Stavo arrivando al punto più basso della mia carriera e invece all'improvviso mi sentii tirar su fino al punto più alto. Le pressioni te le crei da solo.”

Patrick Rafter (1972) tennista australiano

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Rafter, quel fax che allunga la vita http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/settembre/15/Rafter_quel_fax_che_allunga_ga_0_9809154890.shtml, Ubitennis.com, 15 settembre 1998.

Giuseppe Ciarrapico photo
Immanuel Wallerstein photo